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Autore: Gleetar    21/06/2014    3 recensioni
Sequel di "Le Pagine della nostra vita".
Un'occhiata ai ricordi di Lea e Cory attraverso le date più importanti del loro amore sfogliando le pagine della loro storia. Tanti episodi divertenti e romantici. Vedremo come i due nuovi sposi affrontano la loro vita familiare e come imparano ad essere genitori. Ogni capitolo avrà una data, i capitoli NON sono ordinati in maniera cronologica ma si alterneranno da un anno all'altro. Leggete in tanti :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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17 Febbraio 2012
Lea si stropicciò stancamente gli occhi ancora assonnati. Quando si costrinse ad aprirli per verificare l’orario, subito si pentì di averlo fatto. Spostò il viso dal petto nudo di Cory e si asciugò il lieve strato di saliva che le stava colando dal labbro inferiore. Subito la testa le prese a girare e un conato di vomito raggiunse la sua bocca.  Cercò quindi di raggiungere il più velocemente possibile il bagno della loro suite dove vomitò tutto l’alcool che aveva assunto la sera precedente.
Avevano davvero bevuto tanto la notte prima. Questa era l’unica cosa che ricordava. Si spostò verso il lavandino e guardò la sua immagine riflessa nello specchio. Tracce di trucco erano distribuite su tutto il viso, i capelli erano disordinati e aggrovigliati in uno chignon mal assemblato. Piccoli lividi si diramavano su tutto il collo e le spalle. Oh, quelli ce li aveva anche il giorno prima, pensò. Tutto merito di Cory e dei suoi immancabili succhiotti.
I suoi occhi si spalancarono per l’orrore alla visione della benda posta sulla sua mano sinistra. La fascia bianca le copriva le nocche doloranti, ma il dettaglio ancora peggiore era un altro. La sua fede di nozze non era al suo dito. La giovane donna subito si allarmò e cominciò a correre per la stanza per cercare di trovare l’anello. Guardò anche sotto al letto ma della fede non vi era alcuna traccia.
Decise quindi di dover svegliare Cory. Forse lui aveva una risposta alle millemila domande che in quel momento le stavano ronzando in testa. Prima fra queste: che diavolo avevano combinato la sera prima?!
 
Cominciò quindi a scuoterlo leggermente per farlo svegliare, niente. Lo spinse più forte gridando il suo nome ma nonostante ciò, egli sembrava essere ancora beato nel mondo dei sogni.
Lea sospirò stancamente. C’era solo un modo per far svegliare immediatamente Cory Monteith: sollevò le lenzuola dal suo corpo nudo e posò la mano sulla sua virilità ben visibile. Immediatamente Cory scattò come una molla e si sedette sul materasso.
Dopo aver permesso ai suoi occhi di adeguarsi alla luce del sole che filtrava nella stanza, guardò sua moglie con un sorriso malizioso.
“Ehi, piccola. Bene sono pronto per un altro round, vieni qui!” Cory la prese dalla vita pronto a tirarla sopra di sé ma Lea si staccò dalla sua presa dandogli uno schiaffo dietro alla nuca.
Quando Cory la guardò con aria interrogativa, lei iniziò il suo monologo.
“Mi sveglio stamattina con un dolore perforante alla testa, non riesco nemmeno ad alzarmi che subito la bile mi sale alla gola. Quindi corro in bagno a vomitare Dio solo sa tutto l’alcool che ho bevuto ieri sera. Ma la cosa peggiore è un’altra. Oltre ad avere l’aspetto di una pazza che non sa truccarsi né tanto meno acconciare i suoi capelli, la mia mano sinistra è ricoperta da una benda che copre delle ferite, in più non trovo più la mia fede nuziale. Quindi cerco di svegliare mio marito per cercare un minimo di supporto morale dato che sto impazzendo e lui cosa mi dice appena apre gli occhi?!  ‘Piccola sono pronto per un altro round’ !” Lea ripetè l’ultima frase imitando la sua voce.
 
