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Autore: Le sorelle pirata    27/06/2014    1 recensioni
In questa storia vedremo il protagonista indiscusso della serie animata di Detective Conan, catapultato in una specie di universo parallelo, dove incontrerà degli alter-ego dei suoi amici, un po' diversi da come se li ricordava!
Speriamo di avervi incuriositi e... buona lettura!!
Genere: Avventura, Comico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Detective Boys, Gin, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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~~Capitolo 9
Conan *pensando*: “ Mi fa male la testa…”
Conan passò la sua mano sul capo per massaggiarsi ma si accorse di non avere più gli occhiali né le orecchie da Pikachu.
Conan: “ Ma… Sono tornato UMANO!”
Cercò di guardarsi intorno ma il buio lasciava intravedere solo delle pareti bianche.
Il detective aveva una specie di casco tecnologico sulla testa, anche se non sapeva né quando e come se lo fosse messo, né a cosa servisse; se lo tolse per dargli un’occhiata.
Conan: “ Mmh… Credo di trovarmi in un laboratorio… Come si usa questo coso?”
Schiacciò un paio di pulsanti a casaccio ma non accadde nulla; poi si rese conto di un tasto rosso proprio sotto l’apparecchio.
Conan: “ Se Ai fosse qui mi direbbe di non premerlo… Però è così invitante! A proposito, dove è finita?”
Conan pigiò il tasto e vide apparire una mappa; era apparsa la stanza in cui si trovava, un pallino blu (probabilmente era lui, anche perché non c’era nessun altro lì) e una scritta: Camera di Simulazione 1.
Conan: “ Camera di Simulazione 1? Cosa sta a significare? Sicuramente se c’è un 1 deve esserci anche un 2, non c’è 2 senza 3, il 4 vien da sé… Insomma, dovrebbero esistere anche altre stanze come questa… Credo…”
Il giovane detective cercò di arrivare all’uscita e cominciò a percorrere il corridoio, ovviamente anch’esso bianco come la sala.
Andando avanti, vide però degli uomini vestiti di nero e subito si nascose entrando in un’altra camera. Quando fu certo che se ne fossero andati uscì e svoltò a destra.
Conan *pensando*: “ Caspita, ma qui dentro è un vero labirinto! Non per altro sembra che sia un laboratorio degli Uomini in Nero. Devo stare attento a non farmi scoprire.”
Arrivò in fondo al corridoio e notò una porta alla sua sinistra con un cartello: Camera di Simulazione 2.
Conan: “ Finalmente ho trovato la seconda stanza.”
Entrò piano e senza farsi vedere si nascose dietro un lettino trovato lì; dentro la sala c’era anche Vodka, intento a controllare qualcosa.
La sua attenzione fu catturata da un grande schermo piatto dove vide ripercorrere la lotta tra Darkrai e Ai, e ne rimase sorpreso. Guardandosi nuovamente intorno si accorse di una bambina dai capelli ramati.
Conan *sottovoce*: “ Ma quella è…. AI!”
Andò a soccorrerla e tolse anche a lei il casco, identico in tutto e per tutto al suo.
Fortunatamente Vodka stava ancora guardando lo schermo e quindi gli dava le spalle. Non fu così per molto tempo perché dall’immagine proiettata si vide Ai sparire.
Vodka si alzò si scatto dalla sedia su cui era seduto e camminò verso il lettino poco più distante da quello dove si trovava Ai.
Il giovane detective prese appena in tempo tra le sue braccia la ragazzina e insieme uscirono dalla stanza di soppiatto; l’ultima cosa che vide fu Vodka che svegliava il suo compare Gin, provvisto anche lui di casco.
Conan fece qualche metro ed arrivò nell’ennesima stanza dove si rifugiò per svegliare la compagna.
Intanto, nella Camera di Simulazione 2…
Vodka: “ Capo, Capo, svegliati: abbiamo un problema.”
Alla fine Gin si svegliò, aprendo gli occhi che incutevano timore e facevano gelare il sangue nelle vene anche al complice.
Gin: “ Accidenti, cosa succede!?!”
Vodka: “ Il fatto è che… è fuggita.”
Gin: “ Dov’è finita!?!?”
Vodka: “ Non lo sappiamo, Capo, ma forse anche l’altro marmocchio si sarà svegliato.”
Gin: “ Lo sapevo che avremmo dovuto mettere una guardia di sorveglianza anche a lui”
Vodka: “ Adesso l’importante è trovarli e ucciderli”
Gin *prendendo la sua fidata Makarov (ne abbiamo scelta una a casaccio)*: “ Non avranno scampo. Ti troverò SHERRY!!!”
Nell’altra stanza, nel frattempo…
Conan: “ Ai, svegliati”
La ragazzina non accennava ad aprire gli occhi.
Conan: “ Oh, andiamo! Non farmi brutti scherzi, mi sto preoccupando! Forse non è stata una buona idea toglierle il casco mentre stava ancora dormendo”
In quel preciso istante, Ai cominciò a svegliarsi e ad alzare le palpebre.
Conan: “ Oh, menomale, stai bene: che sollievo!”
Ai: “ Ma dove sono? Che è successo? E poi perché non sei più un Pikachu?”
Conan: “ Perché sono tornato un umano!! E anche tuuu!!!”
Ai si guardò sbigottita.
Ai: “ E’ vero! Non ci sto capendo più nulla! Vorresti deliziarmi con una delle tue noiosissime spiegazioni?”
