L’ultima
battaglia
Taros era insieme ai suoi uomini,
sul campo da battaglia.
Era infuriato come non lo era mai
stato prima.
Migliaia di punti interrogativi
gli riempivano la testa, mentre continuava a lottare contro i suoi avversari;
non ne avrebbe risparmiato nessuno!
Come avevano potuto osare
ribellarsi? A lui?
Che speravano di fare, poi? Era
ovvio che non avessero alcuna possibilità di vittoria…
Mentre queste domande affollavano
i suo pensieri, stringeva sempre di più la mano al collo del ribelle.
“Avete fatto male a mettervi
contro di me!”
Gli mostrò un sorriso di schermo,
mentre con un solo gesto lo fece diventare polvere.
Si guardò intorno, mentre la
collera per questo attacco lo pervase in tutto il corpo.
“Adesso tocca a te fare la sua
stessa fine!”
Taros si girò di colpo, riconoscendo quella voce che aveva tanto odiato, e che sperava di non sentir più.
“Ma guarda chi si vede… il
principino è ancora vivo, dovevo aspettarmelo” disse mentre un sorriso di
scherma si dipinse sul suo volto.
In realtà, Taros era molto più
sorpreso, di quello che diede a vedere, di trovarsi, ancora una volta, davanti a
Vegeta.
Vegeta strinse i denti all’udire
“Principino”, quel termine che tanto
odiava e che tante volte, nel corso della sua esistenza, gli era stato
attribuito da chi più odiava.
“Non vedo l’ora di far sparire
quel sorrisetto dalla tua faccia… e soprattutto, di far sparire te, per
sempre!”
“Staremo a vedere chi farà sparire
chi!”
I loro sguardi rimasero incrociati
a lungo, come se ognuno stesse leggendo nei pensieri dell’altro. Sapevano che
questo era lo scontro decisivo, l’ultimo, in cui non potevano permettersi di
perdere, e in cui, uno dei due non sarebbe rimasto in
vita.
“Allora,
cominciamo?”
Vegeta cercò di colpire Taros con
un pugno, dritto al volto, ma Taros lo evitò e utilizzò il momento in cui Vegeta
rimase sorpreso per colpirlo sul fianco.
Per un attimo perse l’equilibrio,
ma subito cercò di colpirlo nuovamente con una gomitata indirizzata alla sua
tempia, che questa volta andò a buon fine.
Cadendo a terra, Taros allungò la
gamba in direzione del suo avversario per sfoggiare uno sgambetto, veloce e
imprevisto, che però non riuscì.
Stanco di questi giochetti, Vegeta
decise di fare sul serio, e così si esibì in una raffica di
pugni.
Taros fu costretto a ripararsi il
volto con le braccia ed ad indietreggiare.
Entrambi si impegnavano per dare
il massimo di loro stessi; accecati dall’odio che nutrivano verso l’altro e dal
loro orgoglio.
“Eccoci
arrivati!”
Alysh fece entrare Bulma in una
delle navicelle sotterranee, dove, per ora, era diventato il loro luogo
sicuro.
“Sicura che qui non ci
troveranno?” chiese la terrestre guardando il luogo in torno a se, così moderno
e tetro allo stesso tempo.
“Sicuro… solo pochi individui
sanno di questo posto”
“Adesso cosa dobbiamo
fare?”
“Aspettare che gli altri
arrivino”
Il piangere del piccolo Trunks,
che aveva tra le sue braccia, interruppe le sue domande.
Pian piano lo cullò con la
speranza che si calmasse e smettesse di piangere.
“Che cosa c’è Trunks… su, non
piangere…”
Alysh rimase impietrita a guardare
la scena che le se svolgeva davanti; è proprio in momenti come questo, quando
vede una madre con un figlio, che sente un vuoto dentro di se, un vuoto che ogni
volta si riempie di odio e rabbia, verso chi ha ucciso suo
figlio.
Strinse i pugni per cercare di
mantenere la calma.
“Alysh!”
La donna dai capelli rossi si
voltò nella direzione in cui udì gridare il proprio nome e vide arrivare alcuni
guerrieri appartenenti al suo stesso popolo.
“Finalmente… come è andata la
battaglia? E dove è Zhen’” chiese andando incontro al suo
compagno.
Il guerriero le si avvicinò,
seguito da altri suoi compagni.
“È presto per dirlo… altri di noi
sono ancora sul campo da battaglia!”
Si guardò intorno e i suoi occhi
si fissarono proprio su Bulma.
“Tu devi essere la terrestre,
suppongo…” un lieve sorriso soddisfatto apparve sul suo volto, mentre continuava
a fissarla.
“Si, lei è Bulma e… lui è suo
figlio” disse Alysh indicando il piccolo pargolo che Bulma teneva tra le
braccia.
“Ciao… tu devi
essere…?”
“Mi chiamo Trow”
“Devo parlarti, in privato…” disse Alysh afferrando il guerriero per un lembo della tuta e trascinandolo lontano dal gruppetto.
“Voglio sapere che sta
succedendo!? Dov’è Zhen? È ora da attuare la seconda fase? Cosa devo fare?”
chiese esausta e preoccupata.
Da un po’ avvertiva dentro di se
una certa inquietudine: aveva la sensazione che qualcosa di irreparabile stava
per stravolgere definitivamente la sua vita.
“Mi dispiace
Alysh…”
Trow abbassò lo sguardo, incapace
di sostenere lo sguardo della ragazza, sapendo che ciò che stava per
comunicargli la avrebbe stravolta definitivamente.
“No… non è
vero”
Fiumi di lacrime cominciarono a
rigare le guance dell’aliena dai capelli rossi, avendo intuito ciò che il suo
amico stesse per dirgli.
“Zhen è
morto…”
Il guerriero sollevò lo sguardo e
vide Alysh piegarsi lentamente verso terra e singhiozzare
convulsamente.
“Non può avermi abbandonato anche
lui…. Non ci credo… stai mentendo”
Gli sguardi di tutti si posarono,
improvvisamente, sulla ragazza che, rannicchiata a terra, piangeva
ininterrottamente, ma nessuno di loro, compresa Bulma, osò farsi avanti per
consolarla, consapevoli che avrebbero peggiorato soltanto la
situazione
“Cerca di farti forza…” le disse
il guerriero che le aveva comunicato la notizia “Adesso non possiamo permettere
che il dolore ci impedisca di compiere la nostra
vendetta.”
Alysh continuò a piangere,
ignorando le parole pronunciate dal compagno.
“Guardami!” le ordinò ad un
tratto, afferrandole il viso, in modo che i loro occhi
s’incrociassero.
“Zhen non vorrebbe vederti ridotta
così… vorrebbe che ci vendicassimo di Vegeta!”
Alysh acconsentì con un gesto
della testa e cercò in tutti i modi di trattenere le lacrime sapendo che in quel
momento doveva farsi forza ad ogni costo.
Continua…
Ancora
una volta, mi dispiace per l’incredibile ritardo che impiego
nell’aggiornamento.
Spero di
non avervi deluso con questo ultimo capitolo!
Ringrazio tantissimo lacrime per avermi lasciato una recensione!!
Fammi sapere che ne pensi anche di questo capitolo, ci conto!!
Baci…
*Liri