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Autore: Meg___X3    21/08/2008    10 recensioni
Inuyasha e Sesshoumaru, all’alba delle vacanze estive, ricevono la notizia che una ragazza sarà ospitata in casa loro. Ma chi l’ha deciso? E soprattutto, chi è questa sconosciuta? Riguardando il testamento del loro defunto padre, le cose cominciano a complicarsi più del dovuto… * Ciao! ^^ Questa è la mia prima pubblicazione! Spero vi piaccia <3 Meg.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Alchimia dei sensi.








Capitolo nove

Rivelazioni Pericolose.







Kagome alzò lo sguardo, ancora assonnata. Nel soggiorno si era appena affacciata Sango, con sguardo truce.

Rin aggrottò le sopracciglia. «Buongiorno!» esclamò, un poco tentennante.

«Ma quale buongiorn…?!» replicò, ma la sua voce venne sovrastata da una suoneria abbastanza vivace. Sango abbassò lo sguardo, aprendo furiosamente il cellulare. «Smettila!» urlò, stizzita. Chiuse il telefonino alla velocità della luce, e prese posto al tavolo.

Kagome e Rin si guardarono, confuse. «Ehm… Sango?» prese parola, la più grande.

Lei sbuffò. «Scusatemi, è tutta notte che mi arrivano messaggi e telefonate e non ho dormito granchè» disse, ma più che parole parevano grugniti.

La mora la fissò, sorpresa. «Chiamate? Ma da chi?».

Nel salotto entrò una cameriera, e si avvicinò all’ospite. «Signorina Sango, desiderate la colazione?» domandò, pacata.

«No, no, grazie» rispose, asciutta. Poi si voltò verso le ragazze. «Si tratta del mio… vicino di casa».

Rin si sporse verso di lei, curiosa. «Davvero? Un ragazzo?» chiese, acuta.

Sango annuì, sconsolata. «Io direi un animale. A quanto pare quello scemo questa notte si è ubriacato e mi ha tempestato di chiamate» blaterò, scocciata.

Kagome sorrise, debole. «E per dirti cosa?».

«Ovvio, che gli manco» replicò, quasi schifata.

Rin ammutolì. «Oh… ma avevi detto…» mormorò, ripensando alle sue dichiarazioni in merito allo status di single.

Sango arrossì furiosamente. «Ma cosa?! Io non sono mica fidanzata con quello!» tuonò, furiosa, scuotendo il capo velocissima «è solo un pervertito che cerca di abbordare l’unica ragazza che – a quanto pare, lo rifiuta!!!».

«Dunque è un bel ragazzo…» sussurrò Rin, pensosa.

«B-bel r-ragazzo?!» ripetè, Sango, arrossendo come un semaforo. «N-non… beh… è passabile!!!». Ok, è bellissimo, ma… - si bloccò, scioccata. Ma che diavolo dico?!?!

Kagome ridacchiò. «E ha una cotta per te?».

«No, beh!...» balbettò «io non… che ne so!». La mente le diceva di si, ma il battito furioso del suo cuore le provocò un panico immediato, e cambiò immediatamente argomento. «Avete visto Kaede?» domandò, a bruciapelo.

Kagome e Rin si guardarono. «No, mi dispiace. Ma sarà qui in giro».

La sorella maggiore si fece guardinga. «Giurerei che potrebbe comparire tra un istante…» .

Rimasero in silenziosa attesa, ma non venne.

Kagome sospirò. «Strano».

«Non importa, grazie. Vado a cercarla» mormorò Sango, alzandosi.

Rin e Kagome annuirono. «Va bene…».

«A dopo» esordì, e si allontanò alla ricerca della donna.

 

 

 

 

 

 

 

«Che strano» mormorò Rin, sorridendo «mi sembrava davvero imbarazzata mentre parlava del suo vicino».

Kagome storse il capo. «Non lo sembrava» replicò, seria «lo era proprio».

