-Dai, ti prego-.
Draco cominciava ad esserne letteralmente stufo.
Sentiva la voce di Harry rimbombargli per le orecchie ad ogni ora del giorno: colazione, pranzo, cena e persino la notte. Sì, proprio di notte, l’ora in cui si dovrebbe dormire, non pensare. E la sua testa stava per esplodere: minacciava di farlo ogni qual volta lo vedeva o solamente sentiva.
-Cazzo, Potter! No e no, quando ti entrerà in quella testa bacata?! -.
Ma lui non desisteva, cercava in ogni modo di rifilargli quella cantilena ad ogni ora della sua vita, e –doveva ammetterlo- la sua faccia esasperata era fin troppo divertente, persino per Ron.
Le aveva contate, le volte del suo rifiuto, dal primo all’ultimo, e sì, superavano il centinaia.
-Dai Draco: esci con me-.
E Draco digrignava i denti, furioso più con sé stesso che con altri perché non riusciva a toglierselo dai piedi, qualunque cosa facesse lui era sempre lì, a rompere le scatole ad un qualcuno fin troppo poco paziente.
-Sì Potter- si era ritrovato un giorno ad esalare mentre passeggiava, controvoglia, accanto ad una fattoria-quando gli asini voleranno! -.
Ed Harry ghignava per un motivo a lui del tutto sconosciuto.
Ricordava che aveva puntato la bacchetta su uno di quegli animali puzzolenti, socchiuso gli occhi e girato il polso verso destra, in alto, sussurrando un “Wirgandium Leviosa” in sua direzione.
Draco aveva sgranato gli occhi, sorpreso, mentre Harry sghignazzava e l’asino iniziava a volteggiare, leggiadro, verso il cielo.
-Potter, maledetto! -.
Note Autrice: Salve gente! Questa è la prima volta che pubblico nel fandom di Harry Potter, e che dire, sono gasata! XD Allora, questa, diciamo, cazzata, è nata per una specie di battuta con una mia amica @Chiaretta313 mentre facevamo filmini mentali su 'sti due XD Quindi, grazie @Chiaretta313, ti adoro!