Conan: “ Io invece credo di aver capito: il laboratorio e il casco sono tutta opera degli uomini in Nero. Devono averti cancellato la memoria durante il sogno, così se non ricordavi nulla di loro o di me sarebbe stato più facile attirarti e toglierti di mezzo.”
Ai: “ Ingegnoso! Bhè, ora è tutto sistemato quindi possiamo andarcene via di qui… A proposito, come ci siamo finiti qua dentro?”
Conan: “ A quanto pare ci devono averci osservato per molto tempo per comprendere le nostre abitudini e conoscere meglio le persone che ci stavano accanto; poi ci hanno addormentati con del gas soporifero, ci hanno rapiti e ci hanno portati qui.”
Ai: “ Quindi in questo momento i nostri amici sono in pericolo, e potrebbero trovarsi sempre qui!”
Conan: “ Credo che noi due siamo gli unici interessati, visto che molto probabilmente vogliono ucciderci”
Ai: “ In questo caso dobbiamo uscire immediatamente da questo posto”
Conan si avvicinò alla maniglia, ma appena sentì le voci di Gin e Vodka disse alla compagna di correre lì da lui e di nascondersi dietro la porta.
Gin: “ Tu controlla questa stanza mentre io vado a vedere le altre. Tieni gli occhi aperti”
Vodka annuì ed aprì la porta della camera.
Conan ed Ai si appiattirono al muro, aspettando il momento buono per svignarsela, il quale arrivò pochi secondi dopo.
Usciti dalla sala corsero a perdifiato verso le uscite di emergenza, sperando che ce ne fossero.
Vodka non si era ancora accorto di loro, così entrò nella camera per ispezionarla: controllò prima sotto i letti e successivamente dentro gli armadi; poi, convinto che i due non si fossero rifugiati lì, uscì e chiuse a chiave la stanza.
Correndo, Conan e Ai videro Gin e decisero di nascondersi in una nuova stanza.
La camera non era provvista di telecamere ma soltanto di tanti diversi schermi dove si potevano vedere due diverse mappe e le varie inquadrature delle telecamere sparse per i corridoi. C’erano anche due agenti che lavoravano per l’Organizzazione ma non valevano poi granché dato che non si occupavano minimamente di ciò che le apparecchiature riprendevano.
Conan: “ Accidenti! Io non ho nulla per metterli KO! Se solo avessi il mio orologio…”
Ai prese l’estintore vicino all’entrata e colpì i due uomini che stramazzarono a terra storditi.
Ai: “ Forza, adesso controlliamo la mappa per trovare in fretta l’uscita da questo posto”
Conan, ancora sorpreso per la mossa dell’amica, prese un block notes ed una matita trovati sopra una scrivania per segnarsi una bozza della mappa.
Ai “ Noi dovremmo trovarci nella Sala di Controllo per cui l’uscita più vicina è esattamente verso la fine di questo corridoio. L’unico problema è che per attivarla serve una tessera d’accesso.”
Conan: “ Oppure potremmo far scoppiare un incendio!”
Ai: “ Abbiamo la stessa probabilità di recuperarne una che tu di trovarti una fidanzata!”
Conan: “ Io non credo!!”
Ai: “ Si, bhè, adesso pensiamo ad uscire e poi ne riparleremo”
I due amici presero una tessera dalla giacca della guardia ancora stordita ed uscirono. Non si accorsero però della presenza di Vodka, il quale li stata pedinando dal loro ingresso nella stanza. Utilizzò il loro stesso trucchetto e si nascose dietro la porta; dato che era molto stupido, non avvisò il suo Capo e si travestì con un paio di baffi finti e occhiali neri trasparenti.
Vodka: “ Non riusciranno mai a seminarmi!”
*Dopo 30 metri*
Vodka: “ Uff… Pant… Questo corridoio non finisce più! E’ come il campo di Holly e Benji!!!”
Mentre Gin era occupato a ispezionare le stanze più indietro e Vodka a seguirli, Conan ed Ai erano finalmente giunti alla porta di uscita d’emergenza.
*Voce dal computer* : “ Prego, passare la tessera.”
Conan mise la targhetta nella apposita fessura.
*Voce dal computer* : “ Tessera non valida. Prego, riprovare.”
Conan passò nuovamente la carta.
*Voce dal computer* : “ Tessera non valida. La preghiamo di riprovare.”
Ai: “ Ma allora porti veramente sfiga!!!”
Conan: “ Non sono io!!! E’ la tessera che non funziona!!”
Mentre erano impegnati a battibeccare, Vodka li raggiunse.
Vodka *ridendo di gusto*: “ Non riuscirete mai a passare senza questa!! TANTANTANTAAAAN!!! La Tessera valida per tutte le porte!!!!”
Ai: “ Ah, ok, grazie.”
Gli tolse di mano la carta ed la inserì.
Mentre Vodka era impegnato a disperarsi, Gin sparò una pallottola in direzione dell’apparecchio computerizzato, che esplose, fermando l’apertura.
Gin: “ Io ve lo avevo detto: morirete qui dentro!!”

 


Angolo autrici:
Scusate innanzitutto per il delirio e per il capitolo extra-lungo, ma avevamo talmente tante idee da inserire che non sapevamo dove tagliare!
Speriamo comunque che vi piaccia!
Alla prossima!
Le sorelle pirata

  
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