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Autore: Amane    23/06/2014    6 recensioni
Gray aveva imparato che il suo potere era in grado di congelare anche i sentimenti in modo che potesse concentrarsi solo sulle sue ambizioni. Juvia non aveva mai avuto nessuno da amare. Il loro incontro piano piano porterà entrambi a dimostrare cosa sono l'uno per l'altra: Gray diventerà ció per cui Juvia continuerà sempre a lottare e lei sarà l'unica che lui non sarà proprio disposto a perdere. Ci vorrà peró tempo, pazienza,qualche spavento e un po' d'aiuto da parte di un cupido indemoniato, con la passione per i concorsi e dei suoi aiutanti ubriachi di sakè e pesci.
È la mia prima fanfiction..spero vi piaccia!!! (Gray/Juvia Natsu/Lucy riferimenti ad Erza/Gerard Gajill/Levy)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Lluvia, Natsu
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La maga della pioggia si sveglió, doveva essere ancora presto ma non riusciva più a dormire, guardó accanto a sè e, con un braccio sotto la testa e l'altro allacciato ai suoi fianchi, Gray dormiva beato.

 Era così bello che Juvia credeva di poter morire di attacco di cuore o di felicità da un momento all'altro.

 Juvia guardó il torace nudo del mago e il lenzuolo che a mala pena gli copriva il bacino. Arrossì tornando con la mente alla sera prima. 

Se litigare con Gray voleva dire finire sempre in quel modo allora avrebbe anche potuto farlo arrabbiare più spesso. 

 

Gray aveva chiuso la porta con un calcio poi dopo averle fatto capire che lei era sua l'aveva baciata con tanta passione che Juvia quasi non riusciva a respirare ma sentiva la pelle bruciare e bollire dall'interno "ho bisogno di ghiaccio" aveva detto lei tra un rantolo ed un respiro profondo quando il suo vestito era scivolato sul pavimento, Gray l'aveva guardata con un sorriso sghembo che le aveva fatto quasi perdere conoscenza poi anche lei si rese conto di quel che aveva appena detto e arrossì ancora più violentemente.

 

Gray la prese in parola e con le dita inizió a tracciare piccole scie ghiacciate lungo la pelle della sua schiena mentre Juvia tremava e rabbrividiva con il respiro accelerato. La maga della pioggia, seduta sul legno del comodino, riallacció una gamba a quella del mago per riavvicinarlo e lui riprese a baciarla mentre con una mano le reggeva la nuca e con l'altra trovava la strada per il marchio sulla coscia. 

Aveva una fissa per quella stampa. Gli sembrava che fosse il simbolo di appartenenza che legava Juvia a lui. 

 

Passando dalla gamba al bordo delle calze parigine di Juvia, Gray le sfioró con le dita e immediatamente si fermó,staccandosi dalle labbra arrossate della maga e fissandola dritto negli occhi.

 Lei capì immediatamente quale permesso lui le stava domandando e tracciando con le dita il profilo del suo viso annuì. 

Gray inizió con la stessa lentezza di poco prima a sollevarle la gamba, posandola su una delle sue spalle mentre inginocchiato davanti a Juvia sfilava via il tessuto prendendosi il tempo di indugiare con le dita e con le labbra, sulla sua pelle morbida, dalle cosce alle caviglie mentre Juvia con il respiro affannato portava la testa indietro, guardando il soffitto,cercando la concentrazione per ricordarsi di respirare. 

Gray si rialzó in piedi avendo cura di allacciare a sè le gambe di Juvia mentre con la mano continuava ad accarezzarne il profilo, per poi risalire sui suoi fianchi e ai lati del suo reggiseno. Dalla sua posizione aveva l'immagine completa di Juvia,dei suoi occhi chiusi, delle sue guance accaldate,delle sue labbra schiuse e arrossate dai suoi baci, del suo petto,fieramente spinto contro il suo torace. Gray riconobbe l'impulso di sfilare ogni pezzo di stoffa che lo divideva da lei ma stavolta non voleva avere alcuna fretta, voleva godere di ogni attimo

"Juvia apri gli occhi" sussurró stupendosi del tono tremolante della sua voce

"Juvia non vuole" rispose la maga scuotendo la testa "Juvia ha paura che sia una fantasia o un sogno e che Gray sama possa sparire"

Il mago sorrise e le accarezzó il viso prima di posare le labbra sulle sue "Juvia, apri gli occhi, non spariró! Non è una fantasia, è reale...io e te.. Noi..finalmente è tutto vero" 

La maga della pioggia sollevó piano le palpebre e Gray potè guardare nel suoi occhi lucidi e immediatamente nient' altro ebbe importanza, esistevano solo quegli occhi. 

In un moto di coraggio Juvia si spinse contro le labbra di Gray e lo abbracció raggiungendo le sue spalle larghe ed il suo collo e i bottoni della sua camicia iniziando con le dita tremanti a slacciarli uno ad uno, piano finchè il petto del suo mago non fu libero e lei vi ci affondó il viso lasciandosi circondare dal calore e inalando il suo profumo fino a sentire la testa vuota. 

Gray si rese conto di quanto essere spogliato fosse un milione di volte più piacevole che spogliarsi da solo e senza esserne consapevole e quando finalmente la sua camicia raggiunse il pavimento potè sentire a pieno ogni centimetro della pelle di Juvia sulla sua e la sensazione era semplicemente troppo intensa. Gray si fermó un attimo allontanandosi per guardarla.

