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Autore: iDenny    26/06/2014    1 recensioni
Il commercio clandestino di armi del clan cinese "Drago Blu" è in crisi. Una guerra Europea potrebbe essere un modo per vendere di più e così il clan decide di far saltare in aria il palazzo reale di Londra. Tocca ai "Black Moon" salvare la situazione. Niall, Harry, Zayn, Louis e Liam, cinque ragazzi apparentemente comuni che però fanno parte dell'associazione segreta, sono costretti a rubare l'ordigno esplosivo dalla casa della regina. Devono chiede aiuto, però, ad una ladra professionista: Joe Charline, ragazza francese che si unisce a loro per non finire il prigione. Tra i "Black Moon" il tradimento non esiste: sono abituati a proteggersi l'un l'altro e a non abbandonarsi. Presto, però, capiranno che i ladri non sono persone troppo affidabili.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Joe Charline aprì gli occhi lentamente. Le ci volle un po’ a mettere a fuoco la stanza ma alla fine ce la fece. Era seduta su un angolo in una camera dalle pareti bianche ed il pavimento grigio. Al centro giaceva una tavolo in quello che sembrava ferro ed intorno a questo erano posizionate sei sedie dello stesso colore. Si guardò intorno scoprendo di non essere sola: altri cinque ragazzi erano all’interno della stanza. Ognuno di loro si faceva i fatti propri: il primo che vide fu un ragazzo alto e riccio messo di spalle di fronte ad una grossa cartina del mondo appesa ad una parete. Poi, i suoi occhi si spostare su due ragazzi, entrambi mori, che giocavano a carte seduti sul pavimento. Un quarto stava rovistando nel minifrigo nell’angolo opposto a Joe ed un altro se ne stava seduto a terra a leggere un libro della saga di Harry Potter. Joe cercò di alzarsi ma era immobilizzata sulla sedia. Una corda le tenevano fermi i polsi dietro lo schienale ed un’altra legava le sue caviglie alle gambe della sedia. -Sì è svegliata!- urlò il ragazzo seduto a terra chiudendo il libro ed alzandosi. Tutti gli altri si girarono di scatto e si avvicinarono a lei. -Ben svegliata, Josette- disse uno di quelli che giocava a carte. Aveva i capelli castani e gli occhi color nocciola. -Dai ragazzi, fatela respirare!- esclamò il riccio allargando le braccia per spostare indietro gli amici. Joe cercò di ricordare com’era finita in quella situazione. Dapprima non riuscì a ricordare nient’altro che il buio ed un dolore lancinante alla testa. Poi, con un po’ di sforzo, i ricordi riaffiorarono in lei. 


Era sera. Le luci dei palazzi si stavano spegnendo a poco e a poco e questo significava che per Joe era ora di entrare in azione. Attese pazientemente che anche l’ultima luce della villa della famiglia Devine si spegnesse per saltare la staccionata bianca ed arrampicarsi su per la finestra che, secondo i suoi calcoli, dava sul soggiorno. I vetri si aprirono con uno scatto dopo vari tentativi e Joe entrò, atterrando silenziosamente sul parquet. Era fatta ormai, il difficile era passato. Che poi di difficile aveva ben poco quel furto. I Devine erano una famiglia ricca, composta da madre, padre e due figli. Joe li aveva studiati per un mese e aveva scoperto che tutti e quattro erano soliti ad dormire con i tappi nelle orecchie. Mossa poco furba quando sei pieno di soldi, non hai un buon sistema di sicurezza e da settimane un ladro entra nelle abitazioni privandole di ogni centesimo. L’unica cosa che non aveva scoperto era il luogo in cui i Devine tenevano la cassaforte. Ma un po’ di azione ci stava, no? Iniziò a frugare in ogni cassetto della cucina, ogni armadio del salotto, ogni centimetro della sala da pranzo. Niente. Dove poteva essere la cassaforte? Si decise ad andare nella camera dei coniugi. Entrò silenziosamente ed aprì l’armadio. Rimase sorpresa per il numero di vestiti e scarpe della signora Devine e per le orribili cravatte del marito. Per il resto, della cassaforte non c’era nemmeno l’ombra. Doveva essere nella camera dei figli, allora. Perlustrò per prima quella di Ben Devine con scarsi risultati. Le restava solo un posto dove guardare. Entrò nella camera dell’altro figlio dei Devine scoprendo che il letto era vuoto. Non ci pensò troppo su dove potesse essere il piccolo della famiglia (non era affar suo) e così aprì l’armadio senza troppo interesse. Fece scorrere le ante in legno ed eccola, finalmente, la tanto attesa cassaforte. Allungò le mani ma le sue dita non riuscirono a toccarla. Un dolore dietro la testa la colpì e tutto d’un tratto la stanza intorno a lei iniziò a diventare buia. 


