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Autore: uomi_hime    26/06/2014    9 recensioni
[ storia ad OC ] [ Ho tutti gli OC necessari, grazie a chi ha partecipato :)] [Prossimo aggiornamento: 1 luglio]
 
La Namimori organizza uno scambio di studenti con una scuola di Tokyo, dando la possibilità a 7 studenti di passare 6 mesi nella capitale del Giappone. Dopo una lunga attesa, gli alunni scelti sono, a sorpresa di tutti, Dame-Tsuna e la sua stramba compagnia, con ovviamente lo zampino di un certo assassino professionista. Dopo aver convinto Hibari a lasciare il suo adorato comitato disciplinare nelle mani di Kusakabe e della sua banda, i ragazzi partono, inconsapevoli di ciò che li aspetta nella capitale.
 
Perché un antico nemico trama nell’ombra, ed è deciso a distruggere per sempre la famiglia Vongola. Con l’aiuto dei nuovi amici, riusciranno Tsuna e i suoi Guardiani a sconfiggere la nuova minaccia?
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~CAPITOLO 1~
 
Il sole splendeva sulla capitale del Giappone: una piacevole brezza primaverile attenuava il caldo, e gli Hibird cinguettavano felici. Il parco vicino alla stazione era pieno di giovani e coppiette che si godevano il dolce tepore, mentre gli anziani giocavano a briscola all’ombra degli alberi.
 
Ma a dispetto dell’atmosfera, l’umore di Tsuki era nero: non solo quella mattina si era dovuta alzare presto per andare ad accogliere degli studenti provenienti da un paesino sperduto in mezzo ai monti di cui neanche conosceva l’esistenza, ma adesso aveva anche scoperto che i suddetti ragazzi erano delle vere e proprie bombe ammazza-pazienza, che le avevano già fatto perdere le staffe almeno due volte; e le conseguenze erano ben evidenti sul corpo di alcuni dei ragazzi: Gokudera aveva un labbro insanguinato, Ryohei e Lambo un bel bernoccolo pulsante sulla testa, Mukuro per stare in piedi doveva appoggiarsi alla povera Chrome e Tsuna, che aveva tentato di mettersi in mezzo per placare l’ira della corvina, era coperto di ematomi dalla testa ai piedi, manco gli fosse passato un treno sopra. Gli unici che sembravano non aver riportato danni erano Yamamoto, Kyoko, Hibari e Dino, e quest’ultimo solo perché era un professore.
 
E ciò che la faceva arrabbiare di più era il fatto che avrebbe dovuto sopportare quei portatori di calamità per sei mesi, ed era più che sicura che presto o tardi ne avrebbe ammazzato qualcuno. L’unica consolazione, sebbene momentanea, era che adesso i poveri sventurati non osavano più aprire bocca, terrorizzati a morte dall’idea di essere picchiati una seconda volta.
 
-Tsuki-nee, non credi di aver un po’ esagerato?-
 
Domandò Sora, che intanto osservava preoccupato i giovani dietro di loro.
 
-No, per niente. E se mi faranno arrabbiare ancora, giuro che la prossima volta li mando all’ospedale-
 
Sussurrò la ragazza, mentre l’aura maligna che la circondava aumentava sensibilmente, terrorizzando i giovani Vongola. Alzò lo sguardo, e finalmente riconobbe il luogo in cui si trovavano.
 
-Comunque, signori e signore, benvenuti alla scuola media Mitsuji-
 
Esclamò, girandosi sorridente verso gli altri; dietro di lei, l’edificio scolastico si mostrava in tutto il suo splendore: il giardino, ora vuoto poiché le lezioni erano attualmente in corso, era contornato da parecchi ciliegi, i cui petali danzavano nel vento; la facciata, ben curata e di color rosa antico, era attraversata da numerose finestre, occupate da numerose teste di ragazzi e ragazze che li osservavano incuriositi.
 
Tra di queste, una in particolare, dai corti capelli arancioni, attirò la loro attenzione, perché appena li vide si fiondò letteralmente fuori dall’aula. E in meno di tre secondi, lo stesso ragazzo si trovava davanti a loro, ansimante per la corsa.
 
-Tsuki, Sora! Ci avete messo un sacco, io e Rise eravamo preoccupati!-
 
Esclamò il ragazzo, osservando preoccupato gli amici. Gli occhi etero cromatici, uno rosso e uno blu, erano ancora più evidenti dei capelli color arancione acceso, di certo fuori dal comune.
 
