Anime & Manga > Battle B-Daman
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Autore: Julia_Phantomhive    22/06/2014    2 recensioni
[Trad.: Tempio dei Mari]
Ciao a tutti! Sono tornata con una nuova avventura che ha come protagonisti i due impareggiabili b-shot Riki e Samuru, insieme alla fan di quest'ultimo Jules.
La WBMA ha una nuova missione per i due giovani ragazzi, che ha come obiettivo il recupero del B-daman marino leggendario. Hanno pochi indizi e per svelare il mistero devono immergersi nel fondo degli abissi! Ma Samuru all'inizio non accetta, perché? Riki prova a convincerlo, ma lui non cambia idea.
Non vuole più mentire, non vuole trovare scuse. Vuole solo che la ragazza non lo creda un bugiardo.
A Riki, allora, viene in mente una soluzione e dopo qualche discussione, i tre si immergeranno negli abissi dell'oceano!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riki Ryugasaki, Samuru Shigami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Temple of Seas
Capitolo 4
Waterfall of God

 

Le strette vie continuavano a restringersi, sebbene Jules non avesse mai provato claustrofobia, era insopportabile sapere che sopra le loro teste c'era un intero oceano e l'unica via d'uscita era andare avanti chissà verso quale destinazione, o tornare indietro dove il passaggio segreto si era chiuso all'istante. Avevano già perso il senso del tempo, ma dato che controllava il displayer controllava l'ora e la data, era consapevole che avevano trascorso più di 48 ore all'interno di quel Tempio, eppure le sembravano passate solo poche ore.
Era stanca, e non faceva altro che ripensare alle parole di tutti: di Gennosuke riguardo a come sarebbe stata in pericolo o d'impiccio come l'aveva inteso lei, del signor Takakura a come non avrebbero dovuto per forza accettare, Riki con la sua idea di farla venire, Takeru che insisteva di portarsi Hedgehog e di Samuru, che le assicurava che nulla sarebbe andato storto.
Eppure il B-Animal provocava un'attrazione che non voleva ammettere.
Camminavano in fila indiana, con a capo Riki, in mezzo la ragazza e infine Samuru, che si era accorto del tremolio di Jules. Manteneva la sua calma e concentrazione per riflettere come rassicurarla, farla smettere di preoccuparsi o anche di alleggerirle quella costante consapevolezza di essere la prescelta. Voleva esserle d'aiuto. Ma lei non si lasciava andare, era così distante e la trovava diversa. Era sempre la solita Jules gentile, sincera, ma non si confidava.
Era introversa.
- Jules - la chiamava posandole una mano sulla spalla - Vuoi riposarti un po'? -
La ragazza si era voltata lentamente verso il moro, i suoi occhi castani lo fissavano senza vita, eppure tremava, Samuru lo poteva dire per certo. Lei rispose scuotendo il capo, le sue labbra non si erano mosse, però era come se cercassero di urlare. Cosa c'è che non andava in Jules? Era una sua impressione?
- Riki, fermiamoci un attimo. - comunicava al blu che accettava - Jules, stai bene? -
Non rispose, lui le cingeva il collo in modo da affondare il naso nell'incavo destro e aspettare qualche sua reazione, ma lei non si mosse. Non gli aveva nemmeno messo una mano sul suo braccio come fa di solito per rassicurarlo; rimaneva ferma, i muscoli tesi, la fronte di Samuru era corrugata e i denti stretti. No, non lo accettava. - Mi ami? - le aveva bisbigliato, così basso che nemmeno Riki aveva sentito, stava solo lì ad osservarli con la torcia in mano.
Anche il blu se ne era accorto che qualcosa era cambiato nella ragazza, ma sapeva anche che non era lui che poteva risvegliarla, l'unico era Samuru. "Samuru... ce la farai, ne sono sicuro." Stringeva Dracyan tra le dita esitante.
Il B-daman gli parlava nella testa: "Riki, non ti preoccupare. Samuru ce la farà. Abbi fiducia in lui, come sempre."