-Oh, ci sei?
Una mano ambrata si stava sventolando davanti a Joe. Lei scosse la testa e tornò con i piedi per terra. -Cosa volete da me?- chiese aggrovigliando le sopracciglia. Per un attimo aveva pensato che volessero consegnarla alla polizia, ma perché starsene lì buoni così? 
-Prima ci piacerebbe presentarci- sorrise il ragazzo biondo buttando per terra il libro di Harry Potter. Aveva gli occhi azzurri come il cielo, occhi di un azzurro che Joe non aveva mai visto. -Io sono Niall, lui è Louis, poi c’è Harry, Liam ed in fine Zayn- disse indicando prima se stesso e poi un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi azzurri, il ragazzo riccio, quello castano ed infine il moro dai lineamenti arabi. -Avrai sentito parlare di noi, siamo i Black Moon.
-Mai sentiti- ammise Joe fredda. -Siete una band?
-Siamo un’organizzazione segreta- spiegò il riccio. -È ovvio che non ha mai sentito parlare di noi, sennò che “organizzazione segreta” saremmo?!- esclamò poi esasperato verso il biondo che si apprestò ad alzare le spalle. 
-Abbiamo bisogno di te- tagliò corto quello che doveva essere Zayn probabilmente. 
-Siete ladri?- domando Joe in tono neutro.
-All’occorrenza. Per questo ci servi tu: dobbiamo rubare una cosa che daranno alla regina- disse calmo Harry, come se svaligiare Buckingham Palace fosse una cosa da tutti i giorni. 
-Voi siete pazzi- commentò Joe nascondendo una risata. Se stavano dicendo la verità, pensò poi, erano più che pazzi.
-Tra una settimana esatta, il presidente della Grecia regalerà alla regina un amuleto ritrovato durante degli scavi nel tempio di Atene. Sappiamo per certo che nel gruppo di archeologi che lo trovò c’era anche un uomo dell’associazione “Drago Blu”, un clan della mafia cinese..
-Fu lui a trovare l’amuleto. Scavò per mesi insieme agli altri e quando trovò l’amuleto apprese l’intenzione del presidente di donarlo alla nostra regina. L’amuleto sparì per un po’ per poi venire ritrovato qualche mese dopo nello stesso punto..- interruppe Louis Niall, ansioso di poter continuare la storia che, a dirla tutta, a Joe neanche importava. Ma il moro dagli occhi azzurri gli lanciò un’occhiata assassina e proseguì. -Pensiamo che la mafia cinese abbia inserito un dispositivo esplosivo nell’amuleto e lo attiverà appena questo sarà al suo posto, nel cuore del palazzo. Noi dobbiamo rubarlo prima che esploda e disinnescarlo o una guerra colpirà prima l’Inghilterra e la Grecia ed inseguito l’Europa. 
-Perché i cinesi dovrebbero fare tutto questo?- chiese Joe confusa.
-Il “Drago Blu” traffica specialmente armi ma il commercio clandestino non gli va più bene. Vuole arricchirsi ancora di più e..- spiegò Harry ma ancora una volta, il biondo rubò la parola: -E quale modo migliore di una guerra continentale?
-Allora, ci stai?- domandò deciso Zayn. Joe abbassò lo sguardo. Un furto a Buckingham Palace era una grande svolta nella sua carriera di ladra, non c’erano dubbi. Ma una cosa così grande comportava un rischio ancora maggiore. L’ergastolo o peggio, la morte. Si chiese se le conveniva rischiare così tanto. Alla fine, a parte la vita, non aveva nient’altro da perdere. La sua famiglia era morta qualche anno prima in un incidente stradale e non le restava nessuno. Accettare o no, quindi? Rischiare o meno? Agire per il bene dell’intera Europa o no? Che poi, pensò, francesi ed inglesi non andavano mai troppo d’accordo. E allora perché una francese come lei, nata e vissuta a Parigi per quindici anni, doveva aiutare a salvare il culo alla regina inglese?
-“God save the Queen”, non dite così voi inglesi? Dio salvi la regina, l’avete detto voi. La vita di quella donna è nelle mani di Dio, non nelle mie. Mi dispiace- disse poi. -Ora, se non vi dispiace, potreste slegarmi? Avrei altro a cui pensare..
-Come vuoi- sorrise Harry tirando fuori un coltello dalla tasca ed iniziando a tagliare la corda che le bloccava i piedi alla sedia. -Ma forse ti conviene sapere che qui fuori ci sono quattro volanti della polizia che non aspettano che il famoso ladro che da settimana svaligia appartamenti e ville- annunciò poi con un sorriso.
-Certo però che se ti unissi a noi potremmo andare nel covo attraverso questo passaggio del tutto segreto..- iniziò Liam.
-E nessuno finirebbe in prigione- concluse Zayn.
Quello era un colpo basso, troppo basso.



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SAAAAALVE SALVINO CARI LETTORINI (?)
DUNQUE, QUESTA E' LA MIA PRIMA FF E SONO ALQUANTO EMOZIONATA LOL
E' UN'IDEA CHE SE DEVO ESSERE SINCERA MI E' VENUTA 'STA NOTTE MENTRE CERCAVO
DI DORMIRE. 
MI SONO IMPEGNATA PER SCRIVERLA MA NON SO SE ANDARE AVANTI O MENO.
SINCERAMENTE NON MI VA DI SCRIVERE UNA STORIA CHE NON SI CAGA NESSUNO..
PERCIO' VI CHIEDO CON IL CUORE IN MANO DI LASCIARE UNA RECENZIONE POSITIVA O
NEGATI, NON E' CHE MI IMPORTI PIU' DI TANTO, VORREI SOLO SAPERE COSA NE PENSATE.
MI PIACEREBBE CONTINUARLA LA STORIA MA, COME HO DETTO PRIMA, MI SEMBRA UN PO'
INUTILE PUBBLICARE CAPITOLI SE NESSUNO LI LEGGE O LI COMMENTA.
SE RICEVERO' ALMENO DUE RECENSIONI (SI', MI ACCONTENTO CON POCO LOL) 'STA SERA
PUBBLICHERO' UN SECONDO CAPITOLO SENNO' ASPETTERO' DOMANI.
SE PROPRIO PROPRIO NON ARRIVA NIENTE CANCELLERO' IL CAPITOLO E NON SAPREMO MAI
SE I CINESI CONQUISTERANNO IL MONDO O MENO!
HO FINITO GIURO, VOGLIO SOLO RINGRAZIARE CHIUNQUE LEGGERA' IL CAPITOLO E LO
RECENSIRA'!
HO FINITO VERAMENTE ORA LOL 
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE (?)

CIAO CIAO :*
  
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