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Autore: giulietta smiley    26/06/2014    1 recensioni
Parigi Post-Restaurazione (1830) : La storia narra di un amore tra una ragazza povera, costretta a prostituirsi per procurarsi da vivere per lei e per il fratellino, e di un ragazzo ricco ma che vuole fare la differenza per il bene del popolo francese e si metterà a capo della rivoluzione giovanile .
I personaggi non sono di mia invenzione ma presi dal romanzo di Victor Hugo : Les Miserables ( Eponine ed Enjolras ).
SPOILER:
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Rimango fedele al finale della storia originale.
Genere: Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Enjolras, Eponine, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Domani è il grande giorno.

Enjolras è ansioso per domani, io invece sono preoccupata, per lui e per quello che potrebbe succedere. Non sono molto convinta che l’idea della rivoluzione funzionerà...

Marius non è venuto all’ultima riunione quindi non penso verrà a sostenerci ... e tutto per colpa di Cosette. Ma posso capirlo, le persone fanno sempre cose pazze quando sono innamorate.

Non riesco a stare in casa mi sento in gabbia, quindi decido di fare una passeggiata in giardino.

Proprio li vicino alla fontana, sulla panchina vedo Enjolras:

 

“Enjolras che ci fai qui a quest’ora ? E’ notte fonda dovresti riposare...” 

“Tranquilla ‘Ponine sto bene, sono solo preoccupato per domani...” risponde.

“Tu preoccupato? E perchè mai?”

“‘Ponine, mi devi promettere una cosa: Tu e Gavroche domani resterete a casa”

“Cosa? Ma stai scherzando? Insomma per Gavroche è diverso, lui è un bambino mi sembra ovvio che debba restare qui a casa. Ma io non ti lascio combattere questa battaglia da solo, io vengo con te!” Dico con gli occhi pieni di rabbia e tristezza.

“Amore mio ma non capisci? Se tu venissi con me io non sarei al cento per cento concentrato perchè sarei preoccupato per te! Se ti succedesse qualcosa per colpa mia io non me lo perdonerei mai... Quindi ti prego, rimani a casa con Gavroche. In questo modo sò che tu sarai al sicuro ”

 

E adesso cosa faccio? Tutto quello che vorrei è renderlo felice, aiutarlo a realizzare i suoi sogni. Non cè niente che non farei per lui. Andrei fino in capo al mondo per lui solo se me lo chiedesse...Perchè io sono innamorata di lui. Infondo sò che quello che mi ha appena chiesto è la cosa giusta da fare. Non vorrei che per colpa mia lui si cacciasse in qualche guaio.

Aspetta un attimo... Mi ha chiamata “Amore mio” ?!

“Amore mio?” Ripeto a voce alta senza accorgermene.

“Si, dimmi” risponde Enjolras pensando che mi riferisco a lui

“Oh no scusa... E’ che nessuno mi aveva chiamata così prima d’ora e tu mi hai colta un pò alla sprovvista” 

“Ti ha dato fastidio?” dice preoccupato.

“No, al contrario mi ha fatto molto piacere... Comunque tornando al discorso di prima, hai ragione. Non voglio essere una distrazione per te, non vorrei ti succedesse qualcosa di brutto quindi farò come hai detto tu. Ma solo perchè sei stato tu a dirmelo!” dico in tono un pò rassegnato.

“Stai tranquilla non mi succederà niente, verrà molta gente a sostenerci me lo sento! Adesso però è meglio che torniamo in casa si è fatto tardi e domani sarà una giornata importante”

“Va bene...” dico in tono malinconico.

 

Mi lascia davanti la porta di camera mia e aspetto che entri pure lui, ma tutto quello che fa è darmi un bacio sulla fronte per poi andare in camera sua a dormire.

Appena mi infilo sotto le coperte, dalla finestra vedo comparire un fulmine talmente grande che illumina tutta la stanza. Subito metto la testa sotto al cuscino per non sentire il rumore del tuono, ma è più forte del previsto e per lo spavento mi metto ad urlare.

Subito dopo sento la porta spalancarsi, apro gli occhi e vedo Enjolras che corre verso di me e che mi abbraccia:

“Tranquilla, ci sono io accanto a te. Presto sarà tutto finito” mi rassicura.

“M-ma come ...?” cerco di parlare ma per la paura non riesco a dire neanche una parola.

“Il tuo fratellino mi aveva avvertito della tua fobia per il temporale, quindi appena ho visto il fulmine sono corso da te. E poi ti ho sentita urlare.”

Restiamo abbracciati per un bel pò ma il temporale non ne vuole sapere di smettere, quindi Enjolras mi prende in braccio e mi porta in camera sua, poichè il letto era più grande e saremo stati più comodi.

“Veramente non ti dispiace se rimango qui finché non finisce il temporale?” chiedo.

“In verità io speravo rimanessi tutta la notte...Ma se la cosa non ti sembra appropriata allora non fa niente ...insomma, se ti da fastidio, ecco...” dice con un tono molto impacciato.

Io sorrido e lo abbraccio ancora di più, sono talmente contenta di stare tra le sue braccia che quasi non sento più il temporale. 

Lui mi abbraccia a sua volta. Mi guarda negli occhi, mi attira verso di se e poi mi bacia.

 

C’erano notti in cui il vento era così freddo che il mio corpo gelava nel letto e non facevo altro che piangere. Ma questa notte è diversa. Ho smesso di piangere dal giorno in cui l’ho incontrato.

Il modo in cui mi bacia, mi sfiora e mi tocca ... Tutte le volte che mi sussurra nell’orecchio “ti amo”. Mi sento persa ed inutile senza di lui. Ho capito che non posso vivere senza di lui.

 

 

 

Angolo autrice:

 Scusatemi molto per il ritardo ! Ho avuto problemi a casa ... e ancora persistono in effetti, diciamo che scrivere è la mia valvola di sfogo :P Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :-) Lasciate dei commenti se volete ;-) 

   
 
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