"Hai ragione Dracyan. Però ciascun B-daman influenza in modo diverso le persone da loro prescelte. Rudi era cambiato, era diventato arrogante... poi, c'è il fratello di Kamon che era completamente soggiogato dall'oscurità. Spero che Jules sappia riscattarsi da sola, e se non fosse ci sarà Samuru, e anche noi, ad aiutarla a rinsavire."
Dracyan spostò gli occhi verso la ragazza. "Sai, non sento nessuna minaccia in lei."
Riki rialzava lo sguardo sulla coppia e infine sospirava in attesa. "Andrà tutto bene."
Jules si sentiva vuota, la voce del b-daman non si era fatta più sentire. All'inizio era felice, aveva di nuova la sua privacy, ma ora era persa. Dentro di sé, sapeva che non le importava, ma era qualcosa di più forte che la distraeva.
Una voce familiare, di una persona che amava, la risvegliava. Non se ne era accorta, ma le parole la colpirono.
Le riconosceva, come se fossero sempre state nel suo cuore.
Perché era stata quella persona ad averle dette? Oppure perché erano sempre state parole importanti?
Sapeva solo che, finalmente, quelle parole l'avevano riportata alla realtà, come se fosse risalita in superficie dopo una lunga nuotata sott'acqua. Quel sollievo la fece respirare a pieni polmoni. Il proprio corpo era sotto il suo controllo.
- Samuru! - lo chiamava come se si fosse risvegliata dopo un coma. Si girava completamente e gli saltava addosso, abbracciandolo. Voleva sentire il suo corpo, aderente al proprio, il contatto che le mancava - Samuru. H-hai detto qualcosa? -
Il ragazzo si sentiva un po' ferito, già era difficile sembrare naturale nel dire quelle parole, però gli occhi castani avevano ripreso vita, era tornata in sé. Era sollevato. - Jules, ci sei? -
Annuiva con un sorriso incerto. - Sì. S-senti, avevi detto qualcosa, me la puoi ripetere? Grazie a quella, beh, mi hai tirata fuori. Non so da dove, ma l'hai fatto. Grazie, Samuru. -
Lui imbarazzato ripeteva con il broncio, distogliendo lo sguardo: - Mi ami? -
Gli occhi di Jules si ingigantirono per la felicità. - Certo! - Sorrideva come non mai - Ti amerò sempre. Sempre! -
Riki aveva visto che tutto era tornato alla normalità, e sorrideva risollevato anche lui innocentemente. Samuru, invece, provava una calma immensa, anche Dravise lo percepiva. Il sorriso come aria fresca d'estate e le parole ora pronunciate dalla ragazza spazzavano via ogni suo dubbio. - Jules, sei la mia Jules. - ricambiava l'abbraccio. - Ci dobbiamo sbrigare, questa faccenda non mi piace sempre più per ogni secondo che passa. -
- Certo, andiamo avanti! - incoraggiava Riki.

Andando avanti sentirono il rumore scrosciante dell'acqua, speravano tutti e tre che l'acqua non fosse filtrata chissà dove e ora stesse per travolgerli, ma il suono si faceva più distinto e si accorsero che era una cascata in lontananza.
Sbucarono in una grotta piena di cristalli blu scuri, bianchi, rossi e neri; in fondo c'era una grande cascata, era molto larga e alta, anche se non si spiegavano come potesse essere tale se sboccava da una sottile fessura del soffitto e nemmeno come non stesse innondando l'intera grotta.
Avanzando verso la cascata, Jules notava non solo le pietre dai colore dei quattro draghi, ma anche venature color d'oro come se volessero ricordarle di Dragold. Con gli occhi spalancati non smetteva di osservare ammaliata, Samuru e Riki invece erano molto più interessati alla cascata e i dintorni.