Juvia arrossì a quello sguardo e sentendosi immediatamente insicura di se stessa cercó di coprirsi con le braccia ma il mago di ghiaccio si riavvicinó e afferrandole i polsi con delicatezza le fece capire di non farlo.

 Lo sguardo che vide nei suoi occhi le dette il coraggio e  la sicurezza che le mancava, la guardava come se fosse la cosa più bella che esistesse e le mani gli tremavano mentre le tendeva verso di lei come se avesse paura di romperla come se fosse il tesoro più grande, lei riavvicinó il viso di Gray al proprio, passandogli una mano tra i capelli. Lui immediatamente ricominció a baciarla, poi scese lungo il collo e fino al petto mentre la mano sulla schiena cercava il gancio metallico del reggiseno,di nuovo la guardó e di nuovo lei annuì,poi sentì qualcosa di freddo dietro la schiena e vide il reggiseno cadere con il gancio congelato e spezzato. 

Ridacchió guardando il mago che le sorrideva a sua volta con le guance infuocate mentre passava con lo sguardo dal suo viso al suo seno. 

Juvia spinse il suo corpo contro quello di Gray e lui lasció andare un verso di approvazione poi la sollevó trattenendola per il fondo schiena e la lasció cadere solo quando era in ginocchio sul letto. 

Juvia afferró un lembo del lenzuolo e lo strinse tra le dita mentre lui continuava a baciarle il collo ed il petto lasciandole tracce infuocate con le labbra e le mani .

La maga della pioggia dovette usare tutto il suo autocontrollo per non sciogliersi in una pozzanghera bollente e come la sera prima, trasportata da una forza invisibile si sistemó sotto il corpo di Gray portando i loro bacini a stretto contatto ma stavolta lui rimase esattamente lì dov'era  e le passó una mano dietro la schiena per avvicinarla poi, senza mai smettere di baciarla, sfiló le ultime barriere. 

Ancora una volta Juvia strinse il lenzuolo tra le dita di una mano mentre l'altra ,infilata tra i capelli di Gray,non lo lasciava andare. 

 

 

Juvia guardó fuori dalla finestra il sole che sorgeva e Gray che continuava a dormire. 

La maga era rimasta a contemplare il suo sonno tranquillo per chissà quanto tempo poi lui inizió a muoversi e  passandosi una mano sul viso e sui capelli sbadiglió prima di aprire piano gli occhi.

 

Juvia ebbe un momento di panico: al suo Gray sama di solito non piaceva avere gente intorno e se non avesse voluto trovarla li così vicina? E se gli avesse dato fastidio che lei fosse lì e lo guardava?

Ormai era tardi sia per andare via che per fingere di dormire, Gray aveva aperto gli occhi corrugando la fronte per mettere a fuoco.

 Poi... Sorrise nell'espressione più tenera che Juvia avesse mai visto e il suo cuore perse un battito.

 

"ehi" le disse lui allargando il sorriso con la voce ancora assonnata

"ehi" rispose lei con il cuore che martellava 

"che ora è?" chiese lui con gli occhi lucidi mentre la tirava a sè per posarle un bacio sulla fronte

"è ancora presto" disse lei passandogli le dita tra i capelli morbidi e indisciplinati

"quindi abbiamo tempo per ... far  impazzire il  meteo di nuovo" ridacchió il manipolatore del ghiaccio

 

Juvia arrossì mentre Gray rideva e si rotolava con lei tra le braccia prima di tirare il lenzuolo sulle loro teste e ridere di nuovo. 

Lui non era mai stato così felice e non aveva mai visto niente di più bello fino alla sera prima, quando aveva guardato Juvia nuda e con i capelli sciolti sparsi sul letto muoversi al suo stesso ritmo sotto di sè e poi  aveva visto i suoi occhi allargarsi,le sue guance prendere colore, l'aveva sentita chiamare il suo nome in un gemito "Gray" e aveva visto il suo corpo abbandonarsi quando entrambi avevano, contemporaneamente, raggiunto il settimo cielo, abbracciati e vicini fino a far comunicare le  proprie anime. 

 

"Potremmo dire che questo è l'unison raid definitivo" disse Gray continuando le sue piacevoli attivitá sotto il lenzuolo 

"Già, ma sei sicuro che potremmo usarlo in battaglia?" ridacchió Juvia 

"nah" rispose il mago arricciando il naso, poi si fece improvvisamente serio mentre sentiva il suo corpo rilasciarsi  di nuovo, come la sera prima, insieme a quello di Juvia e nello stesso momento dentro la stanza la neve, unione di pioggia e ghiaccio, aveva iniziato a cadere.

 

"Ti amo Gray sama" disse la maga sfiorandogli la fronte con le dita

Gray non rispose ma le sorrise sfiorandole una guancia con la punta del naso e posandole una scia di baci sulle labbra e sul viso.

 

Juvia sorrise, non le importava che lui ancora non fosse riuscito a dirlo, forse non lo avrebbe mai fatto e non le importava, non scherzava quando diceva che non avrebbe voluto da lui nulla di diverso da quello che era e in questo momento Juvia era la ragazza più felice del mondo con lui accanto che anche se non a parole faceva parlare tutto se stesso.  

 

"Ora dovremmo proprio andare la terza prova ci aspetta!" disse la maga scendendo dal letto con il lenzuolo avvolto attorno al corpo mentre Gray girava nudo per la stanza come se fosse la cosa più normale del mondo 

"Andiamo! batteremo tutti e dimostreremo che Fairy tail è la gilda migliore e noi siamo la coppia più forte" disse Gray gonfiando il bicipite

La maga scosse la testa e ridacchió 

"cosa?" disse Gray senza capire 

"dovresti vestirti prima" rispose sorridendo "o spaventerai tutti a colazione"

"oh oh ok" disse il mago guardando in basso e arrossendo

 

 

Il numero di coppie era ormai ridotto all'osso,molti non avevano resistito alle rivelazioni del passato ed avevano finito per tirarsi piatti in faccia e abbandonare la gara. 