-E vedo che, come al solito, ti sei fatta subito riconoscere... Un corso di gestione della rabbia non ti farebbe per niente male-
 
Disse poi, riferendosi ai danni subiti da Tsuna e gli altri.
 
-Oozora, cerchi la rissa per caso?-
 
Commentò la corvina, guardandolo male.
 
-Adesso andiamo, Rise ci sta aspettando-
 
Rispose Oozora, ignorandola completamente e facendo apparire un nervo pulsante sulla sua fronte. Entrarono a scuola, mentre Sora tentava in tutti i modi di trattenere la sorella dal massacrare il ragazzo dai capelli arancioni, ed entrarono in un’aula abbastanza grande e ordinata, contenente una scrivania, dei tavoli e un paio di librerie.
 
-Ce l’avete fatta ad arrivare-
 
Disse una voce proveniente dal fondo dell’aula: a parlare era stata una ragazza sui quindici anni, alta e dalla carnagione chiara; il viso a forma di cuore era contornato da lunghe ciocche ramate, arrivanti al petto, e i grandi occhi castani osservavano i nuovi arrivati con curiosità.
 
-Scusa il ritardo Rise-chan, colpa mia-
 
Esclamò Tsuki, andando a salutare l’amica, seguita da Sora e il ragazzo dai capelli arancioni.
 
-E ora, direi che possiamo fare le presentazioni come si deve-
 
Disse Sora, girandosi verso il gruppo dei Vongola.
 
-Io sono Sora Sarti, vicepresidente dell’associazione studentesca della scuola media Mitsuji-
 
-Tsuki Sarti, presidente-
 
-Oozora Arashinoame, segretario-
 
-Rise Takakura, addetta alle finanze-
 
Si presentarono i ragazzi, seguiti dai coetanei provenienti da Namimori. Finiti i convenevoli, Tsuki si diresse all’auto-parlante presente sulla scrivania, pronunciando diversi nomi seguiti da una convocazione.
 
-Ora vi presenteremo i ragazzi che, oltre a noi, vi ospiteranno per i prossimi sei mesi-
 
Disse la corvina, sedendosi nell’attesa. Dopo neanche cinque minuti, la porta si riaprì, mostrando sei ragazzi di età differenti.
 
-Spero sia importante Tsuki, ero nel bel mezzo di una rissa e non amo far aspettare gli avversari-
 
Commentò uno dei nuovi arrivati, con un sorriso strafottente stampato in faccia.
 
-Ti ricordo che questa è una scuola Inuzuki, non un ring; perciò sei pregato di non attaccare briga con gli altri ragazzi all’interno dell’edificio scolastico, o dovremo contattare il preside-
 
Rispose Oozora, fissando severo il diciassettenne di fronte a lui, che rispose con un semplice “Tsk”.
 
-Comunque, dov’è tua sorella?-
 
Chiese Rise, notando l’assenza di una dei convocati.
 
-E che ne so, non sono la sua balia-
 
Sussurrò il più grande, guardandola male, per poi essere spinto a terra da un uragano biondo.
 
-Scusate il ritardo! Ero al club di basket, mi hanno trattenuto-
 
Esclamò mortificata la ragazza, inchinandosi in segno di scuse.
 
-Non ti preoccupare Nikki, l’importante è che tu sia arrivata-
 
La rassicurò Sora, sorridendole comprensivo; all’improvviso, un mugugno infastidito proveniente dal pavimento fece abbassare lo sguardo alla bionda, che solo in quel momento riconobbe la persona che aveva accidentalmente mandato a terra.
 
-Sho! Oddio scusa, non volevo!-
 
-Stai attenta a dove vai, deficiente-
 
Commentò il fratello maggiore, senza degnarla di un’occhiata e facendola rattristare leggermente.
 
-Loro sono Nikki e Shoichi Inuzuki, rispettivamente del primo e terzo anno-
 
Disse Rise, cominciando le presentazioni: Shoichi aveva i capelli biondi dai riflessi arancioni, spettinati, e due occhi verdi con delle sfumature color ghiaccio da far gelare il sangue nelle vene; la divisa era tutta sgualcita, probabilmente per via della rissa nominata 
in precedenza, ma metteva comunque in risalto il fisico atletico e la carnagione abbronzata, mentre un paio di occhiali da sole facevano la loro bella figura sulla sua testa.
 
Nikki, invece, aveva i lunghi capelli biondi con una ciocca rossa sul lato destro, la frangia legata in un codino e due occhi azzurri, allegri e vivaci; in quel momento, a differenza degli altri suoi compagni, indossava la divisa della squadra di basket scolastica, nera e bianca, che metteva in risalto il fisico snello, mentre in mano teneva un pallone.
 