Samuru proponeva: - Jules, rimani qui. D'accordo? - Non voleva che si avvicinasse all'acqua, sapeva che l'avrebbe stranita di nuovo. - Assicurami che non ti avvicinerai alla cascata. Se vuoi farlo, devi raggiungere me o Riki. -
Dravise continuava: - Non devi essere da sola. -
Lei annuiva e andava a esaminare tutti quei cristalli, li adorava, erano così lucenti pur essendo opachi, come se l'acqua li avesse sempre puliti. Erano ricchi di mistero, sentiva una forte energia in essi. Con il dito ne accarezzava la superficie liscia, aveva scelto quello bianco. Era decisamente la sensazione che le dava quando toccava Dravise. Rassicurante e forte. Andava avanti, con quello blu, percepiva simpatia e saggezza; rosso passione e arroganza; nero solitario e prepotente. Tutte qualità che non si aspettava di provare al solo tocco, ma l'oro invece l'attirava, non sapeva come, ma trasmettava potenza e autorità. Lei si comportava in quel modo solo con suo fratello.
- Takeru... - bisbigliava con una nota malinconica e preoccupata ripensando al fratellino.
Sempre con la mano appoggiata alla parete, all'improvviso quasi tutte le pietre risplendevano lievemente di una luce violacea, il colore di Hedgehog. Delle immagini penetrarono nella sua mente, e lei crollava in ginocchio.
- No. No.. No! - all'inizio immagini di suo fratello si susseguivano come se venisse inghiottito nelle tenebre, però presto intravedeva in modo sfogato una figura esile, come un serpente, ma diverso, era ingrossato al ventre e aveva la coda da sirena. - Io... l'ho già visto.. -
Manteneva la posizione di difesa, ma presto riacquistò la posizione erettile, pretendendo di calmarsi. Si ripeteva che erano delle stupide illusioni, delle suggestioni provocate dalla stanchezza e preoccupazione. Inoltre ripensava alla figura stampata nella sua mente in controluce. La figura nera ma risplendente.
- Jules! - urlava Riki - Puoi venire un attimo qui? - interrompeva la sua riflessione, si era sentita per un attimo scombussolata, ma vedeva il blu sventolare una mano per attirarla e farla avvicinare a sé.
La ragazza accorse, Riki era vicino a un'altra iscrizione inscritta in una lastra marmorea accanto alla cascata, mentre Samuru stava studiando il lago e le roccie attorno alla cascata. Era chinato ed era tutto preso, serissimo, a osservare una roccia. Jules era affascinata da quel suo aspetto maturo, soffermandosi sui tratti famigliari e delicati.
- Riki, che cosa c'è? -
Gli indicava un passo della scritta, le traduceva: - Il B-daman marino leggendario è soave costante, la magia avvolge la sua aura mistica, tenere e soffici sono le sue squame lucide come cristalli dell'arcobaleno. - Continuava a tradurre nella mente le righe successive, mentre Jules già metteva in moto il cervello con l'indizio fornito.
Riki guardava il suo impegno e intanto Samuru si avvicinava a loro.
- Ti ha aiutato? - domandava il b-shot con in mano Dravise.
Lo guardava riflessiva, era molto vicina alla soluzione, se lo sentiva. L'acqua la distraeva, la richiamava a immergersi, come se là dentro l'avrebbe aiutata a pensare, a isolarsi così da poter ragionare. Samuru la vide camminare verso il lago attorno la cascata, si inginocchiava e si voltava verso loro, i suoi occhi erano spenti.
- Cos'altro dice l'iscrizione, Riki? - chiedeva sbrigativo all'amico - Jules è di nuovo strana, ci sarà qualcosa per farla smettere di incantarsi in quel modo! -
Il blu leggeva frettolosamente: - Oltre a quello che ho già riferito, dice che questa cascata è chiamata Waterlfall of God e che adesso vi è la prova per i B-daman di tipo Potenza, bisogna colpire il pulsante dietro la cascata per aprire la prossima porta nascosta. Nient'altro che riguardi Jules o incantesimi! - si era impanicato.
