Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Sethmentecontorta    27/06/2014    4 recensioni
|BanGaze|titolo messo a caso in mancanza di fantasia e ispirazione|seria? buh, forse|1947 parole secondo Open Office|scritta a quattro mani(?) con K o r i|nata perché noi sulle chat di stinto non abbiamo nulla di meglio da fare che metterci a ruolare facendo credere alle altre di essere pazze|
[dal testo]
– BURN, TI UCCIDO BASTARDO!! – gridò, chiudendo gli occhi, puntando i piedi e stringendo i pugni dalla rabbia.
Haruya sbatté le palpebre confuso per alcuni istanti, poi capì che era meglio fermare il Ghiacciolo, altrimenti quello era capace di uccidere qualcuno.
– Aspetta non è come sembra!
Quello strinse ancora di più i pugni, rischiando seriamente di danneggiare il cellulare che teneva ancora in mano, e digrignò i denti. – Ah no, e allora come dovrebbe essere, sentiamo?
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una fic sensata e profonda? Nah, solo uno sclero♦


Nagumo stava tranquillamente disteso sul suo letto ad ascoltare musica giocando col suo cellulare, quando Suzuno si scaraventò in camera sua buttando giù, letteralmente, la porta. Mentre il rosso imprecava dallo spavento, quello gli piantò davanti alla faccia il cellulare, che mostrava una foto di Nagumo intento a baciare Hiroto. – Spiega! – sibilò semplicemente l'albino.

Il rosso rimase shockato di fronte alla foto e si limitò a fissare lo schermo del cellulare.

– BURN, TI UCCIDO BASTARDO!! – gridò, chiudendo gli occhi, puntando i piedi e stringendo i pugni dalla rabbia.

Haruya sbatté le palpebre confuso per alcuni istanti, poi capì che era meglio fermare il Ghiacciolo, altrimenti quello era capace di uccidere qualcuno.

– Aspetta non è come sembra!

Quello strinse ancora di più i pugni, rischiando seriamente di danneggiare il cellulare che teneva ancora in mano, e digrignò i denti. – Ah no, e allora come dovrebbe essere, sentiamo?

Il rosso si morse le labbra. – Dai Suzuno, lo sai che amo solo te!

– Affanculo!

Nagumo si alzò e gli accarezzò i capelli. – Dai, su, non fare così...

– Sei un lurido bastardo – gridò quello tirandogli un schiaffo e voltandosi per andarsene, ma l'altro non si fece impressionare, e gli avvolse le spalle con le braccia, affondando il viso nell'incavo del suo collo.

– Amo solo te, come te lo devo dire?

– Va via. – soffiò lui allontanandolo da sé.

Haruya lo prese e lo sbatté al muro. – Non me ne vado, perché ti amo.

– Lasciami stare! – si lamentò lui, togliendoselo di dosso facendo leva con le sue braccia sul suo petto..

– No invece. – disse il ragazzo dagli occhi dorati prima di prenderlo per i polsi e baciarlo.

L'altro si dimenò ancora. – Basta! Va via! – urlò, prima di liberarsi e di fuggire via dalla stanza.

Ma l'ex capitano della Prominance lo rincorse, fino a quando non lo raggiunse – ormai erano nel cortile dell'orfanotrofio – e lo afferrò per la vita, trascinandolo a terra. Fuusuke si trovò seduto sulle gambe incrociate dell'altro, che lo stringeva saldamente, e, per quanto si agitasse con quel suo corpo agile, non riusciva a sfuggire alla sua presa.

– Non vai da nessuna parte finché non ti decidi che amo solo te!

Il ragazzo continuò a divincolarsi tra le sue braccia, e riuscì anche a sfuggirgli, ma Nagumo fu svelto a riacciuffarlo.

– Cosa devo fare per dimostrartelo? – chiese con voce struggente.