Un gruppo di quattro maghi si trovava in cima alla scala dell'albergo e tutti salutavano guardando in basso quasi che fossero divi: un uomo grassottello e pelato in abito scuro, un secondo uomo alto e magro con lunghi baffi e due donne in abito da sera. 

 

Una delle due fece qualche passo in avanti e afferró il microfono scuotendo all'indietro i capelli castani con una mano, si schiarì la voce e: 

 

"Oggi inizia la terza ed ultima prova e se le prime due hanno riguardato il vostro passato la terza prova sarà uno specchio sul vostro futuro e poichè il futuro è incerto e bisogna poter disporre di ogni risorsa per questa prova vi sarà consentito usare i vostri poteri ed inoltre parteciperete tutti insieme in questa gara ad eliminazione diretta."

 

"chi sono questi tizi? domandó Natsu

"sono gli organizzatori" rispose Gerard sistemando la bandana sul viso

"ragazzi noi crediamo che ci sia qualcosa di sospetto in questa gara" disse la regina delle fate con un tono cupo mentre stringeva le mani sulle spalle di Gerard che annuì

"ho fatto qualche ricerca e sebbene i membri del comitato di organizzazione siano sempre gli stessi da anni, molti affermano che uno di loro, il secondo da sinistra" disse guardando in alto" si stia comportando in modo strano e abbia cercato di rendere l'intero concorso piuttosto pericoloso quest'anno utilizzando un grande ammontare di magia di cui peró non sono ancora riuscito ad individuare la fonte.. Presumo dunque che voglia concludere in grande stile per farsi pubblicità e accattivare gli spettatori" spiegó  "deduco quindi che questa prova possa essere piuttosto impegnativa" 

"quindi facciamo attenzione e restiamo uniti" concluse Erza

"aye"  risposero i maghi in coro

"sono tutto infuocato" ridacchió Natsu mentre Lucy gli dava buffetti sul braccio con aria da finta arrabbiata rimproverandolo di non prendere mai niente sul serio ma il rossore sulle guance e il sorriso ebete mentre lo guardava non la rendevano affatto credibile

"Lo dicevo che c'era qualcosa di strano in questo concorso, insomma di solito questi programmi sono tutte cose tipo mele da afferrare con la bocca e sdolcinatezza varie" commentó il mago di ghiaccio

"già e tu te ne intendi di sdolcinatezze uh?" ammiccó Natsu fiutando l'aria intorno a Gray e Juvia senza neppure preoccuparsi di farlo con discrezione

"ehi, oh, smettila di annusarmi fiammifero"

 

 

Una luce abbagliante circondó il gruppo e tutti i concorrenti si ritrovarono di nuovo nel bosco ma questa volta non sembrava piú la foresta che circondava il castello,gli alberi erano diversi, l'odore era diverso e l'atmosfera era cupa e spettrale. 

"non mi piace" disse Gray formando subito una lama di ghiaccio 

"anche Juvia ha una brutta sensazione" 

Gray allungó il braccio e le prese la mano e nonostante quello che era successo Juvia era ancora stupita dal comportamento del suo principe di ghiaccio soprattutto ora che non erano soli ma c'erano i loro amici lì. Ma quel semplice gesto la rassicuró 

 

Il gruppo procedeva quasi alla cieca nella foresta buia ma avevano tutti deciso di continuare così e  di non rendersi troppo visibili almeno finchè non avessero capito di più.

 Poi inaspettato e agghiacciante un urlo squarció il cielo.

 I sei iniziarono a correre in direzione del suono e china sulle sponde di un lago  vi trovarono una ragazza esile con lunghi capelli verdi e poco più alta di Levy,  riversa e in lacrime su un corpo senza vita con litri di sangue che le bagnavano le ginocchia e coloravano di rosso un laghetto placido.

 

"oh mio Dio" sussurró Juvia correndo in direzione della donna. 

Quella scena era ai suoi occhi più familiare di quanto volesse ammettere riportando alla mente il momento in cui credeva di aver perso il suo Gray,ricordo che aveva cercato di cacciare dalla sua mente ma che a volte tornava a perseguitarla. 

"cosa vi è successo?" la interrogó Erza mentre Juvia e Lucy cercavano di ripulire e confortare la sconosciuta che singhiozzava senza sosta e i ragazzi analizzavano il corpo senza vita.

La ragazza scosse la testa visibilmente sconvolta ma non riuscì a pronunciare alcun suono, 

Juvia le si avvicinó cercando di confortarla e la ragazza inizió a piangere tra le sue braccia

"ragazzi che possiamo fare?" domandó Lucy richiamando il gruppo a raccolta

"dobbiamo aiutarla" disse Gray

"si portiamola con noi e usciamo da questo posto" rispose Natsu poggiando una mano sulla spalla di Lucy

 

"qualcosa non quadra" sussurró Gerard ad Erza " camminiamo da quattro ore eppure non vedo da nessuna parte la fine di questo bosco e non abbiamo incontrato nessuna delle altre coppie in gara"

"già" annui Titania lanciando uno sguardo verso la donna che procedeva a passo lento dietro di loro,sorretta da Juvia

"la nostra priorità adesso è portarla in salvo e andare a recuperare il corpo del suo ragazzo come le abbiamo promesso" 

Gerard continuó a guidare il gruppo lanciando occhiate alla sconosciuta che procedeva lenta e nonostante i loro tentativi di farle spiegare chi o cosa avesse attaccato il suo compagno , non era riuscita a dire una parola 

"ehi ragazzi guardate!" urló Natsu "questo è lo stesso lago di prima" 

"oh no" sospiró Lucy poggiando le mani sulle ginocchia,stremata "ma come è possibile?"

