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Autore: cerrywoman    23/06/2014    1 recensioni
E se Sennar scoprisse qualcosa sul suo passato che non sa ? Come reagirà ? Di sicuro ha un appoggio in più... la sua Nihal
Cosa succederà ? Nuove avventure, nuove emozioni ma soprattutto la missione più importate per Nihal e Sennar ...
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nihal, Nuovo personaggio, Sennar, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Storia di un Re '
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Capitolo 8 – In trappola

 


Non era possibile!

“Perché hai mentito” sbottò Nihal contro quel soldato che tremava sotto la sua presa.

“Perché dovevamo prenderlo, ma qualcuno la fatto prima di noi!” sbiascicò lui, tutto tremante.

Nihal si sentì morire, chi aveva preso il suo mago?

“Ehi furfantone! Esci fuori con le mani alzate!” il comandante era fuori dalla tenda e gridava come un forsennato, cercando di capire cosa era successo, ma in vano.

“Stupidi idioti!Come ha fatto ad entrare!Non sapete fare nemmeno la guardia!”sbottò il comandante verso i soldati appena rinvenuti.

Non c’era un minuto da perdere, era in trappola!No!

Nihal notò che l’altro capo della tenda non era sorvegliata.

Non posso farmi scoprire!

Il soldatino era ancora terrorizzato e stava sbiancando o forse era il suo colore naturale.

Il soldato bestemmiava come un turco, e nessun soldato, compreso il suo vice, riusciva a calmarlo.

Di lì a poco sarebbero entrati.

La tensione saliva, non solo tra i soldati fuori; anche la mezzelfo era agitata.

“Stiamo entrando, conterò fino a 10 e poi sarà la tua fine!” urlò il comandante.

Solo 10 secondi pensò Nihal.

Il countdown era appena iniziato e quei numeri le penetravano la testa come un cuneo; inventarsi frottole non serviva a niente, doveva scappare!

Prese un foulard, o una specie, da tavolo del ragazzino e se lo mise a mo’ di Niqab*. Coprendosi le orecchie e il volto, lasciando scoperti gli occhi.

“Dieci, all’attacco”

Nihal uscì dalla parte opposta della tenda e cominciò a correre.

Il comandante intanto sbraitava contro il soldatino, che per tutta risposta svenne.

“Ma io chi addestro?Femmine?!Siamo pazzi!” urlò ancora più innervosito.

Nihal correva a perdifiato. Per fortuna nessuno la stava seguendo. Tirò un sospiro di sollievo ma non smise di correre, il pericolo non era ancora passato.

Ma dove era finito quella sottospecie di energumeno misterioso?

L’aveva lasciata di nuovo. Chissà cosa aveva in mente, quali erano i suoi piani. Perché voleva a tutti i costi proteggerla e poi scomparire nel nulla?

I pensieri la distolsero dalla sua vera “missione”, correre!

Andò a sbattere contro qualcosa che lei definì una montagna.

Era un omone, sarà stato alto almeno tre metri, a Nihal gelò il sangue quando l’uomo la sollevò di peso e la sbatte contro una cassa di vinimi.

Urlò per il dolore alla schiena. Si rialzò in fretta e sfoderò la spada di cristallo nero.

Gli saltò addosso e lo ferì, provocandogli un segno rosso lungo tutto il braccio sinistro.

L’uomo ringhiò e tornò all’attacco. L’afferrò per la vita e la sollevò in aria, la scosse un paio di volte. Alla mezzelfo vennero i conati da quando la faceva roteare. La testa era diventata pesante, le girava e pulsava.

Con un tonfo cadde a terra, provò a rialzarsi, ma le ginocchia le cedettero.

“Bene Bene Gantlos, bravissimo, ecco chi addestro io!” esclamò tutto soddisfatti il comandate appena arrivato.

Nihal era circondata da una ventina di uomini che le puntavano: lance, spade e sciabole appuntite.

Uno contro venti un po’antisportivo no?!

La mezzelfo lasciò cadere la spada a terra, il comandante arrivò, con fare da damerino e gliela calciò via.

“Allora Bastardo che cosa ci fai all’interno del mio campo?” domandò.

Nihal non rispose, tenne gli occhi bassi e cominciò a torturarsi le mani.

“Ah hai paura!” sogghignò l’uomo.

Paura, per Giove! Di un idiota come lui, affatto. Non doveva farsi scoprire, ecco tutto. Prima di tutto che era una donna, secondo che era venuta a cercare Sennar, visto che qui tizi sembravano molto interessati a lui.

“Allora ragazzo, non farmi perdere tempo!”

Bene, pensò Nihal, non avevano capito che era una donna!

“Ma capo perché non gli togliamo quel turbati così lo guardiamo bene” esordì un soldato.

“Una buona idea ogni tanto, toglilo tu; però!” disse il comandante.

No Dei no.

Il soldato si avvicinò alla ragazza, ma lei gli tirò un calcio nei cosiddetti facendolo cadere al suo dolorante.

Così impari.

“Imbecilli, legategli le mani, così sta fermo” urlò il comandante.

Cinque uomini accerchiarono Nihal e l’ha immobilizzarono.

Uno di loro le tolse anche il turbante.

“Si…Si..Signore!Guardi che non è un maschio” disse tutto tremante.

“E allora che cosa è?”

“Ma signore, se non è maschio è femmina,no?”

“Una donna” disse un altro soldato.

“Fatemela vedere!” sbraitò il comandante.

I soldati si tolsero dal davanti, lasciando libero il passaggio.

Nihal era a terra in ginocchio, con le mani legate dietro la schiena i capelli che le ricadevano sul davanti. Lo sguardo era alto e fiero e guardava con aria ostile lo schifo che si stava avvicinando.

“Dunque una ragazza, quale visita migliore” disse. La squadro con cura. Era particolare, ma lui lo sapeva bene che lo era. Aveva le spalle e le braccia tornite, la pancia piatta, i seni, che facevano leggermente capolino dal corpetto, sembravano abbondati, come piacevano a lui, avrebbe voluto strapparglielo.

Le cosce erano muscolose ma sensuali allo stesso tempo, avvolte nel tessuto di pelle. Nihal lo guardava con disgusto. Lui si avvicinò a lei e le prese il mento tra il pollice e l’indice, sapeva di alcol.

“Allora che cosa ci fa una donna tutta sola qui?” domandò Nihal per tutta risposta gli sputò in faccia.

Lui ringhiò arrabbiato, ma lasciò perdere; visto che un soldato stava arrivando con il ragazzetto rinvenuto.

“Cosa voleva la nostra coraggiosa avventuriera?” chiese al soldatino

Nihal si augurò che mentisse ma invano.

“Cercava un certo Sennar” disse tutto impaurito.

Il comandate sgranò gli occhi sollevò Nihal di peso e la trascinò fino alla sua tenda.

“Partiamo per Barahar domani stesso” decretò. 
 


cerrywoman's corner 
Salve a tutti cari/e lettori/trici. Siamo già al capitolo 8, non credevo!
Volevo ringraziarvi tutti per il sostegno che mi state dando! Non sono molto sicura di questo capitolo, è stato vermente difficile da scrivere, siate sinceri!
Volevo anche dirvi che questa settimana ci sarannò due aggiornamenti causa mio compleanno. 
Bacio 
cerrywoman

   
 
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