Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: GravityZero94    27/06/2014    2 recensioni
Sono passati anni dallo scontro con Z-ONE ed il mondo è finalmente tornato alla pace, Leo e Luna sono ormai due tranquilli studenti dell'Accademia Londinese dei Duelli. Un ragazzo dai capelli neri appare dal nulla, utilizzando carte mai viste e capaci di far rabbrividire i due giovani predestinati. Eppure Alphonse Harley è un ragazzo gentile ed educato, timido ed impacciato, con un cuore gentile ed un sorriso sincero. Cerca qualcosa, un deck svanito nel nulla, un intero mazzo di carte che nessuno sembra aver mai visto. Ma il dubbio principale è un'altro. Quanto durerà ancora questa pace? Nuove ombre si annidano nel mondo dei duelli. Sapranno i predestinati salvare il mondo un'altra volta? E cosa c'entra Alphonse in tutto questo?
Nuovi poteri si stanno per svegliarsi e stavolta il Drago Cremisi avrà bisogno di nuovi alleati per far trionfare la luce. Ma questi alleati saranno all'altezza del loro compito? Volete davvero saperlo? Allora, vi narrerò la loro storia...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rua/Leo, Ruka/Luna, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo pubblicando il capitolo senza introduzione! Sono una mezza testa XD! In ogni caso, adesso sarà il turno del Team Illusion al gran completo sfidarsi con Drascensione! Ce la faranno o soccomberanno davanti al suo potere? Dovrete leggere per scoprirlo! Intanto colgo l'occasione per ringraziare i miei mitici recensori playstation, giuggy ed il ritornato Cyber! Spero che questo capitolo vi piaccia! P.S. Oggi, finalmente, mia sorella ha pubblicato la Fan Fiction a cui ho personalmente collaborato, si chiama D.D. Twins, se volete potete andarla a vedere(il titolo è idea mia U.U)


I quattro ragazzi fissarono sconvolti Yami Alphonse che, dal canto suo, sembrava ridersela di gusto. Dire che la situazione era pessima era un eufemismo, visto che si ritrovavano circondati dai draghi oscuri di Drascensione che sembravano sul punto di morsicarli da un momento all’altro e, per giunta, non avevano idea di dove fossero.
“C-che significa << Benvenuti all’Inferno? >>” chiese Luna, spaventata come mai in vita sua.
“Lo vedi quel portone lì?” disse Yami, indicandogli un portone di pietra alto almeno trenta volte la loro altezza “Da lì si entra all’Inferno, dove le anime malvagie riposano in pace, se così si può dire. In effetti siamo nell’Anticamera dell’Inferno, in fondo questo posto lo dovreste conoscere. Qualcuno ricorda i Cancelli del Mondo Oscuro? Sono dall’altro lato di quel portone”
I quattro ragazzi sbiancarono, fissando il portone indicato dall’entità malvagia.
“I Cancelli del Mondo Oscuro? Vuoi dire che esistono sul serio?” chiese Pier, sorpreso.
“Avrei motivo di mentire a quattro persone che stanno per fare una pessima fine?” rispose divertito Yami, scoppiando in un’altra risata “Davvero, poveri ingenui. Credevate davvero che il vostro AMORE, la vostra AMICIZIA, i vostri LEGAMI, le vostre SCHIFEZZE vi avrebbero salvati da ME? Non so davvero se compatirvi o ridere di voi”
I tre amici di Alphonse si strinsero accanto a lui, ma lui li lasciò indietro, con un sorriso compiaciuto sul volto.
“Se gli fai del male, io mi uccido” disse, tranquillo “E se muoio io, tu mi segui”
Yami lo fissò serio, poi un sorriso gli si allargò sul volto, diventando man mano più largo. All’improvviso scoppiò in una risata sguaiata, al punto di doversi tenere lo stomaco per le troppe risate. Alphonse lo fissava perplesso. Che diamine aveva da ridere.
