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Autore: Liza_Waters4    24/06/2014    4 recensioni
Elizabeth Sanderson è la tipica ragazza che ogni uomo sogna... Bella, con un fisico da sballo e famosa tra i ragazzi.
Ma lei non regge più questa monotona popolarità.
Quando un giorno, trova l'unico ragazzo che l'abbia mai rifiutata.
E lui le cambierá la vita.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Durante il tragitto non si scambiarono una sola parola. Solo il rombo del motore e qualche singulto a tradimento di Zac.
Elizabeth teneva gli occhi sulla strada, le mani ben salde intorno al volante. Non osò nemmeno una volta posare lo sguardo su Zac, il quale stava appoggiato al finestrino, con una mano che sorreggieva la testa cadente.
Il vento leggero scompigliava i capelli di Elizabeth e mitigava un po' il caldo asfissiante di inizio giugno.
Finalmente Zac si decise a rompere il ghiaccio. -Dove stiamo andando?-
-Vedrai. Siamo quasi arrivati- rispose distogliendo per un istante lo sguardo dalla strada, per concentrarsi su quel viso perfetto anche se triste, e le labbra carnose che si schiusero come per dire qualcosa, ma ci ripensò.  
Dopo circa cinque minuti, Elizabeth si fermò in un parcheggio di un locale, pieno di auto costose, come la sua d'altronde.  
Un'insegna al neon era appesa in alto, e a caretteri stratosferici c'era scritto "Chris Paradise".
Entrarono dal retro, da una porticina che a stento stava in piedi.
Elizabeth conosceva bene quel posto.
Ad accoglierli c'era uno strano tizio con i capelli afro e una tutina giallo e rosa fosforescente molto attillata.
-Oh Elizabeth! Cara! Qual buonvento ti porta qui?- domandò con voce ottavata.
La prima volta che Elizabeth ci parlò, pensò che facesse apposta ad utilizzare quella voce, ma col tempo capì che in realtá era del tutto naturale. Okay, forse non del tutto, ma quasi.
-Ciao Chris- salutò sorridente Elizabeth. -Lui è Zac, un mio amico.  Ha bisogno di distrarsi un po'...- continuò lanciando uno sguardo di intesa, che Chris afferó al volo.
-Vieni tesoro- prendendo Zac sotto braccio, il quale lo guardava abbastanza impaurito. Ma non ne aveva motivo.
Era un bravo ragazzo, anche se poteva non sembrarlo.
Semplicemente era un tantino effemminato.
Glielo aveva fatto conoscere Miryam, e lui si era subito affezzionato a lei. E lei aveva ricambiato.
Era una specie di fratello maggiore per lei, ed era il proprietario di quel locale.
Locale che le aveva fatto scoprire ancora Miryam.
Era pieno zeppo di ragazzi in cerca di sesso, ma se tu gli facevi capire che non ne avevi intenzione, loro ti lasciavano in pace.
Ed era anche per questo che l'adorava.
Ma quello che le piaceva di piú era l'atmosfera che regnava: le luci abbaglianti, la musica a tutto volume...
Per qualche strano motivo la estraniavano dal mondo per qualche ora.
Nel frattempo Zac e Chris se n'erano andati, probabilmente a cercare qualche bella ragazza.
Improvvisamente Elizabeth peró si ricordò che lui una ragazza l'aveva giá, e che l'avrebbe odiata a morte se avesse scoperto quello che aveva intenzione Chris.
Così si addentrò nel vivo del locale. Scrutò tra la folla che la schiacciava, ma anche con i tacchi non riusciva a vedere niente, e lei era normalmente alta.
Insomma, che ci voleva a trovare una tuta sgargiante?
Cercó ancora, ma nulla da fare.
Poi si bloccò all'istante.
Di fronte a lei, Miryam era tranquillamente seduta su un divanetto di pelle, flirtando con un ragazzo che avrá avuto su per giù la loro etá.
"Strano" pensó ironicamente Elizabeth "Di solito punta a quelli più grandi".
Disgustata da quella che un tempo era la sua migliore amica, continuò la ricerca. Infondo non doveva interessarle se era lì o meno.
