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Autore: virginiaaa    23/06/2014    5 recensioni
Melody è una ragazza che ha conosciuto spesso il dolore. Ha vissuto fatti che le hanno stravolto completamente la vita, togliendole la speranza in un futuro migliore.. Questa speranza rinascerà però molto presto, in un giorno di maggio, quando cinque ragazzi appariranno dal nulla alla sua porta, lasciandola del tutto sorpresa. Forse il suo piccolo momento di felicità è finalmente arrivato, forse questo sarà il suo riscatto dopo anni di sofferenza e forse sarà anche di più.
Non vi resta che leggere :D anche perchè sono super negata con le introduzioni e ho cercato in tutti i modi di non far trasparire assolutamente niente di quello che accadrà :) Ho scritto questa ff moolto tempo fa ed è la prima storia che abbia mai scritto seriamente, quindi se fa' schifo eheheheh non ci posso far nulla :) Spero che deciderete di aprirla e darle almeno una possibilità :D
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8





Non è mai stato così difficile fare la spesa in vita mia.
Ci abbiamo messo un’ora e mezza solo per comprare ciò che ci serviva e poi abbiamo passato più di mezz’ora a cercare Jimmy e Johnny per il supermercato, trovandoli poi nel reparto alcolici.
Hanno comprato circa una trentina di alcolici vari lamentandosi perché erano troppo pochi, non ho la più pallida idea di come facciano a bere così tanto. Entro in soggiorno buttandomi stanca sul divano, abbiamo appena finito di mettere a posto la spesa e sono sfinita.
Accendo la radio che sta accanto alla tv facendo partire The River dei Good charlotte.
Questa canzone è semplicemente fantastica, anche perché ci sono anche Matt e Brian. Inizio a cantare scatenandomi da una parte all’altra della stanza.
“Tu sei matta!” mi urla Zacky sedendosi sulla poltrona.
Gli vado vicino prendendolo per una mano e costringendolo ad alzarsi e ballare con me. Inizialmente si oppone dicendo che non è capace a ballare, ma lo ignoro e iniziamo a saltare come due matti.
E’ questione di qualche secondo e ci raggiunge anche Jimmy, stiamo ballando tutti e tre in cerchio come degli scemi e non riesco a smettere di ridere.
Baptized in the river, I see a vision of my life and I wanna be delivered,
In the city was a sinner, I’ve done a lot of things wrong but I swear I’m a believer.
Like the prodigal son, I was out of my own, now I’m trying to find my way back home,
Baptized in the river, I’m delivered, I’m delivered.


Agito Ia testa a destra e sinistra urlando più che posso.
Questa canzone mi ha sempre dato un’energia che non mi appartiene, mi ha sempre caricato al massimo.
Guardo Zacky che è saltato in braccio a Jimmy e che sta cantando inventandosi le parole.
E’ la scena più bella che abbia mai visto e non posso fare a meno di sorridere, finalmente sono felice per davvero.

You’re from a small town, you’re gonna grow up fast, underneath these lights, down in Hollywood on a boulevard the dead come back to life, to the praying mother and the worried father let your children go, if they come back they’ll come home stronger and if they don’t you’ll know…
Matt è appena entrato nella stanza con una birra in mano e ora sta cantando insieme al sé stesso della radio.
La sua voce è qualcosa di indescrivibile e mi fa venire i brividi ogni volta che l’ascolto.
Canto la strofa successiva insieme a lui fermandomi solo quando mi sento prendere per i fianchi. Mi giro sudata per la fatica e sorrido quando vedo chi è stato a interrompermi.
“Sei troppo sexy quando balli o canti, se poi fai entrambe le cose contemporaneamente mi fai impazzire” dice Brian con un sorriso malizioso sulle labbra, avvicinandosi al mio corpo e stringendomi come solo lui sa fare.
Gli circondo il collo con le braccia accarezzandogli i capelli.
E’ lui che fa impazzire me. Inizia il suo assolo e lo guardo in modo accattivante.
“Che bravo questo chitarrista, se solo lo conoscessi, non sai cosa gli potrei fare.” Mi guarda incantato sorridendomi e unendo le sue labbra alle mie.
“Sono geloso sai? Tu sei solo mia, ma penso che per lui potrei fare un’eccezione e forse potresti dirmi meglio cosa hai intenzione di fargli” Mi sussurra all’orecchio con voce suadente.
“On my own!!..” Matt sta ancora cantando.
Inizio a ridere e prendo la mano di Brian portandolo dagli altri e iniziando a ballare con lui.
“Te lo dico dopo, adesso voglio godermi quest’assolo stupendo..” urlo per farmi sentire meglio.
Johnny ovviamente si è aggiunto agli altri mentre stavo parlando con Brian e ora siamo tutti qui a dimenarci come pazzi sul tappeto del mio salone mentre cantiamo The River, dei Good Charlotte.. cosa potrei chiedere di meglio?
La canzone finisce troppo presto per i miei gusti e ci buttiamo tutti a terra stanchi.
“Questa canzone è adrenalina pura!” dico guardandoli sorridente.
