Tornarono a casa verso mezzanotte. Ridevano e scherzavano come all'andata, ma c'era un sottile imbarazzo nell'aria (n.b.: Ma dai?).

“Che cosa mi nascondi, Durbe?” si chiedeva Sofia.

Il Bariano, dal canto suo, si stava preparando il discorso. Non voleva rischiare di ferire la ragazza.

Quello che non sapeva, era che del discorso non avrebbe avuto bisogno...

Durbe sentì delle voci conosciute. Dei suoi compagni, forse? No, non erano loro. Tese le orecchie al massimo e riuscì a sentire qualcosa: “Dev'essere qui in giro...” diceva la prima voce.

“Sei sicuro di aver sentito bene?”

“Assolutamente. Riconosco il potere di un Astrale quando lo sento...”

Durbe rimase a bocca aperta. “Astrale? Ma che...?” pensò. Si fermò e chiuse gli occhi, concentrandosi al massimo. Si, lo sentiva anche lui. E veniva dalla sua sinistra. Ma l'unico essere vivente alla sua sinistra era... Sofia!

“Che c'è?” chiese Sofia. “Silenzio!” sussurrò Durbe. La trascinò dietro un albero. “Ascolta.” le disse “Sei nei guai... Non chiedermi perché, resta nascosta.” E uscì a trattare con i suoi compagni Bariani.

“E tu chi sei, ragazzino?” chiese sprezzante Girag. Durbe, trattenendo l'istinto di sbatterlo contro un albero, sollevò il bracciale e si ritrasformò, tornando nella sua forma originale. “Durbe!” esclamarono in coro gli altri due. “Direi che anche voi siete pressochè irriconoscibili...” commentò Durbe, squadrandoli dal basso in alto.

Da dietro l'albero, Sofia aveva visto e sentito tutto. Si sentiva spaventata. Quello che aveva accolto in casa sua non era un ragazzino molto simile al suo personaggio preferito, ma il suo personaggio preferito, il “vice” di Nash. Nel profondo, però, si sentiva anche tradita. “Non si dicono le bugie...” pensò. Ma una lacrima le scivolò comunque lungo la guancia spruzzata di lentiggini. Era azzurrina ed evanescente. Quando cadde per terra, infrangendosi sull'asfalto, quello si illuminò di azzurro, e la macchia azzurra si espanse, fino a raggiungere i nostri amici Bariani. Fortunatamente per loro, Alit se ne accorse in tempo e provvedette a respingerla con una barriera. Ma ormai la copertura era saltata, quindi la testa di Durbe cominciò a ronzare, cercando un sistema per fare arrivare la ragazzina a casa senza danni. Ma credete che Sofia non si fosse accorta del suo inconsapevole attacco?

* Angolino dell'autrice*

Benvenuti all'angolo delle shoccanti rivelazioni!!

Allora, siccome devo programmare un po' la battaglia nn ci sentiremo x un pochino...