18/06/14
E’ finito un altro giorno, è mezzanotte e ancora non riesco a chiudere occhio. Oggi è il 18 Giugno,  sono passati ben otto mesi dalla prima volta che ti scrissi e quattro mesi e quattro giorni dall’ultima volta che ebbi l’onore di baciare le tue labbra, quelle labbra così perfette da trasmettere emozioni infinite con un solo bacio. Le mie giornate sono vuote ormai, monotone, solo tu riuscivi a renderle perfette! Sono giornate lunghe e noiose quelle senza te, il tempo passa velocemente solo quando mi stendo sul letto, chiudo gli occhi e inizio a ripercorrere tutto il, seppur piccolo ma stupendo,  tragitto che abbiamo fatto insieme. Lo faccio sempre e anche se soffro, il dolore serve a ricordarmi che tu c’eri veramente!

15/10/13
Ed eccolo che esce dalla classe, il ragazzo, a parer mio, più bello della scuola. Se devo essere sincera non ho mai avuto ragazzi molto belli, non mi baso molto sull’aspetto fisico, punto soprattutto all’aspetto interiore, che, quasi sempre, alla fine, risulta non essere mai quello giusto per me.. Ma lui, lui è diverso, saranno stati i suoi occhi verdi, o la sua camminata, non sono ancora riuscita a capirlo, ma lui mi ha presa subito, come mai nessun altro aveva fatto prima.
Prendo sottobraccio Zayn e ci incamminiamo verso il cortile della scuola, come facciamo tutti i giorni per la ricreazione.  – Ciao! – sento dire alle mie spalle, con calma mi giro e incontro quegli occhi verdi, dove riuscivo a vedere il mare; con voce fioca e tremante rispondo a mia volta – Ciao – . Se Harry mi degnava del suo saluto lo dovevo solo a Zayn, suo migliore amico, se non anche il mio, ma non era niente di più di un semplice saluto, lui non gli dava molta importanza, lo faceva solo per cortesia, per me, invece, quel semplice “Ciao” significava moltissimo!
 
Harry non mi salutava più da tre giorni, una tragedia per me e a pagarne le conseguenze c’era Kara, la mia migliore amica, alla quale facevo diventare la testa enorme con tutti i miei film mentali e paranoie! Parlavo di Harry anche a Zayn e lui, come Kara, continuava a dirmi di provare a scrivergli, ma io non ne volevo sapere completamente, forse solo per timidezza e forse anche per la paura di non ricevere una sua risposta e soprattutto per la mia insicurezza, non ho autostima, e ciò mi penalizza molto.
Esco con Kara, andiamo al parco, dove stiamo tutti i pomeriggi. Inizio a parlarle di Harry, mentre parlo mi accorgo che prende il mio telefono dal tavolo, ma non faccio caso a ciò che stava facendo e continuo a parlare – Adesso smettila e vedi se ti risponde! – mi dice restituendomi il telefono, sgrano gli occhi, aveva scritto ad Harry, mi manca il respiro, solito mio comportamento quando mi viene l’ansia.  Controllo il suo stato, era offline.
Passai un intero pomeriggio col telefono in mano a controllare se si connettesse, ma niente. Non sapevo se essere grata a Kara o meno, fosse stato per me non gli avrei mai scritto, ma se non rispondesse? Non avrei il coraggio di farmi vedere a scuola, sono fatta così e non posso farci nulla. Passarono altre due ore, ancora non si connetteva, mi ero rassegnata, io stessa quando qualcuno mi scrive e visualizzo il messaggio dopo diverse ore non rispondo! Tornai a casa.
- Cosa vuoi per cena? – mi chiese subito mia madre non appena varcai la porta d’ingresso. –Nulla, sono stanca, faccio una doccia e vado a letto – risposi camminando verso la mia camera.
Avevo un po’ di fame, ma non vedevo l’ora di mettermi a letto per poter controllare meglio la chat di Harry. Feci una doccia veloce, infilai la magliettona di mio padre, che fungeva da pigiama e corsi subito a letto.
Bloccai lo schermo del telefono e buttai quest’ultimo sul comodino, cadde a terra, ero troppo sovrappensiero che lo lasciai stare lì dov’era caduto.
Harry aveva visualizzato il messaggio un’ora prima, senza darmi però alcuna risposta. Mi illudo sempre, dovevo aspettarmelo, un ragazzo così bello del quarto anno non avrebbe mai dato attenzioni ad una come me del secondo! Misi la testa sotto il cuscino e iniziai a pensare alla brutta figura che avrei fatto l’indomani, a scuola. Quel ragazzo, pur non conoscendolo, mi piaceva tanto, per questo motivo mi facevo tantissimi problemi! Tra un pensiero e l’altro iniziai a sentire  le palpebre pesanti, il sonno si stava prendendo possesso di me. Pochi secondi dopo, il telefono sul pavimento vibrò, ma non lo presi. Ero troppo stanca e abbattuta, decisi che lo avrei letto l’indomani, così cercai di riprender sonno, con scarsi risultati però. Non riuscivo più a dormire, la curiosità mi stava invadendo , dovevo leggere quel messaggio.


Ed ecco a voi il primo capitolo, non ci sono molti particolari, la storia inizierà a farsi interessante man mano che pubblicherò gli altri capitoli. Spero continuerete a seguirmi, un bacio!