Vegeta baciò Bulma sul
collo.
Lei si godeva il
calore di quel corpo muscoloso e forte a contatto con il suo, esile e docile.
Dopo la splendida
notte passata insieme, aveva desiderato che l’alba non spuntasse più, per
rimanere ancora con lui.
Con un minimo di
forza, lui si mise sopra di lei e la bloccò sul letto.
I raggi deboli
dell’alba penetrarono dalla finestra, mentre i due si scambiavano il loro
amore.
Chichi si risvegliò
con un terribile mal di testa e con un senso di nausea.
Se ne stava buttata
nel letto, maledicendo la sua amica Bulma che l’aveva portata in discoteca.
Solo dopo alcuni
minuti si rese conto che non era sdraiata sul suo letto, non era nella sua
camera e soprattutto non era a casa sua.
Cercò di ricordare
cosa fosse successo, ma l’unica cosa che riuscì a ricordarsi fu il suo nome:
Goku.
Era stato come un
fulmine a ciel sereno, non voleva ammetterlo, ma mai con Marc aveva provato una
cosa simile, non sapeva descriverla, ma le era bastato guardarlo per qualche istante
perché il suo cuore cominciasse a battere all’impazzata.
Le ci volle ancora più
tempo per rendersi conto che sotto le coperte non indossava niente, neppure le
mutande.
- Cazzo!- disse
alzandosi e infilandosi le mutande e i jeans.
Frugò in tutta la camera
cercando la maglia e il reggiseno ma non li trovò.
Sollevò le coperte e,
guardando il lenzuolo macchiato, si rese conto di come erano andate veramente
le cose.
- Cerchi qualcosa?- le
chiese una voce alle sue spalle.
Lei sobbalzò per lo
spavento. Abbassò il lenzuolo e solo dopo qualche minuto ebbe il coraggio di
voltarsi e di guardarlo in faccia: stava appoggiato con una spalla al muro,
mentre sorseggiava del caffè bollente.
Nonostante il freddo
era scalzo e indossava dei pantaloni neri e una canottiera grigia.
Sorrideva.
Come poteva sorridere
dopo quello che era accaduto? E poi, era un sorriso di soddisfazione o uno di
compassione nel vedere la sua faccia sconvolta?
Chichi non seppe
trattenere la rabbia:
- Cosa c’è di tanto
divertente?- gli chiese mentre si copriva con la maglietta di lui
- Non pensavo che una
ragazza bella e simpatica come te fosse ancora vergine…- disse mentre
continuava a bere
- Io…- disse lei
arrossendo
- Non devi
vergognarti- le disse lui sorridendole.
Questa volta il suo
sorriso era diverso: sembrava rassicurante.
Chichi avrebbe
desiderato sorridergli a sua volta, ma si impose l’autocontrollo; recuperò lo
sguardo serio:
- Dov’è il m…-
- Il tuo reggiseno?-
- Si, anche quello…e
la mia maglia?-
- Giù in salotto. Ma
se vuoi puoi restare così…- le disse lui sapendo che la cosa l’avrebbe mandata
su tutte le furie
- Idiota!- rispose lei
scendendo le scale e raggiungendo il salotto.
Lui scese a sua volta;
Chichi stava per togliersi di dosso la maglietta di lui quando si accorse della
sua presenza.
- Ti spiace uscire?-
- Questa è casa mia…-
- Potresti cambiare
stanza? Mi devo cambiare-
Lui finse di rendersi
conto solo in quel momento il motivo per cui lei voleva che uscisse e rispose:
- Stai tranquilla…ho
già visto tutto-
Lei aprì la bocca per
urlargli contro, ma poi si accorse del suo sorriso soddisfatto.
Si era resa conto che
lui si divertiva a provocarla e che provava ancora più piacere nel vederla
arrabbiarsi.
Decise così di
cambiare tattica: si sedette sul divano e finse di piangere.
Goku cominciò a sudare
freddo:
- Ok ok, scusa…non
volevo dire quello che ho detto…- le disse avvicinandosi.
Lei smise
immediatamente di fingere, però non si sentiva soddisfatta e c’era qualcosa
dentro di se che le impediva di sorridere.