 

 

 

 

 

 

 

 

Sesshoumaru prese posto sulla sua seggiola preferita. Una deliziosa poltrona color bordeaux, nascosta dietro una suntuosa scrivania color mogano. Sopra il legno raffinato erano posati alcuni fogli di carta, dei posacenere e alcune penne.

Alzò lo sguardo, curioso, fissando lo scaffale alla sua destra. Moltissimi libri lo ricoprivano, in tutta la sua altezza, e la scala che conduceva alle mensole superiori era poggiata al terz’ultimo scaffale.

Comincia la ricerca.

 

 

 

 

 

 

Sango percorse frettolosamente il corridoio che portava alla biblioteca. Aveva fermato il primo maggiordomo che aveva visto, chiedendo di Kaede, ed aveva scoperto che aveva appena accompagnato il Signor Sesshoumaru proprio in quella stanza.

Svoltò l’angolo ed individuò la donna anziana in piedi di fronte ad un’enorme porta in legno, finemente decorata. «Kaede-sama!» la chiamò, affannata.

La donna alzò lo sguardo. «Oh, buongiorno Sango.» chiarì, debole.

«Posso chiedervi una cosa?» mormorò, pacata.

«Ma certo». Si fermarono in mezzo al corridoio, con alle spalle una fila di ritratti dipinti divinamente e un lungo tappeto rosso sotto le scarpe.

«Posso sapere dov’è il Signor Sesshoumaru?».

Kaede annuì. «È in biblioteca, ma mi ha chiesto di non essere disturbato» replicò, con un sorriso.

Sango sospirò. «Devo parlargli del mio pagamento. Oggi ho… intenzione di iniziare le ripetizioni per Inuyasha».

Kaede annuì. «Mi dispiace, non potete parlargli. Ma mi ha lasciato precise indicazioni per voi. Sa che volevate un compenso anticipato, ma il dubbio del Signore è che Inuyasha si rifiuti di prendere parte alle vostre lezioni. Ha dunque raccomandato di mostrargli la vostra lezione, e successivamente vi pagherà il doppio di quanto prestabilito».

Sango spalancò gli occhi. «Il doppio?» ripetè, sorpresa.

«Esattamente».

«V-va bene» mormorò, mostrando un sorriso di convenienza. «Grazie dell’informazione, Kaede-sama».

La donna sorrise. «Di nulla, Sango».

La ragazza si allontanò a passo spedito, ma prima di svoltare, si voltò nuovamente. «Posso sapere dove si trova Inuyasha?».

«È nella sua stanza» replicò, asciutta «se volete ve lo chiamo».

«Molte grazie. Lo aspetto… nella sala da pranzo, se possibile» esordì, pensosa.

«Ma certo» rispose, sorridendo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kagome e Rin si trovavano ancora nella sala da pranzo. In realtà, non sapevano proprio cosa fare. Dopo i primi giorni iniziali, le visite e la sorpresa per la bellezza della villa, si annoiavano un po’. Certo, sembrava ci fossero ancora molti segreti attorno a quel luogo, ma non era il primo pensiero delle due.

Kagome stentava ancora a credere ai sentimenti che l’avevano invasa baciando Inuyasha, allo strano comportamento del ragazzo e alla confusione che dominava il suo cuore.

Rin, d’altro canto, era impegnata a pensare alla nottata prima, quando aveva scoperto che quel sogno, così dolcemente protettivo, era semplicemente la realtà.

 

“Piccola ningen, smettila di tremare. Non voglio ucciderti. Voglio solo guardarti.”

 

«Ragazze!» mormorò Sango, entrando nella stanza con in mano una pila di libri e quaderni, e fra le labbra un piccolo astuccetto.

Kagome e Rin balzarono in piedi, sorprese. «Ma a cosa ti serve tutta sta roba?!» sbottò la prima, prendendole parte dei libri.

Rin le tolse l’astuccio dalla bocca.

«Sono libri… comincia il mio lavoro da tutor» mormorò, sconsolata.

Kagome arretrò di un passo. «T-tutor?». A Inuyasha? Sorrise falsamente. «Ah ma certo! Ce lo avevi detto…» disse, fingendo tranquillità.