"ehi dov'è il corpo?" esclamó Gray indicando il punto in cui prima vi era il cadavere esangue 

Juvia lanció un'occhiata a Gray mentre la ragazza stretta al braccio della maga singhiozzava.

Ad un tratto i rami intorno al lago presero a muoversi ed oscillare venendo fuori,umidi e scivolosi dalle acque scure del lago. 

I maghi di Fairy Tail spalancarono gli occhi alla vista dello spettacolo tetro che gli si paró davanti.

Ogni ramo con lentezza fuori dall'umano trascinava fuori dall'acqua un corpo che teneva allacciato per i piedi, i rami si ersero attorno al lago formano una macabra recinzione di corpi che oscillavano quasi senza vita

 

Lucy portó le mani sulla bocca mentre lacrime le scorrevano a fiumi. 

Juvia inizió a dare piccole pacche sulla spalla della esile ragazza che continuava senza sosta a singhiozzare poi ad un tratto i singhiozzi si trasformarono in sogghigni e una fitta cortina di alghe inizió a prendere forma dai verdi capelli  della donna intrappolando Juvia.

 Tutto fu così rapido che a mala pena il gruppo di maghi di Fairy Tail riuscì a processare l'accaduto. 

Juvia guardó in basso solo per vedere due occhi divertiti che la fissavano, i grandi occhi color miele della sconosciuta erano d'un tratto diventati lucenti: argentati e con vistose venature di clorofilla . 

"che cazzo succede?" urló Gray cercando di afferrare Juvia, pochi passi davanti a lui ma la creatura lo guardó con un ghigno . 

 Il mago spalancó gli occhi alla vista dell'essere: una donna dotata di vistose branchie sul collo, la pelle azzurra ,gli occhi argentati e le movenze di un serpente

Gray si lanció in avanti ma questa era già sparita sotto un'onda scura con Juvia imprigionata tra i suoi barbigli. 

Senza riflettere neppure un secondo Gray congeló la superficie del lago per poter correre dalla sua maga ma il lago respinse la sua magia, sciogliendo il ghiaccio in un geyser

"Nooo" urló il mago dando un pugno al pavimento, qualche metro più in là  la creatura riemerse dall'acqua con un sorriso senza sentimento e fece roteare in aria,lentamente, Juvia legata per mani e piedi e imbavagliata tra le piante acquatiche

 

Lo strano essere inizió a cantare mentre Gray tuffandosi nel lago, cercava di raggiungere a nuoto Juvia 

Tutti i membri di Fairy Tail corsero verso i compagni  ma non appena  l'agghiacciante melodia terminó ogni pianta del bosco sembró essere magicamente attratta dal lago e i rovi iniziarono ad intrecciarsi tra loro formando una rete lungo tutto il perimetro dello specchio d'acqua imprigionando ogni membro del gruppo

"mi sento così debole" disse Lucy mentre cercava di liberarsi

"Lucy non muoverti" urló Erza "sono questi rami, più ti agiti più ti succhiano magia e se ci dimeniamo resteremo svenuti come gli altri concorrenti

"non? Non sono morti?" domandó la maga degli spiriti celesti 

Erza scosse la testa "no ma non hanno molto tempo, il ragazzo che abbiamo visto prima era una specie di illusione, davvero ben fatta visto che è riuscita ad ingannare anche i miei occhi"

 

La creatura del lago sorrise ad Erza interpretando le sue parole come una sorta di complimento per le sue capacità poi posó lo sguardo su Gray ripetendo il gesto e il mago sentì il sangue ghiacciarsi nelle sue vene, quel sorriso era malvagio e senza un briciolo di allegria

"chi sei?" urló

Un vortice di acqua inizió a formarsi sotto le sue gambe e i cerchi concentrici iniziarono a stringerai attorno ai suoi polsi e alle sue caviglie spingendolo fuori dal lago e portandolo alla stessa altezza di Juvia, di fronte a lei ma a qualche metro di distanza mentre la maga continuava a scuotere inutilmente mani e piedi per cercare di liberarsi senza riuscire a far nulla, senza riuscire neppure a trasformarsi in acqua. 

Lo strano essere si avvicinó a Gray e passó l'unghia appuntita lungo il profilo del suo viso

"Posss..sso dirtelo" rispose sorridendo dopo aver considerato l'idea di rivelare la sua identità o meno.

Di solito la sua specie non gradiva che gli umani fossero a conoscenza della loro reale esistenza, ma questa era una occasione speciale.

Era stato proprio un umano ad invocarla pregandola di esaudire un suo desiderio: lui voleva diventare ricco e famoso, voleva potere, voleva che il suo concorso fosse ricordato per i tempi a venire in tutta Fiore, questo era stato il suo stupido desiderio per il futuro ed in cambio le aveva detto che lei, la signora del lago avrebbe potuto avere qualunque cosa e lei aveva deciso. 

Ció che voleva erano le vite di tutti i concorrenti!  

 

Infondo poteva rispondere alla domanda che questo umano le poneva: chi era lei? Di sicuro questo gruppo di terrestri non avrebbe rivelato a nessuno i suoi segreti: gli umani possono morire una sola volta no?

