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Autore: Gleetar    24/06/2014    3 recensioni
Sequel di "Le Pagine della nostra vita".
Un'occhiata ai ricordi di Lea e Cory attraverso le date più importanti del loro amore sfogliando le pagine della loro storia. Tanti episodi divertenti e romantici. Vedremo come i due nuovi sposi affrontano la loro vita familiare e come imparano ad essere genitori. Ogni capitolo avrà una data, i capitoli NON sono ordinati in maniera cronologica ma si alterneranno da un anno all'altro. Leggete in tanti :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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30 Ottobre 2012
Lea osservò la sua immagine riflessa nello specchio un’ultima volta prima di decidere che fosse pronta per uscire. Entrò nel bagno per salutare Cory che si stava radendo.
“Amore io sto andando, i ragazzi verranno qui più tardi?” gli chiese mentre si sistemava la frangetta sulla fronte.
“Si, vedremo la partita di hockey insieme. Divertiti con le ragazze, ci vediamo stasera” il canadese si abbassò al suo livello per darle un bacio sulle labbra.
Lea uscì dal bagno e prima di andarsene gridò in direzione di  Cory “Divertiti anche tu e ricorda di dare da mangiare a Sheila.” Cory gemette, cavolo si era completamente scordato di dover nutrire la bestiolina, per fortuna sua moglie glielo aveva ricordato.
 
Lea entrò nel locale con Dianna, Heather, Stephanie e Jenna.Le ragazze si guardarono attorno e si sedettero comodamente ad un tavolo libero cominciando a chiacchierare fra di loro. Dopo pochi minuti Nathalie entrò nel locale con in braccio il piccolo Timmy. Lei e Shaun si erano trasferiti da qualche mese a Los Angeles dato che il fratello maggiore di Cory aveva trovato lavoro come avvocato nella città più caotica d’America.
Nathalie si avvicinò al tavolo e ancora con il fiato corto cercò di scusarsi “Ehi ragazze, scusatemi il ritardo ma quella bestia di mio marito ha deciso di non essere in grado di guardare la partita e di badare a suo figlio contemporaneamente, così l’ho dovuto portare con me. Spero che non vi dispiaccia” le donne risero indignate a ciò che avevano appena sentito da Nathalie. Timmy notò la presenza di Lea al tavolò, e il suo volto si illuminò dalla gioia. Il piccolo bimbo di tre anni era assolutamente innamorato di Lea. Subito si dimenò fra le braccia della madre e si andò a sedere sul grembo di Lea che gli fornì una buona dose di coccole.
Lea non si accorse che lo sguardo di tutte le ragazze era rivolto a lei, poteva sentirle bisbigliare e ridacchiare, così alzò gli occhi dal bimbo per capire cosa stava succedendo.
Osservò  le sue amiche con sguardo interrogativo, ma subito Dianna prese la parola “L’ho notato solo io oppure ogni volta che dei bambini sono nei paraggi tu dimentichi  tutto e tutti per giocare con loro?!” chiese la bionda con sguardo malizioso. “Non sarà forse giunta l’ora di pensare ad avere dei figli propri?” aggiunse subito notando lo sguardo basso di Lea. La brunetta era arrossita in volto. Come facevano le sue amiche a capirla sempre così bene?!
Dopo pochi secondi di silenzio Lea ammise“Beh, ho intenzione di affrontare l’argomento con Cory stasera. Io mi sento pronta ma ho paura che lui non lo sia” . Le sue amiche si fiondarono sopra di lei dandole un grande abbraccio emettendo dei gridolini entusiasti.
“è una bellissima notizia! Tu e Cory sarete dei genitori fantastici” Lea decise di non controbattere confessando tutte le sue insicurezze, avrebbe parlato con Cory ma conosceva già la sua risposta. Era ovvio che lui non si sentisse pronto.
La serata proseguì tranquillamente e le giovani discussero di moda, di manicure e soprattutto di uomini.
Durante il dessert Heather fece una proposta “Ragazze, domani è Halloween. Potremmo organizzare qualcosa insieme!” disse entusiasta la bionda.
Lea battè le mani per l’eccitazione “Me ne ero completamente dimenticata, io e Cory stiamo aspettando l’occasione giusta per organizzare una festa a casa nostra. Quale occasione è migliore di questa?”
Tutte le ragazze accolsero l’idea con gioia, fino a quando Dianna parlò “è una bella idea ma non so che costume indossare!”
L’iniziale entusiasmo venne subito smorzato. Lea ci pensò per qualche secondo, improvvisamente un sorriso si diffuse sul suo volto. Questa sua idea poteva rendere le cose molto più interessanti.
“Venite ragazze, ho avuto un’idea ma dobbiamo tornare a casa a parlare con i nostri uomini!”
 
