Continuò a correre.
 
Non osava fermarsi.
 
E neanche guardare indietro.
 
Finalmente si fermò. Aveva bisogno di prendere fiato.
“Sono abbastanza lontano” pensò tra sé e sé.
Si distese a terra e a pochi metri da lui notò c’era un ruscello.
Si toccò gli occhi ed emise una smorfia di dolore.
Quella maledetta cicatrice.
Si toccò un po’ dappertutto e vide solo sangue.
“Devo lavare via queste ferite e rimettermi in forze o per me è finita”.
Si immerse nell’acqua che diventò rossa sangue in pochi secondi.
L’alba stava sorgendo e in lontananza si poteva ancora scorgere la possente Rupe Dei Re.
Scar uscì dall’acqua e s’incamminò su uno sperone roccioso, dalla quale si poteva ammirare la Rupe.
Solo un pensiero lo avvolgeva in quel momento.
“Nala… dove sei?”
 
“Scar… dove sei?”
La leonessa aveva in mente solo il leone marrone.
Ripensò alle parole che gli disse e sentì un forte calore dentro di sé. Nessuno escluso Simba, le aveva parlato in quel modo.
Cercò di non pensarci e si diresse da Simba pronta ad aiutarlo a riordinare le cose alla Rupe.
 
Passarono 6 settimane.
 
Ormai le Terre Del Branco erano finalmente rigogliose e non più spoglie.
Simba osservò compiaciuto il suo regno. Aveva scacciato anche le iene restanti e ormai non restava più niente di sbagliato, eppure non sapeva che Scar era ancora vivo, anche perché Nala non glielo aveva mai detto.
La leonessa si riprese completamente anche se il suo pensiero fisso era sempre Scar.
Simba entrò nella caverna “Nala ti vedo strana stai bene?”.
“Si si sto bene… ho solo fame, penso che andrò a cacciare”.
“Vuoi che ti accompagni?”
“No grazie ce la faccio da sola”.
Nala uscì dalla caverna e si diresse nei campi, pronta a procurarsi il pranzo.
Simba la osservò intensamente e poi pensieroso fissò il cielo.
“Qualcosa non va amico?”
Simba si voltò e vide una mangusta e un facocero di fronte a loro.
“Oh… ciao ragazzi”
“Si tratta di Nala vero?”
“Si Timon. Non so ma ho l’idea che mi nasconda qualcosa sono sicuro”.
“Come fai a saperlo?”
“Si è comportata sempre in modo strano in queste 6 settimane: mangia poco, non parla quasi mai con me, è sempre pensierosa e a volte nel sonno dice cose incomprensibili”.
Simba ci pensò un attimo.
“Non sarà per caso perché quella volta mi ero arrabbiato e le avevo detto di andare a vivere con Scar?”
“Ma noooo amico cosa dici? Sarà solo stressata per il periodo vissuto con Scar! Lei ti ama lo sai” ribattè Pumbaa.
“Si hai ragione amico, eppure sono sicuro che c’è sotto qualcosa e lo scoprirò”.
Nel frattempo Nala finalmente trovò una preda.
“Una zebra! Devo essere cauta e veloce” pensò.
Si mosse nell’erba alta senza fare rumore e finalmente colta l’occasione, uscì allo scoperto e le saltò addosso mordendola ma la zebra si ribellò e scappò.
Nala la inseguì senza perderla di vista un istante e notò che stava uscendo dai confini delle Terre Del Branco ma poco le importava e continuò a seguirla.
Finalmente arrivati a un crepaccio la zebra si fermò e Nala si nascose dietro delle rocce, mentre stava calando la notte.
“Devo fare in fretta, Simba si starà preoccupando per me ma devo ammazzare quella stronza di una zebra!” pensò mentre si preparava ad attaccare.
La zebra scese attraverso un sentiero giù nel crepaccio e si fermò a bere a un ruscello.
Era il momento, Nala uscì allo scoperto dal suo nascondiglio e la azzannò senza lasciargli via di scampo e finalmente la uccise.
Mentre stava già pregustando l’ormai cena, una figura marrone balzò fuori da un grotta lì vicino e le balzò addosso di sorpresa atterrandola in pieno.
“CHI SEI?” ringhiò la figura.
Dopo un po’ però la luce della luna illuminò il volto dello sconosciuto.
Nala spalancò gli occhi e il suo cuore cominciò a battere forte.
“Scar!”
“Nala?!”
I due leoni si abbracciarono e si fissarono intensamente.
“Nala finalmente ti rivedo… sapessi quanto mi sono mancati i tuoi occhi” disse affettuosamente il leone.
Nala osservò Scar: era completamente guarito e le ferite erano state coperte dalla pelliccia.
“Mi sei mancato molto anche tu e vedo che ti sei anche rimesso, sono felice…”
I due leoni fissarono la zebra e decisero di mangiarsela insieme.
Cenarono al chiaro di luna con una notte stellata magnifica, esattamente come quella notte stellata quando Scar confessò tutto il suo amore alla leonessa con quelle parole meravigliose.
Finito di mangiare, Nala pensò di tornare indietro ma scartò subito l’idea a causa dell’enorme stanchezza e si addormentò sul prato immenso di verde illuminato dalla luce meravigliosa della luna, insieme a Scar.
Non pensò più a niente in quel momento, era al settimo cielo insieme al suo leone sotto una notte stellata.