“Alphonse, vecchio mio. Il corpo tuo e dei tuoi tre amici è rimasto in quell’Hotel, svenuto a terra. Se tu ti ammazzassi ora, mi risparmieresti soltanto la fatica, ed il divertimento, di farlo io. Secondo te, questi draghetti qui attorno, sono posizionati come soprammobili?”
Il sorrisino di Alphonse sparì immediatamente, mentre faceva un passo indietro spaventato. Stavolta Fuciliere Lama non lo avrebbe salvato. Si chiese che fine aveva fatto Baxia, ma non sembrava essere da nessuna parte e lui non aveva idea di come chiamarlo.
“So a cosa pensi, Al. Baxia è parte del tuo potere oscuro, quindi prova ad indovinare dov’è?”
La terra tremò per un istante e, sotto Yami, emersero Baxia e Yazi, i due mostri Synchro Yang Zing.
“Se la tua risposta è << dalla parte di Drascensione >> hai appena vinto un milione di dollari… peccato che non te ne farai nulla! Drago Folletto! Drago Utensile Meccanico! Rabbiaoscura! Drago Rosso! Fateli a pezzi tutti quanti!”
I quattro draghi si fiondarono sui ragazzi e Alphonse chiuse gli occhi, stringendo più forte la mano dell’amata, aspettando la morte. Invece, l’unica cosa che arrivò, fu un pesante tonfo ed il rumore di un crollo. Quando i quattro aprirono gli occhi, i quattro draghi che avevano attaccato erano stati scagliati via, con Rabbiaoscura che aveva distrutto una delle colonne con la sua schiena. Intorno a loro, per difenderli, vi erano invece Necrodrago, Drago Fonte della Vita, Antico Drago Fata, Drago del Destino Finale, Vylon Omega e Re Ojama. I ragazzi erano sorpresi dall’apparizione dei mostri in quel posto, non riuscivano a capire come fosse possibile.
“Come è possibile? Vylon Omega, sei davvero tu?” chiese Leo, sorpreso.
“Siamo vicino agli Inferi, questo è territorio mio. Non appena vi ho sentiti qui ho portato anche i vostri spiriti guardiani, così che vi potessero aiutare” spiegò Necrodrago, fissando con odio la parte malvagia di Alphonse.
“Ed io ho chiamato dal mondo degli Spiriti del Duel Monster lo spirito di Drago del Destino Finale, spero che non ti dispiaccia, Pier”
Il ragazzo scosse la testa, fissando ancora lo spirito del guerriero draconico davanti a lui.
“State tranquilli” disse invece il suddetto guerriero “Qui ci pensiamo noi, adesso”
“Rettifica, qui ci pensate VOI! Io ho un obbiettivo ben diverso!” ringhiò Necrodrago, scagliandosi contro Yami Alphonse. Questo sorrise, ed il suo corpo brillò per un istante, per prendere poi la forma di Drascenzione, bloccando gli arti di Necrodrago con i suoi.
“Sempre prevedibile, fratello” scherzò “Peccato che io sia molto più forte di te!”
Un violento pugno scagliò lontano Necrodrago, che si rimise rapidamente in posizione eretta. Quello fu il via alle ostilità, perché tutti i draghi oscuri si abbatterono sui difensori dei quattro ragazzi, che assistevano impotenti alla scena, stretti per occupare meno spazio possibile. Drago Meccanico Utensile si abbattè come una furia su Drago Fonte della Vita, che bloccò il suo gigantesco giravite con l’arma sul suo braccio, per poi sparare una fiammate luminosa su di lui, che però riuscì a schivare facilmente. Antico Drago Fata ed Antico Drago Folletto incrociarono immediatamente gli artigli, finendo in una presa di forza, cominciando poi a tentare di azzannarsi a vicenda o a colpirsi con le lunghe code. Vylon Omega aveva ingaggiato uno scontro con Arcidemone Drago Rosso Infuocato e Drago Scintilla Polvere di Stelle, colpendo una volta il primo ed una volta il secondo con i suoi pugni colossali o con potentissimi raggi di luce che distruggevano tutto quello che riuscivano a colpire.
