Capitolo 2
Il
pranzo sarebbe stato servito alle una spaccate.
Erano
state preparate tre portate: un antipasto fresco di verdure dai colori
sgargianti, un piatto principale di carne dal profumo avvolgente e una mousse
al cioccolato morbida e delicata.
Tifa
era rimasta di stucco nel vedere come Cloud fosse stato in grado di cucinare
tutte quelle cose e poi le aveva impiattate con semplicità e raffinatezza. Non
ricordava che fosse così bravo in quelle cose... Era stato una sorpresa. Sei
mesi prima, quando se n’era andato da Nibheleim per raggiungere Midgar, non era
in grado di cucinare neanche gli spaghetti.
-Perché
mi fissi?- domandò Cloud, che intanto sistemava la seconda portata nel piatto.
-Niente...
Mi chiedevo... Dove hai imparato a cucinare?-
-Ah...
Beh... Me l’ha insegnato un amico...-
-In
sei mesi?- domandò Tifa, sospettosa.
-In
sei mesi.- Ripetè Cloud, deciso a non dare altre informazioni.
-Sempre
il solito misterioso...- Sbottò Tifa, contrariata.-Non sei cambiato affatto...-
Cloud
le rivolse un sorriso enigmatico, poi inquadrò Tseng che oltrepassava di gran
carriera la soglia della cucina.
-Ti
fanno i complimenti, Cloud.- Informò Tseng, in tono neutrale, sorridendo
leggermente.
-Bene...-
Cloud porse a Tseng i piatti e aspettò che se ne andasse, poi si rivolse a
Tifa.-Forse dovresti andare... Qui ci penso io.-
-Sì,
sono d’accordo.- Tifa si accigliò e se ne andò dalla cucina, seguendo la scia
di Tseng. Aveva tutta l’intenzione di andare da Aerith e comunicarle le
dimissioni, ma l’avrebbe fatto dopo il dolce; così, in attesa che il pranzo
terminasse, si destreggiò nell’esplorazione della grande villa.
Era
enorme, piena di corridoi che a loro volta erano carichi di piante. C’erano
piante ovunque, di ogni genere! Era quasi impossibile pensare che Aerith se ne
prendesse cura senza l’aiuto di nessuno!
Si
fermò davanti a una pianta alta, dalle larghe foglie verdi, e cominciò a fissarla
perdendosi nei propri pensieri. Si stava già figurando il momento in cui
avrebbe dato le dimissioni, cercando di pensare ad un modo carino per dare la
notizia ad Aerith, quando si sentì picchiettare sulla spalla. Si voltò di
scatto e si ritrovò davanti la pestifera Yuffie.
-Stai
dando un’occhiata in giro?-
-No...-
Rispose Tifa, cercando una via di fuga.-Stavo... Cercando il bagno.-
-Il
bagno?- fece eco Yuffie. Sembrò valutare attentamente la faccenda, poi afferrò
Tifa per una mano e la trascinò via.-Ti accompagno io! Le vere amiche vanno al
bagno insieme!-
-Aspetta...-
balbettò Tifa, senza trovare il coraggio di dire a Yuffie che non poteva
considerarla una vera amica, dal momento che si conoscevano da un solo giorno.
Yuffie, senza sentire ragioni, aprì una
porta e spinse dentro Tifa, poi si guardò intorno, entrò e se la richiuse alle
spalle.-Allora? Non mi hai ancora raccontato perché tu e Cloud vi conoscete!-
Prima
di rispondere, Tifa non potè fare a meno di osservare la grande vasca alla
propria sinistra... Quella stanza era talmente grande che non sembrava bagno,
ma una sala termale! Rimase a bocca aperta.
Yuffie
cominciò a tirarle la manica della divisa.-Daiiii!- esclamò.
-Non
è una storia così interessante!-
-Ma
io voglio saperla... Ti prego!!!-
Tifa
fu lì per sbottare quando qualcuno bussò alla porta. Era Tseng.
-Yuffie!
Sei qui?-
-Sì!-
esclamò Tifa, in tono amabile.
