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Autore: ShadowRoxtar    23/06/2014    0 recensioni
Nella sesta Era ,nel mondo di Arneb,tutto fila liscio come l'olio..almeno fino ad oggi!
il Shaudorm si è risvegliato anche se nonc corporeamente,a nuovi seguaci,nuovi guerrieri mortali,nuove torture e malefici.è il più forte al mondo e tutte le speranze si stanno perdendo,ed è un doain uno spirito angelico.Nella capitale della terra della luce vive un giovane ,bello e dannato di nome Sigfried.
Suo padre morto per combattere Shaudorm gli ha dato quel nome perchè in elfico significa"vittoria per la pace"ed é il suo destino,perchè ha un sacco di segreti nascosti e poteri che mai nessuno avrebbe mai osato pensare per un ragazzino di 16 anni.Con avventure spericolate tra la morte e la vita ,guerre improvvise,poteri imbattibili,amori improbabili e coinvolgenti ,ecco un fantasy al confine del potere,della pazzia e dell'amore.Cronache della luce e delle tenebre
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 Siegfrid della terra della luce

Nella terra della luce,è mezzogiorno,il sole è cociente, lì il sole è il più forte del continente di Daneb .Daneb e composta dalle dieci terre,le terre della luce,del fuoco,quelle del ovest,est,nord,sud,quelle del vento,delle tenebre,isole inerte e le terre della corona.

La terra della luce è famosa per le accademie dei cavalieri e dei maghi.

Una volta era governata e abitata solo da elfi della luce ma gli uomini la conquistarono e gli elfi si rifugiarono nelle regni nascosti,era governata dalla famiglia Etamin,ma pochi mesi prima dalla Lakesy che hanno scagliato una guerra alla Etamin che ha vinto,adesso la Lakesy governa le terre del vento, le grandi casate sono spesso in conflitto per dominare paesi,ma le vere guerre non si vedono da anni.


 

Aveva 16 anni Sigfried,quindi era ormai maggiorenne da un anno, alto,magro ,occhi azzurro mare e lunghi boccoli d'oro.Stava tornando a casa dopo la premiazione ,di una gara di combattimenti all'arma bianca, aveva un predilezione per lo spadone e la sciabola.Viveva nella capitale della terra della luce,Lgenubi,la città era molto vasta,ed molto affollata e piena di botteghe e mercati;camminava rettilineamente guerdando devanti a se,spavaldo,era calmo e tranquillo,respiro regolare e umore felice,ad un tratto lo travolse il suo miglio amico:Elnath.

LO fece cadere a terra con uno sbalzo improvviso da un incavo del muro,Elnath guardava Sirio a terra con occhi felice,vivaci.Gli diede una mano per alzarsi,per poi tirare i riccioli a Elnath e sbatterli la cartella in faccia,ridendo.

Elnath lo accompagnò a casa ,si salutarono ed entrò,nell'atrio non c'era nessuno, il tavolo vuoto con qualche mela occupava la maggiorparte della sala da pranzo,poi si senti un tonfo e dei passi e si ritrovò davanti sua madre Dessy e suo fratello Sariìn,lo abbracciarono e si misero a tavola dove ritrovo anche la sorella Zosmie.

Il padre di Sigfried era morto in guerra per combattere il ritornoo di Sauhdor,mori quando la battaglia era ormai persa,HIhmore,era uno deglu ultimi uomini rimasti,gli orchi bianchi prendevano a mazzate gli uomini i goblin di Gobria sciabolavano gli elfi e i fantasmi di Krul lanciaano fiammi ai Nani della montagna di Noriem.Hilmore si guardava intono,spaesato aveva mal di testa e una lunga ferita sulla spalla sinistra,la sua spada La Lama fendente,la teneva con una mano,sfregava terra,tra i migliaia di corpi e di teste ,era lontano dal fulcro della battaglia e si vedeva SaHudor si vedeva in tutta la sua maleficienza,era alto tre metri,non aveva un corpo ma un anima,dentro un armatura nera come la pece,con l'elmo con tre spuntoni,l'armatura aveva rasoi taglienti ,rifiniture di metallo,l'armatura aveva punte,spinoni,inalzature dappertutto ,nel casco spuntavano due occhi malvagi rossi,fiamma,penetranti;la spada era di diamante nero,il materiale più resistenze di tutto il continente,lunga due metri con il manico di metallo.Hilmore appena lo vide una fitta al cuore lo pervase,e si mise a correre,correreva digrinando i denti e le soppracilia inarcate,la prese alle spalle,una falciata ,con un salto gli prese la schiena.