Ma lui non smise di agitarsi, anzi, lo fece ancora di più – Basta, lasciami! – gridò con le lacrime agli occhi. Ma quello invece lo strinse ancora più forte a sé, affondando il viso nei suoi capelli, mettendosi a piangere.

– Non voglio, non ti voglio lasciare, non di nuovo!

In risposta quello pianse ancora più forte. – Basta... Ti prego... – singhiozzò lui con voce strozzata.

Il rosso lo girò verso di sé e appoggiò la fronte contro quella di Suzuno. – Basta? Basta a fare cosa?! Non posso certo smettere di amarti, quindi non posso smettere di inseguirti, mi dispiace. – disse, per poi far combaciare le loro labbra, cingendogli le spalle.

– I-io... N-Nagumo... – sussurrò quello con voce strozzata appoggiando la testa al suo petto e piangendoci contro.

Haruya gli accarezzò i capelli con dolcezza. – Mi dispiace di aver baciato Hiroto, ok? E' che... Ecco, io pensavo non mi amassi più, eri sempre così distante... e... Hiroto invece era così gentile... Però io amo te, ora ne ho avuto la conferma. Sono un'idiota, potrai mai perdonarmi?

Suzuno si irrigidì per un attimo – ... Io... – poi sembrò ripensarci e lo allontanò con rabbia – Mai! Vattene da Hiroto! Tsk!

Finalmente il grigio riuscì a liberarsi e corse via, ma l'altro, disperato, l'inseguì.

– SUZUNO! Ti prego!

– No, basta, smettila. È finita! – gridò lui aumentando di velocità.

Anche l'ex capitano della Prominance corse più velocemente – Gazel, non voglio lasciarti, ti prego! Non ce la farei senza di te!

L'interpellato si bloccò sul posto, iniziando a tremare – Ah sì, non ce la faresti, eh? Se se, come no.Ma non farmi ridere idiota! Sei solo un codardo e un puttaniere! Va via! Per una buona volta, ascoltami!

Nagumo non fermò la sua corsa verso l'altro fino a quando non lo strinse a sé in un abbraccio – Non ti basta come prova questo?! Credi che piangerei così se tu fossi solo una puttana di passaggio?! Credi che piangerei così di fronte ad una persona, io, se non me ne importasse niente?!

– Perché io?! Io, il freddo Gazel, piangerei mai per una persona?! Eh?! Hai tradito la mia fiducia, e non lo capisci! Mi ... Vattene, basta vattene! E so che lo faresti, menti benissimo! – gli urlò contro quello.

Il rosso lo strinse più forte. – Lo so, lo so che non piangeresti mai così per qualcuno, e so benissimo di essere stato un'idiota, e me ne pento. Saprò anche mentire benissimo ma credi che saprei piangere così bene a comando? – disse stringendo i denti per non scoppiare a singhiozzare come un bambino.

– Ormai non mi stupisco più di nulla. Ti ... Ti odio come non ho mai odiato qualcuno! Ti odio e ti odierò per sempre! Preferisco star solo per sempre che con uno come te! Va via!

– Ti ho odiato anch'io, non sai quanto, però ti amo. Mi sento così stupido, ti odio, ma ti amo, però mi sento in colpa, non vorrei tradirti, ma poi... – strinse la maglia di Suzuno tra le mani piangendo più forte.

– Bene, vedo che sei indeciso – disse scrollandoselo di dosso con estrema facilità, visto che ormai quello era talmente scosso dai singhiozzi che a malapena si teneva in piedi. – ritorna da me quando avrai le idee più chiare! Non posso vivere sapendo che mi tradisci a destra e a sinistra! Ciao. – e corse via.

L'altro gli si aggrappò al braccio – No, aspetta! Senti, ero indeciso, ma ora l'ho capito! Ho capito che amo te, e che, per quanto tu possa essere freddo e distante, non troverò mai nessuno che amo come te!