“Porca troia quanto ti adoro!” urla Jimmy stendendosi sopra di me e facendomi scoppiare a ridere per la sua affermazione.
Sono sdraiata sul pavimento e lui mi sta sopra come niente fosse, con la testa sulla mia spalla.
“Ti conviene alzarti subito a meno che non vuoi che ti picchi Jimbo.” lo minaccia Brian con sguardo intimidatorio.
Forse non lo avrebbe dovuto chiamare così, la sua frase risulta essere tutto tranne che minacciosa.
“Ehi Gates, non è solo tua. Ho ogni diritto di abbracciarla.” Ribatte Jimmy stringendomi ancora di più e sussurrandomi un “ quanto amo farlo incazzare” all’orecchio per non farsi sentire.
“Peccato che sembra più te la voglia scopare” dice Brian alzandosi e togliendomelo di dosso.
“Quanto rompi il cazzo Syn, stavo solo abbracciando mia sorella” risponde Jimmy con il broncio.
Rimango paralizzata a quelle parole. Sono talmente felice che non smetto più di sorridere.
“Sisi The Rev, come vuoi.. anche io ho una sorella, e ti assicuro che non mi sdraio sopra di lei come hai fatto tu” Brian sta ridendo mentre guarda male Jimmy che sta ancora facendo gli occhi da cucciolo.
“E va bene, ti perdono solo per stavolta, ma stai attento a quello che fai.” Brian cede al suo sguardo dolce e lo abbraccia con affetto.
Quei due sono così belli insieme, la loro amicizia è qualcosa di speciale.
“Bene adesso se a voi due non dispiace, me la vorrei rubare per un po’.. abbiamo una partita da giocare.”
Qualche giorno fa ho promesso a Matt che avrei giocato con lui a Call of duty, e lui sembra non esserselo dimenticato come credevo.
Per circa tre ore rimaniamo incollati alla televisione a giocare all’xbox. Matt è forte, ma passo talmente tanto tempo a giocare che è praticamente impossibile battermi. Dopo molti tentavi e numerose imprecazioni riesce finalmente a battermi.
Dico finalmente perché gli ho dato la rivincita 7 volte e mi avrebbe tenuta incollata alla tv finché non avesse vinto.
“L’ho battuta!! Ehi Christ, vieni a vedere quanto sono bravo” urla in preda all’emozione a Johnny, che prima che arrivassi era il suo unico compagno di giochi.
“Non ti vantare troppo, ti ci sono voluti otto tentativi per battermi, e mi hai superato di pochissimo” dico io cercando di calmare la sua euforia.
“Che ne dite se stasera per festeggiare la mia vittoria facciamo qualcosa di divertente?” chiede a Zacky che è appena entrato. Gli occhi di Vee si illuminano e si gira verso di me con un sorriso da ebete.
“Io ci sto, ecco.. magari potresti invitare anche i tuoi amici, se ti va intendo.” Beccato! Vuole che venga anche Claire, questo ragazzo è così dolce e credo proprio che gli piaccia la mia amica.
“Di cosa parlate?” chiede Jimmy che entra nella stanza seguito da Brian.
“Matt ha proposto di uscire stasera e Zacky ha chiesto a Mel di invitare i suoi amici.” Dice Johnny con aria innocente.
A volte penso proprio che quell’uomo sia troppo ingenuo. Vedo Brian irrigidirsi subito e posso immaginare il perché.
“Mmh, stasera Ari e Thomas hanno da fare, ma penso che Claire sia libera e potrei invitare anche qualche altro ragazzo se volete.” Zacky cerca di fare il vago annuendo, ma so benissimo che è felice di sapere che rivedrà Claire.
“Con ragazzo cosa intendi precisamente?” mi chiede Brian alzando un sopracciglio. Scoppio a ridere e alzo le mani in segno di resa.
“Ok, invito solo Claire ho capito. Peccato avevo degli amici molto simpatici da presentarvi..” in effetti volevo presentargli dei miei cari amici, sono sicura che gli piacerebbero.
“Lascia stare quello che dice Brian, io li voglio conoscere!” Jimmy inizia a piagnucolare come un ragazzino e decido di invitarli nonostante Brian non sia per niente d’accordo.
“Ci credo che i tuoi amici non mi piacciono, l’unico che abbiamo conosciuto non ti si staccava un attimo” questa è la scusa che ha usato per giustificarsi. Mi vado a preparare per stasera e chiamo Claire e gli altri per avvertirli.
Andremo tutti i un pub chiamato Cross roads dove suonano bands dal vivo, sono sicura ci divertiremo. 









Arriviamo al locale verso le 21.00 dove troviamo ad aspettarci il resto del gruppo.
Corro a salutare Claire e il fratello Jeremy, che mi abbraccia subito dandomi un bacio sulla guancia.
Siamo cresciuti insieme ed è grazie a lui che io e Ari abbiamo conosciuto Claire, che era da sempre la migliore amica di Thomas.
