La
ragazza iPod
Libri.
Grossi,
fini, vecchi, stampati di recente, a caratteri grandi, con i margini
stretti, appena
usciti, best seller, o opera di uno scrittore esordiente di cui non si
è mai
neanche sentito il nome.
Ce ne
sono talmente tanti. E tutti, in qualche modo, si assomigliano e si
distinguono. E allora, cos’è che ci spinge a
prendere questo o quello? Perché
preferiamo quello con la copertina rigida, con il titolo stampato a
lettere in
rilievo, a quell’altro, in carta riciclata con le scritte
colorate? Questione
di gusti, immagino. Magari, voi non togliereste mai dallo scaffale un
libro di
500 pagine dall’aria sgualcita, e familiare in qualche modo,
come probabilmente
farei io. O forse voi non ne prendereste proprio nessuno,
perché neanche vi piace
leggere.
In ogni
caso, ho sempre creduto che gran parte della decisione dipenda dal
titolo.
Comprereste un libro intitolato “Tecniche commerciali nella
zona sud-est
asiatica verso la fine del 18° secolo”? Non credo,
eccetto che voi non siate
studenti obbligati da questo ingiusto sistema che viene comunemente
chiamato “scuola”
a fare una ricerca sul suddetto argomento, oppure semplicemente
soffriste
d’insonnia.
Ebbene,
per questa mia piccola opera ho riflettuto a lungo sul titolo
più appropriato.
Volevo qualcosa di breve ma d’impatto, una frase o una parola
che si stampi nelle
vostre retine, qualcosa di forte ma ironico allo stesso tempo, e anche
d’effetto. Perché, diciamocelo, tutti adorano le
frasi ad effetto; o almeno io
le adoro. Frasi che ti si incidono nel cuore, che è
impossibile dimenticare. Sfido
chiunque a restare totalmente impassibile di fronte a “the
show must go on”. È
impossibile! Se un libro s’intitolasse così, io lo
comprerei. O anche “ognuno è
uno, nessuno e centomila”, una frase che racchiude in se un
discorso ben più
lungo. Ma sto divagando, come mio solito.
Alla
fine, come credo abbiate già appurato, e a dispetto di tutte
le mie
elucubrazioni, ho deciso di chiamarla “La ragazza
iPod”. Più che altro, perché
descrive perfettamente tutto quello che ho intenzione di scrivere.
Lo so, lo
so che adesso nei vostri cervellini frulla una bella domandina, alla
quale
aspettate con ansia che io dia risposta. Ma abbiate un po’ di
pazienza, se non
spendo un paio di parole in più del dovuto, questo
più che un libro finirà per
essere un banale tema in classe.
Dunque,
chi è la ragazza iPod? Sperando che voi non vi stavate
chiedendo il motivo per
il quale si chiama così, perché nel tal caso
sareste davvero idioti, dato che
mi pare palesemente ovvio, vado a darvi la mia spiegazione:
la
ragazza iPod ascolta i Queen,
la
ragazza iPod vive nell’attesa di un cambiamento,
la
ragazza iPod non si capacita di come faccia la gente a non riconoscere
la voce
di Freddie Mercury tra quelle di altri mille cantanti,
la ragazza
iPod vorrebbe che i suoi amici e l’intera umanità
capissero che la bellezza
fisica non è tutto,
la
ragazza iPod ha certi periodi in cui è incazzata con il
mondo senza che manco
lei ne sappia il motivo,
la
ragazza iPod sono io, e per quanto sia noiosa e totalmente priva di
attrattive, questa
è la mia vita. Ed è
con estremo rammarico che v’informo che voi ci siete appena
finiti dentro.