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Autore: S_h_a_e_L    28/06/2014    5 recensioni
L'Uroboro è il simbolo che rappresenta la natura ciclica delle cose; la teoria dell'eterno ritorno: un ciclo che ricomincia dall'inizio dopo aver raggiunto la propria fine oppure la liberazione dal peso del passato, la trasformazione del "così fu" nel "così volli che fosse".
"L'ho trovato su una collina dietro casa, siccome era tristissimo e piangeva... l'ho portato con me.
Stava aspettando qualcuno, da quel momento... quando scompariva sapevo sempre dove trovarlo. L'avrei trovato su quella collina... ad aspettare."

Tom/Harry
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Tom O. Riddle, Voldemort | Coppie: Harry/Voldemort
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Siccome i miei pensieri sono irrilevanti... sono sereno.


Alla scuola di magia di Hogwarts.

Fumo, vapori, odori nauseanti. 

"Ma cos'è?"

"E' l'aula di pozioni..."

"Pare che Potter abbia dato fuoco ad un altro intruglio pericoloso."

 

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"POTTER!"

Harry guardava il calderone come se si fosse macchiato della più alta forma di tradimento possibile. 

"Potter, spiegami come è possibile che per una banalissima, incredibilmente semplice, bevanda balbettante tu abbia potuto combinare un disastro di tali proporzioni?!"

Harry alzò il capo tentando di infondere al suo sguardo tutto il rammarico e il pentimento possibili per un essere umano, ma Piton, come amava descriverlo Tom, era un cactus con la linfa ghiacciata. 

Notò una vena pulsare preoccupantemente al lato della tempia del professore. Sapeva che togliere punti alla propria casa gli causava turbe psichiche e crisi di nervi. 

"20 punti tolti a Serpeverde. Signor Everell potrebbe cortesemente dare ripetizioni al signor Potter?"

"Si, signore"

Tom rispose, ma il suo sguardo chiarì al professore quanto esattamente credesse utile quella soluzione. 

Piton annuì incerto rilasciando un sospiro stremato. 

 

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"Signor Potter! Le sembra per caso una teiera quella? Non erano chiari i procedimenti della trasfigurazione?"

"Si signora.

Potter aveva lo sguardo serio, ma Minerva onestamente non credeva che Harry la stesse realmente ascoltando.

 

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Divinazione. 

"Harry caro, forse non dovresti usare la sfera  in quel modo..."

Aritmanzia.

"Potter... perchè si ostina a frequentare questa classe?"

"Perchè c'è Tom, professoressa."

Lo sguardo della professoressa vagò dall'uno alla'altro non riuscendo a spiegarsi un'accoppiata più improbabile di quella. 

Cura delle creature magiche.

"Guardate come si gonfia!"

"Ah.. no Harry, non toccare!"

Malfoy guardava Potter seriamente, con una vaga smorfia di sdegno sul volto. 

Difesa contro le arti oscure.

Draco Malfoy sedeva al centro di una vasta schiera di ammiratori. 

L'allenamento pratico era sempre molto più confusionario delle lezioni teoriche. La pedana occupava tutto lo spazio prima abitato dalla cattedra del professore. 

Harry era seduto a terra, le lunghe gambe aperte e spalancate e la schiena poggiata alle mura, rappresentava il massimo della svogliatezza.

Tom sedeva accanto a lui, composto, su una sedia, un volume aperto davanti agli occhi attenti.

"Potter, sai che non hai proprio l'aspetto del salvatore del mondo magico?"

"Davvero?

"Malfoy sembra molto più portato di te alla fama..."

Tom alzò lo sguardo dal tomo, cercando Malfoy e trovandolo poco distante da loro, intento a chiacchierare con alcuni compagni di classe.

Harry guardava Tom senza ascoltare il discorso dell'amico accanto a sé.

"Potter, duella con me.

Distolse lo sguardo da Tom per alzarlo placidamente su Malfoy. 

"Vuoi forse farmi male, Malfoy?"

"Voglio semplicemente esercitarmi."

Malfoy era rilassato e guardava Harry con sguardo fermo, mosse gli occhi unicamente per guardare Tom, poi riportò la concentrazione su Harry.

Lo sguardo smeraldo si assottigliò, facendosi serio.

"Se proprio insisti. 
Fai almeno finta di essere teso però... perchè mi infastidisci e non dovresti irritarmi se vuoi evitare di morire.
"


 

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Malfoy e Potter erano impegnati in un duello, ma più di questo sembrava stessero tentando di ferirsi in ogni maniera possibile evitando però di scadere in incantesimi proibiti che avrebbero fatto interrompere il loro scontro/incontro. 

Tom assisteva, osservandoli. 

"Oh... ho capito."

Fece la voce di uno "spettatore".

"Ho capito chi è il pomo della discordia..."

Con il capo fece un cenno leggerissimo verso Everell.

Potter sogghignò, permise ad un incantesimo di sfiorarlo e colpì Malfoy a sua volta, disarmandolo.

Un taglio però si delineò netto e sottile sulla sua guancia sinistra. 

"Oh... ho vinto.

"Si, hai vinto."

"Ma mi hai ferito..."

"A quanto pare..."

"Il viso è la parte del mio corpo a cui tengo maggiormente."

Harry sorrise angelicamente. 

"In ogni caso, anche se sei intelligente tendi ad essere un po' duro d'orecchi quindi ascoltami attentamente... Tom è mio."

"Ne sei innamorato, Potter?"

Il sorriso si ampliò diventando vagamente inquietante.

"Siamo cresciuti insieme, per anni non abbiamo fatto altro che camminare vicini, uno nell'ombra dell'altro. Non potrai MAI sostituirmi. Ma i sentimenti di Tom... bhe quelli sono un'altra cosa.

 

-Perchè neanche io sono in grado di comprendere quale strada prenderà.-

 

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"Ti fa male?"

"Vuoi darmi il bacino sulla bua?"

Tom lo fissò, alzò il pesante tomo che aveva in una mano e lo calò contro la nuca di Harry.

"Ti fa male?"

"Ahia, Merlino, No!"

"Bene, evita di farmi preoccupare."

Harry gli prese la mano, incastrando le dita alle sue.

"Ti sto rubando le energie per guarire dalla commozione celebrale.

Tom fissò le loro mani intrecciate, ma non fece nulla per sciogliere le dita e continuò a camminare lentamente e tranquillamente. 

 
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Ad Ero e Lady, che mi sopportano e stanno aspettando la pubblicazione prima di andare a Nanna.

Perchè questa fic?... Perchè si. 

Ci sono errori? Si. 

E' strana... Si.

Ps: Per il titolo e l'intro devo ringraziare ancora una volta Ero e Lady, alla prima devo la parte filosofica alla seconda ho rubato praticamente l'idea. *.*
  
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