Chirone annuncia il numero estratto con voce alta e chiara, e qualcuno impreca. Percy si guarda intorno nervoso. Quella partita di bingo "fra vecchi amici" minaccia di trasformarsi in un eccidio di massa, se qualcuno non sblocca la situazione.
Nico, seduto sulle sue gambe, non sembra condividere il suo disappunto.
Il figlio di Poseidone non può che fissarlo.
Stona come un corvo nella neve. Con la sua felpa e i suoi capelli spettinati, l'apparecchio che si intravede dalle labbra socchiuse e l'espressione assorta mentre controlla i numeri- l'esatto contrario di Jack Mason, dall'altro capo della tavola. Persino il figlio di Efesto si è tirato a lucido.
Lui e Nico-
- Tombola!
Stavolta è proprio il figlio di Ade a parlare, alzando lo sguardo dalla cartella. Chirone lo fissa perplesso. Tutti lo fissano perplessi.
- Stiamo giocando a bingo, Nico - mormora Connor Stoll, il quale sta evidentemente cercando di non trozzarsi dalle risate.
Nico alza un sopracciglio. Evidentemente non si è reso conto del suo erroraccio.
- Quattordici, ventitré, sessantadue, cinquantasei, uno, cinque. Non è bingo?
Un sospiro.