Sango annuì. «Già… purtroppo».

Chissà perché tutto questo astio per lui… - pensò Kagome, curiosa. Beh, forse non era uno studente modello… ma perché odiarlo così? «Beh, in bocca al lupo!».

«Letteralmente!» replicò Rin ridacchiando.

Sango sorrise, debolmente. «Restate qui con noi?» domandò, gentilmente, spargendo i libri sul tavolo e sistemando perfettamente penna, matita e gomma.

Kagome spalancò gli occhi. «NO!» urlò, rendendosi poi conto della figura «Cioè… ehm..» guardò Rin, spaurita «non vorremmo disturbare…ehehe» biascicò.

Sango scrollò le spalle. «Non c’è problema. Tanto dobbiamo solo studiare».

Con Inuyasha! – urlò dentro di se Kagome, nel panico. Afferrò Rin per un braccio. «Beh, grazie dell’offerta… ma devo… parlare a Rin di una cosa!». La trascinò con sé, anche se riluttante. «Ciao, ciao!».

Sango salutò debolmente con la manina. Quelle due non me la raccontano giusta…

 

 

 

 

 

 

 

 

Sesshoumaru lasciò scivolare la scala ancora più a destra, tra gli scaffali polverosi.

Niente.

Com’era possibile che non avesse ancora trovato quello che cercava? Aveva letto tutti i libri sugli umani, sull’amore… ma nulla sembrava risolvere il suo quesito.

Forse sto solo ingigantendo la cosa.

Scosse il capo. No, c’era qualcosa. Nulla poteva giustificare quello che aveva sentito la notte prima, a contatto con quella piccola ningen. Quando le loro mani si erano sfiorate…

 

 

Sesshoumaru la guardò, scrutando i suoi occhi color cioccolato. «Certo» chiarì, più duro del previsto.

Rin sembrò in difficoltà. «Capisco…». Rompere il legame di appartenenza era una cosa disdicevole. Che sciocca, avrebbe anche potuto non chiederlo. Era ovvio che fosse una cosa orribile.

Il Principe dei Demoni la guardò, a lungo. «Mentite» sibilò.

Rin ammutolì. «M-mentite?» biascicò, presa in contromano.

Non riuscì a individuare il motivo, ma ora sentiva una rabbia cieca fluirgli nelle vene. Quella che fino a pochi istanti prima era una creatura eterea che si muoveva di fronte ai suoi occhi, era diventata un obiettivo da distruggere. I suoi occhi si affilarono, come lame infuocate, pronte a tagliare la carne. «Mentite» esalò, serrando la mascella «voi non sapete proprio nulla. Siete un’insulsa ningen, non potete conoscere le tradizioni millenarie degli youkai. Voi siete solo una ningen».

Rin sentì le lacrime pizzicarle gli occhi. Facevano così male quelle parole… ma erano così vere… Cosa ne sapeva lei? Perché stava parlando con lui? Cosa ci faceva in quella casa? Come aveva potuto sperare che un demone condividesse con lei i suoi pensieri…? «Già. Io vi… vi chiedo perdono» sussurrò, abbassando il capo. Strinse furiosamente il lenzuolo nella mano destra.

Il silenzio sembrò dominare quella stanza, ed il ticchettio dell’orologio fisso alla parte divorò ogni parola, ogni insulto.

Fino a quando Rin non alzò gli occhi.

Gli occhi di Sesshoumaru erano contratti in un’espressione nuova, un misto di pietà, compassione… dispiacere? La guardavano senza vederla realmente, sembravano esplorare la propria anima. Ed inaspettatamente, lei potè leggervi dentro. Rabbia, perdono, scuse…

«V-voi…» tentò di dire, allungando la mano. Le pareva talmente debole da dover essere coccolato.

Sesshoumaru mosse la sua mano di scatto, che andò ad infrangersi contro quella di lei. In quel misero, brevissimo istante, una scarica elettrica li colse, lasciandoli attoniti.

