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Autore: Chiara__14    24/06/2014    1 recensioni
Santana e Brittany si conoscono da una vita ma nell'ultimo periodo un motivo improvviso le allontana. Una cosa più pericolosa però le renderà veramente distanti.
Dalla storia:
Era uno scherzo, uno dannato scherzo.. I miei piedi però si mossero prima della mia mente e piano mi tolsi da lei
“San...San dove vai?!?”
La baciai sulla guancia ancora bagnata e calda, il suo sguardo confuso e distrutto mi chiedeva spiegazioni ma io pensavo solo a godermi quegli attimi.
“San!” La abbracciai, ispirai tutta la sua essenza, le sfiorai il collo e le giurai amore eterno proprio in quel momento, nella mia mente. Appena fui in piedi la vidi alzarsi ma non volevo commettere errori così le sorrisi triste un'ultima volta e con uno scatto corsi alla porta.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Nuove Direzioni | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Ero esausta, senza forze e camminavo almeno da mezz'ora, nessuno mi avrebbe trovata.. La strada era deserta, non passava una macchina neanche a pregare.

Ad un tratto riconobbi un isolato in asfalto circondato da case diroccate. Era vicino alla scuola! Ero quasi arrivata!

Per la foga cominciai a correre e nonostante inciampassi e le ferite sembravano aprirsi di più a ogni passo non volevo fermarmi.

Non sapevo se avrei trovato qualcuno lì ma almeno ero vicina a casa, al centro abitato! Piangevo per la gioia adesso, non potevo crederci. Arrivai all'inizio della via della scuola, le mie gambe cedettero all'improvviso e mi ritrovai a terra in un attimo, appesa al cartello della via.

Poi la vidi.

 

 

Ero assolutamente certa che si trattasse di Quinn, anche se era lontana! Il suo vestito era colorato come sempre e i capelli biondi a caschetto erano inconfondibili..

“Quiiiiiiinn!!!” Riuscii a vedere il suo viso girarsi immediatamente e riconoscermi.

“Santana!!!!” La vidi correre da un gruppo di ragazzi e poliziotti intuendo che potevano essere i miei amici, vidi l'incredulità dipingersi sui loro visi e poi d'un tratto tutti corsero verso di me e io ero così felice ma così stanca che faticavo a tenere gli occhi aperti ma mi sforzavo di farlo in ogni caso. Sì perchè era uno spettacolo meraviglioso. Ero a casa adesso, ora che le loro braccia mi avvolgevano strette ma delicate allo stesso tempo, che le loro voci preoccupate mi riempivano le orecchie dopo così tanto silenzio, che i loro volti familiari mi riempivano il cuore di una gioia che avevo provato davvero poche volte.

“Sannie, Sannie sei viva!” Quinn era quella che mi sorprendeva di più, non l'avevo mai vista dimostrarmi così tanto il suo affetto. Il professor Shuster era sconvolto dalle mie ferite così come molti degli altri ragazzi.

“Ma che ti hanno fatto quei figli di puttana!?! Ma io li ammazzo!”

“Puck calmati, non è il momento adesso!”

“Ti portiamo subito all'ospedale Santana non preoccuparti, un paio di minuti e arriva, vado a prendere ghiaccio e bende intanto”.

“Ok grazie professore”

“Sono così felice che ti abbiamo ritrovato!! Abbiamo avuto davvero paura...Ci sentivamo inutili” Finn parlò velocemente, quasi come se si vergognasse a dire quelle parole

“Non potevate fare niente.. Ma... lei dov'è?”

“Britt è veramente distrutta.. E' voluta rimanere in aula canto e con lei adesso ci sono Mercedes e Tina..

Non fece neanche in tempo a finire la frase che i miei occhi individuarono subito la forma di quel corpo tanto famigliare da poterlo disegnare in ogni momento. Era lei, era la mia Britt. Cominciò a correre velocissima, le lacrime le offuscavano gli occhi e non riusciva a parlare per la corsa, i capelli disordinati, il trucco sbavato. Io provai ad alzarmi per andarle in contro ma le mie gambe non potevano ancora reggere un peso tanto grosso, finii a terra sostenuta dagli altri però.

Era lì davanti a me adesso, finalmente. Una lacrima mi segnò il viso appena la vidi venirmi in contro con le braccia distese. Il contatto con lei fu elettrico, dolce, disperatamente agognato. Le sue mani delicate mi strinsero forte la felpa sporca e le sue lacrime la inondarono.

“Oh mio dio Santana cosa ti hanno fatto...Guarda cosa ti hanno fatto..!! Dovevo esserci io al tuo posto, non dovevi farlo! Io...”

“Britt.. “

Al suono della mia voce sembrò fermarsi.

“Credevo di averti persa capisci? Non riuscivo a concepirlo, a immaginare la vita senza di te!”

“Sono qui, sono qui adesso, e mi sei mancata così tanto, così tanto.. Pensando a te mi facevo forza Britt”

Il suo corpo rabbrividii e sussultò per un'altra sessione di lacrime.

Quanto avrei voluto baciarla in quel momento.. Stringerla a me ma in modo diverso.

I suoi capelli e il suo profumo mi davano energia ogni attimo che passava, la sua sola presenza per me serviva a curare ogni tipo di ferita.

Il segreto che non riuscivo più a tenermi nel cuore però faceva ancora male.

“San.. San! Sei viva! Non azzardarti a farlo mai più capito?!? Mai più!”

Mi sorpresi a sentirla così preoccupata per me, la tenerezza che avevo per lei non conosceva limiti. La strinsi con la forza che le ferite mi concedevano, le accarezzai piano la schiena, i capelli biondi e morbidi, le spalle forti.. Dio quanto mi era mancata.

Quella era decisamente casa mia.. E io non volevo andarmene mai più. Dalle sue braccia.

 

  
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