-L’asociale lì dietro è Rei Kusanagy, anche lui del terzo anno, mentre quella con un manga in mano è Ayane Fujiwara, del secondo-
 
Continuò Tsuki, indicando altri due ragazzi: Rei era alto e magro, con i capelli neri e gli occhi azzurri, e sembrava totalmente concentrato nello smontaggio e rimontaggio di un oggetto non ben identificato.
 
Ayane era un po’ più bassa del moro e dal fisico magro, con i lunghi capelli castano scuro legati in una coda e gli occhi nocciola; stava leggendo il manga “Sket Dance”, e ogni tanto se ne usciva con frasi del tipo  “Bossun sei un’idiota” o “Quanto sono fichi Agata e Tsubaki”.
 
-Passando avanti, loro sono Sayaka Kuronomori e Rin Takami, del primo anno-
 
Alle parole di Oozora, le due interessate alzarono gli occhi: Sayaka era la più alta delle due, dal fisico tipico di chi pratica nuoto da tanti anni; i capelli color rosso fuoco, tagliati lunghi sul lato destro e corti sul lato sinistro, si abbinavano perfettamente con i suoi occhi verdi, mentre diversi piercing e orecchini le ornavano le orecchie.
 
Rin, invece, aveva gli occhi castani, con qualche punta di verde accanto all’iride, mentre i capelli neri erano tagliati corti, tranne che per un solo ciuffo sul lato destro che le scendeva lungo tutto il contorno del viso; sull’orecchio destro portava tre piercing, mentre sul sinistro un dilatatore di 4 mm.
 
-E infine Shin Kaname, del secondo anno-
 
Completò Sora, indicando l’ultimo ragazzo: Shin era il più alto della compagnia, dal fisico tonico e definito; i capelli color castano scuro, disordinati, gli sfioravano le spalle, mentre gli occhi color nocciola osservavano i ragazzi della Namimori.
 
-A differenza degli altri, Shin, io e mia sorella non ospiteremo, poiché siamo già impegnati con un altro scambio che il Mitsuji sta tenendo in questo periodo con un’altra scuola di Namimori-
 
Alle parole del vicepresidente, Tsuna si girò, sorpreso da quella notizia.
 
-Un’altra scuola? Di quale stai parl-
 
-TSUNA-SAN, KYOKO-CHAN!-
 
In meno di due secondi, il povero castano si ritrovò a terra, placcato dall’abbraccio soffocante di un turbine dai capelli mori.
 
-Haru-chan?-
 
Esclamò Kyoko, riconoscendo subito l’amica. La ragazza si alzò, correndo ad abbracciare l’altra e permettendo a Tsuna di respirare normalmente.
 
-Juudaime! State bene? Stupida donna, smettila di seguirci ovunque!-
 
Esclamò Gokudera, aiutando il povero Cielo ad alzarsi e lanciando un’occhiataccia in direzione della ragazza in questione.
 
-Ehi! Guarda che non sapevo che sareste venuti anche voi, sono stata informata da Kaname-san solo stamattina!-
 
Rimbeccò Haru, indicando il ragazzo che attualmente si occupava di lei, il quale si limitò ad una scrollata di spalle.
 
I due ragazzi ricominciarono a insultarsi, con Yamamoto che tentava di calmarli, Ryohei che urlava “Estremo!” da tutte le parti, Lambo che chiedeva caramelle a destra e a manca, Mukuro che “kufufeggiava” in allegria, Nikki che osservava con gli occhi a cuoricino Hibird e Shoichi che non aspettava altro per scatenare una rissa furibonda. Ma si azzittirono all’istante non appena due auree assassine si levarono tra i presenti, provenienti dal capo del Comitato Disciplinare e dalla presidentessa dell’associazione studentesca.
 
-Erbivori...-
 
Cominciò Hibari, brandendo i suoi tonfa.
 
-Se non vi azzittite all’istante...-
 
Continuò Tsuki, esibendo il miglior sguardo assassino del suo repertorio.
 
-Vi morderò a morte \ vi faccio fuori uno a uno, chiaro?-
 
Completarono in coro, osservando minacciosi i presenti.
 
-A-aye...-
 
Sussurrarono in coro i poveri sventurati, spaventati a morte dai due e da ciò che avrebbero potuto fargli.
 
-Adesso che siamo tutti calmi, direi di passare alla lista del “chi ospita chi”-
 
Disse Oozora, per niente impressionato dalla scenata dei due prefetti.
 