Lo fece sbattere dall'altra parte del campo di battaglia ,la spada gli rimase in schiena ,l'armatura cadde e la sua anima gli volo via e però un pezzo rimase nella spada ,che volòin aria,divento nero e oscura, volò a metri da terra si materializzo,li il padre di Sigfrid morì,e il signore delle tenebre scomparve momentaneamente,ma niente dura per sempre.

sigfried si ritiro nella sua stanza.Si mise nel letto,visto che era stremato e si addormentò.Era seduto su una .panchina,una panchina di legno massiccio,marrone scuro ma limpido e solido,nei manici c'erano un rubino destra e a sinistra uno zaffiro,lo schienale era di un legno invece piu morbido di color argento.Sembrava il legno degli Elfi limpidi di Irandel e le pietre dei nani di Erbodria;in mano teneva una spada ,ovviamente forgiata dagli elfi,si vedeva dalle rifiniture ,affilate ,affusolate e leggere ma enormi e molto fini,quelle degli uomini erano cupe e meno curate,più grezze ,gliel'aveva insegnato Gordon l'armaiolo della scuola,era enorme,una spada a due mani ,la guardia era molteplici spuntoni di argento che andavano all'insu a destra e a sinistra una curva d'argento tutto con in mezzo un diamante.

Dovrebbe pesare molti chili,ma la sosteneva con un braccio,nella mano sinistra un anello d'oro puro con un fulmine di fuoco inciso e un medaglione al collo;aveva forma di ettagono ,in ogni angolo una pietra dall'alto:rubino,topazio,ametista,zaffiro,opale,smeraldo e diamante.

Siegfrid non capiva dov'era né cos'erano le cose che aveva in mano.poi vide una donna,un elfa ,lo aveva capito subito dalle orecchie,a punta,a volte gli facevaprendere un colpo quelle orecchie sembravano fatte di cera,poi il viso degli elfi era curato naturalmente ,glabri,senza un filo di barba, on occhi penetranti e leggermente a mandorla.

Quell'elfa si muoveva con spensieratezza ,i suoi lunghi capelli mossi gli cadevano sule spalle ,i suoi occhi azzurri guardavano in alto dell'albero mentre le sue mani sfioravano l'albero come se gli facesse una carezza e dalla sua bocca uscivano parole in elfico che Sigfried non comprendeva,ma sembrava che l'albero gli rispondesse,ad un tratto dal terreno spuntarono delle radici che gli porgevano una pergamena e lei con voce flebile disse-Traseh-grazie in elfico percepi Sigfried.

Ad un tratto giro verso di lui ecammino,aveva una camminata silenziosa e leggermente ancheggiata -Buongiorno Sigrfied-disse,Sigried voleva ribattere su come conosceva il suo nome,ma le parole gli morirono in gola,ma l`elfa capi` cosa voleva dire e rispose-Mio carissimo Sigfried Elden,tu tra gli elfi ultimamente sei molto famoso ,non sai?Anzi credo che anche sua Maesta Hildrein vorrebbe,vederla ma questa dipende da te-Sigfried la guardava in modo esterefatto non capivo di che parlava,era anche spaventato e sbotto-Cosa?!M a di cosa stai parlando ,dove sono?L elfa lo guardava dolcemente erispose-Mi dispiace ma non ti posso dire niente,almeno non sono la persona giusta, addio,ci rivedremo senzaltro-e cosi se ne ando salutando in un bagliore di luce .

Sigfried piuspaventato e disorientato che mai prese per l`elsa la spada piu grande di lui e con forza estrema la piantò a terra con un boato si apri un varco dove ne spunto ,ombra,Siegfried rabbrividi,il gelo lo colpiva,la paura lo infestava e tra le tenebre che ormai avevano coperto tutto davanti a lui spunto una testa gigantesca,con un elmo con tre spuntoni in acciaio e diamante nero, dentro non c`era volto ne collo ,solo due grandi,maligni,pieni di vendetta occhi rossi,quelli di Sadohr.

Si sveglio di colpo urlando ,il sudore ricopriva la fronte era con solo la biancheria intima di pelle,ricoperto con una coperta e il campo visivo era occupato da i suoi due amici:Elnath e Jengly e la sua amica Rigel.Dicevano che per due ore sei stato in una specie di mondo alternativo,che gridavo sudavo,e parlavo una lingu incomprensibile,e che sua madre si era preoccupata e gli aveva chiamati,fu Rigel a raccontare tutto.Siegfried aveva una cotta per Rigel da quando l aveva vista per la prima volta,a cinque anni.

Aveva sempre avuto quei lughissimi capelli biondi e quegli occhi azzurro mare che ci si incantava dentro ogni volta che si inontravano,aveva lineamenti belli e dolci un fisico allenato visto che era figlia di Gordon l armaiolo che gli faceva testare le sue creazioni.

Il suo amore non gliel aveva rivelato mai,perche si vergonava troppo e non voleva perderla,quindi meglio il silenzio .continuera!:D

   
 
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