Autrice: kuma_cla
Titolo: In the shadow of your heart
Pairing: Mako/Korra
Rating: verde
Avvertimenti: drabble, het, AU
Genere: generale, sentimentale, fluff
Note: una carrellata di AU perché sì. Ma non temete, ora vi illustro le drabble (i titoli in grassetto sono citazioni dalle opere originali).
In Shadowhunters i protagonisti sono i Nephilim che combattono i demoni in completi neri molto sexy. Gli Istituti sono i luoghi in cui si radunano e Alicante è la loro città. Utilizzano spade angeliche e fondamentali sono gli stili con cui incidono sul proprio corpo le rune sempre molto sexy, ma sto divagando dal momento che la mia drabble è limitata a Korra che sbava dietro a Mako.
Per la Percy Jackson!verse si rimando a questa storia; all'inizio ho spiegato tutto.
Spero riconosciate due Supernatural!verse; perché proprio due? In realtà gli headcanons sono tre, ma due di questi per il momento possono essere assemblati (Korra cacciatrice e Korra cacciatrice tramite di Michele). Mi piace troppo l'idea di Korra alla Winchester e di Korra alla Castiel, quindi le utilizzo entrambe. Presto riuscirò a pubblicare su tumblr la spiegazione di questi headcanons, come ho fatto per la Divergent!verse (qui).
Per quanto riguarda GoT, Korra è una bruta che oltrepassa la Barriera perché vuole andare a Sud ma poi è costretta a tornare al Nord perché ci sono problemi (vedi lo zio cattivo che si è impossessato di Winterfell) e lo fa unendosi all'esercito del re.
Spero di non dover fornire delucidazioni per la Harry Potter!verse, altrimenti vergognatevi. Ero tentate di inserire anche una Doctor Who!verse ma sono trattenuta XD
Per il resto BOOK 3 IS COMING BRACE YOURSELF! <3





I hope that I can find a place where it could be




La runa che guarisce i cuori spezzati è la più dolorosa.
Osserva Mako addestrarsi nella palestra dell'Istituto e riesce a vederlo là fuori, nel mondo reale, a combattere Demoni e ristabilire l'ordine. Lo segue con lo sguardo senza perdersi una mossa, sul volto un'espressione estasiata che non la lascia da quando il giorno precendente, per la prima volta in vita sua, ha lasciato Alicante per New York.
Lin le ha detto di stare attenta, di evitare inutili distrazioni, che la runa per i cuori spezzati è la più dolorosa; Korra sa che ha ragione, ma sa anche che un Demone potrebbe ucciderla il giorno dopo, così non perde di vista Mako e distrattamente pensa che potrebbe osservarlo attaccare, schivare, affondare nuovamente per giorni interi — è così agile e bravo, così bello.
Quando i loro sguardi si trovano, Korra sorride e decide di unirsi; allenarsi con lui sarà decisamente più interessante.

Non vado in cerca di guai. Di solito sono i guai che trovano me.
Si incontrano come ogni anno sul treno e, sebbene dubita la guarderà mai come guarda tutte le altre ragazze, Mako ugualmente riesce a farle battere forte il cuore con uno solo sguardo. Mentre ricambia il saluto spera di non essere arrossita e si chiede perché, tra tutti i ragazzi di Hogwarts, lei abbia finito per innamorarsi del fratello del suo migliore amico. Mako la tratta come se fosse sua sorella e tra una partita di Quidditch e l'altra si è pure dimenticato che è una ragazza, cosa nella quale lo ha involontariamente aiutato; forse, se iniziasse ad essere più femminile, si accorgerebbe di lei. Ma è un pensiero ridicolo, accantonato senza esitazioni.
«Quest'anno tu e Bolin vedete di non causare troppi danni. So che chiedo la luna, ma sono stato nominato Prefetto. Vorrei non essere costretto a rincorrervi per tutta la scuola».
«Non faccio mai promesse che non posso mantenere» risponde sorniona.
«Ti prego, non andare in cerca di guai».
«Ma sono loro che trovano me!»