Come diavolo fa ad essere così calmo?
 
Fu il pensiero generale, mentre tutti lo osservavano prendere in mano un foglio firmato dalla preside e passarlo a Rise, in piedi accanto a lui.
 
-Allora, le coppie saranno...-
 
Lesse l’addetta alle finanze, guardando uno ad uno gli studenti di fronte a lei.
 
-Rei Kusanagy e Kyoya Hibari-
 
I due ragazzi si osservarono, uno annoiato e l’altro apatico come il suo solito, mentre la palla di piume gialla sulla spalla della Nuvola contava a squarciagola l’inno della Namimori.
 
-Oozora Arashinoame e Takeshi Yamamoto-
 
Altro scambio di sguardi, stavolta accompagnato da amichevoli pacche sulle spalle.
 
-Shoichi Inuzuki e Tsunayoshi Sawada-
 
Shoichi si limitò a sbuffare, mentre Tsuna, impaurito, aggiungeva quest’avvenimento alla lista di cose da far pagare a Reborn, che lo aveva costretto a partecipare a tutto ciò.
 
-Nikki Inuzuki e Hayato Gokudera-
 
Gokudera osservò scettico la biondina, che intanto aveva cominciato a ghignare divertita.
 
-Ayane Fujiwara, Ryohei Sasagawa, Kyoko Sasagawa e Lambo Bovino-
 
La castana li osservò, facendosi un facepalm mentale alla vista di un Ryohei ancora super-gasato che urlava “Estremo!” e un Lambo appiccicato alla sua gamba che gli chiedeva caramelle a raffica; l’unica che sembrava apposto era Kyoko, e sperava intensamente di non dover rivalutare anche lei.
 
-Sayaka Kuronomori e le due teste d’ananas-
 
E mentre tutti scoppiavano a ridere a crepapelle (anche Hibari sorrise, cosa stranissima), una Chrome rossissima tentava di trattenere un anan-ops, un Mukuro super-incazzato dallo spedire tutti i presenti all’inferno, con un trattamento speciale verso la ragazza che aveva osato insultare la sua fantastica pettinatura.
 
-Infine, Rin Takami ospiterà il professor Cavallone, se lui è d’accordo-
 
Concluse Rise, lanciando un’occhiata al diretto interessato.
 
-Per me va bene, ma chiamatemi pure professor Dino, lo preferisco-
 
Rispose il giovane Boss, sorridendo e portando tutti i presenti appartenenti al gentil sesso ad arrossire.
 
-V-va bene... allora direi che abbiamo detto tutto, adesso i ragazzi vi porteranno a fare un giro mentre noi andremo dalla preside ad avvisarla del vostro arrivo-
 
Concluse la presidentessa, cercando di attenuare il rossore sulle sue guance: perché diavolo era arrossita? Gli studenti si diressero in massa fuori dall’aula, e nessuno sembrò notare l’occhiata gelosa che Oozora aveva lanciato prima a Dino e poi a Tsuki; nessuno a parte Sora, che si limitò a sorridere in direzione dei due ragazzi.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
---In diretta dal bunker dell’autrice---
 
Ehm... salve? *si ripara dal lancio di oggetti non ben identificati*
Scusateeeeeeeeeee >.< sono in ritardo, lo so ç__ç ma non è colpa mia!! Io il capitolo ce lo avevo pronto da due settimane, ma poi il computer si è rotto e me lo ha cancellato. Poi volevo postarlo martedì, perché era il mio primo anniversario su EFP, e invece il computer me lo ha cancellato (di nuovo!!!!!).
Ma se sono riuscita a postare oggi, dovete ringraziare Black Shade con il suo fucile da caccia e Death the Simon, che con la sua “diplomazia” ha convinto Black a non uccidermi all’istante, grazie amico ^^
 
Ma passiamo al capitolo: tutti i personaggi sono entrati in scena, chi più chi meno, e dal prossimo cominceranno i problemi (mafiosi e non); l’associazione studentesca del Mitsuji si fa rispettare, e già la gelosia fa capolino, facendomi sghignazzare allegra: mi divertirò, ho persino un quadrato tra i progetti, muahahahahahahahahahahah. Come penso alcuni di voi hanno notato, ho nominato un altro manga, Sket Dance, che adoro *-* Agata e Tsubaki sono fichi, punto u.u e Switch è forte XD a parte gli scherzi, leggetelo, merita davvero :)
 
Boh, credo di aver detto tutto; ringrazio chi ha partecipato, ci vediamo nelle recensioni :)
 
marta_uzumaki86
   
 
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