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Autore: KaterinaVipera    27/06/2014    3 recensioni
[SEGUITO DI "GRAZIE A LEI"]
Dopo due anni di silenzio, Cat crede che Loki l'abbia solo ingannata; dopotutto lui è il Dio degli inganni, come poteva aver creduto che avrebbe mantenuto la sua promessa?
"Ritornerò. Ritornerò per te." le aveva detto prima di tornare ad Asgard e lei gli aveva detto che lo avrebbe aspettato. E lo sta ancora facendo, sotto lo sguardo preoccupato dei suoi cari.
Quello che non si aspetta è che Loki la sta osservando, ed è molto più vicino di quello che la ragazza possa immaginare, perchè ancora una volta, la vita della mortale è in pericolo a causa delle azioni sconsiderate del Dio.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache dei Nove Regni'
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“COSAAAA!?! Devo incontrare Odino?” sbraitò infervorata guardando le tre persone davanti a lei.

“Loki, perché non gliel'hai detto?”

“Non ho avuto il tempo.” disse nascondendo la verità sotto un ghigno. Quella era una scusa bella e buona; di tempo per avvisarla ne aveva avuto a sufficienza, preferì aspettare di essere già ad Asgard perché così facendo, non si sarebbe potuta tirare indietro. Era stata una mossa estremamente sleale da giocarle ma se solo avesse saputo, allora, non se la sarebbe presa così tanto.

“Loki!” gridò incredula. “Perché non me lo hai detto prima?”

“Perchè è più divertente così.” e sfoderò uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti.

“No, non è divertente. Non mi posso presentare in questo modo!” stava dando di matto. Fino ad un attimo prima era così felice di essere lì con Loki, vedere il suo mondo e adesso era nel panico più totale. Perché il Padre degli Dei voleva vederla? L'avrebbe interrogata, studiata, scrutata per giudicarla degna o meno di suo figlio. E se non gli fosse piaciuta? Dopotutto all'inizio era contrario pure alla relazione tra Thor e Jane; ma si sa per Odino, Thor, è sempre stato il prediletto e quindi gli veniva più facile assecondarlo. Questo non valeva di certo per Loki.

“Cosa c'è che non va?”

“Sembro una barbona. E poi sulla maglia c'è scritto parenti serpenti! Non è molto carino da indossare al primo incontro col il padre del proprio...” concluse la frase constatando che Loki si divertiva e che lui lo pensava davvero quello che c'era scritto sulla maglia; per una volta era d'accordo con le strambe affermazioni degli umani. Si rassegnò all'inevitabile.

Non dovevo incontrare il Presidente. Solo il re di Asgard! Perché non me ne sto mai un momento zitta?

Si fermarono davanti al portone della sala del trono.

“Entrate, Padre vi attende.” Thor incoraggiò i due per niente felici di quello che li aspettava.

Una delle guardie poste a sorvegliare l'ingresso scostò solo di poco la porta, permettendo al principe e alla ragazza di entrare.

Camminarono fianco a fianco, senza mai sfiorarsi; cercò di stare al passo di Loki che sembrava corresse.

Percorsero in breve tempo tutto il tragitto fino ad arrivare davanti al monumentale trono dorato, sul quale attendeva seduto il sovrano, che, come al suo solito, con la mano destra impugnava lo scettro mentre l'altra era abbandonata sul bracciolo, scrutando con attenzione la figura minuta che procedeva insicura a fianco di suo figlio. Si fermarono davanti al trono, attendendo che il re parlasse. La giovane era già molto in soggezione per quell'esame silenzioso a cui era sottoposta, sentiva i muscoli tesi fino allo spasmo, tanto da pensare che più di così non le si potessero tendere, si sbagliava.

Sentì la sua poca e debole sicurezza spezzarsi e il cuore saltarle in gola, iniziando a palpitare in modo irregolare, nel momento in cui Odino parlò con voce calma ma imperativa.

“Voglio parlare con la nostra ospite da solo. Loki lasciaci.”