Il miglior bacio subacqueo di tutti i tempi.
Con Korra finisce sempre con il tornare bambino, come in quel momento. Tenzin aveva chiesto loro di sistemare le canoe nella rimessa e chissà come (in realtà lo sa, è stata la figlia di Poseidone, è sempre lei) sono finiti a sguazzare nell'acqua dimostrando la metà degli anni che hanno, ma non gliene importa poi molto, perché si sta divertendo.
All'ultimo secondo blocca un suo tentativo di fargli il solletico e mentre le tiene i polsi tra le mani si china per baciarla, ma lei si tuffa all'indietro portandolo con sé. Automaticamente trattiene il fiato e chiude gli occhi, ma presto si rende conto che riesce a respirare ed è merito di Korra, che ora gli si avvicina con la stessa disinvoltura che userebbe sulla terra ferma e lo bacia stringendolo a sé.

Il guidatore sceglie la musica.
Cinque demoni e tre fantasmi dopo il loro primo incontro, finalmente Mako si arrende all'evidenza: la ragazza ha del talento e potrebbe essere utile. Dopo un altro fantasma e due streghe convengono che viaggiare con una sola macchina sarebbe più comodo.
«Le regole sono le seguenti» inizia con aria seria Mako, mentre Bolin le lancia uno sguardo di scuse; ma Korra ha già smesso di ascoltare. Le basta che Naga sia con lei sul sedile posteriore, che i fratelli l'abbiano accettata e che la macchina sia loro: le dispiace lasciare il suo pick up, ma si è resa conto di essere una pessima al volante.
«E il guidatore sceglie la musica» ultima, mettendo in moto l'Impala.
La cacciatrice annuisce e mentre nell'abitacolo risuonano le note di Carry on my wayward son considerata che le va anche bene.

È più divertente in Enochiano.
«Korra!» chiama; non si abituerà mai ad invocare un emissario di quello stesso Dio in cui non crede.
La ragazza appare un istante dopo e Bolin si chiede perché quando a chiamarla è suo fratello lei compaia subito.
«Non potresti comprare un telefono?» chiede Mako, cercando di nascondere il disagio. Con un cellulare potrebbe evitare di pregare e inserire un lettore gps nell'apparecchio.
«Sono un Angelo del Signore, tu mi chiami e io rispondo» replica con voce atona, ma poi il suo lato curioso prende il sopravvento «È una cosa che voi umani usate spesso, non è vero? Beh, potrei procurarmene uno. Nel frattempo qui cosa abbiamo?»
Bolin le indica la scritta e Korra traduce in un secondo dopo aver dato un'occhiata.
«Perché sorridi?» chiede Mako, perplesso.
«È più divertente in Enochiano» risponde divertita e scompare.

Lei appartiene al Nord. Al vero Nord.
Mako lo ha sempre saputo, sin dalla prima volta che l'ha vista ad Approdo del Re vestita di pellicce, solo che non ha mai compreso appieno — cos'era per lui, un orfano di Fondo delle Pulci, il Nord?
Adesso invece la osserva correre con Naga, la sua meta lupa bianca grande quanto un pony, sotto un cielo che promette neve e finalmente realizza.
Qualcuno chiede chi sia quella ragazza, che ci faccia lì con loro, soldati del Sud, da dove venga. Lin replica seccamente che è con loro e tanto basta, ma le voci non si spengono. Alcuni dicono che sia delle Isole di Ferro, altri che faccia parte di una tribù di selvaggi di Skagos.
«Korra appartiene al Nord» li corregge in un sussurro «Al vero Nord».

Noi crediamo nell'azione.
Le sta parlando, o meglio, la sta sgridando. Ma Korra vede solo le sue labbra muoversi e nella sua mente ripete il manifesto della sua fazione per darsi coraggio. Perché per quello che ha intenzione di fare ci vuole davvero tanto coraggio. Saltare da un treno in corsa, buttarsi dal tetto di un edificio, sottoporsi ad allenamenti massacranti in confronto a baciare il proprio istruttore non sono niente. Ripercorre per l'ultima volta il manifesto degli Intrepidi, quindi si sporge e fa incontrare le loro labbra — noi crediamo nell'azione, no?
Uno dei primi giorni, Mako le ha detto che lei non è coraggiosa, è incosciente e questo la farà uccidere un giorno o l'altro e, quel che è peggio, è che la sua incoscienza contagia gli altri. Allora si è arrabbiata, adesso invece crede che abbia ragione, ma non le dispiace, perché il ragazzo sta rispondendo al suo bacio.