Drago del Destino Finale invece ingaggiò battaglia con Baxia e Drago Rabbiaoscura Ali Nere. Dopo aver bloccato un primo colpo del drago piumato con la lama, per poi afferrarlo con la bocca di drago nell’altro braccio e scagliarlo contro Baxia, che stava intervenendo per aiutare il drago piumato. Quando i due lo attaccarono insieme, utilizzò le potenti ali per volare verso l’alto e puntò il braccio verso il terreno, schiantando a terra i due draghi con una sola colossale palla di fuoco.
Re Ojama sembrava cavarsela perfettamente contro Yazi, continuando a scomporsi nei tre fratelli Ojama, per poi fondersi nuovamente e colpire duramente il mostro Wyrm con dei potentissimi  pugni, per poi ridividersi per disorientarlo. Yazi tentava spesso di sparare fiammate verso i “deboli” Ojama singoli, ma quelli riuscivano sempre a farla franca grazie alla loro altezza minima rispetto al grosso mostro.
Necrodrago si fiondò nuovamente su Drascensione, forte del fatto che gli altri draghi erano troppo occupati per dargli una mano e tentò di ferirlo al volto con uno dei suoi artigli, ma quello si accucciò come un serpente, e come tale scattò, mordendolo al collo e scagliandolo lontano dai compagni, fiondandoglisi addosso colpendolo con un violento colpo di coda che lo incastrò letteralmente nel muro.
“Sei debole rispetto al mio potere, fratello. Non eri al mio livello quando i tuoi poteri erano al massimo, figurati adesso che te ne sono rimasti pochi. Ti ricordi, quando divorai il tuo potere e quello dei tuoi gemelli? Mi odiaste così tanto da sigillarvi voi stessi pur di fermarmi! Vi avevo offerto il potere ed il dominio se vi foste uniti a me, ma avete preferito seguire la vostra Giustizia! Adesso, assaggerete invece la mia vendetta!”
Drascensione caricò un grosso fascio di luce dalla bocca, ma Necrodrago fu abbastanza rapido da spostarsi dalla traiettoria prima che il colpo arrivasse, per poi di nuovo tentare di ferire il drago con i suoi artigli, venendo nuovamente fermato da Drascensione, che afferrò con forza gli artigli di Necrodrago con i suoi, colpendolo poi con una violenta testata senza però mollarlo.
“So benissimo che se mi facessi anche solo sfiorare con i tuoi artigli potresti attivare il tuo Soul Crunch e strapparmi l’anima, non sono affatto stupido come credi” disse, mentre con la lunga coda teneva ferma la coda dell’altro “Ti pentirai di non esserti fatto ammazzare da quel colpo, bastardo!”
Detto questo cominciò a scagliare testate su testate contro Necrodrago, forte della superiorità di forza e del totale stallo in cui si trovava il drago.
“Necrodrago, no!” urlò Pier, ma Drascensione era implacabile, continuava a brutalizzare il corpo del fratello senza sosta, fin quando non gli distrusse letteralmente tutte le ossa. Fatto questo, scagliò via il drago e si fiondò sullo scontro che si stava svolgendo al centro del santuario, colpendo con violenza Re Ojama, che non lo aveva visto avvicinarsi, e afferrando Drago del Destino con gli artigli, cominciando a schiacciare la sua testa fra di essi. Un raggio di Vylon Omega lo colpì al volto, costringendolo a lasciare la presa, mentre Antico Drago Fata si premurava di curare sia Re Ojama che Drago del Destino.
“Voi siete i suoi compagni, e per questo morirete!” ringhiò, attaccando Vylon Omega.
“BASTA, VI PREGO!”
La voce di Alphonse fermò lo scontro per un istante. Stava visibilmente piangendo, ma aveva uno sguardo determinato e aveva persino lasciato la mano di Luna.
