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Autore: AuroraBuccy    24/06/2014    0 recensioni
Ci sono domande che prima o poi tutti si fanno sulla vita e sulle cose che essa ci riserva.
Questa è una storia che mette a nudo le debolezze di chi ama farsi domande e difficilmente riesce a trovare risposte soddisfacenti; ma anche una storia di ragazzi, di poesia e di riflessioni.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando lo vide per la prima volta capì immediatamente che sarebbe stato diverso.
Solitamente evitava qualunque tipo di rapporto con le altre persone ed era veramente un peccato.
Gli occhi scuri e dall'eterna espressione a metà tra l'impaurito e lo spaesato emanavano un non so che di dolcezza innocente. Contribuivano poi i capelli a dare questa impressione; o forse era lo sguardo, sfuggevole, che troppo sovente accarezzava il pavimento?
Fosse stato per lei non sarebbe mai andata a quella festa ma lo aveva fatto per la sua migliore amica. Si era pentita, ma ora la sua attenzione era catalizzata da quel ragazzo.
Come situazione potrebbe sembrare banale per una ragazza di 16 anni. Eppure per Alba era tutto assolutamente nuovo.
Aveva vissuto per anni in una teca di cristallo e, improvvisamente mossa dalla curiosità per il mondo, si era buttata in cose più grandi di lei. Vista così faceva quasi compassione per il modo in cui si guardava intorno, scrutava e si soffermava su tutti i particolari della stanza, senza però parlare con nessuno.
Non si stava divertendo per niente, ma sapeva di non potersene andare, così continuava a fare il soprammobile della situazione.
Mentre meno se lo aspettava sentì che qualcuno da dietro la sua spalla destra le aveva chiesto qualcosa, facendole in questo modo perdere il filo dei suoi pensieri. La ragazza che le aveva parlato aveva un bel viso nonostante la bocca un po' larga. Alba si era girata ma, non avendo capito, squadrava  la sconosciuta.
-Che bei capelli!- ripetè la ragazza che adesso Alba si immaginava come una specie di ranocchia, -Da quanto tempo non li tagli? Sono lunghissimi; sembri proprio una principessa, anche per come ti muovi-.
Cosa doveva rispondere lei? A parte il fatto che non ricordava quando si era mossa da quello sgabello se non per prendere da bere, c'era qualcosa nel tono della ragazza  che poteva sembrare quasi beffardo. Inoltre, non le era piaciuta la breve imitazione che la "ranocchia" aveva fatto di lei, aspettando la risposta.
-Grazie per i complimenti, e comunque non li taglio da 4 anni i miei capelli-. 
Chiusa la conversazione, non voleva più parlarci con quella. 
Come inizio non era promettente ma ormai era abituata a quel tipo di approccio. Tutti, ma proprio tutti, le facevano quella domanda.
Alba non sapeva se era un bene o un male: almeno non doveva dar prova agli altri delle sue dubbie capacità di conversatrice. Eppure la infastidiva il fatto che attirasse l'attenzione solamente per i suoi capelli. Soprattutto la tormentava il fatto che lei fosse solo questo per gli altri: quella con i capelli lunghi.
   
 
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