Padre e figlio

Rouge era stanca morta. Quella giornata infernale di commissioni da sbrigare era finalmente giunta al termine e non vedeva davvero l’ora di tornare a casa dai suoi due uomini. Aprì la porta d’ingresso, ma stranamente non udì né la voce di Ace né tantomeno quella di Roger.
“Strano, di solito fanno un sacco di casino.” Mormorò, andando a dare un’occhiata nella camera del bambino, luogo di svago non solo per quest’ultimo ma anche per il papà.
Il mistero fu presto risolto.
“Ma guardali…” Disse sorridendo, osservando i due sopra il letto.
Sia Roger che Ace erano caduti in un sonno profondo, probabilmente dopo essersi stancati a giocare tutto il pomeriggio. Roger era sdraiato in posizione supina, con la bocca esageratamente aperta e della saliva agli angoli di essa. In una mano aveva un libro, appoggiato ora sull’addome, e con l’altra si era premurato di stringere a sé il figlio. Quest’ultimo, anche lui russando come il padre, indossava il copricapo da pirata del genitore e, con un piede sopra lo stomaco di Roger che si alzava ed abbassava a ritmo dei respiri regolari dell’uomo,  sembrava avesse trovato una posizione comoda.
“Devono aver giocato ancora ai pirati.” Constatò avvicinandosi al letto, notando che Roger non era arrivato a leggere nemmeno la prima pagina, visto che stava mantenendo il segno solo all’indice del libro. La donna sospirò, prendendo dall’armadio un lenzuolo per poterli coprire.
“Siete davvero adorabili.” Sghignazzò Rouge, abbassandosi per dare un bacio sulla guancia al piccolo Ace e uno sulle labbra a suo marito che, inconsciamente, si mise a sorridere nel sonno, divertendola.
Rouge si fermò sulla soglia della porta della cameretta, guardandoli un’ultima volta.
“Sogni d’oro.” Mormorò uscendo.
Era estremamente felice del rapporto che si era venuto a creare tra quei due. Più Ace cresceva, più diventavano uniti. Il loro non era un semplice rapporto padre-figlio, c’era della vera e propria amicizia, sembravano quasi compari.
“Beh, meno lavoro per la mamma!” Rise, decidendo di dedicare l’intera serata al più totale relax, in fondo se lo meritava. Non era certo facile essere moglie del Re dei pirati e al tempo stesso crescere due bambini!
 
 
Angolo autrice:

Aw, aw, aw! *-*
E io li adoro. Basta, ho finito il mio angolino.
Oda, diamine! Perché crei personaggi così fantastici e dopo me li fai fuori! Ti odio!
Oda: mettiti in fila, non sai quante volte me lo sono sentito dire. -.-
Come sempre, fatemi presente qualsiasi errore ^^"
Ringrazio chiunque abbia letto questa storiella e chi vorrà lasciarmi un commento.
Un bacione! :3