La vedo ogni mattina. Ed è cosi che iniziano le meraviglie della mia giornata. Non è perfetta, non è la classica ragazza impeccabile e bellissima. E' lei! E' Lily! E questo è più che sufficiente. Quanto è bello guardarla correre su per le scale, quando è in ritardo, con i capelli rossi che seguono la sua folle maratona, gli occhi verdi sfuggenti, sognanti. Entra in classe, si siede e si dispone a prendere appunti.La osservo quando parla con le amiche, quando scherza e ride. Conosco ogni sua abitudine.
Alla sera, la puoi trovare accoccolata sul divano, con tanto di piuma, calamaio e pergamena, intenta a scrivere l'ennesimo tema per Lumacone, mentre ogni tanto pesca dalla sua borsa un pezzetto di cioccolato e lo gusta piano. Puoi vedere il fuoco della sua chioma fondersi con il rosso del velluto dei divani, quando, finito il tema, si abbandona quieta al riposo davanti al camino. Cammina poi, di notte, tranquilla per i corridoi, mentre fa la sua consueta ronda con Remus, pronta a sgridare chiunque ma anche a chiudere un occhi per qualche primino che accidentalemente si è perso.
Riesce a essere fredda e calorosa, in un incredibile contrasto. E' beffarda quando qualcuno la chiama Mezzosangue, quando mi da dello sbruffone arrogante e mi urla in faccia. E' calda e appassionata quando fa il tifo per Grifondoro durante le partite di Quidditch.
Incredibile come lei sia riuscita a farmi cambiare più di quanto abbiano fatto le ben venti punizioni che la McGranitt è riuscita a rifilarmi in pochi anni qui a scuola.
E' riuscita a farmi smettere di torturare Mocciosus da quella volta che mi disse che la nauseavo, al quinto anno. E' riuscita nel farmi capire cos'è una Pozione Corroborante e questo non è dire poco. Su una cinquantina di diverbi che abbiamo avuto, l'ultima parola l'ha sempre avuta lei e io non sono uno a caso, ma sono il grande James Potter. E per finire è riuscita a farmi davvero studiare. Sì. Io ho studiato a memoria la sua fisionomia. Conosco la sottigliezza delle sue dita, che sono sempre intente a girare pagine su pagine, e solo io so (e per loro sfortuna anche i miei amici) quanto vorrei essere un piccolo frammneto di quella carta, stretto nella sua pelle bianca. Conosco il suo sorriso, dolce e gentile ma che a me non rivolge mai, conosco i suoi occhi e il loro colore, che mi ricorda tanto il prato vicino casa mia dove da bambino passavo ore ed ore a giocare.
Accidenti. Mi sa che la amo. Lei è così...devastante. Non ha ombre, non ha sfumature, è salda.  Lei è come un muro. E' coerente. Come ogni mattone è disposto lì non a caso, lei non è un assemblaggio di qulità a casaccio. Perchè lei ama la cioccolata e odia glia altri dolci, ama pozioni e odia Divinazione, perchè lei è bella e non lo sa. E questo per me ha senso. Maledettamente senso. Se un minimo dettaglio cambiasse, non sarebbe più Lily. Così come se un solo mattone venisse spostato, il muro crollerebbe.
Ma lei non mi crede. Pensa che sia uno dei miei solitio giochetti. Ma non è vero, io la amo sempre. Quando la sua divisa è scomposta, quando i ciuffi di capelli non vogliono saperne di stare nella coda, quando prende A invece della solita E, quando sui suoi appunti comapiono sprazzi di libertà e divagazione, espressi in frasi che nulla hanno a che vedere con le guerre dei Giganti.
Ed è per questo che io, ora, in questo momento, lo farò.
-Ciao, Evans.-
-Potter.-
-Sei il mio muro delle meraviglie, Evans.-