Non vedo Jeremy da un tempo interminabile e mi è mancato veramente tanto, ma era dovuto partire per uno stage in Inghilterra e a parte qualche chiamata ogni tanto non avevo più avuto modo di sentirlo.
“Vedo che sei rimasta lo stesso uragano di sempre, piccola.” Mi chiama così da quando avevo 6 anni e lui 9 e quindi ci sono talmente tanto abituata da non farci neanche più caso.
“E tu sei sempre lo stesso figo, Jer.. hai trovato qualche bella ragazza in Inghilterra?” chiedo guardandolo con interesse.
“Mmh.. qualcuna si, poi ti racconterò tutto.” Mi giro verso il resto del gruppo salutando tutti, ci sono Ellie e Jake, che sono ormai fidanzati da 6 anni, Nick e la sorella Lily con il ragazzo Nathan.
Ci conosciamo tutti da quando eravamo piccoli, a parte Jake che si è aggiunto al gruppo dopo aver conosciuto Ellie. Dopo aver fatto tutte le presentazioni decidiamo di entrare e andarci a sedere ad un tavolo vicino al palco. Zacky e Claire si sono seduti vicini e hanno già cominciato a
parlare.
“Scommetto venti euro che si metteranno insieme entro la fine del mese” dice Jimmy indicandomeli con un cenno del capo.
“Io gli do due settimane” ribatto io stringendogli la mano. Mi siedo vicino a Matt e Jeremy, iniziando a parlare con quest’ultimo del suo viaggio in Inghilterra. Johnny è seduto dall’altra parte del tavolo vicino a Lily, mentre Brian sta ridendo insieme a Nathan.
“Sono contenta che siate venuti, non ci vedevamo da troppo ormai.”
“Già, anche tu mi devi raccontare molte cose però, chissà come mai ho l’impressione che sia successo qualcosa di interessante con un certo Synyster Gates..” risponde lui avvicinandosi per ascoltare meglio la mia risposta.
“E chissà come mai credo che la tua impressione sia dovuta ad un ragazzo di nome Thomas..” ribatto io sapendo che di sicuro è stato lui a riferirgli tutto.
“Esatto. A proposito quei due potevano anche venire, invece di darci buca per una nottata di sesso estremo” dice ridendo e coinvolgendo anche me. Inizio a raccontargli tutto l’accaduto evitando di soffermarmi su alcuni particolari piccanti.
“Quindi ora state insieme?” rimango perplessa a quella domanda. La verità è che non conosco neanche io la risposta.
“Mmh, non siamo fidanzati o cose del genere se è ciò che intendi. Siamo solo due adulti che si piacciono e vogliono provare a frequentarsi, almeno credo” mi giro a guardare Brian che si sta dondolando su una sedia mentre abbraccia Jimmy, sono proprio incredibili.
Le luci si spengono improvvisamente e una band sale sul palco iniziando a suonare un brano rock, sono bravi, ma niente in confronto agli Avenged.
“Secondo te dovremmo salire sul palco e fargli vedere come si suona?” mi domanda Matt insicuro sul da farsi.
“Credo proprio che dovreste farlo Sanders” gli rispondo incitandolo ad andare a cantare con gli altri membri della band.
I cinque uomini salgono sul palcoscenico iniziando a suonare Crimson Day, la folla impazzisce dopo averli riconosciuti. Non avrebbero dovuto rischiare così tanto ora che ci rifletto, e una volta finita l’esibizione si fermano a firmare degli autografi ad alcuni fans.
“Ehi Mel, che ne dici se usciamo un po’ di fuori, almeno ti racconto di questa ragazza..” Jeremy mi porta all’esterno del locale, dove possiamo finalmente parlare in pace. “
Dai, adesso mi devi dire tutto, non hai più scuse..”
“Allora, diciamo che l’ho conosciuta circa due settimane dopo essere arrivato in Inghilterra, si chiama Lucy e devi vedere quanto è bella. L’ho incontrata ad un festival musicale di Londra, e da lì abbiamo iniziato a frequentarci finché non sono dovuto tornare qui in Italia. Per fortuna lei fra un mese dovrebbe finire i corsi dell’università per la laurea in Medicina, dopodiché ha deciso di trasferirsi qui e venire a vivere con me.”
“Oh Jer! Non puoi capire quanto sono felice per te, dopo tutto quello che avete passato te e Claire lo scorso anno, vi meritate di essere felici” dico saltandogli addosso.
“Già, misà che dovrò stare attento a quel Vengeance vero?” mi chiede lui stringendomi di più a sé.
“Io direi che invece dovresti stare attento a quello che fai te!” mi volto nella direzione da cui proviene la voce.
Brian è sulla porta del locale e mi sta fissando con un’aria di rimprovero. Perfetto, prima Thomas e ora Jeremy, quanti altri ragazzi dovrà terrorizzare a morte? Jer si scusa dicendo che in realtà è lui ad aver frainteso, e forse non è stata la mossa più furba del mondo.
“Sei tu quello che in realtà ha frainteso, non io. Non ti conviene toccarla ancora, a meno che tu non voglia ritrovarti senza braccia. Jeremy contrae la mascella, non gli piace quando la gente lo minaccia, lo so bene, e Brian si sta comportando come un idiota.