 E per loro la morte sarebbe arrivata oggi.   

 

A quella distanza Gray potè vedere sottili denti appuntiti simili a quelli di un piranha tra le labbra della donna. La sua voce che ora si rendeva conto di aver sentito per la prima volta era gelida e sibilante, senza vitalità e del tutto diversa dal canto melodico di pochi attimi prima

" io sssono una Ondina, sssiamo ninfe dei laghi"

"e cosa diavolo vuoi?" urló il ragazzo per nulla colpito dalla sua rivelazione

 

Beh la ninfa si sarebbe aspettata almeno un briciolo di sorpresa, in fondo lei era una creatura mitologica, ogni essere umano che aspirava al potere e alla grandezza avrebbe voluto incontrarla poichè le leggende narravano che le Ondine potevano esaudire un desiderio se adeguatamente ricompensate. 

Invece questo umano non sembrava essere affatto interessato a lei, era completamente concentrato sulla ragazza dai capelli azzurri. 

 

L'umano continuava a dimenarsi, cercando con ogni movimento ed ogni briciolo di volontà di avvicinarsi a quella ragazza che aveva detto di chiamarsi Juvia, d'altronde anche lei aveva percepito qualcosa di speciale in quella mortale, era umana eppure in lei sentiva scorrere il suo stesso elemento.

 La giornata stava diventando ancora più promettente per la sua "ricerca".

 

La creatura abbassó lo sguardo, pensierosa e strisciando sulla superficie dell'acqua si portó vicino a Juvia puntandole al collo l'unghia, affilata come una lama, per testare la reazione del mago. Doveva essere certa dei sentimenti di quel ragazzo.

 

"Nooo non farlo" urló Gray, bloccando la sua avanzata per non rischiare di mettere il pericolo la vita di Juvia.

 

Lo sguardo insieme furente e spaventato negli occhi dell'umano, che suggeriva che la sua stessa vita era appesa ad un filo insieme a quella della ragazza che tentava disperatamente di proteggere, dette alla ninfa la certezza che aveva trovato quello che aveva cercato a lungo! 

 

Nessuno si era mai preoccupato di interpretare fino in fondo le leggende sulle ninfe: gli umani presi dall'avidità esprimevano il loro desiderio e la ninfa lo esaudiva: un desiderio veniva scambiato con la morte di persone innocenti le cui vite servivano a rigenerare il potere della creatura eppure c'era qualcosa che le ninfe desideravano anche di più e non smettevano mai di cercare e forse stavolta lei era stata fortunata.

Aveva trovato due umani che condividevano un sentimento più forte della vita stessa, eterno e tenace tanto da poter rigenerare l'anima di un essere crudele e immortale e donargli un potere immenso.

 Il legame tra due anime  destinate a stare insieme. 

Il vero amore.

 

"Lasciala andare, lasciala andare!. Cosa cazzo vuoi da noi?" domandó il mago frustrato

"Amore" disse la ninfa in tono metallico

Gray corrugó le sopracciglia e la ninfa sembró divertita dalla sua espressione

"Noi ninfe sssiamo esssseri generati dalla magia unica, per noi il tempo non esiste e abbiamo un grande potere ma siamo dessstinate ad una vita di eterna dannazione e sofferenza che limita il nostro potenziale.. a meno che non riusciamo a rubare e nutrirci di amore" spiegó nel solito tono piatto

 "queste coppie ne avevano una certa dose che ho potuto asssorbire" disse lanciando un'occhiata ai corpi che oscillavano appesi per i piedi "e quel tipo di amore per un po' puó alleviare la sofferenza di una ninfa ma non è niente in confronto al vero amore, l'unico in grado di restituirci l'anima e voi me lo avete portato, io possso percepirlo e voi siete fortunati:incontrare la propria anima gemella è un evento raro come il passsaggio di una cometa ma qui percepissco ben tre legami forti abbastanza,  e oggi vi useró tutti diventando la ninfa più potente che sia mai essssistita" la creatura terminó la frase passando la lunga e viscida lingua sulle sue labbra cerulee pregustando il sapore della sua caccia

 

"hai fatto male i conti se credi che ti lasceró far del male ai miei amici o a Juvia"

Gray si tolse i vestiti preparandosi alla battaglia e  liberó il suo ghiaccio da entrambe le mani congelando l'acqua che lo intrappolava ma la presa delle scie d'acqua  si fece solo più salda.

Una nuova fune azzurra gli avvolse il collo stringendo e lasciando segni di bruciature lungo la sua pelle come se l'acqua fosse diventata improvvisamente velenosa.

 

la creatura fece scoccare la lingua prima di muovere due dita in aria e rilasciare la morsa sul collo del mago

"sssei coraggioso umano..e molto bello" disse studiandolo da vicino "ho deciso di iniziare da te" 

Juvia guardava Gray, inarcandosi disperatamente per cercare di liberarsi mentre dalla gola non le uscivano altro che mugugni. 

Se la situazione non fosse stata tanto disperata Gray avrebbe riso nel vedere la tipica espressione gelosa da allarme "rivale in amore" 

La creatura spostó l'attenzione sui maghi di Fairy Tail e i rami attorno a loro iniziarono a brillare di un verde sinistro e le loro grida lancinanti giunsero come fendenti alle orecchie di Gray

"inizieró da te e poi asssorbirò anche loro"

"io ti faró a pezzi" disse Gray mentre la rabbia gli faceva pulsare la testa e non riusciva a distogliere lo sguardo da Juvia

la creatura seguì i suoi occhi e fissó anche lei la maga della pioggia che non riusciva a darsi pace

"oh non preoccuparti per lei, non la uccideró, sssarai tu a farlo!" Come ti ho spiegato noi ninfe viviamo nella ssssofferenza ma quando avró assorbito i tuoi sentimenti il mio dolore verrà trasferito alla ragazza a cui il tuo cuore appartiene e credimi quando ti dico che nessun essere umano potrebbe sssopportare tanta pena! 