Cory, Michael (Trevino), Shaun, Mark (Salling) e Taylor (Hubbell) erano seduti in soggiorno a guardare la partita. I loro piedi erano distesi comodamente sul tavolino di fronte al televisore senza contare che questi fossero pericolosamente vicini alla pizza.
Quando sentirono la serratura della porta di ingresso aprirsi, subito tutti misero i piedi per terra ed ordinarono il disordine accumulatosi nella stanza.
Gli uomini rimasero sorpresi quando videro entrare in casa tutte le loro fidanzate, una dopo l’altra.
 
“Ehi tesoro, cosa ci fate già a casa?” chiese Cory quando Lea lo raggiunse per sedersi sulle sue ginocchia e dargli un bacio. “Siamo tornate prima perché abbiamo una proposta da farvi, quindi spegnete subito la televisione ed ascoltateci a meno che non vogliate dormire sul divano stanotte” il suo tono era fin troppo dolce. Tutti i ragazzi sbuffarono ma decisero che era meglio fare quello che avevano appena detto.
Quando le donne ebbero l’attenzione su di loro, Lea prese la parola. “Amore ti informo che domani daremo una festa di Halloween qui. Io e le ragazze abbiamo deciso di rendere la serata più interessante: scriveremo i nostri nomi su dei bigliettini e dopo faremo l’estrazione. Il nome che pescherete sarà il nome della persona a cui dovrete comprare un costume di Halloween. È un’idea divertente non credete?”
I ragazzi ci pensarono per un po’ guardandosi fra loro “Certo che è un’idea divertente. Soprattutto se uno di noi prende il nome di una di voi. In questo caso non credo che avrete bisogno di indossare un costume!” disse maliziosamente Shaun facendo l’occhiolino a sua moglie. “Proprio per questo la nudità è vietata. Dobbiamo indossare effettivamente un costume. Nessuno dovrà dire il nome della persona che si è pescata. Lo scopriremo solo quando riceveremo i nostri costumi. Oh e anche Chris e Will vogliono partecipare, quindi inseriremo anche i loro nomi”
Dopo aver spiegato velocemente le regole, Lea inserì in una ciotola i nomi dei partecipanti e procedettero con l’estrazione. Tutti risero soddisfatti da ciò che avevano pescato. Soprattutto Cory, sarebbe stata una serata interessante.
 
Quando finalmente tutte le coppie lasciarono la casa, Lea e Cory rimasero da soli. Erano in bagno intenti a compiere i loro rituali pre-sonno. Dopo essersi passata una maschera tra i capelli, Lea incominciò a lavarsi i denti seguita da suo marito.
La brunetta osservava attentamente suo marito nel riflesso dello specchio. Era arrivato il momento di parlare. Sentì il suo cuore martellare nel petto. Dopo aver sputato il dentifricio, lanciò la bomba.
“Cory, possiamo parlare di una cosa?” disse con tono intimidito. Cory la guardò sorpreso, annuì e si sedette sul bordo della vasca.
Lea prese fiato e cominciò “Volevo solo dirti che da tre giorni ho interrotto l’utilizzo della pillola anticoncezionale, perché ho pensato che se tu fossi pronto potremmo provare ad avere dei bambini” disse in un sol respiro. La bocca di Cory si aprì per lo shock. Non poteva crederci, solo pochi mesi prima la donna che adesso gli stava proponendo di avere figli gli aveva detto di volersi godere la vita come coppia sposata ancora per un po’. Cosa le aveva fatto cambiare idea?
Pensava che il suo istinto materno fosse stato concentrato su Sheila, che era una gattina di soli pochi mesi, ma forse questa lo fece incrementare.
Un bambino. Non era una cosa semplice. Cavolo, non riusciva nemmeno ad occuparsi di un gatto, come poteva occuparsi di un bambino?! Un’altra vita fragile, che piange per qualsiasi cosa levandoti il sonno, la pazienza e il tempo libero. Un bambino era difficile da gestire: i pannolino sporchi, le poppate in piena notte  e i capricci senza senso. Non sapeva il perché ma in quel momento riusciva a vedere solo i lati negativi della storia. Quando guardò nuovamente Lea di fronte a sé e notò lo sguardo di disagio dipinto sul suo volto, decise di doverle rispondere.
Si schiarì la gola e parlò “Beh, questa non è una scelta facile e ti confesso di non averci mai pensato fino a questo momento. Quindi penso che mi dovrai dare del tempo per rifletterci e capire se sono pronto o meno a fare questo passo” disse cercando di non ferirla. Lea annuì silenziosamente abbassando la testa.
Cosa si aspettava?! Ovviamente non sarebbe saltato dalla gioia a questa sua idea.
“Bene, sono contenta che stai considerando la mia proposta. Prenditi il tempo che ti serve. Volevo solo farti sapere che io mi sento pronta”
Cory le diede un bacio sulla tempia ed entrambi si recarono a letto per dormire. O almeno per cercare di addormentarsi.
 
