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Autore: DoIdare    22/06/2014    6 recensioni
"In fondo è proprio vero che il peggio delle emozioni forti è il vuoto che lasciano dopo.. ma come potevo sapere che tutto questo sarebbe stato solo la quiete prima della tempesta? "
Genere: Mistero, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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LENNON DOUGLAS
 
Guardai per la decima volta di fila l’orologio che avevo al polso, erano le 19.15, chiusi silenziosamente la porta del covo alle mie spalle, scesi dalle scale così velocemente che per poco non rischiai di rotolarmi fino a terra.
Giunta vicino alla mia postazione una mano mi afferrò  il braccio e mi fece voltare all’improvviso involontariamente  con la mano libera sfiorai il petto di colui che mi aveva afferrata con così tanta forza, volsi lo sguardo verso l’alto: i miei occhi incontrarono quelli di Oliver.
Mi fissava senza muoversi. La sua mano ancora stretta attorno al mio polso e i suoi occhi in quel momento mi stavano dicendo qualcosa, qualcosa che però non riuscivo a decifrare.
Amavo i momenti in cui incatenavamo i nostri sguardi, facendo parlare loro al posto delle nostre labbra, ma la verità era che avevamo semplicemente trovato un modo per non dare vita a parole che non avremmo potuto rimangiarci, dando speranza a sentimenti di cui ancora non conoscevamo il peso.
 In quel momento lui non mi chiese dove fossi stata per tutto il giorno, lo fecero i suoi occhi e io non risposi dicendogli che volevo allontanarmi da lui il più possibile dopo ciò che mi aveva fatto provare, lo fecero i miei occhi.
Appoggiai la mia mano sulla sua che era ancora stretta attorno al mio polso e una ad una staccai le dita che mi facevano sentire imprigionata e protetta allo stesso tempo.
Mi sembrò di vedere un’espressione confusa e frustrata sul suo volto, ma scacciai questo pensiero dalla mia mente, non potevo rischiare di male interpretare un’altra volta i suoi atteggiamenti. Mi aveva espresso chiaramente ciò che pensava e provava quando sussurrò quelle parole al mio orecchio.
Mi allontanai di qualche centimetro e notai solo in quel momento la presenza di Roy e Laurel che ci fissavano, la tensione era davvero alle stelle.

“Dov’è Diggle?” Chiesi all’improvviso, probabilmente parlai per alleviare il peso che quella situazione aveva provocato.

“Ha voluto passare la serata con Lyla” rispose Laurel mentre guardava di sfuggita Oliver, probabilmente quest’ultimo non le prestava molte attenzioni negli ultimi tempi; sorrisi tra me e me.

“Cos’era tutta quella fretta?” chiesi ad Oliver “cosa è successo?”

“ Ho sistemato la situazione con gli azionisti della QC, manca soltanto la firma digitale di Isabel Rochev, ho detto loro che sarebbe stata in Russia per un periodo indefinito, ho bisogno che tu decifra   il sistema dei codici per le deleghe online in modo da poter tornare ad essere il CEO della mia azienda”
Non finì la frase che già mi ero seduta e avevo cominciato a digitare sulla tastiera tutto ciò che mi era stato detto di fare.
Oliver intanto continuava a parlare alle mie spalle di questioni tecniche.

“tra una settimana tutto potrebbe tornare alla normalità: Diggle continuerà ad essere il mio autista e bodyguard, Laurel tu rimarrai al tuo posto di lavoro, desterebbe troppi sospetti se venissi a lavorare con noi. Roy tu sarai lo stagista di Felicity, che intanto continuerà ad essere la mia segretaria..”
Mi alzai di colpo e mi voltai verso Oliver, che vedendo la mia reazione smise di parlare e mi guardò indispettito.

“Ho trovato un nuovo lavoro” dissi di getto, un silenzio tombale piombò nella stanza finchè la risata fragorosa di Roy fece voltare i nostri sguardi verso di lui.

“Scusate” disse Roy ancora ridendo, per poi proseguire “Felicity, non credo che Oliver ti lascerebbe lavorare lontano da lui”.
Con la coda dell’occhio vidi Laurel avvicinarsi ad Oliver e stringersi attorno a lui.

“Perché non dovrebbe volerlo?” chiese puntando gli occhi verso Roy

“Semplicemente perché quando Felicity si allontana, il tuo ragazzo perde le staffe” le rispose lui.
Laurel era sul punto di ribattere quando Oliver la bloccò con una mano alzata, mi guardò e non si fece problemi a chiedermi ciò che ovviamente non era affar suo.