Il demone, ancora confuso da quella rabbia, serrò la mascella, fissando quelle dita esili, a mezz’aria. Alzò lo sguardo in quegli occhi color cioccolato, nel viso perfettamente ovale, sfiorando con lo sguardo le ciglia lunghe e le labbra sapientemente disegnate dalla mano divina di un pittore cinquecentesco.

In un istante, intrecciò le dita in quelle di lei. Per la scienza – inneggiò, dentro il suo animo, determinato.

Rin sentì la sua intera linfa vitale fluire in quel tocco, come se lo aspettasse da secoli. Il silenzio divenne un quiete brusio, il buio si trasformò in debole luce, fino a che tutto non esplose.

Sesshoumaru sentiva le orecchie impazzirgli, le mani bruciarle come se avessero toccato il fuoco, mentre una fortissima luce gli impediva di vedere ciò che aveva intorno. Solo le sue dita, improvvisamente così sensibili, così vive, richiamavano il tatto di altra pelle, di altro calore.

Rin percepì il suo corpo scuotersi con una forza disumana, il cervello spegnersi e riattivarsi di colpo… stava rinascendo! Le orecchie percepivano rumori fortissimi, uno stridulo incredibile, la vista era accecata, e quel dolore, quel dolore atroce era una tortura piacevole.

Staccarono la mano di scatto, increduli.

Sesshoumaru spalancò gli occhi, ed il buio lo divorò. Quando vide il corpo di Rin, sentì un’improvvisa certezza fluirgli nelle vene. Era lei. Lei. LEI! La sua mente urlava quella parola, come in un latrato di dolore, di consapevolezza. Si alzò di scatto, spaventato. Cos’era quella cosa che le stava divorando il cervello?

Gli occhi di Rin si dilatarono per lo stupore, e poi il dispiacere. Lui aveva paura, lui stava scappando… Lui, lui, LUI! Si allungò sul letto, cercando di richiamarlo a se, ma fuggiva. «Signor Sessh…!» ma prima che ebbe concluso, lui era scomparso oltre la porta.

 

 

Si bloccò a mezz’aria, rivivendo quelle scene. Sentiva ancora quel fragore nella sua testa, e al pensiero di lei, mille voci gridavano il suo nome, impedendogli di pensare.

Devo trovarlo.

 

 

 

 

 

 

Inuyasha sentì bussare alla porta. Grugnì. «Miroku, vai al diavolo!» sbraitò, buttando il telefono sul letto e concludendo la chiamata.

Corse alla porta, mentre la sua suoneria riecheggiava nella stanza. «Chi diav… ah, ma certo» borbottò, vedendo la figura della vecchia signora «Kaede, e chi se non tu?».

La donna storse il capo in un’espressione di diniego. «Questa suoneria spacca i timpani, Inuyasha!» esclamò, furiosa.

«Lascia perdere. Che vuoi?!» tuonò, più deciso che mai a far fuori qualcuno quel giorno.

«Vai immediatamente in salotto. C’è qui il tuo tutor, mio caro» mormorò, con un sorriso sadico.

Inuyasha strinse ferocemente la mano a pugno. Sesshoumaru gli aveva detto che lo avrebbe fatto… «Brutto stronzo! Ora lo ammazzo!».

Kaede alzò un sopracciglio. «Veramente è una lei».

«Mi riferivo a quel baka di Sessh…» poi si bloccò, di colpo. «Una lei?». Il suo cuore cominciò a trotterellargli nel petto, mentre il cervello mandava poderosi segnali di allarme. Kagome! «Ehm… chi è?» domandò.

La donna lo guardò, sospettosa. «Si chiama Sango Hirai, Inuyasha, ma non sono affari tuoi. Ciò che vi lega è un rapporto strettamente professionale» spiegò.

«Sango Hirai…ah» biascicò. Sentì le sue speranze andare in fumo come cenere, e lanciò un ringhio sommesso. «Che vada a quel paese!».

Chiuse la porta di scatto, girando velocemente la chiave all’interno.