- Cosa c’è?- le chiese
vedendola preoccupata
- Come ho fatto a
venire a letto con te…-
- Non capisco-
- Insomma, non ti
conosco nemmeno; mentre conosco da due anni il mio fidanzato e devo ancora
andarci a letto insieme!-
- Bhè…non ti conosco
bene come lui, però so che ti chiami Chichi, hai compiuto ieri 18 anni,
frequenti l’ultimo anno del liceo, le tue migliori amiche sono Bulma e C18, sei
una delle più brave della classe, il tuo fidanzato si chiama Marc ed ha 20
anni. È intelligente, gentile e lo ami. Tua madre non c’è più e sei molto
affezionata a tuo padre e ai tuoi nonni. Cosa ne dici?-
- Dico che sai solo le
cose superficiali. Ad esempio: sai qual è il mio colore preferito? Il film?
L’attore? Il cantante? L’hobby? Il poeta?
- Non ne ho idea-
- Lui li sa…-
- Ti credo! State insieme
da due anni, io ti conosco da ieri sera! Però ho provato qualcosa che lui non
conosce- finì sorridendo
- Ma la vuoi
piantare?!? Comunque…tu sai molto su di me ma io…-
- Vuoi sapere qualcosa
di me? Allora…mi chiamo Goku, il mio compleanno è il 21 febbraio, frequento
l’università, i miei migliori amici sono Vegeta e Crilin, ho ottimi voti, adoro
lo snowboard e il surf, sono rimasto orfano fin da bambino ma dopo due anni in
orfanotrofio sono stato adottato, il mio colore preferito è il verde e…-
- Quanti anni hai?-
gli chiese interrompendolo
- Secondo te?-
- Mmm…non saprei.
Diciamo 20-21?
- Sbagliato. Sono 22…-
- Fantastico! Ho fatto
l’amore con uno che non conosco e che per di più ha 22 anni…-
- Lo sai che potrei
offendermi?!? Comunque il peggio deve ancora arrivare…-
Lei lo guardò con
sguardo interrogativo:
- Non sarai…-
- Fidanzato? Esatto!-
- Maledizione!-
- Tu e lei avete la
stessa età, è bionda con gli occhi verdi, alta e magra, le piace il colore
azzurro e lo sci, ha un tatuaggio sul collo che raffigura un…-
- Un cuore?-
- E tu come fai a…-
- Si chiama Emily
vero?-
- Vi conoscete?-
chiese lui alzandosi
- Non ci credo! Io
odio quella razza di ochetta!! Vedo già la sua faccia quando le dirò che sono
andata a letto con il suo adorato fidanzatino…-
- Non oserai…-
- Perché non dovrei?-
- Ok…calmiamoci. Cosa
vuoi per tenere la bocca chiusa?-
- Voglio che quello
che abbiamo fatto non esca da questa stanza: non dovrai dire niente a
nessuno…nemmeno a Vegeta. Chiaro?-
- Andata…-
- Ma posso saper come
fai a sopportarla? Lei è così, così…-
- Una volta era
diversa: dolce, simpatica, affettuosa…ora non lo è più…-.
Chichi scorse nel suo
sguardo un velo di tristezza, e capì che aveva toccato un tasto doloroso.
- Ma che giorno
siamo?- chiese cercando di cambiare discorso
- Dovrebbe essere…non
ne ho idea-
I due si voltarono
immediatamente verso il calendario in cucina: l’11, venerdì!
- Cazzo!- dissero
quasi all’unisono
- Io ho scuola…- disse
lei
- E pure io…e sono già
meno dieci alle otto!-
- Chiamo mio padre e
gli dico di…-
- Non essere stupida,
ti ci accompagno! Ho portato tantissime volte Emily…-
Detto questo l’afferrò
per la manica e la portò nel garage.
Una splendida ferrari
rossa troneggiava nella stanza spoglia:
- Hai una ferrari?!?-
- Odio andare a scuola
con questa macchina, ma la porche è a riparare…-
- Aspetta: hai anche
una porche? Ma quanti soldi…-
- Mio padre ha i
soldi. Ma ora muoviti-
Chichi arrivò a scuola
nel giro di pochi minuti.
Salutò Goku che poi
ripartì a tutta velocità.
Una voce la sorprese
alle spalle:
- Ciao Chichi-
Lei, che aveva riconosciuto la voce, si voltò di scatto:
- M…Marc…-
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Allora?
Che ve ne pare del secondo capitolo? Spero vi sia piaciuto anche se devo
ammettere che non è il massimo…
Ringrazio
moltissimo:
- bellissima90
- jojoND
- tenshifly
- hachi92
- cagina
che hanno
recensito il primo capitolo...vi prego continuate a seguirmi!
Un grande
saluto a chiunque legga questa storia da gokina94.