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Autore: okay02    23/06/2014    2 recensioni
Noah: giovane fantasma in cerca della pace.
Lily: l'amore della sua vita.
"Dovevo aspettare che succedesse qualcosa, qualcosa che mi avrebbe messo alla prova, qualcosa che inconsciamente avrebbe dato a Lily il permesso di continuare a vivere liberamente. Io la amo. La lascerei vivere in qualunque modo desideri."
Genere: Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo nostro invisibile amore
È da quel giorno che cerco la pace. Dopo la morte è tutto nebuloso e incomprensibile. I fantasmi intorno a me mi dicono di avere pazienza, riuscirò ad andarmene. Ma nemmeno loro ci credono. C’è qualcosa che li tiene legati a questo mondo ma non è immediato trovare cosa. Più il tempo passa e più si scoraggiano. Il tempo stende strati su strati di novità su ciò che devono fare o trovare per essere finalmente liberi. Io ancora non lo so. Mi suggeriscono di ripensare alla mia morte per capirlo. Mi incoraggiano a fare velocemente per riuscire ad andarmene. C’è chi non potrà più. Ad alcuni il destino da il compito di sorvegliare una persona e se falliscono non resta altro da fare se non aspettare per l’eternità, guardare il mondo invecchiare nella forma incorporea e priva di scopi che gli rimane. Non finirò in quel modo. “Ripensa alla tua morte” mi incitano tutti nel grottesco linguaggio della mente. Alla mia morte … ero con qualcuno! Lily! Cos’è questa sensazione? Questo calore che parte dal cuore che non ho più diffondendosi alle membra composte di sola nebbia? Io lo sapevo … quando i miei polmoni servivano ancora a qualcosa sapevo che questa sensazione si chiama amore. Amore … è per questo che sono morto! Per Lily. O più precisamente per riuscire a vivere insieme a lei. La mia mente si mette all’opera. Mi chiamo, o meglio mi chiamavo, Noah. Lily era l’amore della mia vita. Avevo qualcosa in tasca … una scatolina. Una scatolina che pesava come non mai, che mi chiedeva di essere donata. Donata a chi? A Lily, naturalmente. Quella scatola … ero stato in gioielleria e l’avevo scelta, insieme al suo contenuto. Un anello d’oro con incastonati dei piccoli smeraldi con al centro un diamante abbastanza piccolo. Ma mi piaceva veramente tanto. Speravo che a Lily piacesse ancor di più. Non ero riuscito ad aspettare. Ecco la causa profonda della mia morte: la mia impazienza. L’avevo portata a cena, in un romantico ristorante dove ci avevano sistemato sul tetto terrazzato. La vista della città sotto di noi era spettacolare. Avevamo mangiato ridendo compiaciuti del nostro amore. Poi ci eravamo affacciati al balcone per guardare la città. Mi ero detto che la proposta gliel’avrei fatta a casa con calma e intimità. Ma non ce l’avevo fatta a resistere. Mi ero inginocchiato davanti a lei e gliel’avevo chiesto. Di passare la sua vita con me ed amarmi come non mai. Lei si era commossa e mi aveva abbracciato. Con troppo slancio. Troppo. La ringhiera era bassa e il baricentro sbilanciato. La caduta era stata veloce. Non avevo provato dolore, solo rammarico. Perché non ero riuscito a sposarla, ad avere dei figli e a svegliarla ogni giorno con un bacio dicendole che era bellissima. L’anello! Dov’era l’anello? Dovevo cercarlo. Era quello il motivo per il quale non potevo andarmene.  