“Brian non credo che sia il caso di fare una scenata, non stava facendo niente. E poi non puoi vietarmi di abbracciarlo.”
Lui mi guarda arrabbiato per poi avvicinarmisi e prendermi il polso con forza. “
Invece penso proprio di poterlo fare, tu sei MIA.” Mi trafigge con lo sguardo provando a portarmi dentro il pub. Non mi piace essere trattata come un oggetto, non sono di sua proprietà ed è meglio che lo capisca subito.
“Io non sono TUA! Io non sono di nessuno. Non hai alcuna ragione di arrabbiarti per qualcosa che non è mai successo, e la devi smettere di trattarmi come una delle tue puttane!” non avrei dovuto dirlo.
Mi fissa negli occhi deluso più che mai e rientra nel locale senza rivolgermi più lo sguardo. So che non è la verità, spesso non riesco a comprendere i suoi gesti, ma so benissimo che non mi ha mai trattata come le altre, eppure non sono riuscita a frenare quelle parole taglienti.
“Mi dispiace, io non volevo crearti problemi, non pensavo si sarebbe arrabbiato per un abbraccio …”
“Non hai motivo per scusarti Jeremy, è lui che deve cambiare atteggiamento.” Entro anche io nel Cross, e mi dirigo al tavolo prendendo la mia borsa. Mi guardo intorno cercando Jimmy, sono venuta in macchina con lui. Osservo il bancone vedendo Brian seduto su una sedia con una ragazza bionda e dalle forme prorompenti seduta sulle sua gambe. Lui ha una bottiglia di whiskey tra le mani e lei gli sta sussurrando qualcosa all’orecchio. Ci ha messo davvero poco a consolarsi.
Qualcosa dentro di me si spezza. Mi sento inutile e impotente. Vorrei solo scappare da questo stupido posto e poter dimenticare tutto.
Le lacrime cominciano a pizzicarmi gli occhi e decido di tornare a casa a piedi.
Chi se ne frega, tanto è abbastanza vicina e non mi va di cercare Jimmy.
Esco dal locale incamminandomi verso la mia abitazione e arrivandoci dopo pochi minuti.
Entro sbattendo la porta con forza e salendo le scale per andare nella sala musica. La rabbia prende il sopravvento, continuo a pensare a quella scena. Lui che le accarezza una gamba, lei che lo bacia in modo lascivo.
Mi fa solo pena, prima si incazza con me per un abbraccio e poi va dalla prima troia che trova in giro. Viva la coerenza.
Non posso credere di essermi fidata di lui, delle sue stupide parole che avrà ripetuto a chi sa quante altre donne.
Eppure sembravano così sincere. Mi siedo per terra con la chitarra e inizio a suonare Lonely Day dei system of a down.
Non ho neanche salutato i miei amici, probabilmente non si sono neanche accorti della mia assenza.
Mi sento sola come mai prima d’ora e queste parole sembrano essere perfette per la mia situazione.
L’unica differenza è che adesso è notte.
Le lacrime mi rigano il viso e una volta finito il brano, ricomincio a suonarlo ripetendolo all’infinito, senza accorgermi del tempo che sta passando.
“Sei una cretina! Mi hai fatto prendere un colpo assurdo, non puoi capire quanto mi sono spaventato, pensavo ti avessero rapita.”
Jimmy mi viene incontro e appena mi giro si ferma vedendo le mie lacrime.
“Cosa ha fatto quel coglione stavolta?” chiede contraendo la mascella e stringendo i pugni.
“E’ così facile capire che sto male per colpa sua?”
“Si piccola, lo è. Ormai ti conosco come le mie tasche e so riconoscere il tuo sguardo da –Brian è un bastardo che fa solo soffrire la gente-” scoppio a ridere mentre sto ancora piangendo e lui si siede accanto a me guardandomi con compassione.
“Prima si arrabbia con me perché abbraccio Jer e poi lo trovo al bancone mentre bacia una sconosciuta e le accarezza la gamba! Andasse a fanculo!”
“E’ uno stronzo Mel, io ti avevo avvertito. E’ fatto così, quando è ferito combina dei casini. Ma ti giuro che non l’ho mai visto essere così possessivo verso qualcuno. Non è mai stato geloso di una ragazza in questo modo, e ti assicuro che di ragazze ne ha avute molte. Si sente vulnerabile perché ha paura di perderti e allora combina qualche cazzata che vi fa allontanare ancora di più.”
Mi abbraccia lasciando che pianga sul suo petto. Jimmy è mio fratello, c’è sempre per me, sa sempre cosa dire per consolarmi.
Non riesco a tenergli nascosto nulla e nonostante sia il migliore amico di Brian, cerca ogni volta di aiutarmi e darmi consigli in modo obiettivo.
“Lo sai che ti voglio tanto tanto bene Jimbo?”
Ho solo bisogno di lui in questo momento, di fargli sapere che gli sono grata per tutto quello che ha sempre fatto per me
“Lo so, e te ne voglio tanto anche io Mels.”
Ci addormentiamo così.