31 Ottobre 2012
Il mattino seguente Cory uscì con suo fratello Shaun. Il piano era di andare a fare colazione insieme da Starbucks e in seguito andare a scegliere i costumi per Halloween.
Mentre suo fratello era seduto al tavolino, Cory prese la loro colazione e dopo la portò verso Shaun.
“Ehi fratello, che hai? Sembri pensieroso stamattina” Shaun chiese al fratello mentre afferrava una ciambella.
“Cosa?!” disse Cory uscendo momentaneamente dal suo mondo nelle nuvole.
“Ti ho chiesto cosa ti succede! Sei strano” disse suo fratello.
Cory ci pensò per qualche secondo “Shaun, com’è essere genitore?”
Inizialmente Shaun lo guardò stranamente ma subito iniziò a capire cosa stava affliggendo suo fratello e decise di chiarire i suoi dubbi.
“Essere genitori non è facile. Anzi ti devo confessare che è una gran rottura la maggior parte delle volte. I bambini non sono facili da gestire, piangono per ogni cosa. Cambiare i loro pannolini sporchi dovrebbe essere considerato un crimine. Per non parlare che la tua vita sessuale va a farsi una vacanza. Tu e tua moglie non avrete più un momento da soli di privacy e dovrete sempre agire come persone mature e responsabili. Niente più stronzate da giovani, bisogna sempre essere seri.” Cory sbiancò in volto, ma suo fratello continuò a parlare.
“Nonostante ciò posso dirti che se potessi tornare indietro, non rinuncerei mai a mio figlio. Nonostante mi faccia arrabbiare e dare di matto, quando alla fine della giornata lo metto a letto e lui mi dice che mi vuole bene e che sono il suo eroe, capisco che la mia vita sarebbe vuota senza di lui. Mio figlio potrà essere anche la mia più grande fonte di stress sulla Terra, ma è anche la mia più grande fonte di gioia. È per questo che ti consiglio di pensarci bene, so che Lea te lo ha proposto. Me lo ha detto ieri Nathalie, e mi ha anche detto che Lea era spaventata di chiedertelo perché questa è una situazione nuova anche per lei. Ma vi amate, siete sposati da otto mesi, quindi perché aspettare ancora? Un figlio non potrà far altro che unirvi ancora di più. I bambini sono una benedizione”
Cory pensò attentamente alle parole di suo fratello. Non sarebbe stato solo in questa esperienza, avrebbe avuto Lea accanto a sé. Cercò di immaginare un piccolo fagottino avvolto tra le sue braccia. La miscela perfetta tra lui e Lea. Sarebbe stato stupendo. Improvvisamente un sorriso comparve sul suo volto. Non riusciva ad aspettare il momento in cui avrebbe dato la notizia a sua moglie.
 