Dracyan era intervenuto: - Riki, sbrighiamoci prima che Jules si butti. Ora tocca a noi! Riki, calma e concentrazione, non farti prendere dal panico, lo so che possiamo farcela. Andiamo! -
Anche Samuru e Dravise lo incoraggiarono. "Waterfall of God. Cascata di Dio, eh?" Il moro corse dalla ragazza e le impediva di buttarsi: non era difficile, perché per ora stava solo lì impalata a fissare l'acqua, e perciò sperava che si riprendesse da sola dicendole che l'amava. - Jules, svegliati, ti prego. Sei la persona più importante per me, quindi svegliati. - Niente, si limitava a incrociare i suoi occhi blu mare - Riki, ti dai una mossa! - gli urlava esasperato senza staccare gli occhi di Jules.
- Ho tre tentativi e la cascata è grande! Dove sarà il pannello? -
Ti sono mancata?
"Eh? La voce vellutata.. Sei tu!"
Ami tanto l'acqua. Senza di essa non sai vivere, come me.
Jules si voltata verso i cristalli, era come se il b-daman fosse all'interno di ciascuno di essi e Samuru si girava allo stesso tempo per capire cosa stesse guardando: tutte le pietre incastonate si illuminavano, non erano più di color diverso, erano di un'unica tinta. Viola misto al rosa. Riki era concentrato sulla cascata che ancora non riusciva a svelare; Dracyan non metteva sottopressione, quindi respirava affondo e osservava bene le discrepanze. Ci doveva essere qualcosa che gli suggeriva dove colpire!
Il tuo amico non sa dove tirare, sai c'è un solo modo per scoprirlo.
"Dimmelo."
Neanche un perfavore? Come siamo irrascibili. Cosa è successo che ti sei arrabbiata con me?
"Samuru è preoccupato per me e io non riesco a risvegliarmi perché sono bloccata qui a parlare con te, Riki è nervoso cosa che non è mai, e non voglio che affoghiamo perché tu che sai la soluzione non me la vuoi dire!"
Hai ascoltato bene l'indizio?
"Certo, ma ora che c'entra?!" Non la sopportava più. Voleva rassicurare Samuru, era sveglia, voleva dirgli con tutto il cuore che lo amava, perché era quello il modo per fargli capire che era tutto apposto e nulla è cambiato in lei.
Va bene, come vuoi. E' al centro il pulsante, verso più il lago, ma non troppo. Sarà difficile se il tuo amico Drago non è veramente forte. La Cascata di Dio è tanto alta quanto larga e la velocità con cui l'acqua si riversa è tale quanto il batter d'ali di un insetto. Fai presto, mi sto annoiando ad aspettarti. Oh mi sono accorta che non so ancora il tuo nome, cara amica mia.
Jules negava. "Grazie. Quando scopriremo il tuo nome, ti dirò il mio."
L'attimo dopo, aveva ripreso il controllo del proprio corpo.
- Riki! Al centro, poco più in basso della metà, ma non troppo vicino al lago! - finalmente si era ripresa dallo stato di trance, urlando all'amico la soluzione. - Samuru, - si allontanava dalla fonte d'acqua per abbracciarlo - Samuru, ti amo. Sarò sempre con te. N-non preoccuparti più, non voglio più vederti così. -
Il campione dei b-shot puntava e lanciava, la potenza di Dracyan era sempre stata notevole, ma la nuova versione Deluxe mostrava le sue migliori qualità.
La spessa parete d'acqua, che si gettava, e riversava, nel lago e sulle roccie sparse con violenza incredibile, da nominarla Cascata di Dio, veniva superata dall'Attacco dei Signori dei Draghi veloce e senza fatica aprendo un varco e mostrando il bottone, ma la potenza si era ridotta quando l'aveva attraversata; la biglia rimbalzò all'indietro, dopodiché prendendo di poco il lato della cascata e ripartì, spingendo un terzo, alla seconda andata due terzi e alla terza andata, il bottone era stato totalmente premuto. La parete ora era liscia e bagnata.