Uno tra le braccia dell’altro, le mie lacrime che bagnano la sua maglietta, le sue braccia che mi stringono protettive.











Apro gli occhi accecata dalla luce del sole che entra dalla finestra. Jimmy è già sveglio e mi guarda mentre sorride.
“Buongiorno! Che ne dici se andiamo di sotto a fare la colazione? Magari mi insegni anche a cucinare quei maledetti pancakes?”
“Rev, mi sono appena svegliata e già mi parli di cibo. Ma tu hai sempre fame? Sei peggio di Johnny..”
“Ehi, così mi offendi.. tra l’altro sono le 10.30, sei tu quella che si sveglia tardi.” Si alza dal pavimento tendendomi poi una mano, che accetto con piacere. Scendiamo in cucina trovando già tutti ad aspettarci.
“10.30 e già siete svegli, questo si che è un record” Zacky mi guarda male facendomi la linguaccia per poi tornare a concentrarsi sul suo panino con nutella. Matt sta cercando di cucinare qualcosa ai fornelli, mentre Johnny è in piedi accanto a lui che cerca di dargli indicazioni sul da farsi.
Cerco in tutti i modi di evitare lo sguardo di Brian, che è seduto al tavolo con la testa fra le mani.
Non ho alcuna intenzione di rivolgergli la parola, probabilmente ha passato la notte fuori con quella donna e in questo momento mi fa solo schifo.
D’altra parte lui non sembra volermi staccare gli occhi di dosso, sta sicuramente cercando di capire se sono a conoscenza dell’accaduto e soprattutto se sono infuriata o no con lui.
“Ehi Matt, forse è meglio se lasci fare a me o di questo passo brucerai tutto. Menomale che sapevi cucinare eh..” lo prendo in giro ridendo della sua goffaggine. Lui mi lascia subito il posto andandosi a sedere vicino a Zacky.
“So che siete in vacanza, ma cosa avete intenzione di fare quando questa sarà finita?” chiedo cercando di riempire l’imbarazzante silenzio che si era creato e posando la colazione sul tavolo.
“Mmh.. penso.. si, diciamo che finita l’estate dovremo tornare in America e iniziare il tour mondiale per poi incidere un nuovo album” risponde Johnny mentre cerca di mangiare il suo pancake senza sporcarsi, cosa che ovviamente non gli riesce.
“Sei proprio un casino Christ..” lo prende in giro Brian lanciandogli addosso dei fazzoletti.
“Mel, che ne dici se andiamo a fare una passeggiata? Ci sono alcune cose di cui vorrei parlarti..”
“Certo Zacky, prendo la borsa e andiamo subito.” Mi lancia uno sguardo di ringraziamento. Chi sa cosa mi deve dire.
“Vengo anch’io.” Dice Brian alzandosi in piedi per seguirci.
“No!! Tu non vieni.. dobbiamo parlare io e Vee, stanne fuori.”
Ho usato un tono distaccato guardandolo poi in modo glaciale. Deve aver capito che ho visto tutto, perché i suoi occhi si fanno cupi e si risiede senza obiezioni. Io e Zacky usciamo di casa, incamminandoci verso la piazza.
“Allora Vee, di che mi vuoi parlare?”
“In realtà sono due le cose che ti devo dire. Inizio da quella che riguarda me e poi ti dico quella su di te.”
Perfetto, una cosa che riguarda me, adesso mi ha solo messo più ansia.
“Ho baciato Claire.” Rimango paralizzata a questa confessione. Troppo diretta, troppe poche spiegazioni.
“Si, ieri stavamo fuori dal locale e stavamo parlando della band e lei stava lì che mi guardava.. l’ho dovuto fare, altrimenti me ne sarei pentito. A me lei piace Mel, e ha ricambiato il bacio quindi potrei avere qualche possibilità, giusto?”
“Tu hai più di qualche possibilità, non ho avuto ancora modo di parlare con lei, ma si nota da come ti guarda che gli piaci.”
“Non vorrei combinare qualche casino, però. Non mi va di affezionarmi ad una persona che dopo l’estate dovrò lasciare. So che mancano ancora tre mesi, ma lei mi piace davvero e se ora ci frequentassimo dopo ne soffriremmo e basta.”
Zacky è veramente un uomo dolce e non posso che volergli davvero tanto bene.
Claire ha passato dei brutti momenti con i suoi genitori e si merita sul serio di stare con un ragazzo buono come lui, forse riuscirà a dimenticare tutto e andare avanti.
“Ehi, tu non puoi pensare una cosa del genere. Vi meritate entrambi di essere felici e si, dopo soffrirete... ma non devi esitare solo perché hai paura. Guarda me e Brian, noi ne stiamo combinando ti tutti i colori, sto già soffrendo ora e non riesco neanche a immaginare quello che proverò dopo. Se provi qualcosa per Claire glielo devi dire e poi quello che avverrà dopo lo affronterete insieme quando sarà il momento.”
Mi abbraccia ringraziandomi per tutto, solo che io non ho fatto niente. Vedo che è un po’ indeciso su cosa fare, probabilmente è arrivata l’ora della notizia che riguarda me.