Senza dover girare troppo, trovò Zac seduto al bancone, con gli occhi fissi in un punto vuoto.
Lentamente Elizaberh gli si avvicinò, e poggiandogli una mano sulla spalla domandò: -Tutto bene?-
Lui si giró di scatto, per poi annuire dolcemente.
-Chris?-
-Ha ricevuto una telefonata e subito dopo mi ha detto di bermi qualcosa, e che sarebbe arrivato dopo- rispose con voce roca.
Nel frattempo il barista stava preparando un cocktail, mischiando diversi tipi di alcolici, alcuni dei quali nemmeno conosceva.
Elizabeth si sedette accanto a lui, silenziosa.
Quando il barista, un tipetto arzillo con dei riccioli biondi, porse il bichiere a Zac, Elizabeth ne fu sorpresa. Insomma, pensava che andando al gruppo non prendesse più alcun tipo di stupefacenti e invece...
Zac ne bevve un sorso, anche se sembrava giá ubriaco fradicio, gli occhi contornati da cerchi rossi.
Poi gliene offrì un po' ma Elizabeth rifiutò subito -Oh no grazie, sono astemia-.
Solo dopo, si rese conto di ciò che aveva appena detto. E a quanto pare anche Zac -Sei astemia? Ma scusa... Non ti drogavi?-
Elizabeth si morse un labbro, come per cercare di punire la sua bocca per aver parlato.
-Si ma vedi...- inizialmente aveva intenzione di mentire, come sempre, ma improvvisamente cambiò idea. Infondo nessuno sapeva la veritá, e si sentiva un messo sullo stomaco, così decise di raccontare la versione reale dei fatti. -Vedi, io non mi sono mai drogata in vita mia. Nemmeno una volta. Il fatto è che, vedi quella ragazza seduta lì?- iniziò Elizabeth indicando Miryam -Ecco, lei era la mia migliore amica. Ho detto 'era' perchè una sera che era a casa mia mi ha confessato di drogarsi. Quando se n'è andata ha lasciato uno spinello sul mio letto, i miei l'hanno trovato e ora... Bhè eccomi qua.- concluse sospirando. Decise di evitare la parte della prostituta. Infondo non serviva alla storia.
-E non hai detto nulla ai tuoi?- domandò meravigliato, scolandosi il bicchiere.
Intanto il barista ne aveva giá preparato un altro, che andò subito a finire nella stretta di Zac.
-No.. Non mi andava di tradirla- rispose con lo sguardo rivolto in basso.
Lui scosse la testa disgustato, finendo tutto d'un sorso anche il secondo bicchiere. -Tu meriti le stelle-
Lei scattò la testa verso di lui -Cosa?-
Aveva detto una cosa bellissima. Solo che a quel punto era giá sbronzo e non sentì nemmeno Elizabeth.
Il momento romantico era svanito in un lampo.
Dopo un po' Elizabeth sconsolata, decise che era ora di riportare Zac a casa, il quale completamente sbronzo, si era addormentato.
Lo prese sulle spalle, e si stupì di quanto pesasse. Okay che era alto e i muscoli non gli mancavano, ma non immaginava pesasse così tanto.

Piano piano lo sistemò in macchina, e doveva ammetere che non le dispisceva stargli così vicina. I loro corpi uniti, e il suo profumo scadente che nonstante ciò Elizabeth giá adorava.
Per fortuna Elizabeth non aveva bevuto, se no non avrebbe avuto idea di come sarebbero tornati a casa.
Trovò l'indirizzo di Zac sulla sua carta d'intentitá e si soffermò ad ammirare la sua immagine.
Dio se era bello.
Quandò tornó a casa, i suoi dormivano e cercò di fare il meno rumore possibile. Se avessero scoperto che era tornata così tardi, l'avrebbero chiusa in casa a vita.
Quando si mise a letto, Elizabeth si addormentò con ancora in mente il dolce sorriso di Zac nella carta di identitá.





~Piccolo spazio autrice~
Allora so che questo capitolo è un pochino corto, solo che fra esami e altro non avevo molto tempo. Solo che non volevo farvi aspettare troppo.
Come sempre scusate gli errori di battitura e spero che vi piaccia.
Commentate in tanti.
~Liza♥
  
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