Cory non poté fare a meno di ridere e di pensare che come al solito Lea era la solita regina del dramma. Ma quando vide il suo sguardo infuriato cercò di nascondere il suo sorriso, stampandosi sul volto uno sguardo forzatamente serio.
“Bene amore hai ragione. Anche a me gira la testa, non ricordo nulla di ieri sera e a quanto pare abbiamo un paio di problemi da risolvere.” Disse con tono veramente preoccupato.
“Un paio di problemi? A me sembrano più di un paio, dal momento che hai persino un tatuaggio sull’anca destra.”
Cory immediatamente controllò la sua anca e guardò con orrore il tatuaggio. Era davvero così ubriaco da essersi fatto un tatuaggio?!
Lea rise per qualche secondo osservando la sua espressione di terrore. “Però Monteith, anche da ubriaco rimani un romanticone”
Il suo tatuaggio era una frase : If you say so… Le parole erano scritte in una calligrafia arricciata e al termine di essa vi era un cuoricino.  Per fortuna anche da ubriaco aveva avuto il buon senso di farsi un tatuaggio in un luogo privato, che nessuno avrebbe potuto vedere. Bene, a parte sua moglie. I suoi amici lo avrebbero preso in giro per sempre, altrimenti.
“Ah ah ah” rise Cory senza allegria “Io non sarei così divertito dato che mi sembra ovvio che ci siamo fatti dei tatuaggi corrispondenti. Scommetto che da qualche parte sul tuo corpo c’è la scritta I love you more…”
Lea guardò inorridita suo marito. Cavolo, aveva ragione. Immediatamente cominciò a setacciare il suo corpo. Bloccò  la ricerca quando vide le famigliari parole scritte sotto il suo seno destro.
“Non ci posso credere!” disse sgranando gli occhi. Cory iniziò a ridere facendosi beffe di lei. “Però signora Monteith, anche da ubriaca rimani una romanticona” disse ripetendo le sue parole.
 
“Vai al diavolo!” gli rispose Lea senza umorismo.
 
Improvvisamente entrambi udirono un lamento provenire dal balcone. Sembrava proprio un lamento umano. Dopo aver indossato delle vestaglie per coprirsi, si recarono verso lo spazio aperto. Entrambi rimasero shockati alla visione di un uomo nudo che dormiva beatamente nel loro balcone.
Dopo qualche secondo, l’uomo si spostò ed aprì gli occhi. Appena si accorse della presenza della coppia, questi si alzò in piedi stiracchiandosi senza timore di mostrarsi nudo.
Lea emise un wow muto alla visione del suo inguine e Cory offeso le coprì gli occhi.
“Ehi ragazzi, buongiorno! Non mi avete fatto dormire molto bene la notte scorsa! Siete davvero delle belve! Ci avete dato dentro per almeno due ore. Argh” disse imitando il verso di un leone. Gli sposi erano muti mentre osservavano l’uomo di fronte a loro.
“E tu chi diavolo sei?” chiese improvvisamente Cory con tono confuso.
Dopo essersi rimesso la biancheria intima il giovane parlò.
“ Cavolo, non ricordate proprio nulla? Dovevate essere davvero ubriachi l’altra sera. Bene, mi presenterò di nuovo a voi. Sono William Sherrod e sono un consulente di viaggi. Ci siamo incontrati ieri sera, non ricordate?”
Entrambi scossero la testa negativamente.” Bene, quindi credo che vi dovrò raccontare quello che è successo ieri!”
 
16 Febbraio 2012 (il giorno prima)
Lea si accasciò stancamente tra i cuscini riprendendo fiato. Era il loro secondo giorno di luna di miele e non avevano praticamente lasciato la camera da letto della loro suite a Cabo San Lucas.
Avevano considerato divertente l’idea di una maratona di sesso, e così era stato ma si stavano perdendo il meraviglioso paesaggio che li circondava.
Quando il sole cominciò a calare, dopo l’ennesimo orgasmo, decisero di esplorare un po’ il luogo e si recarono in spiaggia per una passeggiata romantica.
 