“Sputa il rospo Vee, qualunque cosa sia voglio che me ne parli.” Mi guarda ancora un po’ incerto ma alla fine decide di che è meglio dirmi tutto.
“Ho saputo di quello che ha fatto Brian, o meglio l’ho visto. Ieri sera Jimmy ti stava cercando preoccupato e così sono rientrato nel pub per cercarti e ho visto tutto. Mi dispiace davvero tanto, lui è un coglione, non si sarebbe mai dovuto permettere.”
“Non ti preoccupare Zacky, ormai penso di essermene fatta una ragione, sono stata io la scema ad essermi fidata di lui. Sapevo perfettamente come è fatto e ho voluto correre il rischio lo stesso, adesso ne devo pagare le conseguenze.” Abbasso lo sguardo per nascondere le lacrime che hanno rigato il mio volto.
“Stamattina siamo entrati in sala musica e abbiamo visto te e Jimmy dormire abbracciati, lui si è incazzato e è uscito dalla stanza furioso.
L’ho seguito e ha iniziato a urlarmi contro cose senza senso e alla fine gli ho detto che Jimmy era lì con te perché era venuto a consolarti per colpa sua. Ti giuro che non l’ho mai visto così spaventato, ha iniziato a dire che di sicuro stavolta ti avrebbe persa e che era un coglione e che odiava sé stesso per tutto” Zacky si ferma iniziando a camminare di nuovo verso casa per riprendere il discorso solo a metà strada.
“Tu hai ogni diritto di incazzarti con lui, devi odiarlo, picchiarlo, urlargli, fai quello che preferisci, ma pensaci bene Mels. In 17 anni che lo conosco non l’ho mai visto così disperato, così smarrito, sembrava aver perso tutta la sua vita. So che è un coglione, che non ti merita e che sa solo farti soffrire, ma tu lo ami. Si vede lontano miglia che non gli vuoi solo bene, come so che anche lui ama te. Di cazzate ne combinerà ancora molte, e litigherete tante altre volte, ma per la prima volta l’ho visto amare davvero qualcuno. Ha sempre e solo scopato con le donne, non amava neanche Michelle, ma ama te... deve solo rendersene conto .”
“Se lo perdonassi sarebbe tutto come prima. Soffrirei di nuovo e lui cercherebbe di nuovo di farsi perdonare. Non possiamo continuare così, lui non prova quello che dici te, altrimenti non andrebbe con la prima ragazza che trova in giro..”
“Tu non lo hai visto stamattina. Non lo hai visto mentre si accasciava a terra con le lacrime agli occhi, continuando a ripetere di perdonarlo. L’ho detto che è un cretino, lo sappiamo tutti. Ma non voglio che perda l’unica ragazza a cui ha davvero tenuto, non ha mai pianto per nessuna. E sto continuando a ripeterti sempre le stesse cose, ma anche se lui non riesce a comprendere i sentimenti che prova, io e gli altri lo facciamo bene. Ti chiedo solo di rifletterci e di dargli un’altra possibilità, se puoi.” Lo abbraccio piangendo.
Questi ragazzi ormai sono tutta la mia vita e non riesco a pensare che in pochi mesi non li vedrò più.
“Ci proverò Zacky, io ci tengo
sul serio e non voglio perderlo, ma è dannatamente difficile a volte..” entriamo trovando Matt che sta per terra e fa le flessioni con Johnny seduto sulla sua schiena.
“Ormai la palestra è fuori moda?” Qui sono tutti matti.
Mi dirigo in cucina prendendo un pacchetto di patatine e salendo al piano superiore alla ricerca di Jimmy.
Mi fermo davanti alla porta di camera sua sentendo delle voci.
“Tu non puoi capire!” urla Brian colpendo qualcosa e facendola cadere a terra.
“Sei un coglione Syn, non c’è niente da capire..” Silenzio. Rimango col fiato sospeso in attesa di una risposta che non tarda ad arrivare.
“Quel tizio le è stato appiccicato tutta la sera! Cosa avrei dovuto fare? Dovevo fingere che non fossi geloso!? È proprio questo il problema, io sono geloso! Porca puttana, non puoi neanche capire quanto mi costi ammetterlo, ma io sono fottutamente geloso di quella ragazzina!”
“La tua gelosia non farà altro che allontanarla da te Brian, e se non lo vuoi capire allora non ti posso aiutare!”
Non avevo mai sentito Jimmy così arrabbiato, ma non posso che ringraziarlo mentalmente per quello che sta facendo.
“Non mi sembravi molto preoccupato della mia gelosia quando stanotte avete dormito abbracciati sul pavimento della sala musica! Se non le stessero tutti intorno, cercando di farmi saltare i nervi, io non combinerei cazzate di questo genere!”
“Le combineresti comunque e lo sai benissimo. Se non fosse per questo motivo allora faresti di tutto per trovarne un altro. Mi conosci da sempre, sai che amo Leana e che tengo moltissimo a Mel, ma non in quel modo, eppure sei geloso anche di me. Io non so più che dirti Brian! Per poco non ti scopavi una sconosciuta davanti i suoi occhi e poi hai pure il coraggio di arrabbiarti con lei.”