“Dove hai trovato lavoro? E da quanto tempo va avanti questa storia?” mi chiese

“Non ho ancora cominciato, inizierò tra due giorni, è una lavoretto part-time che ho trovato per guadagnare qualcosa.”

“se avevi bisogno di soldi potevi chiederli a me, e adesso dimmi dove.”

“Avrei dovuto chiederli a te? Sei il mio fratellone ora? Ma se a malapena ciò che hai basta a te.”

“Fe li ci ty, dove?” disse scandendo lentamente il mio nome, era bellissimo..

“In un piccolo locale vicino alle 19th avenue, si chiama Rainbow ed è gestito da..” non feci in tempo a concludere la frase che Oliver lo fece per me.

“Lennon Douglas” sussurrò pensieroso

“Ah è vero che voi vi conoscete!” ribattei senza pensarci.

“Come fai a saperlo? Ci hai parlato?”

“Oliver è ovvio che ci ho parlato, è il proprietario”

“Non ci devi parlare. Intendo lavorare, non ci devi lavorare in quel posto.” disse con tono serio.

“Invece ci lavorerò, l’ambiente è accogliente e Lennon, con me, è stato molto carino”

“Lennon? Lo chiami per nome adesso?”

“Non che ti debba dare alcuna spiegazione, ma mi ha detto di chiamarlo per nome perché a lui piace instaurare un rapporto di amicizia con i suoi dipendenti”

“Non è un rapporto di amicizia quello che vuole da te!” esclamò, appoggiando una mano sulla fronte e abbassando le palpebre con aria stanca.
Roy rise sotto i baffi e guidò Laurel fino alla porta chiedendole se avesse voglia di andare alla birreria che avevano aperto vicino a casa sua, la porta alle loro spalle si chiuse producendo un rumore che rimbombò nel silenzio del covo.
Tornai a guardare Oliver che stava facendo avanti e indietro nella stanza. Si voltò e camminò verso di me fermandosi ad un paio di centimetri dal mio naso.

“Felicity..” sospirando intensamente continuò “Lennon Douglas è...come dire… famoso per le relazioni che intrattiene con le sue dipendenti..”

“Strano, lui mi ha detto la stessa cosa di te.. Comunque non sono mai stata contraria alle relazioni tra capo e dipendente, con questo non intendo dire che voglio una relazione con lui, anche se ammetto che lui è così carino e misterioso” dissi con aria sognante per poi proseguire, “I suoi occhi sono così intriganti e i suoi denti sono così bianchi..”

“Smettila!” urlò Oliver riportandomi alla realtà.
Si avvicinò a me ancora di più, i nostri nasi si sfiorarono, il suo respiro mi scaldava il volto.

“Tu meriti di meglio” disse guardandomi con un’intensità che quasi mi fece tremare le mani.
Un fortissimo squillo attirò la mia attenzione verso il cellulare che avevo in tasca, rovinando così quell’atmosfera quasi surreale.
Aprii il messaggio che avevo ricevuto, ma il suo contenuto attirò più l’attenzione di Oliver che la mia.
  • Che taglia porti?  Lennon    -
Il mio ex capo prese una grande boccata d’aria e con rabbia mi guardò in attesa di una qualche spiegazione che sicuramente non avrebbe avuto da me, visto che neanche io riuscivo a capire il senso di quel messaggio, finchè un altro squillo attirò nuovamente la nostra attenzione.
  • Per la divisa, ovviamente    -
Stavo digitando la risposta quando Oliver prese il cellulare dalle mie mani e scrisse qualcosa in risposta, inutile dire che i miei tentativi di riprendere il telefono furono vani.
Quando finì ciò che stava facendo spense la schermata del mio Samsung e lo appoggiò sul tavolo.

“Ci vediamo domani” mi disse andandosene.
Corsi a prendere il mio telefono e andai nei messaggi inviati;
Ciò che lessi mi sbalordì..
 
Ciao ragazze!
Ho un paio di buone notizie, e cioè che ho finito di scrivere il capitolo successivo, quindi lo pubblicherò presto, cosa avrà scritto Oliver in risposta a Lennon?? Hihi : )
Volevo cogliere l’occasione per dire una cosa: rileggendo l’ultimo capitolo ho notato che ci sono stati molti errori di ortografia, purtroppo non dipende da me perché, scrivendoli dal cellulare, il T9 imposta un po’ quello che vuole. Quindi se dovesse ricapitare non fateci caso!
Ringrazio tutti quelli che leggono, seguono e recensiscono la storia, mi fate un piacere immenso!
Un saluto :*
Nag

 
  
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