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Autore: weareendgame    23/06/2014    2 recensioni
Direttamente dal primo capitolo:
"- Vai alla NYADA?- esclamò il ragazzo entusiasta. - Lì ci entrano solo i migliori.-
- Bè, modestamente.- scherzò Rachel nascondendo il rossore alle guance. -Tu dove vai invece?- chiese la ragazza incuriosita.
- Alla Actors Studio. E' tosta.- rispose lui pensieroso.
-Anche lì entrano solo i migliori.- disse Rachel, sincera.
- Modestamente.- rispose Finn, imitando la risposta di Rachel."
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piccola informazione: questo capitolo è pieno di emozioni. Ma non è per questo che ho aperto questa parentesi. Il motivo è: stavo pensando di scrivere ancora una quindicina di capitoli, e quindi facendo sì che questa FF abbia circa venti capitoli (penso proprio ne avrà venti, o meno. Vedremo in seguito).
Aggiornerò una volta a settimana, se tutto va bene.
Ma non finirà qui. Di quello che sto per dirvi sono super insicura, è un'idea che mi è venuta questo pomeriggio e sono ancora in nì. Se non volete spoilerarvi nulla nulla (non c'è nulla di che, ma preferisco avvisare) allora non leggete. Mentre per i curiosi, l'idea è questa: ho preso spunto da "Uno splendido disastro". Ebbene, avete presente che il primo libro è trattato dal punto di vista di Abby, mentre il secondo da quello di Travis? Ecco, pensavo di continuare questa FF dal punto di vista di Rachel, e magari la seconda riscriverla da quello di Finn. È ancora tutto un forse, per questo vorrei la vostra opinione. Inizio FF avevo scritto in uno dei miei Angolo Autrice che avrei fatto qualche capitolo dal punto di vista di Finn. Come avrete notato ho cambiato idea, tutto saltato. Per questo vi sto dicendo che è tutto un forse, non illudetevi, cambio idea troppo facilmente :/. Detto ciò, mi scuso per questa graaande parentesi e buona lettura!

•••

Rachel, affacciata alla piccola finestra di camera sua, cercava le stelle. "Stelle impossibili da trovare", si ripeteva, "vivo a New York, qui le stelle non si vedono". Eppure aveva voglia di vedere le stelle. Le mancava tanto perdersi nel cielo stellato di Lima, Ohio, la sua città Natale. Non che le mancasse Lima, no, lei aveva sempre voluto andarsene da quella città di gente senza sogni né speranze. Voleva di più dalla sua vita, voleva New York. Ma ora, a dodici ore dall'appuntamento con Finn, aveva bisogno delle stelle. Quelle stelle che la facevo sognare e sperare. Quelle stelle che l'hanno portata a New York. 
A toglierla dai pensieri fu un messaggio. 
"Rachel, io ti amo. Ti prego, rispondimi."
Brody. Ancora lui. Da quando quella sera si erano definitivamente detti addio (o almeno, così doveva essere), lui non aveva fatto altro che inviarle messaggi di scuse. E lei non aveva fatto altro che ignorare i suoi messaggi, a tal punto che si chiese se fosse il caso di denunciarlo per stalking. 
Decise quindi di chiamarlo, quei messaggi la stavano distraendo dall'immaginare l'appuntamento con Finn. O semplicemente, dallo pensare a Finn.
- Dovresti smetterla di inviarmi messaggi, Brody. Anzi, devi smetterla. Non stiamo più insieme.-
- Ma io ti amo ancora, Rachel! Lo sai benissimo quanto tenga a te... perfavore, ascoltatami.-
- Abbiamo già parlato questo pomeriggio, non ho altro da dirti.-
- Ti prego, dammi un altra possibilità! Magari domani potremmo incontarci...-
- Domani sono impegnata.- Lo interruppe subito Rachel prima che potesse proseguire.
- Con Finn, no?-
- Cosa te lo fa pensare?- La conversazione stava prendendo una piega sbagliata.
- Avevo ragione. Bene, buon appuntamento allora. Ciao.- Così Brody si congedò, chiuse la chiamata con tono secco. Rachel ne era quasi sicura, avrebbe fatto di tutto per ostacolare il loro appuntamento. Ma non glielo avrebbe permesso, mai.
***
- Santana, vieni un attimo. Ho bisogno di un consiglio!- Rachel chiamava la sua amica per una opinione riguardo i suoi vestiti. Non sapeva quale scegliere per l'incontro con Finn, che si sarebbe svolto da lì a poche ore; e in assenza di Kurt (inoltre non avrebbe mai potuto dire a Kurt del suo appuntamento con Finn. Non ora), l'unica opzione disponibile era Santana.
- Questo rosa salmone ti piace? Potrei abbinarlo con quelle scarpe.- Continuò Rachel, indicando un paio di scarpe bianche tacco dieci con la punta aperta.
- Non sarebbe meglio quello azzurro? Sì, quello lì a destra. Mi piace di più di questo.-
- Dici?- Non si fidava molto del parere di Santana circa l'abbigliamento. Preferiva di gran lunga quello di Kurt.
- Fidati di me, con quel vestito azzurro farai un figurone! A proposito, Finn sa che questo è un appuntamento galante?-
- In realtà è stato proprio lui a dirmi di vestirmi elegante. Mi ha inviato un messaggio un'ora fa.-
- Non me lo sarei mai immaginata da lui. Frankenteen sta facendo progressi.-
Rachel sorrise all'amica. 

