Arashi infilò le scarpe nere, maledicendo ancora una volta i gusti di sua sorella Kaze: tacco a spillo 20 cm, minigonna blu a balze che copriva appena le mutande (lilla), top nero senza spalline, così corto da sembrare un reggiseno. "Troppo provocante" pensò. Lei detestava quei vestiti che la sua gemella definiva "alla moda". Motivo: lei si vestiva alla moda... antica!

Quando finalmente si decise a scendere, tutti i presenti si girarono verso di lei. Lei diventò rossa come un pomodoro maturo e tentò di nascondere il viso sotto i ciuffi di capelli lilla. Fu Kaze a rompere gli indugi. "SEI BELLISSIMA!!!!" esclamò, o meglio, urlò. Naturalmente questo non contribuì ad alleviare l'imbarazzo della povera Arashi. Kaze la trascinò in mezzo alla pista da ballo. I ragazzi facevano a gara per ballare con lei, e per ore la ragazza passò da un cavaliere all'altro, cercando di concedere un ballo a tutti.

Il ragazzino dai capelli rossi con cui stava ballando in quel momento era tutto fuorchè bravo, e finì per fare lo sgambetto ad Arashi. La ragazza perse l'equilibrio e cadde. Chiuse gli occhi e aspettò la botta che stava per arrivare. Ma si sentì prendere al volo. Aprì gli occhi e incontrò quelli di un ragazzo sconosciuto. Occhi rosa in occhi viola. Il ragazzo la aiutò a rialzarsi. Sembrava più divertito che preoccupato. "Tutto ok?" chiese, trattenendo una risatina di scherno. "S-si..." balbettò Arashi. "Non ho mai visto degli occhi così belli" pensò. Sentì uno strano calore all'altezza del petto. La pista scomparve, così come gli invitati. Rimasero solo lei e il ragazzo misterioso, avvolti da un pulviscolo colorato. La musica la riportò alla realtà. Ovvero: tutti la stavano guardando e il suo compagno si era eclissato (vergogna!)...

"Oh, vedo che il tuo compagno di ballo se l'è filata..." commentò il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli arancioni. Si avvicinò pericolosamente. "Te ne serve un altro?" chiese.

Nel preciso istante in cui misero il piede sulla pista da ballo, la musica cambiò, diventando più lenta e romantica. Arashi sentì le guance imporporarsi quando il ragazzo le cinse la vita con le braccia.

I've been up all night, you've been puttin' up a fight.
Seems like nothin' I say gets through.
How did this old bed fit a world between me and you.
We said "Goodnight" but the silence was so thick
you could cut it with a knife.
We've hit the wall again and there's nothin' I can do.
You're the one, yea, I've put all my trust in your hands.
C'mon and look in my eyes, here I am, here I am

You don't understand me, my baby.
You don't seem to know that I need you so much.
You don't understand me, my feelings,
the reason I'm breathin', my love

The mornin' comes and you're reaching out for me
just like everything's the same
and I let myself believe things are gonna change.
When you kiss my mouth and you hold my body close,
do you wonder who's inside?
Maybe there's no way we could feel each other's pain.
Tell me why it gets harder to know where I stand.
I guess loneliness found a new friend, here I am

You don't understand me...

You don't seem to get me, my baby.
You don't really see that I live for your touch.
You don't understand me,

my dreams or the things I believe in, my love.
You don't understand me.

You don't understand me.

Understand me.

Alla fine della canzone si staccarono e si guardarono negli occhi. Il ragazzo si allontanò con nonchalance, come se Arashi non fosse mai esistita. "Aspetta!" esclamò lei. Lui si girò. "Qual è il tuo nome?" chiese Arashi. "Rei" rispose lui. Poi girò sui tacchi e si allontanò.

"Ci rivedremo presto, Arashi Hiyayakana..." sussurrò Rei, quando ormai fu lontano.

* Angolino dell'autrice*

Ta-daaah!!!!

Comincio dicendo che l'idea iniziale era di shippare Yu con Vecty, ma non ho proprio avuto cuore di farlo... e poi Yu mi avrebbe ammazzata....

Arashi e Kaze saranno i personaggi di una long...

Tutti: Un'altra????

Io: Che scriverò una volta sistemate le altre.

Tutti: Aaaahh...

Io: Ciao e lasciate recensioni!