Quando avremo finito sssarete morti entrambi" aggiunse con indifferenza

"Non esiste! Juvia non morirà! Nè lei nè nessuno dei miei amici!" urló Gray testardo mentre la ninfa si avvicinava strisciando verso la maga della pioggia 

"Non Provare a torcerle un capello o proverai sulla tua pelle viscida la rabbia di un mago di Fairy Tail, io ti uccideró!"

 

"Oh ma non puoi" rispose la ninfa roteando gli occhi come se dovesse spiegare un concetto ovvio ad un bambino " ti ho già ssspiegato che sssiamo essseri immortali, l'acqua di questo lago è l'essssenza delle ninfe ed è lei che si nutre di magia permettendoci di risssorgere infinite volte, ogni lago ha la sua ninfa e puó essssercene una sssola, io sono la padrona di queste acque che ssscorrono dentro di me quindi anche se sei forte e coraggioso non potresti mai uccidermi, se lo facessi anche per cento volte, cento volte risorgerei"

 

Dal fondo del lago un bagliore raggiunse la superficie e una daga con la lama tagliente  fatta di madreperla emerse portandosi in direzione del petto di Juvia mentre i vortici che circondavano Gray lo spingevano a riva e la ninfa lo seguiva camminando a pelo d'acqua.

Non appena Gray toccó il suolo due rami gli circondarono il torace immobilizzandolo di nuovo e provocandogli un dolore insopportabile. 

"ora sssmettila di opporti, ho detto che non uccideró la tua ragazza ma quesssto non vuol dire che non posssa torturarla se non ti decidi a collaborare! Puoi scegliere ssse farle avere una morte veloce e dolorosssa o una morte lenta e dolorosssa" 

Juvia guardava Gray contorcersi e la sua mente ed il suo cuore erano straziati dal ricordo del giorno in cui a Crocus lo aveva visto cadere senza vita.

 No, lei non avrebbe lasciato che Gray morisse, a qualunque costo non lo avrebbe lasciato morire e non avrebbe lasciato morire i suoi amici, la sua famiglia , le cui  urla di dolore  le facevano pulsare le vene per la rabbia

La ninfa posó i piedi nudi sul suolo "basterà un sssolo bacio, il tempo di un bacio ssarà ssssufficiente per me per assssorbire il tuo amore poi tu morirai e la mia sssofferenza ucciderá la tua Juvia" disse mentre perdeva le sue sembianze marine e acquisiva quelle umane 

"non sssono una ninfa adesso,sono sssolo una ragazza, non avere paura, un bacio.." disse mentre si avvicinava a Gray ancheggiando e parlando con una voce melodiosa, ipnotica.

 

Il mago guardó Juvia, cosa poteva fare? Voleva solo salvarla, non gli importava di se stesso ma non poteva permettere che Juvia morisse, lanció una sguardo in direzione della maga della pioggia ma quello che vide negli occhi di Juvia non riuscì a decifrarlo.

Vedeva la determinazione nei suoi occhi e sembrava che con lo sguardo gli stesse chiedendo scusa, perchè Juvia doveva scusarsi con lui?

 Poi nell'esatto secondo in cui la trasformazione della ninfa in essere umano fu completa, vide Juvia rompere le catene di alghe che la legavano e la vide sorridere e afferrare la daga di madreperla e con gli occhi fissi nei suoi, caricando lo sguardo di tutto l'amore che aveva, la vide spingersi la lama nel petto e cadere senza vita venendo inghiottita e sparendo nel lago

 

"NOOO" urló Gray 

e la Ondina spalancó gli occhi verdi "nooo cosssì non funzionerà,  non funzionerà" 

 

 

 

Gray non riusciva a respirare.

Non riusciva a pensare.

 Una lama emerse dal suo braccio e senza che ne avesse il controllo cosciente la affondó nel cuore della responsabile di tutto. 

Non gli importava se sarebbe resuscitata cento volte solo per dargli la caccia.

Non gli importava! 

Corse nel punto in cui Juvia era sparita cercandola in acqua fino quasi a soffocare riermergendo e tremando sempre più violentemente man mano che i minuti passavano.

lei non c'era più.

 Non sarebbe piu tornata da lui.

Nel momento in cui questo pensiero lo investì la sua mente divenne nera, di nuovo. 

Dopo aver portato la luce nella sua vita questa si era spenta all’improvviso e il buio era diventato ancora più tetro.

 Lei era morta, sacrificandosi per salvare la sua inutile esistenza. 

Di nuovo aveva perso la persona più importante per lui, i suoi genitori, Ul, e se per loro era stato  terribile e doloroso rimettere insieme i frammenti della sua anima adesso che Juvia era morta: la ragazza che lo aveva accompagnano piano piano verso la fine dell'oscurità della sua mente,che con pazienza e devozione aveva rimesso insieme i suoi pezzi,che con il suo calore lo aveva riscaldato,come il sole,il suo sole, aveva sciolto il gelo, ora che lei se ne era andata per sempre non restava altro che un deserto di ghiaccio.

Gray non sarebbe riuscito a superare questo,Gray era perso.

