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Autore: Mary SG    25/06/2014    1 recensioni
Dal capitolo 1:
"Mi afferrai al muretto del lungo mare e mi sporsi un po’ più avanti chiudendo gli occhi e inalando l’acqua marina. Il vento di febbraio mi sfiorava il viso, era fresco ma piacevole. Pensai un attimo alla mia schifosa vita, che stava per finire in quest’oceano.
Ero psicologicamente pronta quando sentii i passi di qualcuno avvicinarsi a me cautamente, rimasi immobile facendo finta di niente, poi sentii una voce maschile e così calda dietro le mie spalle.
“Cosa vorresti fare?” chiese con tutta tranquillità l’uomo dietro di me."
| prima storia che pubblico sugli a7x, spero vi piaccia! Buona lettura :) |
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Fallen Souls
Capitolo 5.

"Don't live your life in vain,
don't take it out on me
You're cracked, so just remember,
I'm not your enemy"

Betrayed.

 


La sera era arrivata presto, ed io non ero psicologicamente pronta per andare a vedere Zacky e i suoi amici suonare al locale. Più che altro ero nervosa all’idea di rivedere Synyster; il mio carattere comprendeva la fifa, azzuffarsi con la gente per poi vergognarsi di quello che si aveva fatto. Cercai di attuare un piano, magari comportandomi senza che la vergogna si impossessasse di me oppure cercando di non dare nell’occhio, ma dubitavo della seconda opzione: Zacky sicuramente si gaserà tantissimo dopo il concerto che mi chiederà di bere qualcosa ma lui finirà per ubriacarsi e io dovrò stare con lui poiché  “gli amici non si lasciano nel momento dell’ ubriachezza” una delle sue tante citazioni. Scossi la testa cercando di levare quel pensiero fisso e rovistai nell'armadio per poter trovare qualcosa di decente; l'occhio cadde su un vestitino nero che scendeva leggero fin sopra le ginocchia, ci abbinai il giubbettino nero in pelle e i miei fidati anfibi.
Dopo essermi preparata e truccata, presi la borsa e questa volta feci attenzione a prendermi le sigarette. Scesi nel garage e entrai nella mia auto che sembrava quasi nuova: la comprai due anni fa da un rivenditore qui in zona solo perché avevo in mente di fare dei viaggetti nei weekend ma ovviamente non feci niente di che per via della mia pigrizia ed era inutile prendere l'auto per andare a lavoro quando poi ce l'avevo a due isolati da casa, cosi rimaneva sempre nel garage dell'appartamento.
Entrai in auto e feci partire l'auto ma purtroppo mi ricordai che aveva un guasto e che avrei dovuto chiamare un meccanico ma a causa dei miei impegni rimandavo a non finire. Incazzata per l'auto e nervosa per la serata, presi il mio pacchetto di sigarette e mi incamminai verso il locale fumando qualche sigaretta. Il posto non era molto lontano e riuscii ad arrivare in orario.
Entrai nel locale dove mi ritrovai parecchia gente che aspettava l'entrata della band. Da quanto stavo notando c'erano molte persone che acclamavano gli Avenged Sevenfold, non credevo fossero abbastanza famosi; ma per Zacky e gli altri ragazzi auguravo questo ed altro. Non mi andava giù la questione "Synyster Gates", se fosse stato per lui, non sarei venuta a vedere la band. Avrei preferito di non averlo conosciuto in quel fottuto contesto, non avrebbe dovuto vedermi nella parte più fragile di me e quando ci pensavo mi arrabbiavo, non avevo un preciso motivo, lo odiavo e basta.
La folla acclamante mi distolse da quel pensiero e mi girai verso il palco vedendo gli Avenged Sevenfold salutare la folla e iniziare a suonare. Zacky era uno spettacolo: aveva indossato il giubbotto e gli anfibi che avevamo comprato la mattina stessa e suonava la chitarra benissimo, muovendosi in modo esperto; Matt era bellissimo con quella canotta strappata dei metallica e la sua voce non era da meno, aveva un bel timbro e sapeva fare gli scream perfettamente; Jimmy era assolutamente fantastico alla batteria, non sapevo fosse cosi abile a suonarla, sembrava un dio della batteria; Johnny era bravissimo al basso, e poi guardandolo meglio, la sua cresta punk  gli donava tantissimo.
Infine diedi uno sguardo a Synyster, il modo in cui suonava la chitarra superava quasi Zacky, era un tutt'uno con la sua chitarra, ricordai la scena di Zacky quando vide una chitarra simile in negozio. Si vedeva dal modo in cui la maneggiava che era fortemente geloso, notai sul manico della chitarra un teschio con le ali da pipistrello e la parola "SYN" a caratteri gotici stampati.