“Mi arrabbio perché lei è MIA! Sapete tutti che quella sconosciuta non significa nulla per me, l’ho baciata solo perché ero incazzato nero, io voglio solo Melody!” urla in preda alla rabbia.
Sembra mancarmi il respiro. Io amo quest’uomo e non posso più farci niente. Lui mi vuole, mi vuole e basta. Vuole che io appartenga a lui e che non stia con nessun altro, ma sembra essere solo un capriccio.
Non mi ama, mi vuole come fossi una sfida, come se gli piacesse giocare e ancor più vincere.
“E allora va da lei e riprenditela!” santo Jimmy e chi ti ha dato alla luce!
Devo ricordarmi di fargli una statua prima o poi.. sento qualcuno salire le scale e mi allontano dalla porta entrando di corsa in sala musica.
Posso finalmente riprendere fiato. Mi giro e per la prima volta mi viene la voglia di fare una cosa che non facevo ormai da tempo.
Muovo qualche passo verso il centro della stanza.
E’ come se fossi stata sul punto di annegare per tutti questi anni, ed ora potessi finalmente tornare a galla. Appoggio un mano su quella superficie liscia accarezzandola come fosse la prima volta. Mille sentimenti diversi si scatenano in me.
Desiderio, verso quella parte di me ormai nascosta e che voglio ritrovare.
Nostalgia, per tutte quei momenti felici e tristi che ho trascorso in questo posto.
Rabbia, a causa del dolore che ho provato nel dimenticare questo pezzo della mia vita.
Sollievo, perché ora sono di nuovo qui, sono di nuovo me, di nuovo pronta a ricordare.
Mi siedo sullo sgabello aprendo il pianoforte e poggiando per la prima volta dopo anni le mia mani su questi tasti.
I ricordi prendono il sopravvento. Ogni volta che entro in questa sala una parte di me torna a galla, fuori dall’acqua.
Prendo un lungo respiro, chiudendo gli occhi e iniziando a suonare.
Impromptu di Schubert op. 90 n.2. Le mie mani si muovono come se avessero vita propria.
Appartengo ancora a questo strumento e lui appartiene ancora a me. Gli anni non sembrano aver cambiato nulla.
L’acqua è sparita, finalmente torno a respirare.
L’ossigeno mi riempie i polmoni, le lacrime mi riempiono gli occhi.
Le dita si muovono veloci, la mia mente è finalmente libera.
Io sono così. Io sono questo. Io, sono di nuovo Io. 










Brian POV

“E allora vai da lei e riprenditela!” mi blocco nel sentire queste parole. Mi sento così stupido per non averlo già fatto.
Qualcuno bussa alla porta e sia io che Jimmy ci giriamo di scatto presi alla sprovvista.
“Che avete tanto da urlare, vi si sente da sotto” Zacky ci sta guardando curioso e all’improvviso sembra tornargli qualcosa in mente.
“Avete visto Mel? È salita prima e in camera sua non c’è.” C’è solo un posto in cui può essere.
Usciamo tutti e tre dalla mia camera bloccandoci all’improvviso.
Mi giro verso Jimmy e Zacky che sono rimasti paralizzati e dopo qualche secondo veniamo raggiunti anche da Matt e Johnny. Siamo tutti qui, davanti alla mia stanza immobilizzati.
Una melodia continua a suonare tra le pareti della casa. E’ un pianoforte. Lei sta suonando e noi la ascoltiamo come in estasi. Non credo di aver mai sentito qualcosa di più meraviglioso. Sta di nuovo suonando il piano e non ci vuole molto per capire perché ha detto che questo è il suo strumento. È come quando Jimmy suona la batteria. Rimani incantato ad ascoltarlo e non riesci a staccarti da quel suono stupendo che ti lascia il segno.
Le note scorrono veloci, rincorrendosi tra di loro. I miei piedi si muovono verso quella porta.
La apro ritrovandomi davanti Melody che sta suonando ad occhi chiusi. Sembra essere in un altro mondo, non è più qui con me, è nel suo universo. Trattengo il respiro ascoltando il brano che piano sfuma per poi finire improvvisamente.
La guardo orgoglioso, sorridendo di quella ragazza speciale, che ora ha le lacrime agli occhi e sta ridendo mentre accarezza il piano.
Mi siedo accanto a lei vedendola sussultare per la sorpresa.
“Dobbiamo parlare Mel..”
“Io non credo di aver nulla da dirti, soprattutto in questo momento.” Sospiro nel sentir pronunciare queste parole.
“Ho solo bisogno che mi ascolti. Non so perché ho fatto quella cazzata e me ne sono pentito subito. Non avrei mai dovuto comportarmi così, mi dispiace davvero..” spero solo che possa capire che sono sincero e che non avevo alcuna intenzione di ferirla.