Per sempre. 

Vuoto

Gray non aveva sentito i rami sciogliere la presa con il tonfo sordo del corpo della ninfa che toccava il suolo.

Non aveva sentito Erza corrergli incontro e con il volto rigato dalle lacrime tenerlo stretto contro la sua armatura.

Non aveva visto Gerard correre e nuotare nel lago continuando la ricerca del corpo senza vita di Juvia.

Non si era accorto di Lucy che singhiozzava stretta contro il petto di Natsu.

Niente.

Non c'era più Niente

 

Come si puó pensare di poter sopravvivere alla morte di qualcuno che ami con tutto te stesso? 

Non una, ma ripetute volte ed ogni volta a causa tua? 

Come si puó pensare che qualcuno possa rimettere insieme se stesso ancora e ancora, quando la morte ha scelto di colpirti nel modo più crudele possibile ,togliendoti sempre ció che ami di più? 

Una,due,tre,quante volte si suppone che si riesca a rialzarsi? 

Non stavolta! 

Non restavano più pezzi da poter ricucire,stavolta aveva perso il suo futuro! 

Nessun pezzo di se stesso sarebbe sopravvissuto alla perdita di Juvia. 

Gray era distrutto e non voleva sentire più nulla, se era il vuoto che doveva abbracciare lo avrebbe fatto e non avrebbe accettato nessuna sensazione che gli ricordasse che era vivo, che lui era vivo, di nuovo, mentre qualcun altro che amava era morto al suo posto. 

 

Erza chiamava il suo nome ma lui non sentiva, Lucy piangeva cercando di scuoterlo ma non si muoveva. 

Natsu gli si avvicinó e fece ció che riusciva a far meglio: lo colpì in pieno stomaco, poi corrugó le sopracciglia e lo colpì di nuovo mentre le lacrime gli rigavano il viso ma Gray continuava a non muoversi? 

Se Juvia era morta al posto suo, lui che diritto aveva di lamentarsi? 

Odiava ogni colpo che riceveva ed ogni voce che sentiva ma non perchè facesse male ma perchè gli ricordava che poteva ancora "sentire" e "provare" mentre lui voleva solo scomparire e non provare più niente.

 

"Non c'è niente" urló Gerard dopo aver esplorato palmo a palmo le profondità del lago veloce come una meteora

"Juvia non è qui" 

 

Il nome di Juvia scosse Gray dal torpore e meccanicamente allontanó Erza camminando, trascinando i piedi verso il lago poi ...un alone azzurro e luminoso ne avvolse la superficie e una luce accecante riflessa da milioni di goccioline di acqua limpida lo costrinse a socchiudere gli occhi mentre fissava lo specchio azzurro: un'ombra inizió a comporsi sotto l'acqua e piano piano prendeva forma ed iniziava ad emergere.

Gray vide lunghi capelli azzurri muoversi a ritmo placido delle onde, vide due occhi profondi e brillanti emergere dalla superficie dell'acqua e gli si fermó il respiro,vide Juvia emergere dall'acqua avvolta da un vortice guizzante,la vide mentre veniva posata delicatamente sulla riva e i capelli bagnati e lunghissimi le avvolgevano il corpo nudo e i piedi instabili prendevano confidenza con il suolo e la sentì lanciarsi tra le sue braccia.

"Juvia" sussurrró mentre il sangue pompava irruento nelle sue vene e sentiva che il cuore stava per esplodergli mentre ritrovava la voglia di respirare

"Juvia sei davvero tu?"

La maga della pioggia annuì stringendo le braccia attorno al torace di Gray 

Gray affondó il viso tra i suoi capelli  bagnati mentre le sue lacrime si mescolavano all'acqua

"Juvia ma come?Ju..Juvia mi hai fatto morire di paura..I..Io credevo.. Ma come?" balbettó

 

"Gray sama,Juvia è così dispiaciuta ma ha dovuto farlo,era l'unico modo, Juvia ha pensato a quello che aveva detto la ninfa che il lago era la magia e che finchè l'acqua scorreva nel suo corpo il lago l'avrebbe fatta resuscitare e che poteva esserci una sola ninfa alla volta,allora quando lei si è trasformata in una umana per baciare Gray sama Juvia ha assorbito nel suo corpo l'acqua del lago e si è trafitta per interrompere il suo rito sapendo che con la magia del lago sarebbe tornata ma Juvia è così dispiaciuta di aver spaventato Gray sama"spiegó la maga non riuscendo a trattenere un singhiozzo alla fine mentre reggeva tra le mani il viso del suo Gray 

"Tu sei pazza " disse Gray senza riuscire a nascondere le lacrime e stringendola tra le sue braccia e baciando ogni centimetro del viso e della fronte e dei capelli di Juvia che riusciva a raggiungere

" Juvia ti prego non farlo mai più, non farlo mai più" le disse con la disperazione nella voce

"Gray sama" Juvia lo costrinse a guardarla negli occhi "Juvia è perdutamente e irrimediabilmente innamorata di te e non ci penserebbe due volte a sacrificare la sua vita per salvare la tua..."

 

Gray stava per controbattere ma lei proseguì

 "...ma se c'è una strada per cui Juvia potrà continuare a vivere per il suo Gray sama  e per la sua famiglia allora Juvia troverà quella strada"

 

Al suono di quelle parole il cuore di Gray fu trafitto,mai mai in vita sua si era sentito così felice!