Non riuscii a staccare lo sguardo da lui, ero come ipnotizzata dalla sua persona e dentro di me qualcosa si muoveva. Non riuscivo a crederci che nonostante l'odio nei suoi confronti, mi facesse quest'effetto. Non avrei dovuto far sì che questo succedesse e dovevo prima o poi levarmelo dalla testa. Immediatamente mi rivolsi al barista che era dietro il bancone e chiesi una birra e un paio di shots, che bevvi velocemente per levarmi quel pensiero fisso che avevo in mente.
Mi sedetti su uno dei sgabelli vicini al bancone e sorseggiai la birra che avevo preso godendomi al meglio che potevo il concerto.
Finita l'esibizione degli Avenged Sevenfold,  i membri della band ringraziarono le persone che li stavano acclamando e dopodiché scesero dal palco avvicinandosi al bancone.
"Hey Anthony, dieci birre e tanti shots!" urlò Matt sorridente abbracciando i ragazzi della band. Zacky venne da me e mi abbracciò mostrandomi uno dei suoi sorrisi migliori, era un po' sudato, per via del concerto, ma ero presa ad abbracciarlo così forte che non me ne resi neanche conto.
"Allora, piaciuto? " disse sorridendomi e sorseggiando la mia birra che era poggiata sul bancone.
"Piaciuto? È stato fantastico!  Ragazzi, siete davvero fortissimi!" dissi rivolgendomi sorridente verso il gruppo che era vicino a me. Ricambiarono il sorriso e mi invitarono a sedermi con loro al tavolo che avevano scelto. Per tutto il tempo, Synyster no staccava gli occhi da me, ma io rimasi impassibile di fronte a lui, tanto da non considerarlo e rivolgendomi solo verso gli altri del gruppo.  Dopo aver scolato le birre che avevano ordinato più tutti gli shots in precedenza, l'aria si stava facendo pesante e l'alcool iniziava a farsi sentire. Eravamo solo io, Zacky, Matt, Johnny e Jimmy.
Lui invece era uscito fuori dal locale per fumare. Anch'io sentivo il disperato bisogno di fumare e, facendomi coraggio, presi il pacchetto di sigarette e mi avviai verso l'uscita del locale.
Era di fronte la porta del locale, accanto ad un'auto, probabilmente la sua, e aveva gli occhi puntati verso il cielo. Feci molta attenzione a non fare rumore ma accidentalmente feci cadere l'accendino che finì direttamente nel tombino.
Se questa non era sfiga... Imprecai in un modo tale che Synyster sobbalzò leggermente ed emise un leggero riso che mi fece sentire una stupida. Mi misi lontano da lui e alzai lo sguardo per osservare le stelle. Per tutto il tempo mi sentivo osservata dal chitarrista e questo mi creava imbarazzo.
Non sapevo cosa fare, avevo bisogno di fumare ma non avrei mai e poi mai chiesto l'accendino a lui. Passati un paio di minuti, sentì un sospiro da parte di Synyster e venne verso di me offrendomi il suo accendino.
"Tieni,so che hai bisogno di fumare" disse con un tono normale che mi meravigliò.  Lo guardai velocemente negli occhi per ringraziarlo e presi l'oggettino che aveva fra le mani per accendere la sigaretta che avevo appena sfilato dal pacchetto. Diedi l'accendino al chitarrista che, dopo averlo rimesso nella tasca dei jeans, si mise accanto a me, leggermente lontano da dove ero.
"È strano" disse improvvisamente, smorzando il silenzio che si era creato.
Mi rivolsi verso di lui, che era con lo sguardo rivolto al cielo "Cosa?"
"Ci incontriamo sempre per fumare" sorrise leggermente facendo un cenno col mento "Spero che questa volta tu non mi salti addosso" continuò quasi seccato.
"Avevo i miei motivi, sei stato tu a comportarti cosi" dissi freddamente sputando il fumo dell'ultimo tiro della sigaretta per poi buttare il mozzicone per terra.
"Si, ti conoscevo già grazie a Zacky che parlava sempre di te, okay? Ma non ho detto nessuna parola di quell'incontro sul lungomare né ai ragazzi né tanto meno a Zacky" sbottò con tono fermo.
Mi sentii come un vuoto dentro e abbassai lo sguardo sentendomi delusa da me stessa, solo per colpa di quel fottuto chitarrista.
"Perché mi hai incontrato eh? Non potevi fare finta di niente e proseguire per la tua strada?" sbottai freddamente. "Synyster sei solo un puttaniere e da quello che ho visto la tua vita non va come la mia, rispetto alla tua di vita, la mia è un disastro.. e non so nemmeno perché ora sono qui a parlarne con te!"