“Drascensione, loro non c’entrano nulla con questa storia, è una questione fra noi due. Lasciali tornare a casa e poi combatteremo da pari, come è giusto che sia”
Il drago lo fissò con disprezzo, per poi sorridere.
“Cosa ti fa pensare che mi freghi qualcosa di ciò che pensi?”
Fu un istante e l’artiglio di Drascensione calò su di lui, sollevandolo da terra e portandolo davanti agli occhi.
“Hai fatto un passo falso, Al!”
Aprì le fauci, ma non riuscì mai a completare quel boccone.
“Ojama Verde, Giallo, Rosso! Uragano Ojama Delta!!!”
I tre mostri lo avevano circondato, non visti, e cominciarono a ruotare vorticosamente, creando un potentissimo tornado che lo sollevò da terra, scagliando lui in una direzione ed Alphonse in un’altra. Luna si precipitò su di lui, preoccupata.
“Al, stai bene?” chiese la ragazza, in lacrime.
“Come può stare una persona che ha messo le persone che ama in pericolo. Uno schifo” disse, senza nemmeno alzarsi da terra “Cerca un modo per fuggire, non voglio che voi o i vostri mostri moriate per causa mia”
“Non dirlo nemmeno! Noi siamo pronti a morire per te, come tu eri pronto a morire per noi. Se dovessimo morire oggi… ci rivedremo tutti dall’altro lato, non sarà un grosso problema” disse Luna, alzandosi in piedi.
“E cosa ti fa credere che un angelo ed un mostro vadano dalla stessa parte?” chiese sarcastico il ragazzo.
“Perché se esistono gli angeli, uno è il mio fidanzato, mostro o meno” disse la ragazza, tornando ad avvicinarsi allo scontro che si stava svolgendo. Alphonse cominciò a piangere sempre più forte. A cosa serviva avere dei poteri immensi se poi si rivoltavano contro le persone che amava? Che serviva avere millenni di esperienza se non aveva nessuna memoria di essi? Che serviva aver trovato una famiglia, se poi gli doveva essere strappata in quel modo? Strinse il pugno fino a conficcarsi le unghie nel palmo, sentendo dolore. Nulla di tutto ciò era giusto. Poi un dolore lancinante alla testa. E né Yami, né il Team Illusion esistetterò più.
 
“Sei un folle, Drascensione! Cosa ti salta in mente, quel potere non ti appartiene!”
In una montagna rasa al suolo, il Drago Cremisi ed i suoi fratelli stavano fronteggiando Drascensione. Quest’ultimo ghignava vistosamente, soddisfatto della sua superiorità rispetto ai suoi nemici. Era sicuro del nuovo potere che aveva ottenuto, era invincibile.
“Il mio potere era inutile, così ho divorato il loro, niente di più, niente di meno” disse, per poi sorridere malvagio “Cosa c’è, avete paura di me?”
I tre draghi fecero un passo indietro, mentre il drago cremisi ruggì più forte.
“Pazzo scriteriato! Non potrai mai sconfiggere la luce!”
“Sconfiggerla? No! Io divorerò la luce, come divorerò il Re dell’Inferno e divorerò voi quattro! Il mio potere mi renderà il sovrano di questo e degli altri mondi! Sfiderò persino il Drago delle Stelle e divorerò il suo potere! Vi schiaccerò!”
 
“Io… io lo ricordo… il potere che rifiutai, il potere che divorai, quello che tentai di distruggere…io…”
Alphonse si alzò. Gli occhi, sclera e pupilla, divennero di una cupa colorazione violacea mentre camminava lentamente fino al centro del campo di battaglia. Si fermò esaminando il campo di battaglia. Grazie a Necrodrago che non era più in grado di lottare e all’intervento di Drascensione che colpiva prima questo e poi quell’avversario, lo scontro stava rapidamente dando terreno al drago azzurro.