- Wow Dracyan, che potenza! - esclamava Riki sorpreso.
- Riki, Dracyan siete stati fantastici! - urlava Jules con un enorme sorriso.
Samuru era contento che lei sorridesse come sempre, la sua anima era luminosa, finalmente l'aveva ritrovata e accennava a un piccolo sorriso. Ricambiava l'abbraccio di Jules, borbottando lentamente: - Mi mostrerò sempre forte davanti a te, quindi sei tu che non deve più preoccuparsi. -
Lei spalancò gli occhi e ruotando di poco la testa, lo guardava negli occhi. - Ho proprio bisogno di te. Non dell'acqua, non di un b-daman, di niente, solo di te. - confessava con voce dolce e tenera.
Spinto il pulsante, Riki avvertiva i due che la porta nascosta si era finalmente spalancata, il ragazzo l'aiutò ad alzarsi e ad avanzare alla prossima stanza. Varcata la soglia, coglieva un senso di colpa.
Non hai bisogno dell'acqua? Di me? Di niente? Solo quel ragazzino che un giorno ti spezzerà il cuore? Come puoi essere così ingenua, cara amica mia. La prossima sfida sarà di Controllo, dovresti immaginartelo anche tu, e capirai che nessuno dei tuoi amici e i loro partner sono adatti! Se mi chiami in tempo forse potrò aiutarti io.
"Ma dopo queste sfide ti troveremo. E' inutile allora se capivamo subito il tuo nome."
Sbagliato. Il "forse" implicava solo la mia apparizione. Avrò una forma e consistenza temporanea. Almeno mi vedrai e capirai che saremo partner perfette. Sbrigati a capire chi sono.
Il tono arrogante, sarcastico e impaziente stavano mettendo a dura prova i nervi saldi della ragazza.
- Samuru, mi sta chiedendo di chiamarla. - la sua espressione di autoconsolazione gli provocava una sofferenza, ma si era promesso che davanti a lei sarebbe stato forte, calmo, il Samuru che tutti conoscevano. - Che devo fare? Non voglio che l'acqua ci assali solo perché non superiamo la prossima sfida. -
Stava per piangere, ma lui la consolava. - Non fare così, non ti devi fare certi pensieri, io e Riki ce la faremo. Siamo i B-shot migliori di tutto il mondo, no? - Lo sguardo rassicurante, determinato e dolce si posava su di lei e le dava un grandissimo senso di pace.
"E' vero, loro sono i migliori."
Sorrideva, ogni preoccupazione era scomparsa.
I migliori, dici? Vedremo.
"Non sfidarli. Loro sono Draghi! Chi sarai mai tu? Un mostro marino leggendario... Chi, Lochness? Non farmi ridere ti prego. Poi questi indizi: canto di sirena, cavalluccio marino, acqua, aura magica, scaglie color arcobaleno morbide e cos'altro? Oh sì, era quella la tua figura nei cristalli, vero? Scusami, ma giuro che non mi viene niente in mente. Quindi ora lasciami in pace, perché mi fido di Samuru e Riki, loro hanno superato tutti gli ostacoli del mondo, e anche se stavolta siamo stati aiutati da te, non mi importa, anche le loro abilità hanno avuto ruolo. Sono sempre stati leali nei confronti di queste sfide, sono io che... ho chiesto più indizi, che ho trovato scorciatoie. Non sarò leale, ma almeno sono sincera."
Non parlò più e Jules ne fu felice.

Nota d'Autrice
Hello B-shot!! O anche solo lettori ^^ Ma vi amo comunque entrambi <3
Grazie mille per il sostegno che mi date tutti, sono felice che alcuni seguano questa serie e che la recensiscono anche! Grazie davvero.
Ora, avete già svelato il mistero? Beh direi che è ora che vi dica il titolo del prossimo capitolo: Successo!
Chissà se sarà l'ultimo capitolo... :)
Alla prossima,
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
  
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