La suoneria suonava ancora a vuoto, furiosamente. Afferrò il cellulare e lo aprì. «MIROKU! Smettila!».

«Che voleva Kaede?» chiese, dall’altro lato del capo.

Inuyasha si lanciò sulle coperte, con l’umore sotto le scarpe. «Rompermi i coglioni come al solito, ovvio» replicò, amaro.

Miroku rise. «Ovviamente».

«Senti, ma cosa vuoi, eh? Non mi interessano i tuoi diverbi sentimentali con… come diavolo si chiama?» borbottò.

«Sango. Sango Hirai» chiarì, facendone lo spelling.

«Ecco, Sango» ripetè. Spalancò gli occhi di scatto. «SANGO?!» urlò, e fu certo che metà Villa lo aveva sentito.

«Cazzo, Inu, ho dovuto allontanare il cellulare dall’orecchio…» mormorò, scocciato «si, si chiama Sango. Cosa c’è che non va?».

Il mezzodemone si portò una mano al mento, pensoso. «È una brava studentessa?» chiese, dubbioso.

«Ma certo!» rispose, brevemente «se tu guardassi ogni tanto i tabelloni con i voti scopriresti che è la migliore nel nostro Istituto».

«Ah, bene» mormorò «ora devo andare» spiegò, rapido.

Miroku si insospettì. «Dove?» chiese, a bruciapelo.

«A lezione» replicò «bye bye». Chiuse la chiamata, a razzo.

Bene, bene… Dunque la sua tutor era quella famosa ragazza…

 

 

 

 

«Kagome, ma che hai?» domandò, Rin, sorpresa, notando che la conduceva verso il Gazebo di Rose.

«Beh, ecco… devo… raccontarti un paio di cose…» biascicò, arrossendo come un semaforo. «Io… ecco… ti ho tenuto all’oscuro di una cosa…su me e… Inuyasha No Taisho…».

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Non. Ci. Credo. Ce l’ho fatta! Finalmente, il nono capitolo di “Alchimia dei Sensi”! Non potere immaginare quanto ne sia soddisfatta… *_* Ho superato la crisi, yeeeeeaaah <3 Beh, si, dovete saperlo, ma ero caduta in un baratro senza fine…che mi aveva persino portato a pensare di abbandonare questa storia (e anche le altre ç_ç), ma oggi, così, mi sono messa a scrivere e ne è uscito qualcosa di buono! ** Davvero, mi dispiace in maniera infinita per questo ritardo, ma devo dire che sono comunque orgogliosa di me. Temevo davvero che fosse la fine di ADS… e invece… *meg raggiante*

 

Beh, non dilunghiamoci! Come vi sembra? Ditemi per filo e per segno tutto, e anche se non lo fate subito, ribadisco: nessun problema! Potete recensire anche fra dieci giorni, io lo leggerò comunque e con la stessa gioia. Spero vi piaccia la parte Sesshy/Rin, e anche il fatto che l’arrivo di Miroku si avvicina sempre di più… >.< Kaggy ha deciso di dire a Rin tutto! Alla buon’ora! Fa sempre bene rivelare un poco i nostri problemi. E cosa sarà successo fra Sango e Miro, prima del suo arrivo alla Villa? X_X E poi… cosa cerca Sesshoumaru? E soprattutto, lo troverà? >.> Io dico di si…ihih.

 

Ora vi lascio per tornare a parlare direttamente con voi, tramite le vostre favolose e sempre gradite recensioni ^_^ Spero me ne lascerete altrettante U_U

 

 

Kaggy_Inu91: Innanzitutto, ciao! Sono così contenta di tornare a fare i ringraziamenti… ne sono onorata! Ma torniamo al capitolo U_u Allora, che ne dici? Lord Fluffy è alla ricerca di una risposta… ma qual è la domanda? E quello che è accaduto fra lui e Rin, come – o cosa – vi sembra? Mi raccomando, dimmi tutto! Per quanto riguarda Inu… è successo poco, riguardo a lui, anche se potrai notare che Kagome lo evita… Sono parecchio confusi i due XD Aspetto la tua recensione, caVissima! Bacioni e GRAZIE!