– Ma come, i tuoi piccoli e futili neuroni ti hanno aiutato in questi pochi secondi?! Ah, non ti pensavo così veloce. Ma va va! Non mi far diventar volgare! Vattene, per l'amor di Dio va via! Non voglio vederti mai più! Io non ti amo, almeno non più! – rispose glaciale strappando via il braccio dalla presa del rosso.

Ma quello lo fermò nuovamente, prendendolo per la maglia. – Credi che ci abbia pensato così poco per capirlo? E' da parecchio che mi sento confuso, tu eri sempre così... irraggiungibile... io non sapevo cosa provassi, cosa dovessi fare... Ma poi, poi ho capito...

– Avresti potuto parlare con me invece che baciare Hiroto e altri, e non penso solo baci. Non sopporto l'idea che qualcuno oltre me ti abbia toccato, e che tu, ci sia stato! Non lo sopporto, mi dà troppo fastidio. Non ci riesco, basta, mi hai perso ormai, fattene una ragione.

– Lo so, per questo mi do dell'idiota, ma tu... Lo sai come sono orgoglioso, non volevo ammettere di fronte a te che non sapevo cosa fare. Hiroto l'aveva capito, aveva capito che c'era qualcosa che non andava, l'aveva capito Hiroto, pensa, e tu no! In più stava cercando in ogni modo di aiutarmi, di farmi sentire bene, e io sono stato così stupido da credere che forse poteva essere più di un amico. Lui mi ha abbandonato, e mi sono sentito di nuovo solo e vuoto. Poi ho pensato per un attimo a come sarebbe la mia vita senza di te, e non ho visto nulla, perché io non sono nulla senza di te.

– Come avrei potuto intuirlo eh?! È come se fossimo ancora rivali/amici, non siamo ancora del tutto ... Beh sì, una coppia. Se mi ami, e vuoi stare con me, allora devi essermi fedele e non andartene a baciare o fare altro con ogni essere vivente solo perché sei troppo orgoglioso. Certo, lo sono anch'io, mi conosci, ma te lo avrei detto! E poi ... Non lo hai fatto solo con Hiroto, è questo ciò che mi dà sui nervi! l'avessi fatto con uno, ok potevo anche capirlo, momento di debolezza ma ... Ci devo pensare. Non è né un sì né un no, sappilo. Però ci devo pensare.

– Non lo so io, ma se Hiroto l'aveva capito a quanto pare un modo c'era! Ma non è questo l'importante, perché Hiroto è solo un caro amico, ma è te che amo, e per questo sono pronto a darti tutto il tempo che vuoi. E, ti giuro, che non l'ho fatto con nessun'altro, a parte Hiroto, qualche occhiata, baci e abbracci, prima di capire che ti amavo sul serio sì, ma nulla di più, devi credermi! – disse scansandogli gentilmente i capelli che nella corsa gli erano finiti sulla fronte.

L'albino lo guardò negli occhi. – Dici... Dici sul serio?

– Certo che dico sul serio, non ti avrei mai tradito più di una volta! Anzi, vorrei non averlo fatto mai, perché sono stato un vero idiota, però quel che è stato è stato, e ora me ne pento! – rispose guardandolo a sua volta negli occhi, teneramente.

– Non lo so... Devo pensarci... – disse Suzuno sedendosi su una panchina

– Te l'ho già detto, se è per te aspetterò quanto vuoi – rispose Nagumo, inginocchiandoglisi di fronte e poggiando una mano sul suo ginocchio

– Vuoi stare da solo?

– ... Sì, penso sia meglio – disse abbassando la testa argentea.

L'altro gli diede un bacio sulla fronte, si alzò – Come vuoi – e se ne andò. – Ti amo.

Suzuno si ripresentò in camera del rosso solo due settimane dopo, con un semplice "Ci ho pensato", ricevendo in risposta uno sguardo perplesso.

