Tatsumi era arrivato all'indirizzo che Hisoka aveva scorto
nella mente del compagno ma quella che si trovò davanti non era proprio quello
che si era aspettato, davanti a lui non c'era un magazzino al cui interno c'era
un laboratorio come nel loro ultimo incontro ma c'era una villa in splendido
stile misto.
La casa era totalmente bianca, tutto la facciata che dava
sulla strada era contornata da splendide colone in stile corinzio, le finestre
erano strutturate in maniera diversa a ogni piano ma tutte erano fatte con
vetri colorati che rappresentavano splendidi angeli.
Sul subito lo shinigami pensò che il ragazzino avesse visto
male, quella sembrava più la casa di un miliardario magnate occidentale più che
quella di un medico pazzo ma decise di dare comunque un'occhiata, non aveva
nulla da perdere in fondo, quindi sotto forma di spirito attraversò prima il
cancello e poi la porta della casa; si ritrovò in un enorme atrio con arazzi
pregiati lungo tutta la parete e una scala in marmo che portava al piano superiore,
si avviò lungo corridoio ma dal piano di sopra sentì una voce singhiozzante
dire di no a qualcuno perciò tornò indietro e iniziò a salire.
Era ormai arrivato a metà delle scalinata quando sentì un
gemito di dolore seguito da un singhiozzo, il suo udito riconobbe
immediatamente la voce...era quella di Tsuzuki.
Aumentò la sua aura spirituale così da avere un corpo e
corse nella direzione da cui arrivava il pianto e i rifiuti, alla fine arrivò
davanti a una porta in ebano e senza pensarci due volte la aprì ma non era
preparato a ciò che vide.
Asato era disteso su un letto matrimoniale a baldacchino
completamente nudo ,coperto di tagli, con le mani legate alla sbarre dietro il
letto e su di lui stava Muraki con un coltello in mano e che indossava solo i
pantaloni mentre la camicia stava adagiata sulla sedia con i vestiti dello
shinigami moro, quest'ultimo nonostante le ferite non tentava in alcun modo di
ribellarsi stando invece immobile a subire.
-Tsuzuki! Maledetto che gli hai fatto! Io ti ammazzo!-
Solo allora i due uomini si accorsero di non essere soli, il
dottore baciò lo shinigami legato per poi sedersi sul letto rivolto al biondo
mentre il ragazzo dagli occhi di ametista dopo aver ricevuto il bacio girò il
capo dalla parte opposta a dove stava il compagno.
-Signor segretario dell'Enma-cho quale onore averla qui...se
vuole unirsi a noi ne saremo felici di accoglierla, non è vero Tsuzuki?-
-Sono qui per salvare Asato! Lascialo subito andare!-
Muraki inclinò di lato la testa, fingendo un espressione
interrogativa, ma sulle sue labbra rimaneva disegnato un sorrisino sadico quasi
a sbeffeggiare chi aveva di fronte.
-Salvarlo? Non capisco? Asato è venuto qui di sua spontanea
volontà..Vero?-il ragazzo annuì timidamente- Quindi non capisco perchè mi debba
prendere le sue minacce?-
Seichiro sentì una stretta al cuore, tutto questo era tutta
causa sua e delle sue paure, non c'erano giustificazioni, conosceva Asato e
sapeva che si sarebbe sentito abbandonato e che avrebbe potuto fare idiozie ma
aveva preferito nascondere la testa sotto la sabbia e negare tutto allontanandolo
da sè con la scusa che non era giusto nei confronti di Hisoka, ma ora doveva
rimediare, doveva portare via da lì il suo Tsuzuki.
-Tsuzuki ascoltami ti prego!-la sua voce era dolce e
trasmetteva tutte le sue emozioni- Lo so, sono stato stupido...un vera idiota a
dirti che quel bacio era stato uno sbaglio, non lo penso! Te lo giuro- Asato si
voltò verso l'altro shinigami in lacrime- Io avevo paura di ferirti, di non
saperti proteggere e ti ho allontanato ma ho solo fatto peggio e ora me ne
rendo conto...ti prego torna da me...io...io...ti amo!-
Muraki si mise a ridere dopo aver ascoltato tutto questo
-Come sei dolce segretario- la voce si fece improvvisamente
dura- Ma ora lui è mio! Non ti vuole più! non è vero?-
Questa volta però il dottore rimase un attimo sorpreso per
ciò che sentì pronunciare da quella che credeva essere ormai la sua nuova
bambola
-Lasciami, lasciami andare...io voglio andarmene-
La voce non era forte ma ere decisa ma Muraki non era
affatto d’accorto e scattò verso Tsuzuki con il coltello in mano
-Se non sarai mio non sarai di nessun altro!-
Il coltello si posizionò sulla gola rimasto interdetto e
iniziò a lacerare la pelle ma Muraki fu scaraventato contro la parete e
imprigionato contro essa dallo spazio ombra di Tatsumi che intanto si era
proteso in avanti verso Asato per liberarlo dal letto, quando lo ebbe slegato e
aiutato a vestire scese dal letto dirigendosi verso il medico ancora
imprigionato
-Tu! Ora me la pagherai per ciò che gli hai fatto!-
Ritirò versò di sè l'ombra pronto a sferrare l'attacco
decisivo al medico ma questo alzo la testa a guardalo con ira
-Stai attento perchè ti ucciderò in futuro e mi riprenderò
Tsuzuki!-
Detto ciò sparì mentre l'ombra dello shinigami stava per
trafiggerlo al cuore.
Allora Tatsumi andò da Asato che stava seduto oltre la porta
e lo abbracciò, in quel momento sentì che tremava.
-Stai tranquillo è tutto finito, ora torniamo a casa-
Quindi Seichiro lo prese in braccio e si diresse all'uscita,
nella sua mente c'erano pochi essenziali pensieri: Tsuzuki era salvo e ora
avevano l'eternità davanti per amarsi.
Ed ecco il penultimo capitolo...mi viene da piangere! Nn pensavo che la storia potesse essere tanto apprezzata e ringrazio tutti quelli che hanno commentato fino adesso ciò che ho scritto e spero di non deluderli nell'ultimo capitolo. Chi lo sa come la prenderanno gli altri?