 

Roro: caVa! Non sai quanto sono FELICE di tornare a ringraziare (l’hai già detto U_U ndRoro) … Lo so, ma sono così contenta!!! *meg mostra il suo sorriso a 362 denti* *cof cof* Torniamo serie, và. Si, Sesshoumaru è una persona complicata. Lui è un demone. E questo dice molto. Ma in lui vi è innata la curiosità di suo padre, quel senso della scoperta, il bisogno di sapere. E lui deve, in ogni modo, capire perché è successo tutto ciò. Perché sua madre è stata lasciata. Lo vuole sapere. E ti confido, lo saprà. E poi… se lo accetterà… beh, questo è ancora da vedersi. XD Si Inu… oh, lui è… come dire… nasconde le sue debolezze, perché ha di fianco una persona come Sesshy. Ma, anche lui, in fondo, ha un lato umano. E uscirà. Ma  come sempre, non ne apprezza la vera forza… U_U E Miro… Miro è un genio, te lo concedo!!! XD Ma non posso rivelare altro, se no farei spoiler… Ma come vedrai dal prossimo capitolo, è davvero da venerare! *meg ha una statua di Miro in salotto* U_U GRAZIE dei complimenti, mi riempi come sempre di lusinghe, e questo mi rende ancora più desiderosa di scrivere!!! Bacioni, ti voglio tantissimo bene.

 

Argentey: Sono contenta che il nome Meg ti piaccia U_U <3 GRAZIE dei complimenti, sono contenta che non ci siamo drammi stile beautiful ^^ Non ho neanche pensato di inserirceli, a dir la verità. *meg si chiede se ha qualche problema* X_X Uhmm… beh, non importa. Sono contenta che ti piaccia. Oui. Bacioni, alla prossima recensione!!

 

Kaimy_11: GRAZIE per i complimenti sulla parte di Inu, hai capito appieno ciò che ho scritto. E questo mi fa piacere, perché vuol dire che riesco a trascrivere bene i miei pensieri. ^_^ Sesshy, è forse, un pelino OCC su questo punto. Lui ha questo estremo bisogno di sapere, scoprire. È il genere di “persona” che vuole avere tutto sotto controllo. Al contrario di Rin, che si lascia andare, tranquilla, che non ha paura di amare… Sono due opposti. *_* Per quanto riguarda Miro, si, hai ragione, può sembrare un pervertito di prima categoria, ma c’è anche una storia dietro. Se sono giunti a questo punto… c’è un motivo U_U E presto lo scoprirai. GRAZIE! Tvb, bacioni!

 

KAGOlove: ciaoo!! Ma certo che mi ricordo di te U_U Per quanto riguarda Sesshy: sono contenta che ti sia piaciuto, io ce lo vedo. Il mio – XD – Lord Fluffy è così. Per quanto riguarda Inu, resta e resterà sempre un indeciso *muahuahua* No beh, farà la sua scelta. Come vedi, ha avuto una certa reazione quando ha sentito parlare di un Tutor, femmina per di più! Su Miro e Sango… Non ti preoccupare, lei è fredda e molto timida, ma sappiamo tutti che il pervertito è in grado di far breccia nel suo cuore!! (e Meg se la cava senza spoiler… =_= ndTu) ehehe, già XD GRAZIE davvero, di cuore. Ti voglio bene.

 

Mikamey: caVa!!! Prego! E di cosa, poi? U_U Già, ihihi. Niente più visite notturne… - ma chi lo sa? XD *meg sadica* Sesshy però, a differenza di Inu, ha un’altissima opinione di se. Per lui, rivelare i suoi pensieri, non è assolutamente da deboli. L’unica cosa che ritiene essere per i deboli è l’amore. U_U GRAZIE dei complimenti su questa parte *_* Su Inu… oh, si, hai ragione. Sono così simili!!! Ma non lo capiscono -.- Su Miro e Sango… ihihih, lei poteva spegnerlo il cellulare… già. Sango, perché non ci hai pensato?? *sguardo malizioso* (ehehhhmmmm… *///////////* ndSango) Lascio a te ogni intuizione >.> Eh si, io credo fermamente nel proverbio “Gli opposti si attraggono” U_U *meg serissima* Ora ti mando un grosso bacio e spero in una – positiva? – recensione… XD TVB!