Il cuore di entrambi perse un colpo a quella richiesta; non avrebbe voluto lasciarla da sola con lui, sapendo quanto poteva essere meschino e non dopo aver visto la faccia della ragazza carica di tensione e paura. Andò via senza inginocchiarsi, senza nessuna forma di reverenza, imprecando mentalmente contro quell'uomo. Fu costretto ad obbedire per il semplice fatto che quella era una prova, una dimostrazione della veridicità delle sue parole, se non aveva niente da nascondere poteva benissimo non assistere alla loro ''chiacchierata''. Voleva parlare da solo con la ragazza senza la presenza, o minaccia, di Loki a condizionarla; una sola mossa falsa e lui sarebbe ritornato nei sotterranei per tutta la sua vita, senza rivederla mai più.

Quando la midgardiana rimase sola con Odino, si sentì esposta, vulnerabile, quasi minacciata.

“E così tu sei l'umana per la quale mio figlio si è macchiato nuovamente di alto tradimento.”

Quando gli fa comodo è suo figlio!

“Non è colpa sua.” disse senza pensare, presa solo da un forte senso di protezione verso Loki.

“Ah. E di chi sarebbe? Tua forse?” domandò curioso di sapere fino a che punto era disposta a proteggerlo. Ancora non sapeva che piega insolita avrebbe preso quella conversazione, dal momento in cui Cat era disposta a molto più di quello che credeva lei per salvarlo.

“Si.” rispose risoluta.

Se serve a salvarlo mi prenderò tutte le sue colpe, tutti i suoi crimini.

La guardò stupito più dal tono risoluto che dalla risposta, che si aspettava.

“Sai che l'alto tradimento è punito con l'incarcerazione a vita nei nostri sotterranei, senza possibilità di uno sconto di pena?” le domandò per spaventarla e farle confessare la verità. “Sei disposta a ciò, giovane umana?”

Deglutì come a cancellare il panico che la stava attanagliando ma non avrebbe ceduto, mai per lui.

“Si, certamente.” la risposta ancora una volta lo stupì.

“Perché? Perché lo difendi?”

Caterina ebbe un tuffo al cuore e spalancò gli occhi, sapendo che doveva rispondere ed esternare i suoi sentimenti a quell'uomo. Il non rispondere non avrebbe giocato a loro favore, doveva dire cosa provava per Loki a tutti i costi. Non che si vergognasse di ciò che provava ma si sentiva già molto esposta, vulnerabile e parlarne con una persona che non fosse il diretto interessato o la sua migliore amica, la innervosiva molto. Si fece coraggio, immaginando che quella fosse una prova necessaria per poter stare con lui.

“Io...” disse prima che tutto le morisse sul principio della gola, prima di emettere un altro suono.

“Tu?” la incoraggiò Odino.

“Io lo amo.” era sicura, decisa, sguardo fisso in quello del re, niente tremolio nella voce. Che fosse l'amore che aveva nel cuore a darle coraggio? Certamente. Ma involontariamente aveva stretto le mani a pugno fino ad affondare le unghie nella carne per scaricare la tensione.

“Com'è possibile? Ti ha forse soggiogata?” domandò stupito, ancora una volta e ancora di più.

Perché tutti credono che Loki non sia in grado di avere una persona che lo ami? Non è perché se loro non lo hanno mai amato, allora non c'è nessuno in grado di farlo. E poi quanto mi fa incazzare il pensiero che lui sia solo un egoista, bugiardo, insensibile quando ha dimostrato, più di una volta, che in fondo lui un cuore ce l'ha. Anche se poi alla fine è pure in quel modo, ma ci sono così tante sfaccettature che non se ne possono considerare solo quelle negative perché fa più comodo ed è più facile poter sputare sentenze. E poi perché tutti se ne vengono fuori con 'sta storia che deve per forza asservire la gente. Ma che è 'sta fissa? E comunque, in un certo senso, con me l'ha fatto ma solo perché mi son sentita legata a lui fin da subito da qualcosa di estremamente forte e coinvolgente. Se non è magia questa...

“Allora, ti ha forse fatto un incantesimo?” incalzò, interrompendo il lungo silenzio.

“Si.” rispose più sulla scia di un suo ragionamento interiore che alla domanda.

“Ah-ah!” esclamò il vecchio re credendo di averli incastrati.

