Maki - freddo.
Era passato un bel po' di tempo, dalla fine dell'Aliea Gakuen. Il caldo aveva lasciato posto al freddo, e tutti i ragazzi ora vivevano al Sun Garden, compresa Maki. Aveva incominciato la scuola, e non le piaceva neanche un po'; inoltre, con tutto quel freddo, trovava quasi impossibile andare a scuola a piedi, tanto che saltava molti giorni (con disappunto di Hitomiko, ovviamente). Con lei, a rimanere all'orfanotrofio, in quei giorni in cui c'era solo buio e freddo, rimaneva Reina, sua amica dall'infanzia, e sua ragazza.
Quel giorno erano quasi tutti usciti: Hitomiko era andata a fare delle commissioni, mentre altri erano andati a scuola, nonostante fuori ci fosse il diluvio universale. L'unica cosa che Maki le veniva da dire fu: «pazzi.»
«Eh?» chiese la blu, non avendo capito cosa avesse detto la sua compagna.
«Ho freddo.» disse, stringendo ancora di più al suo corpo le coperte. Eccome se aveva freddo, era insopportabile, quel tempo. Per quanto gli dava fastidio ammetterlo, aveva ragione il tulipano a lamentarsi sempre sempre, anche se diventava dopo un po' veramente scocciante. «E poi la pioggia mi mette tristezza, fuori non c'è neanche anima viva.» continuò, coprendosi fino al collo, e gonfiando le guance, come se le fosse stato fatto qualcosa.
Reina sorrise, intenerita, alla vista di Maki; scese giù, e andò a preparare una cioccolata calda, che di sicuro la ragazza al piano di sopra avrebbe apprezzato. Quando salì gliela porse, e poi si mise anche lei sotto le coperte, accanto a lei.
Quel giorno erano quasi tutti usciti: Hitomiko era andata a fare delle commissioni, mentre altri erano andati a scuola, nonostante fuori ci fosse il diluvio universale. L'unica cosa che Maki le veniva da dire fu: «pazzi.»
«Eh?» chiese la blu, non avendo capito cosa avesse detto la sua compagna.
«Ho freddo.» disse, stringendo ancora di più al suo corpo le coperte. Eccome se aveva freddo, era insopportabile, quel tempo. Per quanto gli dava fastidio ammetterlo, aveva ragione il tulipano a lamentarsi sempre sempre, anche se diventava dopo un po' veramente scocciante. «E poi la pioggia mi mette tristezza, fuori non c'è neanche anima viva.» continuò, coprendosi fino al collo, e gonfiando le guance, come se le fosse stato fatto qualcosa.
Reina sorrise, intenerita, alla vista di Maki; scese giù, e andò a preparare una cioccolata calda, che di sicuro la ragazza al piano di sopra avrebbe apprezzato. Quando salì gliela porse, e poi si mise anche lei sotto le coperte, accanto a lei.
... Okay, forse tutto quel freddo un poco le piaceva.
mellie corner.
hi, guys! eccomi qui, di nuovo ad aggiornare. come vedete, ora i prompt non sono più cinquanta ma quaranta. vi chiederete perché, vero? semplice, per una mia questione di comodità, ma non solo. difatti, come qualcuno sa, ormai mi è concesso poco usare il computer (anche se lo sto usando a raffica, da ieri), e a Luglio anche partirò. così mi son detta che ci metterei un altro mezzo anno per finire questa fanfiction, e non mi va. ora mi manca dunque da aggiungere solo un capitolo, e forse preferite anche voi così, dopotutto vi siete stancati dei miei aggiornamenti lenti.
ho deciso così, che in questi ultimi capitoli, prendo un prompt degli ultimi due argomenti rimasti. il penultimo argomento era clima, e io ho usato la parola freddo. dunque, con il prossimo prompt (di cui non rivelo l'argomento) chiuderò la raccolta! c:
ringrazio ancora la gente che ha sempre recensito tutta questa raccolta, grazie, ragazzi! :) come avete notato, la scena è una di quelle classiche cose da ritrovarsi in un film romantico oppure un libro sempre di questo genere. a me andava di inserirla, anche se non sapevo proprio come fare, all'inizio. inutile dire che mi sono scervellata. adesso vado c:
bear.