Non voleva più andare a scuola. Grace si sentiva a disagio ogni volta che parlava con le sue compagne, si sentiva diversa. In un certo senso lei era diversa: era cresciuta nella famiglia più nobile del paese, una piccola cittadina nord-americana affacciata sul mare.
Veniva chiamata 'Piccola miss' e a lei non piaceva, voleva essere come tutte le ragazze della sua scuola, una comune quindicenne.
Una mattina sua madre l'aveva rimproverata severamente perchè Grace si era chiusa in camera sua per saltare le lezioni, litigarono come non avevano mai fatto prima, ciò aveva pesato molto a Grace perchè poche volte aveva avuto il tempo di confrontarsi con sua madre.
Sua mamma l'aveva presa di forza e portata a scuola e all'ingresso Grace si trovò davanti alle solite quattro ragazze invidiose: Giuly, Virgin, Rose ed  Amy.
Virgin era la peggiore, la più invidiosa, la classica vipera della scuola ed era quella che dal primo giorno aveva preso di mira Grace.
Le si avvicinò, la guardò e chiamò le altre sghignazzando:
"Ragazze inchinatevi alla nostra 'Piccola miss' ahahah"
Grace era stufa non di loro ma di se stessa, di avere una vita monotona, basata sempre e solo sulla perfezione, sulla precisione e sull'etichetta.
Scappò da quelle serpi piangendo: voleva tornare a casa ma a casa c'era sua madre, anche lei le era contro. Grace era davvero arrivata al limite, nessuno la capiva, nessuno la pensava come lei. Subito dopo scuola era corsa a casa, non aveva nemmeno salutato sua mamma e si era chiusa nella cantina. Correndo con le lacrime agli occhi non aveva visto l'ultimo gradino delle scale. Era caduta, non si era fatta male perche era caduta su un oggetto che in casa non aveva mai visto, non aveva mai notato quella strana macchina che avrebbe cambiato radicalmente la sua vita.