“Non ha importanza Bri, tu sei fatto così e io non ci posso far nulla. Ogni volta che le cose non vanno come vuoi te combini qualche casino, e io sono stufa di dover essere presa in giro. Vuoi solo qualcuna con cui scopare e mi sta bene, ma non posso, non voglio essere io quella persona. Quindi sei libero di fare quello che preferisci, non ti sarò d’intralcio, non dirò nulla quando ti vedrò baciare un’altra. Voglio solo che tu sia felice.” Rimango paralizzato nel sentire quelle parole, non posso credere che le pensi davvero.
“Lo so che pensi questo a causa di ciò che ho combinato, ma non è così! Mi sento uno schifo per quello che ho fatto, mi sento un mostro per aver ferito te, che sei l’unica che è riuscita davvero a capirmi. Io non ho alcuna intenzione di scoparmi la prima che passa, quello che ho fatto ieri non accadrà mai più! Ero incazzato e geloso e solo Dio sa cos’altro stavo provando in quel momento, ma non avrei mai voluto fare quello che ho fatto.
Vederti tra le braccia di quel Jeremy mi ha fatto sentire esposto, perché ho capito che mi basta vederti vicino ad un altro uomo per andare su tutte le furie e ho reagito in quel modo perché non mi volevo sentire debole!
Per la prima volta in tutta la mia vita non era una ragazza a dipendere da me, bensì il contrario... non mi era mai successo e non avevo idea di cosa si provasse. Io voglio stare con TE, io voglio solo te e se dopo ciò che è accaduto tu non mi vorrai perdonare lo capirò, ma l’unico cosa che spero tu capisca è che non ho mai tenuto a nessuna donna come tengo a te Mels.” Le parole continuano ad uscire dalla mia bocca ancora prima che le possa elaborare.
Mi fissa con gli occhi spalancati e dopo neanche un secondo mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
Finalmente posso smetterla di trattenere il respiro... è tornata da me.
Assaporo il gusto della sua pelle approfondendo il bacio e chiedendo accesso alla sua bocca con la mia lingua.
Questa donna mi fa letteralmente impazzire. La prendo in braccio stendendola poi sul pavimento continuando a baciarla e ad accarezzarle una gamba. Non mi sono mai sentito così libero di poter esprimere le mie emozioni, quando le sto accanto tutto sembra scomparire e ci siamo solo io e lei. Nel giro di qualche minuto la mia maglietta finisce in un angolo della stanza e sorrido compiaciuto sentendo le sue mani spostarsi dal mio viso al mio petto.
Si stacca piano da me continuando a guardare il tatuaggio che ho sul torace mentre lo accarezza con le dita.
In questo momento tutto ciò di cui ho bisogno è stare con lei, sfiorarla, sentire la sua pelle fremere sotto la mia, accarezzarle i capelli.
Mi perdo in quegli occhi azzurri ancora una volta posando poi alcuni baci nell’incavo del suo collo mentre lei inarca la schiena per il piacere.
Le sfilo piano gli ultimi indumenti rimasti accarezzandole il seno, per poi aprirle con delicatezza le gambe e sistemarmi in mezzo ad esse, il bacino spinto leggermente contro il suo corpo.

“Dillo. Dì che sei mia e di nessun altro.” Ho un urgente bisogno di sentirle pronunciare quelle parole, lei appartiene solo a me.
“Sono tua Brian, solo tua.” Sorrido dolcemente per poi entrare dentro di lei e colmare quella necessità che sentivo da ormai troppo tempo, la necessità di farla mia, di sentire che anche lei mi vuole e desidera con la stessa intensità.
Le sue mani toccano la mia schiena graffiandola e raggiungiamo il piacere insieme, abbracciati sul pavimento di quella stanza a noi così importante.
A molti potrebbe sembrare po
co romantico, ma non vi era posto più giusto di quello al mondo.
Mi lascio andare di peso sul suo corpo, cingendole la vita con delicatezza e addormentandomi felice di averle donato tutto l’amore che credevo di non poter più provare.








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Giorno a tutte!!!! :D
ok.. scusate per l'enorme ritardo, non aggiorno da ben 13 giorni! sono pessima lo so hahahha :') ma questo capitolo non mi convinceva (e non mi convince neanche ora) del tutto... comunque ho provato a fare del mio meglio e ho deciso di unirne più di uno, infatti è più lungo del solito :D
A proposito di lunghezza.. preferite i capitoli così o più corti come gli altri? questa cosa mi mette un tantino in crisi, quindi fatemi sapere :')
Ho deciso lo stesso che smetterò con tutte queste descrizioni xD e mi dedicherò di più ai discorsi..
in quanto al brano che suona al piano, non me ne venivano molti adatti in mente, quindi ho messo quello che ho suonato quest'anno, anche se non c'entra niente xD sentitevelo se vi va ;)
A parte ciò , questo è l'ultimo capitolo con syn geloso :')  almeno credo hahhaha mi piace troppo quando fa il geloso, però non posso esagerare troppo eheheh.. comunque sto sparando troppe cazzate XD
fatemi sapere cosa ne pensate! è davvero importante per me :3 ciaooo <3<3<3
  
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