 

" Juvia io .. Io ti amo,Ti amo, e voglio vivere per passare con te ogni giorno della mia vita, voglio mettere in pratica tutte le tue strambe fantasie,voglio proteggerti, voglio ascoltare ognuna delle idee bizzarre che ti passa per quella testa, voglio i Juvi bread e voglio festeggiare con te i nostri 413 giorni insieme ed anche i 40013 o tutte le strane feste che vuoi aggiungere e voglio quei 30 figli e vederti ridere e mangiare i caramade frank mentre ti si appiccicano le mani e borbotti, voglio sentirti canticchiare sotto la doccia, svegliarmi e trovarti lì, mi piace persino quando mi metti in imbarazzo davanti a tutta la gilda e indosseró le tue strane magliette con le farlalle perchè, io ti amo e tu sei il mio calore,Juvia io voglio tutto e lo voglio solo con te, scusa se non te l'ho detto prima,ti amo e lo ripeteró ogni giorno finchè vivró da ora in poi, Ti amo Juvia" ripeteva senza sosta mentre la maga sorrideva con gli occhi rigati dalle lacrime, per dirla come avrebbe detto lei "pioveva dai suoi occhi" ma come quando piove con il sole ed i raggi incontrano le gocce, Juvia aveva dentro di sè l'arcobaleno mentre Gray diceva finalmente, ad alta voce, ció che aveva tenuto dentro da tanto.

"Juvia lo sapeva già, anche se Gray sama non lo ha mai detto Juvia si sentiva amata e anche Juvia ti ama, tanto" rispose la maga salendo sulle punte e facendo incontrare le loro labbra in un bacio dolce e ....

"e in ogni caso" aggiunse Juvia quando si staccarono da quel lungo bacio "Juvia non permetterà a nessuna stronza, magica, umana o qualunque cosa sia, di baciare il suo Gray sama" disse sogghignando e anche Gray sentì finalmente la tensione scivolare via e sollevó Juvia tra le braccia

 

"è stato fottutamente geniale Juvia" urló Natsu travolgendo la maga della pioggia e Gray 

"oh sono cosi felice" disse Erza aggiungendosi all'abbraccio mentre anche Lucy e Gerard si univano e tutti iniziarono a stringere Juvia e a stringere Gray e ad abbracciarsi tra loro e a saltellare. Poi ad un tratto la maga della pioggia assunse un colorito cremisi e inizió a fumare dalle orecchie

"cosa c'è Juvia?" disse Gray preoccupato prendendole le mani

"G-Gr-Gray sama Juvia si è appena ricordata di essere nuda" 

"eeeh?" urló il mago focalizzando l'attenzione sul corpo di Juvia "ehi voi due smettetela di abbracciare la mia ragazza nuda" urló tirando due pugni in simultanea sui nasi di Natsu e Gerard che avevano già iniziato a sanguinare.

"ehi Juvia" disse Natsu alzandosi e andando dalla ragazza dopo che Gray l'aveva avvolta con la sua giacca "ma ora sei una specie di Ninfa del lago?"

"oh diavolo è vero?!" esclamó Lucy "e adesso?"

"Juvia ha pensato anche a quello" annuì la maga con espressione soddisfatta

"Gray sama Juvia adesso lascerà uscire tutta l'acqua del lago dal suo corpo e tu dovrai congelarlo prima che la ninfa riesca a resuscitare! Ci stai?"

Gray annuì preparandosi a raccogliere tutto il suo potere 

"rendiamo la stronza un surgelato di pesce"

"ora" disse Juvia e un rivolo di acqua inizió a fuoriuscire dal corpo della maga unendosi al lago mentre Gray congiungendo le mani liberava la sua magia.

"Bene e ora diamocela a gambe prima che si svegli" disse prendendo Juvia per mano e iniziando a correre felice,come sarebbe stato per sempre, da oggi in poi, perchè Gray Aveva una certezza: la terza prova riguardava il futuro e lui riusciva ad immaginare solo un futuro che li avrebbe attesi...insieme, per sempre!

 Lucy e Natsu ed Erza e Gerard li seguivano abbracciandosi e sorridendo 

"Torniamo a casa. A Fairy Tail." urlarono tutti insieme alzando le mani al cielo

 

 

"Ara ara e chi immaginava che sarebbe andato così un concorso di coppie" disse Mira mentre le ambulanze trasportavano i feriti e le guardie portavano via gli organizzatori per il loro eccesso di zelo 

"beh di sicuro. si sono fatti pubblicità"  aggiunse Cana ridendo "alla fine peró tutto è bene quel che finisce bene, e il nostro piano, per strane vie ma alla fine ha portato al risultato che volevamo,peccato che non abbiamo prove imbarazzanti da portare in gilda"

"eh eh eh eh" ridacchió Happy con gli occhi a stellina mentre tirava fuori una polaroid ed un mucchietto di foto. 

 

 

THE END

 

 

bene ragazzi con questo si conclude la mia prima fanfiction!! Spero vivamente vi sia piaciuta e se anche per due secondi, leggendola avete sorriso o vi siete emozionati, posso ritenermi soddisfatta!! Scusate l'enorme ritardo ma ho traslocato e non ho avuto internet per un periodo immenso, ora sto pubblicando dal cellulare sperando che la formattazione non sia troppo fastidiosa ma ci tenevo a non lasciare la storia incompleta! Ringrazio davvero tantissimo i miei recensori perchè con le vostre parole mi avete resa davvero felice e sarei ancora più felice se ancora per una volta mi lasciaste i vostri commenti, con tutto ció che pensate di questa storiella sciocca che peró mi sono divertita a scrivere!! grazie ancora a tutti!!! Alle prossime storie e W Fairy tail!!! 

  
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