Stavano camminando sulla sabbia quando improvvisamente Cory sentì chiamare il suo nome da una voce femminile. Lui e Lea si girarono di scatto trovandosi di fronte una ragazza alta dai capelli color corvino.
“Non ci credo che ci rincontriamo qui! Ti ricordi di me? Sono Kathline, da piccoli giocavamo sempre insieme!” Cory sembrò scavare nei suoi ricordi per qualche secondo ma subito si ricordò della ragazza. Non la ricordava così … prosperosa. Si diede dell’idiota da solo, l’ultima volta che l’aveva vista aveva otto anni, ovviamente non poteva avere le forme di una donna.
“Katy! Quanti anni sono passati?! Più di venti! Come hai fatto a riconoscermi?” la donna gli saltò fra le braccia dandogli una stretta amichevole. Cory si voltò verso Lea, i suoi occhi erano due fessure e il suo sguardo gli stava praticamente dicendo ‘chi diavolo è questa e per quale motivo ti sta abbracciando?’
Intuendo il fastidio di sua moglie, Cory si divincolò dall’abbraccio.
“Beh ti ho seguito in televisione, è per questo che ti ho riconosciuto!” rispose la donna con voce stridula. Sembrava un tantino folle ma d’altronde, da quel che ricordava, lo era sempre stata.
“A proposito, lei è mia moglie Lea, siamo in viaggio di nozze” per la prima volta da quando la conversazione era iniziata la ragazza si accorse della presenza della brunetta. Lea le sorrise fintamente e le strinse la mano, un po’ troppo forte del normale.
“Vedi Lea, io e Katy ci conosciamo sin da bambini, le nostre mamme erano amiche da giovani e noi giocavamo sempre insieme” Le spiegò Cory, Lea annuì guardando altrove facendogli capire di non essere interessata. Avevano appena messo piede fuori dal loro hotel ed era già nei guai? Forse aveva ragione a voler restare per sempre in quella camera da letto.
Improvvisamente un uomo biondo si avvicinò a Katy e le sussurrò qualcosa, la mora annuì e si rivolse ai novelli sposi.
“Ragazzi, mio cugino Will mi ha appena detto che stasera un suo amico darà una festa, se non avete altri piani per la serata potete venire. Sarà super divertente!”
Cory aprì la bocca per rifiutare l’invito ma Lea lo fermò prendendo la parola.
“Bene grazie, sicuramente saremo lì, non abbiamo altri impegni!” Cory la guardò confuso. Cosa stava cercando di fare?! Katy lasciò loro l’indirizzo e se ne andò con suo cugino.
 
Quando rimasero soli, Cory tentò di scusarsi. “Amore mio, so che quella ragazza ti ha dato fastidio e ti posso assicurare che non devi essere gelosa per lei. Non me la ricordavo nemmeno, e comunque perché hai accettato l’invito? Pensavo che avessimo già dei piani per questa sera!” disse maliziosamente alzando un sopracciglio e stampandosi sul volto il suo classico mezzo sorriso.
“So che non devo essere gelosa di quell’oca svampitella, ho accettato l’invito perché voglio divertirmi e abbiamo bisogno di uscire da quella camera da letto. Quando torniamo a Los Angeles ci terrei ad aver ancora una vagina !” gli rispose Lea seccamente. Non gli diede l’opportunità di replicare che subito aggiunse “Adesso andiamo, non voglio arrivare tardi alla festa!”
 
Quando entrambi entrarono nel locale in cui si stava tenendo la festa, rimasero sconvolti alla visione di tante persone già così ubriache.
“Ciao io sono Will Sherrod, il cugino gay di Katy” pronunciando la frase il giovane guardò Cory come un pezzo di carne e dopo gli fece l’occhiolino.
“Uhm okay, noi siamo Lea e Cory e siamo in viaggio di nozze!” rispose il canadese visibilmente imbarazzato.
“Ma certo che so chi siete sciocchini! Forza, prendete un drink e divertitevi, dall’altra parte della sala c’è uno schiuma party! Non potete perderlo!”
 
Non sapevano quale assurdo motivo gli avesse convinti a farlo, ma entrambi cominciarono a bere e i loro sensi si oscurarono sempre di più. Parteciparono ai diversi giochi che si stavano tenendo. Improvvisamente Lea sentì la necessità di andare in bagno e si allontanò momentaneamente da Cory.
Subito Katy approfittò della solitudine del ragazzone e si fiondò verso di lui.
“Ehi CorCor ti stai divertendo?” disse la donna ancora bevendo il drink alcolico dalla cannuccia.
Cory annuì, si sentiva terribilmente stordito.
 “Sai non ti ricordavo così bello! Sei diventato un macho!” subito la ragazza attaccò le labbra alle sue, Cory era così ubriaco che gli ci vollero circa trenta secondi per capire quello che stava succedendo, ma prima che potesse staccarsi da lei,  la ragazza venne tirata con forza da lui.
Subito si accorse che sua moglie stava tirando i capelli della mora, la ragazza la spinse e Lea subito le diede un gancio sinistro sullo zigomo. “Stai lontana da mio marito!” Le gridò. Katy stava per rialzarsi e Lea prese la mano di Cory ed entrambi uscirono di corsa dal locale.
Lea cominciò a ridere istericamente, aveva appena picchiato una donna, non poteva crederci. In genere non era per la violenza, ma l’alcool aveva completamente inebriato i suoi sensi.
Will si avvicinò alla coppia. “Ragazzi ho assistito alla scena e volevo complimentarmi con te! Mia cugina se lo meritava!” il giovane uomo rise. “Adesso se fossi in voi io mi allontanerei da qui! Venite, andiamo a fare una passeggiata”
 