Lui mi guardava fisso, concentrandosi sulle parole che avevo appena detto ma poi sulle sue labbra si dipinse un sorriso che mi mise in agitazione.
"Brian, chiamami Brian" disse porgendomi la mano. La guardai ed esitai, ma alla fine gliela strinsi stupidamente. Il contatto con la sua mano mi fece rabbrividire e vedere il suo volto totalmente sereno in quel momento mi strinse lo stomaco. Dio, sapevo di essere già fottuta.
"Gli altri ne avranno per molto, vuoi che ti accompagna a casa o vuoi stare qui?" disse indicando la porta del locale.
"Tu non ti ubriachi? Pensavo che l'avresti fatto e poi, che ne so, avresti scopato con una puttana" dissi in tono leggermente acido.
"Nah, è ancora presto ma se vuoi posso ubriacarmi adesso e farlo con te" disse facendo un sorriso malizioso.
"Pervertito di merda" sbottai alla sua affermazione e mi allontanai presto da lui ma mi bloccò velocemente prendendomi per un braccio e trascinandomi verso di lui. Avevo paura si, ma il mio istinto mi diceva di fidarmi di lui. Entrambi non smettevamo di fissarci negli occhi; i suoi avevano una luce assurda, e mi fecero sentire persa in un abisso profondo. Ad un tratto vidi il suo volto avvicinarsi al mio per poi scansarsi e mi ritrovai le sue labbra vicino al mio orecchio destro.
"Tutti abbiamo dei demoni dentro, e tutto quello che posso fare è ubriacarmi e  farci l'amore" mi sussurrò con una voce calda e bellissima, quasi stanca. Rimasi senza parole alla sua affermazione e ritornammo a guardarci negli occhi con una profonda intensità, volevo scrutare nei suoi occhi e capire chi fosse veramente. Ritornai alla realtà e mi allontanai da lui, sentendo leggermente caldo.
"Se è vero che loro ci mettano molto, potresti accompagnarmi a casa?" chiesi con un po' di imbarazzo. Lui annuì semplicemente e mi fece segno di entrare nella sua auto, era diversa da quella con cui mi venne a prendere Zacky ma era altrettanto bella. Durante il tragitto non parlammo assolutamente, se non io a tratti solo per indicargli la via. Giunti al mio appartamento, scesi dall'auto e lo guardai dal finestrino.
"Beh, grazie e buonanotte" dissi imbarazzata.
"Figurati" rispose Brian accennandomi un sorriso.
"Comunque, piacere, Euphemia" dissi sorridendo. Lui ricambiò il sorriso e mi porse la mano attraverso il finestrino dell'auto.
"Bel nome! Anche se un po' strano" entrambi ridemmo e ci guardammo un'altra volta negli occhi.
"Buonanotte Euphemia"
"Buonanotte Brian" mi girai per dirigermi verso la porta dell'appartamento e poi guardai dietro di me per vedere il chitarrista andarsene.  Sorrisi e dentro di me c'era solo un uragano, le tipiche farfalle nello stomaco. Lo conobbi come uno stronzo, ma alla fine era un bello stronzo.
Salii le scale velocemente fino al secondo piano e ad arrivai alla porta del mio appartamento, presi le chiavi ed entrai. Ero veramente stanca ma abbastanza felice. Mi spogliai e mi misi un paio di leggins e una felpa vecchia che usavo come pigiama e andai a dormire, stranamente felice con un leggero sorriso stampato sulle labbra. 


Author's corner:
Saaaalve a tutti! Eccomi col quinto capitolo, avete visto? Ho cercato di aggiornare secondo il tempo che avevo "stabilito" hahaha Grazie ad una cara lettrice ho notato che i miei capitoli non sono molto lunghi, purtroppo ho questo difetto (fra taaaanti) di farli corti. Cercherò di impegnarmi e sforzarmi a fare dei capitoli abbastanza chilometrici, senza annoiarvi ovviamente, e cercherò di descrivere al meglio alcune scene. Grazie a tutte le belle personcine che leggono, recensiscono e mettono fra le seguite questa storia. So di non essere una brava scrittrice come mi piacerebbe esserlo, ma grazie a voi sto cercando di migliorare. <3  
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, diciamo che Brian ha esposto un pochiiino le sue ragioni di essersi comportato così ed Euphemia non ha fatto la stronza come nell'altro capitolo. Pian piano sta capendo che lei sta tenendo a lui ma.... Brian ci terrà a lei?? Lo vedrete nel prossimo capitolo! hahah Se volete contattarmi oltre efp, potete farlo su twitter, sono @nixhtmare. Beh, ci si vede gente!

Mary SG


 
  
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