***
L’anello era lì, come ogni ora di ogni giorno. Ma insieme a lui ormai c’era quella barriera che non riuscivo a superare. Perché non potevo andare in quel tombino e riprendermi l’anello che mi serviva per andarmene? Ne avevo parlato con un vecchio e saggio fantasma. Secondo lui dovevo aspettare che succedesse qualcosa, qualcosa che mi avrebbe messo alla prova, qualcosa che inconsciamente avrebbe dato a Lily il permesso di continuare a vivere liberamente. Io la amo. La lascerei vivere in qualunque modo desideri.
***
Mesi. Mesi a sorvegliare quell’anello senza potermi mai avvicinare. Perché? La vado a trovare. A lavoro, a casa, la guardo mentre sogna. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana diventa sempre più serena e spensierata. Sono felice, si sta riprendendo dalla mia morte. Appena mi rendo conto di essere felice perché lei mi sta dimenticando mi precipito dall’anello. Forse ero solo l’egoismo a bloccarmi? La barriera è ancora lì. Mi colpisce la frustrazione. Perché, perché il mio corpo-non corpo può attraversare tutto ma non il muro che mi separa dalla libertà?
***
Gelosia. È questo il sentimento che mi pervade quando quell’uomo va prendere la mia adorata Lily sotto casa. Come può? Lily è mia. E lei … mi ha già dimenticato? In fondo è stata lei a uccidermi accidentalmente e a distanza di solo due anni e mezzo esce con un altro. Un nuovo arrivato mi dice che per gli umani un anno e mezzo è tanto … come fantasma ormai non ho più la concezione del tempo. Tutti mi iniziamo a guardare con compassione, è passato del tempo dalla mia morte e iniziano a pensare che non riuscirò più ad andarmene. Ma io devo trovare pace. Non riuscirò a sopportare di vedere la morte di Lily! Ma nemmeno la sua vita con un altro.
***
Esce con lui da un anno. Non ho lacrime come fantasma senno starei tutto il giorno a piangere. Non mi avvicino di un centimetro all’anello. La gelosia mi riempie. Lei … mi ha dimenticato.
***
Oggi è il quarto anniversario delle mia morte. Mi chiedo perché la mia Lily non abbia accettato di uscire con quel brutto scimmione. Non che mi dispiaccia ma non aveva mai rifiutato … si chiude in camera e apre un cassetto del comodino e vi tira fuori uno scrigno. Vedo il contenuto da dietro i suoi morbidi riccioli rossi. Una nostra foto, la collana che le ho regalato per il suo compleanno, i  biglietti aerei del nostro viaggio in Grecia … la nostra storia. La sua schiena è scossa di singhiozzi. Sento la gelosia scivolarmi fuori e mi torvo solo pieno di tenerezza e amore. Perché sono geloso di quell’uomo? Lui potrebbe consolarla. I miei abbracci non contano nulla, lei non li sente ma i suoi … potrebbe donarle ancora amore. Non posso pretendere che lei sia triste per tutta la vita, anni e anni buttati via a piangermi … la amo? Eccome se la amo! Allora devo lasciarla andare, permetterle di essere felice vicina ad un altro uomo. Resto con lei tutta la notte, non può sentirmi o vedermi ma sono con lei mentre cerco di darle conforto. Il mattino successivo torno sul luogo della mia morte. Scruto dentro il tombino: l’anello è ancora lì. Mi avvicino, scoraggiato e certo del fallimento quando … la barriera non c’è più! Sono libero di andare a prendere il suo anello! Mi ci precipito ed è un sollievo averlo tra le mie mani inconsistenti. L’ho lasciata andare. Le ho permesso di essere di nuovo felice. Quello era il prezzo. Mi dirigo verso casa sua, fluttuando con la bella scatolina rovinata dall’umidità in mano. La poso con attenzione sul suo comodino. Mi guardo intorno e lei è ovunque con il suo profumo, il suo stile e il suo amore.
-Io ti amo Lily e ti lascio andare. Sii felice. Ti amo. –
Un bagliore, un senso di leggerezza assoluta. La pace. Non sono più legato a questo mondo, non sono più composto di pura nebbia. Semplicemente… ora non sono. Ed è bellissimo. 

 
   
 
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