17 Febbraio 2012 (tempo presente)
Gli sposi ascoltarono attentamente tutta la storia, erano sconvolti. A quanto pare da ubriachi, la loro coscienza e buon senso non li accompagnavano.
“Bene, questo spiega la benda sulle nocche. Ma non spiega perché abbiamo dei tatuaggi o perché non trovo più la mia fede nuziale” disse Lea riflettendo.
“Quando siamo usciti dalla festa siamo andati a fare un giro, siamo passati vicino ad un negozio di tatuaggi ed entrambi avete insistito per farne uno. Io non vi ho fermati, sembravate davvero convinti” spiegò Will.
“Voglio sapere quale razza di tatuatore faccia dei tatuaggi a due persone palesemente ubriache” disse Lea scuotendo la testa incredula.
“Insomma i vostri tatuaggi vi sono piaciuti così tanto che avete deciso di pagare l’uomo con la fede nuziale di Lea, dato che non avevate soldi con voi!” continuò Will ridacchiando.
Entrambi urlarono “COSA?! Un tatuatore in questo momento ha il mio anello di nozze?! Dobbiamo andare a recuperarlo subito!”
 
20 Febbraio 2012
Lea e Cory erano da poco tornati dalla loro luna di miele. Erano seduti nel salotto con i genitori della brunetta e stavano raccontando loro il viaggio. Bene, avevano tralasciato molti elementi come la maratona di sesso o l’incredibile sbronza che si erano presi. Entrambi sorrisero ricordando quello che li era capitato. Non era stata di certo una luna di miele convenzionale, ma d’altronde il loro matrimonio era stato altrettanto folle, quindi questa situazione sembrava abbastanza normale. Lea sorrise quando vide la fede di nuovo al suo dito. Per fortuna il tatuatore era stato ragionevole.
Tirando le somme era stata una bella esperienza: si erano divertiti, avevano passato tantissimo tempo insieme, avevano visitato dei luoghi stupendi e aveva conosciuto un nuovo amico. Will, per quanto fosse estroso e a volte folle, si era rivelato un buon amico e loro si erano ripromessi di rivedersi.
Cory stava mostrando ai genitori di Lea le numerose foto del loro viaggio, notò che c’erano anche dei video e Cory stava per farli partire quando il telefono della bruna squillò annunciando l’arrivo di un messaggio.
Era da Will.
 
Ragazzi mi sono scordato di dirvi che la sera in cui eravate ubriachi,
avete girato un video sexy!
Mettetelo al sicuro mi raccomando ;)

 
Non appena Lea capì il testo del messaggio si fiondò sul televisore e spense lo schermo. Era proprio stata una luna di miele da leoni!









 
Angolo autrice: ed eccoci di nuovo qui con il sequel di "Le Pagine della nostra vita". Sono felicissima di essere ritornata a scrivere e spero che anche questa fiction abbia tante risposte come la precedente. Come avete potuto vedere riprendiamo le cose da dove le avevamo lasciate ma come ho spiegato nell'introduzione non sarà sempre così. Le date varieranno da un capitolo all'altro ( per farvi capire il capitolo successivo potrebbe essere ambientato anche nel 2030 e il prossimo ancora potrebbe tornare nel 2012). Un'altra importante cosa che vi devo dire: la data attuale è 2012. Dovete sempre tenere questo in mente. Cory ha trent'anni e Lea ventisei. Comunque non vi preoccupate, farò in modo che non siate confusi dall'alternarsi degli anni. Ogni volta vi darò delle indicazioni affinchè la storia risulti chiara! Spero che vi siate divertiti leggendo questo primo capitolo. Come al solito cercherò di aggiornare il prima possibile. Aspetto i vostri commenti per capire se siete interessati alla lettura e se devo continuare a scrivere o meno <3
  
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