“Non è come credete voi.” disse capendo l'errore in cui era caduto, preso dalla foga di attribuire al figlio il titolo di ingannatore.

Che gusto ci potrà trovare nell'essere così meschino col figlio?

“E' vero, lui mi ha stregato ma non lo ha fatto con la magia. Di lui mi hanno stregato i suoi occhi profondi e infidi come l'oceano di casa mia, lo sguardo che, senza volerlo, trapelava così tanta tristezza che ne venivo invasa anche io. Me lo ricordo in che stato era quando l'ho trovato e gli occhi che dicevano così tante cose che è difficile da spiegare; è vero, sapete, quel detto del mio mondo che dice: uno sguardo vale più di mille parole. Il sorriso sghembo, il ghigno che non abbandona mai la sua bocca, la sua faccia da schiaffi, perchè ammettiamolo, la faccia da schiaffi ce l'ha spesso.” prese fiato. Si stava sovreccitando e le si tinsero le guance di un tenue rosa per tutto il sentimento che ci stava mettendo. Il cuore, il corpo e l'anima, sempre, se si trattava di Loki.

“Però lui ha anche un cuore; forse lei e gli altri su questo pianeta non ve ne siete accorti ma io si! Loki ha un cuore e un'anima che per quanto possano essere stati maltrattati, ingannati, presi usati e poi gettati, per quanto possano essere sanguinanti e non innocenti, io so che li ha perché l'ho visto. E sapete come ho fatto? Ho fatto in modo che lui si fidasse di me fidandomi di lui per prima. E non capisco come voi che siete suo padre, adottivo lo so!, non ve ne siate mai reso conto.” prese nuovamente fiato. “Se Loki era veramente l'egoista bastardo che tutti voi ritenete, avrebbe fatto 'sto putiferio per salvarmi? Io che sono solo una comune mortale? Vi ha disubbidito – anche se penso ci trovi gusto nel farlo, ma comunque – mandando in culo la sua possibilità di ritornare libero? Ha rubato, ha rischiato di morire e questo non vi basta? Cos'altro deve fare, appendere degli striscioni per la città?”

Per tutto questo tempo Odino era rimasto ad ascoltare in silenzio la giovane mortale. Difficile dire che cosa stesse pensando il sovrano, certo è che era stupito dalle sue parole anche se un po' contrariato dai termini usati, poco raffinati e non adatti ad una donna. Ma quello che più contava era che nessuno aveva mai parlato così per Loki, nessuno era mai stato disposto a prendere le sue difese accollandosi le sue colpe pur di non condannarlo. La giovane appariva sincera ma poteva essere stata costretta, magari sotto minaccia di morte sua e dei propri cari. C'era solo un modo per accertarsene; era una soluzione estrema, che avrebbe preferito evitare, ma non poteva fare altrimenti.

“Tu menti!” disse il sovrano con un tono di voce decisamente acuto e la ragazza ebbe un tuffo al cuore. Credeva di essere riuscita a convincere il re della veridicità delle sue parole, invece era stato solo fiato sprecato ma non si sarebbe arresa. Non lo aveva fatto con Loki e non lo avrebbe fatto neanche con lui. In fondo, anche se non erano sangue dello stesso sangue, si assomigliavano più di quello che volevano far credere. Entrambi erano terribilmente testardi.

“No! Non è vero.” esclamò lei, la voce un poco tremula.

“Ti ha minacciata. Guardie! Portate il prigioniero Loki nei sotterranei e condannatelo a morte.” disse rivolgendosi alle guardie che sembrarono sbucate dal nulla.

A quella frase Caterina si sentì davvero morire. Doveva fare qualcosa o sarebbe accaduto il peggio.

“No, fermi!” disse con quanto fiato aveva in gola. “Lui non mi ha fatto niente ma se proprio volete ucciderlo, dovrete uccidere anche me perché io non potrei MAI vivere una vita senza di lui!” aveva le lacrime agli occhi, guardando atterrita i soldati ed il re. Perché quell'uomo si ostinava a non capire? Perché doveva spargere del sangue? Perché? Caterina non riusciva a capirlo.