 

Aryuna: Aryyyyyyyyyy <3 CaVa *_* Come staiii? ^^ Oddeo, povera te! Maledetto pc! *meg picchia il pc di ary* Non importa, proseguiamo *meg legge il commento di Ary* Eh si, cari lettori, confermo la malattia di Ary… non porta ad alcun danno, ma risulta altamente fastidiosa se portata a livelli esagerati… (ç_ç ndAry) *cof cof* Suuuu XD Scherzo, ovviamente <3 AWWWWHH!!! GRAZIE per tutti i complimenti! XP *_* Anche iu tifo per Miro! *Sango-chan sempre più depressa* Ma anche per te, ovviu U_U *Sango rinasce* XD Cara Ary, condivido i tuoi scleri, uniamoli insieme e conquisteremo il mondo!!! *risata satanica* (O_O ndLettoreSconosciuto) Ihihi >o< Io. Adoro. I. Tuoi. Scleri. – sappilo. *_* Ne voglio altri, intese?! Baci, ti voglio bene!!

 

Onigiri: caVissima! *_* Non c’è problema, recensioni piccole, corte, lunghe, grosse… sono sempre ben accette! U_U Ehhh Sesshy si era dimostrato protettivo e coccolone nel suo sogno – che altro non era che la realtà, e d’improvviso si ritrova con un uomo (demone U_U ndSesshy) ehm, demone, freddo e distaccato. Comincia ad essere confusa! ^_^ GRAZIE dei complimenti sulle mie analisi profonde nei confronti di Rin e Inu, ne sono lusingata. Sono d’accordo con te… In Inu non prevaricherà ne l’uno ne l’altro lato del suo carattere, ma sarà semplicemente una via di mezzo. U_U E questo, noi lo sappiamo, è un incredibile fortuna. *_* Su Rin e Sesshy… hai perfettamente centrato il nocciolo della questione. Lui, calcolatore, desideroso di sapere, lei ingenua e dispersa. Due opposti, direi. *_* GRAZIE mille dei complimenti, e sappi che perdonerò ogni tuo ritardo, ogni piccola recensione, perché con tutte quelle meravigliose che mi hai fatto per i capitoli precedenti, puoi anche permetterti di non commentare più XD Bacioni!!!

 

Kirarachan: ciao caVa! *_* Hai detto due volte di essere senza parole XD E questo mi fa mooooltissimo piacere *_* Vuol dire che è vero!! *meg estasiata* GRAZIE grazie grazie! Non so come dirtelo.. e poi, non è da tutti leggerla tutto dun fiato, complimenti!! Aspetto la recensione, allora <3 Baci!

 

Bchan: Ehhh, mi sa che sei partita. Ma magari sei già tornata… uhmmm *meg pensosa* Non importa, puoi anche recensire i prossimi o non farlo, sono comunque contenta di averti regalato un capitolo ^_^ GRAZIE dei complimenti, ne sono come sempre entusiasta! Baci!

 

Maryku: eeehiii, ciao <3 Sono contenta che tutto ti piaccia, che mi fai così tanti complimenti… *_* GRAZIE! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, caVa! Bacioni!!!

 

 

 

…e con questo concludo i ringraziamenti. *_* GRAZIE però anche a chi ha solo letto, oppure ha aggiunto la storia ai preferiti. U_U E parlando di questo, aggiorniamo un po’ la lista…Ora siete in 31 O_O AAAWWWWHHH!! (-.- ndAry) Mi sa che occupo un sacco di spazio a mettere tutto l’elenco… ma sappiate che vi ringrazio INFINITAMENTE!!

Bacioni, ed al prossimo, ritardatario e complicatissimo, capitolo!

Meg.

  
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