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Autore: A n o n y m o u s Rei    25/06/2014    3 recensioni

“Lou sono le tre di notte dovresti essere a letto con me, invece di riguardarti partite dei Packers che sappiamo benissimo come finiscono.”
Forse il tono di Harry è accusatorio e potrebbe suonare come un mi manchi o il letto è troppo grande e freddo per una persona sola.
Ma Louis non ci bada e continua a fissare la televisione che manda la replica di una partita contro i Vikings del 2006.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One and only

A sabato che si avvicina sempre di più,
al mio corpo che ha deciso di tradirmi definitivamente e farmi passare la notte in bianco,
ai The Script e ai One Republic, una costante retroattiva della mia esistenza stessa.
 
 
“Lou sono le tre di notte dovresti essere a letto con me, invece di riguardarti partite dei Packers che sappiamo benissimo come finiscono.”

Forse il tono di Harry è accusatorio e potrebbe suonare come un mi manchi o il letto è troppo grande e freddo per una persona sola. Ma Louis non ci bada e continua a fissare la televisione che manda la replica di una partita contro i Vikings del 2006.

Nel 2006 Louis nemmeno sapeva dell’esistenza dei Packers, del football americano e tanto meno dell’NFL.

Louis fa finta di non averlo sentito e Harry ignora le lacrime che inumidiscono gli occhi del suo ragazzo.

Le vede ma decide di non darci peso.

“Fa come vuoi, dormi pure su questo stupido divano per il resto della vita se riesce a soddisfare il tuo ego da bambino troppo viziato e cresciuto!”

Louis non risponde mai quando Harry gli grida contro. È una tacita ammissione di colpevolezza verso tutti i suoi errori.

“Sei talmente viziato che hai comprato la squadra che ti ha buttato fuori per una tua cazzata! E perché? Perché volevi fare vedere che con i soldi che hai puoi comprare il mondo!”

Adesso Harry si aspetterebbe una reazione, un qualche tipo di insulto o un bacio dato con rabbia e sfinimento.

Ma Louis non risponde e solleva appena la maglia, mostrando il suo nuovo tatuaggio ancora coperto dalla pellicola trasparente.

Quello che si è fatto a Parigi con Eleonor, mentre litigava per la fila perché sentiva l’impellente bisogno di raccontare altro.

Barcolla, perché vuole mostrartelo meglio, sulle sue stesse gambe e si alza, inciampa nelle ciabatte che hai dimenticato ai piedi del divano Dio solo sa quando.

Sembra ubriaco, ubriaco di qualcosa che nemmeno tu sia identificare.

Ti si avvicina e finalmente puoi vedere quello che il mondo non ha ancora visto e forse non vedrà mai.

C’è scritto One and only, come sul tuo diario, quello che è stato paparazzato per caso, quello che doveva rimanere segreto.

“Questo Harry” il solo sentire il suono della sua voce ti fa stare un po’ meglio “Questo non lo posso comprare nemmeno con tutti i soldi che ho, perché non lo posso far vedere. Quei soldi non bastano a darmi il diritto di stringerti la mano o guardarti in pubblico e toccarti senza rischiare che ti sbattano dall’altra parte dell’oceano. Né questo, né i soldi né tutto me stesso mi da la possibilità di poterti amare come vorrei.”

È così vicino che volendo potresti anche abbracciarlo ma le gambe gli cedono ancora prima che tu possa allungare la mano e carezzarlo.

Cade a terra, sulle ginocchia e il silenzio viene riempito dalla telecronaca della partita che indica la meta di un giocatore dei Vikings e i singhiozzi di Louis.

Il nodo si scioglie, l’ancora affonda e il vascello si arena.

Cadi insieme  a lui e lo stringi mentre sorridi e lo baci e accarezzi il suo nuovo tatuaggio.

Ed è tutto così disarmonico, impacciato, ingiusto e bagnato che se non stessi già piangendo scoppieresti in lacrime per tutto quell’amore che non sa più come mostrarti.

Ti prende il volto tra le mani e ti bacia.

“Tu sei l’unico e il solo, Harry” te lo sussurra all’orecchio ma sembra che te lo stia gridando.

E Amsterdam è ancora lontana mentre lo sollevi e lo porti in camera vostra, mentre blocchi la sveglia e spegni il cellulare.

Decidi di fregartene del resto, mentre lo stringi tra le tue braccia e gli sorridi mentre vi addormentate scaldati soltanto dalla presenza dell’altro, mentre in salone i Packers vinco e nessuno fa più il tifo per loro, quella sera.
 
 
 












Angolo autrice

È tardi, non so nemmeno quanto tardi, le tre o forse le quattro del mattino.
Ho le gambe sporche di inchiostro e gli occhi che si chiudono da soli e il sonno che non vuole arrivare.
E mi trovo a plottare Larry flugnst in una relazione fatta di amore troppo presente e negazioni troppo evidenti.
Come al solito, come sono loro.
Perché ieri sera c’era Sherlock e Jhon mi ha spezzato il cuore e Harry era ubriaco e Louis si stava facendo un dannatissimo tatuaggio e addio.
Ovviamente non è quello il tatuaggio che si è fatto, visto che era un mappamondo. Srsly Tommo? Non ne avevi già uno?
Comunque, un paio di precisazioni:
  1. I Green Bay Packers sono una squadra di football americano di cui Harry si è tatuato il simbolo sul braccio e di cui abbiamo un paio di foto con la maglietta verde e lui che li guarda in televisione. Rogers. Io conto su di te per vincere, quest’anno. Motherfuckerman.
  2. La shot è collocata tra Parigi e Amsterdam. In un ipotetica serata in cui Louis e Harry si sono incontrati nel loro appartamento, per stare insieme.
A quanto pare la Beard sarà al concerto in Italia, che è sabato, quindi arrivano venerdì. Mentre starò vagando per musei, con la macchina fotografica in mano e il quaderno degli appunti nell’altra.
Non è che ci scappa una piccola uscita solo Haz e Lou, veh? Chiedere troppo?
Forse sì.
 
Fatemi sapere che ne pensate, vado a fare chimica.
Addio.
 
Rei.
  
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