Yuffie,
sbuffando, andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti un accigliato
Tseng.-Non dovevi preparare il caffè?-
-L’ho
fatto!-
-Allora
vai a servirlo!-
-Perché
non può andarci Tifa?-
Tifa,
prendendo al volo l’occasione, fece un passo avanti:-Vado io!- esclamò. In
questo modo avrebbe potuto comunicare ad Aerith la propria decisione e, non meno
importante, avrebbe potuto liberarsi di Yuffie.
Tseng
annuì.-Vai allora...-
Tifa
si sbrigò a raggiungere la cucina, prese il vassoio che le indicò Cloud e vide
che sopra c’erano due tazzine di caffè. Dunque l’ospite di Aerith non era
ancora andato via? Sospirando Tifa prese il vassoio e se ne andò in giardino
uscendo dalla porta di servizio della cucina.
L’aria
era fresca e fuori minacciava pioggia. Di nuovo Tifa si sentì trascinare in un
eden senza tempo, misterioso e rilassante. Raggiunse il gazebo stando attenta a
non versare nulla e qui vi trovò Aerith in compagnia di un uomo dall’aria
aristocratica, vestito di nero, su cui risaltavano la pelle chiara e i capelli
argentei. Non appena Tifa posò il vassoio sul tavolo, gli occhi di giada
dell’uomo si spostarono su di lei. Il suo sguardo era impenetrabile o
nascondeva una sottile vena d’ostilità.
-Grazie...-
la voce dolce di Aerith s’insinuò nel silenzio. Tifa, che non sapeva cosa fare,
porse la tazzina di caffè a entrambi e li guardò con aria incerta. Non sapeva
se stesse facendo bene oppure no, e Aerith non sembrava intenzionata a
farglielo capire.
-Sephiroth,
vorrei presentarti la mia nuova cameriera... Si chiama Tifa e l’ho assunta
ieri.- Disse Aerith, quasi con timore.
L’uomo
socchiuse gli occhi e non disse nulla. Si avvicinò la tazzina alle labbra e
sorseggiò il caffè con aria tranquilla.
Tifa
lo fissò, tesa. Che tipo snervante, pensò, eppure era sicura di aver già visto
anche lui. Forse era un attore? Ma sì!!! Era Sephiroth... Uno dei protagonisti
di quel film di successo... “Loveless”! Pensandoci bene, anche Aerith aveva
partecipato a quel film! Forse si erano conosciuti sul set? Magari erano
amanti?
-Non
c’è alcuna ragione per cui tu debba mettermi al corrente...- Disse Sephiroth infine,
dopo un lungo silenzio.
Aerith
sorrise nervosamente e strinse le dita sul manico della tazzina.-Pensavo che
volessi saperlo...-
-No.-
Rispose con decisione lui, poi alzò gli occhi su Tifa.-Ti chiami Tifa, giusto?-
-S-Sì!-
esclamò Tifa.
-Sei
qui per lavorare o per cercare uno sbocco nel mondo dello spettacolo?- domandò
Sephiroth.
Tifa
s’accigliò. Lei non aveva nessuna intenzione di lavorare nel mondo dello
spettacolo! Che insinuazioni erano quelle?
-Mi
sono appena trasferita a Midgar e mi serve un lavoro! Tutto qui!- esclamò Tifa.
Subito dopo però si ricordò della propria decisione di licenziarsi e la sua
espressione divenne lugubre. Sephiroth lo notò immediatamente e le sue labbra
sottili si arricciarono in un sorriso beffardo del tipo “Voglio proprio
vedere”.
Aerith
guardò Tifa con aria gentile.-Puoi andare...-
Tifa,
innervosita e intimorita, decise di salutare Sephiroth, ringraziare Aerith e
darsela a gambe. Non avrebbe mai immaginato che sotto la maschera dell’attore
vi fosse una persona così inquietante... Ma forse era solo una sua impressione.
***
Diverse
ore dopo, Aerith chiamò Tifa in giardino e le mostrò una piccola aiuola fiorita
di cui andava molto fiera.