– Ci hai pens- Ah! – lo sguardo stupito si fece serio – E cosa hai pensato?

– Mi stai prendendo per il culo? – chiese atono il grigio.

– Sai com'è, mi hai fatto aspettare due settimane!

– Ah, allora non ci tenevi così tanto! Bene, ciao – disse facendo per andarsene, ma venne fermato per il polso.

– No, ehi! Chi ti ha detto che non ci tenevo! Anzi, ci ho pensato molto...

– Sì, ho visto guarda.

– Ehi! Dai su, non voglio litigare di nuovo, cos'hai pensato?

Fuusuke sospirò alla stupidità del suo amico/rivale/qualcosa di non bene definito.

– Beh sì, ho pensato a ciò che mi hai detto e ... Anche se ho ancora dei dubbi, voglio darti un'altra possibilità. Un'ultima e unica possibilità.

Haruya gli saltò letteralmente addosso, allacciando le braccia dietro il suo collo – Grazie ghiacciolo! Prometto che stavolta sarò un bravo fidanzato!

– Aspetta, non ho detto questo – disse staccandoselo di dosso. – Non ho detto che siamo fidanzati

– Ah no? – chiese il rosso deluso, ricevendo conferma dall'altro che non stavano insieme. – E cosa siamo allora?

– Senti, "caro", ho già pensato troppo in questi ultimi tempi! Fa quello che vuoi, ma per me devi ancora dimostrarti il tuo amore, infatti non mi hai mai chiesto niente.

Il volto di Nagumo si illuminò, poi lui si schiarì la voce cercando di apparire il più serio possibile. – Ti va di venire a cena con me domani?

– Mm ... E va bene, ma non ti montare la testa – disse Suzuno, andandosene sorridendo, cosa alquanto strana per lui. Nagumo rimase lì a fissare la porta sorridendo come un deficiente anche parecchio tempo dopo che quest'ultimo se n'era andato. 



Angolino di quella che vuole andare al mare e quando è al mare vuole andare a casa:

Konnichiwa, minna! Quanto tempo, eh? No, sono ancora viva (purtroppo)! ^^
E non ho neanche smesso di scrivere, tutt'altro, ultimamente ho scritto un sacco, ma non ho pubblicato niente. Perché, vi chiederete... E' semplice, perché sono deficiente! XD No, in realtà tutto ha un suo porco perché, e ve lo spiegherò in seguito se no vi annoio.
Però diciamo che più che scrivere ultimamente ho disegnato... Giuro che la mia scrivania è invasa da innumerevoli fogli pieni di disegni, ne ho una pila da una parte, Zanark, una RanMasa, una KidouFudou, Tenshi e Shindou sparsi per tutta la restante superficie che hanno preso possesso della mia scrivania... ^^'
E quindi è anche un po' per questo che non mi faccio viva così spesso, oltre al fatto che mi vengono sempre le idee al letto, quindi scrivo principalmente sul cellulare e poi non ho mai voglia di riscrivere tutto... ^^'
Però vi prometto che adesso che è estate cercherò di scrivere il più possibile!
Detto questo, passiamo alla fic... Praticamente, io e Reby stiamo passando le giornate su una chat di Stinto (o almeno finché Stinto non ha crashato per un paio di giorni) a non fare un beato caspio, e così una volta per scherzo ci siamo messe a ruolare Burn e Gazelle, e questa cosa qui è il risultato (riscritto il più possibile decentemente) di una di queste role-play, nata quando Reby (Gazel, nella chat) ha trovato la sopracitata immagine della NaguHiro (o almeno così si dovrebbe chiamare(?)). E buh, ho cercato di rendere il tutto il più presentabile possibile, e non è stato facile, quindi spero almeno di aver ottenuto un risultato accettabile. Devo ammettere di non averla riletta, quindi portebbero esserci errori vari e obbrobri letterari in giro.
Kisses! ;3

Seth ^^

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Sethmentecontorta