“Fermatevi” disse, semplicemente.
Nessuno lo calcolò minimamente, così fu costretto ad alzare la voce.
“Vi ho ordinato di FERMARVI!”
L’ultima parola era stata ad un volume abbastanza alto da essere sentito da tutti, facendoli effettivamente fermare lo scontro per fissarlo. Persino i suoi tre compagni lo guardarono sorpresi. L’unico che non sembrava particolarmente sorpreso era Drascensione, che sembrava più che altro divertito.
“Oh! Il piccolo Alphonse alza la testa? Povero piccolo, vuoi morire per primo?” chiese, scoppiando in una risata sguaiata.
“Parole pesanti per un insetto che si atteggia a divinità, non credi” rispose Alphonse, calmo.
I tre ragazzi vicino a lui potevano notare che stava visibilmente tremando di rabbia, sembrava la leggendaria quiete prima della tempesta.
“Voi tre statemi vicino, è più sicuro” disse ai compagni, e quelli obbedirono immediatamente, preoccupati dal tono di voce di Alphonse.
Drascensione lo fissava furioso, sembrava essere sul punto di esplodere dalla rabbia da un momento all’altro.
“Come osi, schifoso microbo insolente! Io ti distruggo!”
Si illuminò per un secondo, e subito dopo un’enorme colonna di luce si allargò dal suo corpo, investendo i servi di Drascensione, che vennero protetti da una barriera creata da Drago Scintilla, e tutti i guardiani dei quattro, insieme ai quattro ragazzi stessi. Quando il fumo si diradò, i guardiani ed i draghi del Drago Cremisi erano stati sbalzati in ogni angolo dalla forza di Drascensione, ma i ragazzi erano perfettamente illesi davanti a lui, circondati da una barriera violacea.
“Mi dispiace, non ho fatto in tempo a proteggere anche gli altri, ma state tranquilli, i loro spiriti sono ancora tutti interi” disse Alphonse, tranquillo, per poi rivolgersi a Drascensione “E tu chi credevi di spaventare con quel giochetto da prestigiatore da quattro soldi?”
Il drago ringhiò furiosamente.
“Sono sempre stato un debole, per questo fui sconfitto dal Drago Cremisi e dai suoi fratelli e venni sigillato” disse Alphonse, sorridendo tristemente.
Luna, Leo e Pier sgranarono gli occhi, sentendo Alphonse parlare di Drascensione in prima persona.
“Io, Drascensione, avevo il potere più forte di tutti, ma ero cieco davanti ad esso, perché non sapevo che farmene” disse “Te lo ricordi, vero? Il potere inverso di quello del Drago Cremisi”
Drascensione continuò a ringhiare, fissandolo furioso, mentre i compagni di Alphonse facevano un passo indietro, spaventato.
“Non vi allontanate, allungate le mani in avanti!” ordinò Alphonse, serio. I tre obbedirono, un po’ riluttanti, mentre Alphonse poggiava la sua mano sulle loro “Come il Drago Cremisi è in grado di prendere potere dai suoi legami, io avevo il potere inverso, quello di donare il mio potere a coloro con cui condividevo un legame”
I tre ragazzi lo fissarono, sorpresi dalla rivelazione.
“E’ per questo che cominciai a divorare potere da questo e da quello, senza capire quanto potente già fossi. Peccato che se avessi avuto un legame con cui condividere il mio potere non sarei stato tanto folle. Ma ora ho capito, io adesso ho dei legami. Ed il mio potere, d’ora in poi, servirà soltanto a proteggerli!”
Una energia nera si dipartì dalla sua mano, investendo i tre ragazzi che gli stavano al fianco.
“Non te lo permetterò, maledetto!” si infuriò il drago “Attaccateli, miei servi!”