Tifa
ascoltò tutto il discorso sulle piante e su come andavano curate, innaffiate e
protette. Le raccontò che sua madre Ifalna le aveva trasmesso il pollice verde
e che la villa un tempo era appartenuta al padre, un certo Gast, attore e
regista di successo.
-Mio
padre ha scritto il copione di Loveless.- Disse Aerith, con un sorriso.-Che è
stato il primo film in cui ho lavorato... E grazie al quale sono diventata
famosa.-
-Quel
film ha sbancato il botteghino, se non ricordo male.- Fece Tifa, con un
sorriso.-Non sono una che va spesso al cinema... Però ricordo di aver sentito
qualcosa alla radio.-
-Oh,
sì.- Fece Aerith, assorta.-Il regista ha fatto un sacco di soldi.-
Tifa
sorrise flebilmente. Anche se conosceva Aerith da poco e teoricamente avrebbe
dovuto essere la sua cameriera, sentiva che quella ragazza le piaceva molto.
Forse era la sua aria misteriosa e delicata, o forse il carisma che trasudava
da ogni lembo di pelle... Però si sentiva in dovere di ascoltarla. In più tutta
quella faccenda del mondo dello spettacolo la incuriosiva.
-Tuo
padre era il regista di Loveless?- domandò Tifa.
-No,
no...- sul viso di Aerith si dipinse un sorriso gentile.-Senti... Cambiando
argomento... Hai detto che volevi parlarmi, no?-
Tifa
trasalì. Giusto! C’era la faccenda delle dimissioni!
“Avanti
Tifa, diglielo!”
-Sì...
Volevo chiederti... Se era possibile che... Io...- esitò,- Che io...-
Aerith
sorrideva. Era così carina con quell’aria innocente...
“Forza
Tifa! Tu e Cloud non potete stare nella stessa casa! Ricorda la promessa!
Niente più Cloud.”
-Ecco...
Insomma...-
Aerith
annuì e la incoraggiò a parlare.
“Oh...
Al diavolo!”
Dopotutto
quando sarebbe ricapitata un’occasione del genere? Trovare un lavoro subito,
ben remunerato e con vitto e alloggio a disposizione! Forse era la decisione
sbagliata, forse se ne sarebbe pentita... Ma non poteva sacrificare
un’occasione così!
Sospirò
pesantemente.-Io mi chiedevo se era possibile avere un autografo di Sephiroth!-
Il
viso di Aerith s’illuminò:-Davvero?! Ma certo che è possibile! Sai, dal vivo è
un tipo un po’ riservato... Ma non è cattivo! Ha migliaia di fan e non ha mai
rifiutato un autografo a nessuno!-
-Ah...
Bene!- Tifa abbozzò un sorriso.-Non vedo l’ora!-
Cominciò
a ridacchiare nervosamente.
-Appena
lo vedrò gli chiederò un autografo per te!- esclamò Aerith, divertita.
-Lavorate
insieme?- s’informò Tifa, cercando di ignorare le fitte allo stomaco e la
vocina che continuava a rimproverarla.
-Sì...
Il nostro nuovo film si chiama “24 Fotogrammi Al Secondo”.- Disse Aerith, con
un gran sorriso.
-Che
nome strano...- fece Tifa, incerta.
Aerith
si portò la mano sulle labbra per nascondere un sorriso divertito.-Ora scusa,
ma ti devo lasciare... Ho un’intervista tra poco...-
Tifa si limitò ad annuire e scorse Tseng
sulla porta. Lo guardò con aria rassegnata, ricevendo un’occhiata
interrogativa.
-Non
volevo interrompervi, ma è già tardi.- Si scusò.
Aerith
trotterellò verso di lui e prima di uscire fece l’occhiolino a Tifa.-Ci vediamo
stasera.-
-A
stasera.- Rispose Tifa, salutandola con un lieve gesto della mano.
Una
volta che Tseng e Aerith se ne furono andati, Tifa cercò di accaparrarsi il
compito di lavare i panni. La lavanderia era nel seminterrato e non c’era modo
di incontrare Cloud. Yuffie sembrò felice di passarle il cesto dei panni
sporchi e le raccomandò di utilizzare l’ammorbidente, dopodiché Tifa se ne andò
nel sottoscala.