Il campanello suonò due volte prima che Rachel corresse ad aprire. Lo chignon basso la stava facendo dannare, non riusciva a pettinarsi come desiderava, e qualche ciuffetto ribelle la stava facendo innervosire.
- Ehi.- Finn era stupito dalla bellezza di Rachel. L'aveva sempre trovata bellissima, ma quel pomeriggio, lo sapeva, non le avrebbe tolto gli occhi di dosso. Il vestito azzurro risaltava la sua carnagione olivastra, e lo chignon le stava d'incanto. Era perfetta.
- Sei bellissima.- Continuò lui, senza smettere di guardarla negli occhi.
- Anche tu non sei male.- Rispose lei. Risero insieme.
- Possiamo andare? Central Park ci aspetta!- Disse Finn entusiasta.
- Certo, prendo la borsetta e andiamo.-

La giornata si prospettava ricca di emozioni. Finn e Rachel passeggiavano tranquillamente tra il verde di Central Park.
- Non mi sembra vero.- Iniziò Rachel, quasi stupita della situazione.
- Neanche a me. Sembrava fosse impossibile, e invece siamo qui, solo noi due, a Central Park.- Quel "solo noi" fece arrossire Rachel.
- Perché non ci sediamo in quella panchina?- Chiese Finn intimidito.
- Certo.-
- Ti ricorda qualcosa?-
- Non dirmi che è...-
- La panchina in cui ci siamo incontrati la prima volta.-
- Te la ricordi ancora?-
- Come potrei dimenticarla?-
Dopo un momento di silenzio, Finn cercò il suo sguardo.
- E se aggiungessimo un altro motivo per non dimenticare mai più questa panchina?- Così dicendo, Finn si avvicinò sempre più a Rachel, poggiando le sue labbra a quelle della brunetta, approfondendo poi il bacio. Rachel sentiva le farfalle nello stomaco, tutto sottosopra. Per la prima volta nella sua vita, sentiva davvero quelle farfalle. Concluso il bacio, entrambi si fissarono intensamente. Stava succedendo davvero? Non era un sogno? Finn l'aveva appena baciata?
Rachel si alzò dalla panchina e porse al ragazzo (il suo ragazzo?) la mano.
- Facciamo una passeggiata?- Gli chiese Rachel, sorridendo come mai aveva fatto.
- Se proprio insisti.- Rispose lui con quel mezzo sorriso che lo caratterizzava.
Mano nella mano, passeggiavano spensierati, parlando di tutto e di niente, ridendo e scherzando come una coppia felice. Una coppia. Quindi ora erano davvero una coppia? O cosa? Rachel non lo sapeva, e forse non le importava. Voleva solo godersi quel momento, e magari farlo durare per sempre.

⭐️⭐️⭐️

In memory of Cory Monteith. Forever in my heart.

*Angolo autrice*
Eccomi qua! Il benedetto bacio è arrivato. So che è corto come capitolo, ma non volevo rovinarlo con qualcosina che non farà molto piacere, quindi l'ho tagliato e aggiungerò il resto nel settimo. Siamo già al settimo, okokok. Comunque tranqulli, il lieto fine ci sarà, ma nel mezzo... Bè, saprete! Al prossimo capitolo, un bacio 😘
  
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