I draghi scattarono verso di loro, ma nessuno arrivò ad attaccare. Quando la luce svanì, l’ombra di Luna si staccò da lei, appiccicandosi ad Arcidemone Drago Rosso Infuocato e Drago Rabbiaoscura Ali Nere e bloccandoli sul posto. I restanti quattro draghi si fermarono, spaventati, ma questa fu la loro rovina, perché un rapidissimo fendente  li colpì tutti e quattro, facendoli crollare a terra. Drascensione lanciò un raggio di luce dalla bocca, ma questo venne fermato da una barriera nera che li protesse tutti e quattro.
“Io condivido con loro il potere che ho ottenuto, cosicché possa camminargli al fianco” disse Alphonse, prendendo la mano di Luna, mentre gli altri due si mettevano uno alla destra della coppia ed uno alla sinistra. L’ombra che aveva fermato Drago Rosso e Ali Nere si staccò, posizionandosi dietro Luna e cominciando a prendere forma, mentre un gigantesco scarabeo dorato appariva alle spalle di Pier ed un guerriero in armatura bianca e dorata si affiancava a Leo.
“Ti presento il nuovo potere dei miei legami! Ragazzi, volete sistemarlo voi?” chiese, tornando allegro, Alphonse.
“Con piacere fratello! Vai, Numero 39: Utopia! Fendente-Spada della Speranza!”
“Pienamente d’accordo! Numero 96: Nebbia Oscura! Tifone Oscuro!”
“Attacchiamolo insieme! Numero 66: Insetto Maestro delle Chiavi! Distruzione Oscura!”
I tre mostri Numero colpirono violentemente Drascensione facendolo crollare a terra e ritornare alla sua forma originale. Alle spalle di Alphonse, nel frattempo, apparve un’altra figura scura, altissima, talmente alta da coprire con la sua ombra tutti  e tre, dalla forma di un gigantesco drago. Al contrario degli altri Numeri, non sembrava prendere forma, sembrava quasi fosse incompleta.
“Sei solo, solo per scelta, e le persone come te non vincono mai, mettitelo bene in testa! Yazi! Baxia! Toglietemelo dai piedi, subito!”
I due draghi fissarono Alphonse, poi si voltarono verso il nemico indicatogli.
“No, non potete farlo! Voi siete i miei servi!” urlò Yami Alphonse, mettendo le mani davanti al volto.
“Errore, insetto. IO sono Drascensione, loro sono i MIEI servi!”
Non ci fu bisogno di dire altro, perché una fiammata bianca ed una nera si abbatterono sul nemico, facendolo sparire e riportando tutti e quattro i ragazzi nei loro corpi.
 
 
“Ahia, che mal di testa” si lamentò Leo, mettendosi seduto. Nel modo di svenire doveva aver sbattuto forte la fronte a terra, perché sentiva un bernoccolo gigantesco su di essa.
“A chi lo dici” si lamentò Pier, mettendosi seduto anche lui.
Luna ed Alphonse si alzarono senza un lamento, cominciando a sgranchirsi le braccia intorpidite.
“Ehi, ragazzi, ho sognato di essere finito all’inferno” disse Leo ai suoi compagni. Pier, per tutta risposta, allungò la mano verso il taschino della sua giacca, da dove usciva una carta nera e glie la mostrò.
“Numero 39… Utopia… OMMIODDIO ALLORA ERA TUTTO VERO!” urlò, sconvolto.
Sia Pier che Luna trovarono nei rispettivi vestiti Numero 66 e Numer 96 e li fissarono sorpresi.
“Quindi questi mostri ce li hai regalati tu, Alphonse?” chiese Pier.
Alphonse arrossì e fece un cenno affermativo con la testa.
“Non ricordo molto. Ricordo di avere quei mostri Numero dentro di me, erano mostri che aveva assorbito per potenziarmi quando dovevo lottare con il Drago Cremisi, o almeno credo. I ricordi che ho della mia vita precedente sono molto offuscati” rispose, mettendosi una mano dietro il collo.
Luna gli saltò letteralmente al collo, scoccandogli un bacio sulla guancia e facendolo arrossire ancora di più.