Non
aveva idea de la scelta di rimanere in servizio fosse giusta o sbagliata, ma
aveva bisogno di un lavoro e non poteva permettersi di perderlo. Accese la luce
distrattamente e si diresse verso la grande lavatrice in fondo alla stanzetta.
Posò il cesto sopra di essa e cominciò a metterci dentro i panni. Una volta che
ebbe finito avviò il programma per il lavaggio e posò il cesto a terra.
Si
chinò e notò un giornale leggermente incastrato sotto la lavatrice. Lo prese e
lo sfogliò rapidamente, soffermandosi solo quando scovò un articolo riguardante
Aerith. C’era scritto che non aveva ottenuto la parte del personaggio
principale in 24 Fotogrammi Al Secondo,
che invece era stata affidata ad una giovanissima attrice emergente di nome Elena.
Tifa
sorrise tra sé e sé, poi poggiò il giornale sulla lavatrice e continuò a
leggere l’articolo. C’era scritto che Elena in passato era stata una cameriera
di Aerith, e che poi aveva trovato il modo di soffiarle la parte. Tifa corrugò
la fronte, interessata. Ora si spiegava l’insinuazione di Sephiroth.
Era talmente assorta che non si accorse
dell’arrivo di Cloud in lavanderia. Lui le lanciò un’occhiata di sfuggita e si
avvicinò a una scarpiera. Quando l’aprì, Tifa sobbalzò e lo guardò con aria
colpevole.
-Se
non ti conoscessi così bene direi che stai scappando da me.- Disse Cloud, in
tono pacato.
-No...
Ma che dici?- Tifa rise nervosamente e chiuse il giornale.-Sono passati sei mesi
da quando se andato via da Nibheleim... E adesso ho deciso di lavorare qui...
Dunque dovremo convivere volenti o nolenti...-
Cloud
annuì. Estrasse un paio di scarpe da ginnastica e le lasciò cadere a terra.-Per
me va bene.-
-Bene...-
Tifa continuò a fissarlo finchè non ebbe finito di allacciarsi le scarpe.
S’interrogò brevemente su dove stesse andando Cloud, poi si ricordò che non
doveva essere affar suo e continuò a leggere il giornale fingendo indifferenza.
Cloud
raggiunse di nuovo la soglia della porta e vi appoggiò una mano con aria
indecisa. Si voltò un attimo verso Tifa e fece per dirle qualcosa, poi ci
ripensò e decise di andarsene.
Tifa
gli lanciò un’occhiata di sottecchi. Si prospettava un lungo periodo di
problemi sul fronte sentimentale, ma con la giusta carica e un po’ di fortuna,
Tifa avrebbe superato il disagio del primo impatto.
Angolino
dell’autrice:
Salve!! Eccomi qua con il secondo
capitolo della storia... Allora... Bando alle ciance... Finalmente è entrato in
scena il nostro caro Sephy, che volente o nolente si è nuovamente prestato a
fare da protagonista xD *-e ti pareva- nd Sephiroth
Poverino, ormai è rassegnato al fatto
che io debba trovargli una fidanzata xD Questa sarà una SephirothxTifa, gente
xD
Volevo specificare che il pairing Yaoi
c’è... è una Clack...!!! Anche se ancora non so che ruolo avrà di preciso nella
storia visto che sto scrivendo di getto quello che mi viene in mente xD
Preparatevi a delle sorprese (o meglio,
spero che siano sorprese), e a svariati OOC XD Ho mantenuto costanti i tratti
caratteriali più salienti dei personaggi, o almeno spero... Alcuni accentuandoli...
Concludo dicendo che la storia secondo
me sta procedendo bene... Cioè, a me piace xD Spero che piacerà anche a voi (ho
scritto diversi capitoli e mi sto anche convincendo di riuscire a finirla xD)
Comunque ringrazio chi sta leggendo, seguendo,
aggiungendo tra le preferite e commentando... Se lasciate una recensione sarò
molto felice perché mi piace molto interagire con voi lettori... Siete davvero
fantastici e mi incoraggiate a continuare... Grazie a tutti!