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Autore: Elisa Stewart    25/06/2014    1 recensioni
[Dani/Santana]
Dani cacciò un altro grido, buttando la testa all’indietro. Strinse forte gli occhi, sentendo le lacrime rigarle le guance. Le infermiere e il dottore non facevano altro che ripeterle sempre le stesse cose e ormai aveva anche smesso di ascoltarli già da un bel po’.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dani, Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dantana is the way!'
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The miracle of life
 
 
“Santana! Mi stai facendo innervosire, calmati e siediti!” Quasi urlò Kurt, osservando l’interpellata fare avanti e indietro davanti all’entrata della sala parto. La latina si fermò proprio davanti a lui, guardandolo con lo sguardo più feroce che avesse in serbo.
“Come faccio a calmarmi?! Mia moglie sta per partorire! Come diavolo mi calmo?!” Urlò gesticolando in maniera esagerata non curandosi di aver formulato la stessa domanda in modi diversi. Rachel si alzò, lanciando un’occhiata a Puck – il padre biologico del bebè, che però sembrava più tranquillo della latina- , alla sua destra,  e la raggiunse, poggiandole le mani sulle spalle.
“Ok, ora cerca di respirare a fondo. Se ti agiti è inutile. Dani starà bene e...” Venne interrotta dall’ennesimo urlo, proveniente dalla sala operatoria. Santana spalancò gli occhi e dischiuse leggermente le labbra.
“Al diavolo!” Mormorò, liberandosi dalla presa della coinquilina.
Dani cacciò un altro grido, buttando la testa all’indietro. Strinse forte gli occhi, sentendo le lacrime rigarle le guance. Le infermiere e il dottore non facevano altro che ripeterle sempre le stesse cose e ormai aveva anche smesso di ascoltarli già da un bel po’. Santana la guardava immobile, sull’uscio della porta. Non capiva perché, ma la sua intenzione di raggiungere l’amata per offrirle un sostegno morale, era svanita non appena l’aveva vista in mezzo a tutti quei dottori. Aveva il respiro affannato, la fronte era imperlata di sudore e le mani saldamente ancorate alle maniglie laterali del lettino. La latina si ritrovò a pensare che anche così era, ai suoi occhi, la settima meraviglia del mondo. Si diede immediatamente della stupida: la sua anima gemella aveva bisogno di lei e Santana stava pietrificata sull’usci a pensare a quanto fosse bella?
Avanti Lopez! pensò passandosi una mano sul viso, stento a riconoscerti. Deglutì a vuoto, mentre osservava tutti i presenti in sala.
“Avanti, spingi!”
“Forza, forza...”
“Ce la puoi fare.” Queste erano le frasi che ripetevano in continuazione alla biondina, che ormai sembrava averne abbastanza. L’urlo successivo fu quello che servì a Santana per riprendersi. Le sue gambe scattarono in direzione della moglie.
“Amore, sono qui.” Le disse, prendendole la mano e stringendola tra le sue. Dani la guardò incredula.
“Santana...”
“Avanti, insieme ce la faremo, ne abbiamo passate così tante.” La interruppe guardandola negli occhi e accarezzandole la testa. Proprio in quel momento, un’altra contrazione costrinse la bionda a piegarsi in avanti, stringendo la mano della mora e urlando ancora una volta.
“Io... Io non ce la faccio...” Mormorò esausta, abbandonandosi sui cuscini dietro la sua schiena. Santana le lasciò un bacio sulla tempia.
“Sì che ce la fai! Avanti, insieme...” I loro occhi si incrociarono e rimasero incatenati per una decina di secondi, fino a che l’ennesima contrazione non costrinse la più piccola ad interrompere il contatto visivo.
“Respira... Manca poco, amore. Ce la possiamo fare.” Le sussurrò ancora l’ex cheerleader, stringendo la sua mano.
Un’altra contrazione, un altro urlo al quale però, stavolta se ne unì un altro, più acuto e disperato. Dani si abbandono sui cuscini, ansimante ed esausta mentre la moglie le riempiva il viso di baci.
“E’ un maschietto.” Affermò uno dei dottori, avvolgendo il nuovo arrivato in una coperta bianca. Santana lasciò la mano della sua amata per avvolgere per la prima volta le braccia attorno a quel piccolo corpicino urlante. E non appena lo prese in braccio sentì una sensazione di gioia e di felicità mai provata prima. Sentì gli occhi inumidirsi e uno strano nodo alla gola.
“Ciao piccoletto...” Sussurrò voltandosi verso la neo-mamma, la quale aveva ripreso a respirare normalmente e ora guardava i due componenti della sua nuova famiglia con una certa nota di orgoglio negli occhi.  Santana le porse il bambino e lei non esitò un attimo. Lo prese in braccio e osservò il suo piccolo visino. La sua carnagione era la stessa di Puck.
“Beh, almeno non ha la cresta...” Scherzò la mora, come se le avesse letto nel pensiero. Dani rise anche se un po’ a fatica.
“Come si chiama il bambino?” Chiese una delle infermiere, avvicinandosi a loro. Santana lanciò un’occhiata d’intesa alla bionda che le sorrise debolmente, mentre le prime lacrime cominciavano a scendere dagli occhi.
“Sebastiàn... Sebastiàn Lopez...”
 
N.d.A.
Salve a tutti!
Eccomi di nuovo qui, con una nuova stramaledettissima dolcissima Dantana. Eh, sì. Ho deciso di ammazzarmi con una nuova scarica di fluff. Non so come mi sia venuta l’idea, quindi non chiedete!
Comunque! Colgo l’occasione per dare il bentornato a MC_Gramma (non preoccuparti, sono già al lavoro sulla long! Queste due mi hanno distratto parecchio, ma ora sono pronta a equilibrare la situazione!) e per ringraziare ancora una volta serengleepity per avermi aspettato pazientemente durante il mio periodo di assenza! Vi voglio bene, ragazze! :-* Ora vado, buonanotte a tutti!
Elisa.
  
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