Più tardi durante il pomeriggio i loro costumi arrivarono a casa. Lea lo chiamò dalla camera da letto per scoprire cosa avrebbe dovuto indossare.
Subito si fiondò nell’ingresso per vedere il suo costume. Quando capì cosa fosse sbiancò in volto. Will aveva scelto il suo costume, era fregato. Le risate isteriche di Lea lo infastidirono.
“Will è stato davvero originale. Come può un uomo alto un metro e novantatre vestirsi da puffo?” disse osservando il costume azzurro e bianco e l’immancabile cappello.
“Ah ah,io non riderei se fossi in te. Prima guarderei il tuo costume” Lea aprì immediatamente l’involucro nero che copriva il costume, curiosa di sapere cosa avrebbe dovuto indossare e soprattutto chi lo aveva scelto.
I suoi occhi si allargarono alla visione dell’abitino “CORY! Tu hai pescato il mio nome e non mi hai detto nulla?” disse colpendogli il petto “Non ti aspetterai che io indossi questo vestito! Sembra che tu lo abbia comprato in un sex shop o qualcosa di simile” disse indignata.
“Ehi, sono le regole! Lo devi indossare per forza. Adoro le poliziotte sexy” disse sussurrandogli in un orecchio. Lea arrossì e decise di giocarsi la carta occhioni dolci. “Che ne dici se indosso questo costume solo per te stasera e adesso andiamo a comprarne uno più decente?” disse con voce sensuale facendo scorrere la mano vicino all’elastico dei  pantaloni. Ma Cory sembrò non demordere. “No, preferisco vedertelo indossare tutta la sera.  Adesso andiamo a preparaci, fra poco i ragazzi saranno qui.” Lea gemette per la frustrazione e si andò a cambiare.
 
Circa un’ora più tardi gli amici cominciarono ad arrivare, erano tutti piacevolmente ridicoli. Ma fu all’arrivo di Shaun che Cory si buttò a terra per contenere le risate. Suo fratello era vestito come una coniglietta di playboy inclusa di coda soffice e tacchi a spillo. “Molto divertente puffo. Purtroppo Nathalie ha pescato il mio nome, dovevo capirlo che non doveva accettare la proposta della pesca”
La festa procedette splendidamente. Tutti si divertirono tantissimo e raggiunta la mezzanotte, tornarono a casa.
Cory raggiunse sua moglie in camera da letto, la radio era ancora accesa in camera e trasmetteva musica soft.
Il canadese si avvicinò a Lea e la strinse dalla vita cominciando a darle morbidi baci dietro all’orecchio.
“Mmh” gemette Lea quando Cory cominciò a palparle un seno.
“Mi scusi agente Michele, so che sono stato un cattivo ragazzo, ma mi permetta di rimediare” disse in tono sensuale.
“è meglio che lei sia molto convincente altrimenti sarò costretta a chiuderla in prigione” disse Lea sorridendogli.
“Vediamo, avevo pensato di scusarmi in questo modo: sono pronto a fare un figlio con te” disse improvvisamente. Lea si staccò dalla sua presa guardandolo negli occhi. Aveva sentito bene? Suo marito le aveva davvero detto di essere pronto?!
“D-davvero?” disse con un sorriso che attraversava il suo volto da un orecchio all’altro.
“Si, sono pronto. L’ho capito solo oggi, penso che prima ero troppo preoccupato dall’idea di fare schifo come padre dato che non ho avuto un esempio maschile nella mia vita. Ma so che tu sarai accanto a me in questo percorso e quindi so che andrà tutto bene. Facciamo un figlio”
Lea gridò dall’eccitazione e gli saltò addosso facendolo cadere di schiena sul letto. “Ti amo così tanto, grazie” disse lei sporgendosi sul suo grembo per dargli un bacio.
“Ti amo anche io” rispose Cory. I due ricaddero fra i cuscini lasciandosi consumare dalla passione. Fecero dolcemente l’amore accompagnati dalle note di “Iris” dei Goo Goo Dolls.
 
Strana come giornata. Soli pochi minuti prima si stavano divertendo come dei ragazzini spensierati e poco dopo avevano  preso insieme la decisione più importante della loro vita. Avrebbero avuto un figlio, sarebbero stati una vera famiglia.










 
Angolo autrice: ed ecco terminato anche il secondo capitolo. Capirete che mi ci vuole più tempo per scrivere dato che questi capitoli sono più lunghi. Okay, quindi siamo rimasti sempre al 2012, spero che il salto di otto mesi non vi abbia confuso. E beh, la piccola Sheila ha fatto il suo ingresso nella storia e nei prossimi capitoli vi spiegherò come è stata accolta nella famiglia Monteith. Altro dettaglio importante: nella mia storia Dianna e Mark stanno insieme, gli adoro come coppia e vorrei che fossero reali. Anyway, grazie per chi sta leggendo  e ovviamente a chi commenta e a chi segue o ha aggiunto tra i preferiti questa storia. Mi motivate davvero tanto. Spero che abbiate apprezzato questo capitolo. Solo l'idea di un baby monchele in arrivo mi fa sorridere! Al prossimo capitolo <3
  
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