“Sei stato fantastico, sapevo che potevi sconfiggerlo!”
Alphonse stavolta fece un cenno negativo con la testa.
“Sbagliato, io non sono solo come lui. Lo ABBIAMO sconfitto, tutti insieme. Perché siete i miei legami, e se ho una paura matta del mio potere, so di poterlo condividere con voi quando voglio!”
“Puoi dirlo forte, Al!” disse Leo, saltando letteralmente in piedi “E con i nostri nuovi mostri Numero, possiamo stendere chiunque, in qualunque modo! E lo faremo tutti e quattro assieme!”
Anche Pier si mise in piedi, sorridendo.
“Non ve lo vorrei dire, ma non riesco a stare quindici secondi a cavallo di una Duel Runner senza volare a terra e Alphonse, da quel che ha detto ieri sera, non mi sembra che sia meglio di me, quindi dobbiamo allenarci!”
“Giusto!” disse Luna “Dobbiamo impegnarci tutti, dovremo essere capaci di affrontare chiunque! Nessuno ci potrà fermare!”
Anche Alphonse si mise in piedi abbracciando Luna e Leo che erano i due accanto a lui, mentre questi abbracciavano Pier, formando un cerchio come quello che spesso facevano i giocatori di baseball prima delle partite.
“Team Illusion” disse Alphonse “Da oggi inizia ufficialmente il nostro allenamento. Da oggi miglioreremo ogni giorno ed impegneremo ogni nostro singolo respiro a diventare più forti. Perché a quanto pare, sono una calamita per i guai e voi ci andrete di mezzo, a meno che non decidiate di lasciarmi solo”
“MAI!” fu un urlo unanime dei tre, che scoppiarono subito a ridere.
“Allora continuiamo a combattere! Fianco a fianco, come una vera squadra! Ci proteggeremo a vicenda, da oggi fin quando saremo capaci di respirare! Team Illusion! Andiamo!”
 
 
“Ce l’ha fatta sul serio” disse una figura ammantata, che guardava la scena, sospesa a mezz’aria davanti la finestra dell’Hotel. Al suo fianco vi erano Aporia, vestito come quando aveva fatto visita ad Alphonse in sogno ed un uomo sulla trentina, dai capelli castani che ricadevano fino alla base del collo.
“Ne dubitavi?” disse quest’ultimo “Lo avevo detto fin dall’inizio che ce l’avrebbe fatta, adesso dobbiamo solo continuare a sorvegliarlo per evitare che torni”
Questa volta fu Aporia a rispondergli.
“Perché, credi che tornerà?”
“Lo farà, fidati. Quelli come lui tornano sempre” disse l’uomo dai capelli castani “Perché così perplesso?”
Il tipo ammantato alzò le spalle.
“Sono solo contento che dopo tutto questo tempo ci sia qualcuno che creda ancora nella forza che possono darti gli amici, credevo che con tutta questa evoluzione lo aveste dimenticato”
“Ma nemmeno per idea! Guarda me e Z-ONE, persino da morti continuiamo ad essere amici!”
La figura al centro ridacchiò argentino.
“Già, è proprio vero. Voi due non siete stati separati nemmeno dalla morte” disse, allegro.
“Peccato che Antinomy e Paradox non siano con noi, mi piacerebbe fare una grande rimpatriata all’altro mondo” scherzò quello dai capelli castani “Adesso andiamo! E’ vero che loro non possono vedere noi fantasmi, ma sarebbe meglio cercare di trovare Prometheus, non mi fido di quel tipo”
Aporia annuì, svanendo nel nulla, seguito da Z-ONE. La figura ammantata fissò per l’ultima volta i tre ragazzi che ridevano beatamente.
“Sei davvero un ragazzo particolare, Alphonse Harley. Spero che venga il mio turno di conoscerti, prima o poi” disse allegramente, poi svanì nel nulla anche lui.
  
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