“Saresti davvero disposta a morire per salvarlo?” le domandò. Caterina lo aveva già fatto e non se ne era pentita, lo avrebbe fatto anche questa volta.

“Si.” disse senza più la paura nel cuore. Sapere che stava salvando la vita del suo amato le dava la forza di affrontare qualsiasi cosa, anche la morte.

Odino mandò via le guardie con un gesto della mano e queste ultime si inginocchiarono e se ne andarono. Il vecchio sovrano ancora seduto sul trono, guardava stupito la fanciulla davanti a se. Era davvero disposta a morire per lui. La sua era solo una prova per vedere fino a che punto si sarebbe spinta per proteggerlo e il risultato fu quasi sconvolgente. Lei sarebbe morta solo per salvarlo.

Ancora sotto il suo mutismo, il re di Asgard scese con solennità i gradoni, che lo separavano da Caterina, per avvicinarsi a lei. Quando se lo vide di fronte il cuore iniziò a batterle più forte, lo sentiva rimbombare all'interno del suo torace. Era confusa e spaventata, quell'uomo voleva far loro del male, come poteva essere così crudele? Avrebbe tanto voluto che ci fosse Loki con lei, per proteggerla.

Osservò Odino che adesso la stava guardando un po' più rilassato, pareva più tranquillo. Il vecchio re era sorpreso ed incredulo. “Puoi andare.” le disse con tono addolcito.

La ragazza lo guardò sconvolta per qualche secondo e poi chiese “Tutto qui?”

“Ho visto che hai detto la verità, i tuoi sentimenti sono sinceri senza trucchi e senza inganni.”

“Perché allora fare tutto questo?” domandò incredula ed allibita. Non c'era motivo di arrivare a tanto per dimostrare la veridicità delle sue parole.

“Vorrei potermi fidare di mio figlio ma sai che i suoi trascorsi passati la rendono una cosa difficile.” disse, con una punta di acredine e di dispiacere nella voce.

“Quindi questa era solo una.... una messa in scena?” Caterina era spaventata. Per un momento interminabile aveva creduto che lei e Loki fossero perduti.

“Non sarei voluto arrivare a tanto ma era necessario. Sei stata messa alla prova e hai dimostrato di essere una persona sincera e fedele. Sarai un'ottima compagna per Loki. Benvenuta ad Asgard, giovane fanciulla.” detto ciò le accarezzò lievemente la guancia prima di ritornare a sedere sul suo trono, con l'occhio vagamente lucido e il cuore punto di sommessa felicità.

Saranno anche degli essere più evoluti di noi ma usano mezzi davvero barbari per estorcere la verità.

Cat abbozzò un inchino un po' impacciato, fece un paio di passi indietro e poi si voltò ripercorrendo la lunga navata centrale, aumentando il passo man mano che si avvicinava all'uscita. Sorrise tra se e se, felice di aver fatto capire ad Odino che il loro amore era sincero e che tutto quello che volevano era stare insieme.












 

- Angolo dell'autrice-

Allora, che ne pensate di questo incontro burrascoso con il grande e potente Odino? Ma quanto è crudele quell'uomo? Mi sono ritrovata un pochino in difficoltà nello scrivere questo capitolo, perennemente combattuta se rappresentare il grande Padre degli Dei come ce lo mostrano i film ( insensibile e meschino ) oppure dargli una nota personale e farlo un pochino più buono. Alla fine sono andata in mezzo e spero di averlo reso degno del suo nome.
In fondo – secondo me – vuole veramente bene a Loki, solo è incapace di dimostrarglielo..
Okay, adesso che Cat ha incontrato Odino la sua relazione con Loki, oltre che ufficiale, dovrebbe essere tutta in discesa.... o no????
Oddio quanto mi piace farvi stare sulle spine! Quanto sarò sadica XD

* immaginate l'autrice che si atteggia alla signor Burns *

Ritornando serie e curiose..............

Come vi è andata la scuola e gli esami?? Dove andrete di bello quest'estate???
Ah, quanto sono curiosa.. scusate :-)

 

RINGRAZIAMENTI

c'è bisogno di dirlo??? Grazie e tutti, ovviamente ;-)

 


 

  
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