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Autore: key_c    22/08/2008    2 recensioni
Per vari motivi ho letto il fumetto fino al numero 16 e dell'anime sono riuscita a vedere gli episodi fino alla serie (vista solo in parte) di Alabasta. Però la storia ed i personaggi mi sono piaciuti e ho voluto provare ad inventarmi un seguito mio della storia. Per farlo ho cercato qualche informazione su internet, ma soprattutto mi sono servita della mia mente bacata. La storia è ancora in corso, ma questo è il lavoro svolto fino adesso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap 000 - Prologo

 

La battaglia contro Mogus, il pirata che aveva mangiato il frutto del diavolo Flesh–flesh, frutto che rendeva chiunque lo mangiava velocissimo nei movimenti, si era conclusa con la vittoria della ciurma della Going Merry. La battaglia era stata dura e l’esito era rimasto incerto fino alla fine quando, con una mossa a sorpresa quanto imprevista, Rufy era riuscito a sconfiggere il terribile pirata.

Durante quel difficilissimo scontro erano rimasti tutti feriti in modo più o meno grave.

Nami, che era il membro della ciurma messo meno peggio di tutti, era riuscita a chiamare in soccorso gli abitanti del villaggio che avevano così strenuamente difeso. Lei ed i suoi compagni furono portati nell’ambulatorio privato del dottore della città dove ricevettero tutte le cure del caso.

Il dottore aveva imposto a Robin ed ai ragazzi, con l’approvazione di Chopper, il riposo forzato a letto per almeno tre giorni. Li aveva minacciati che, se avessero cercato di alzarsi senza il suo permesso, non avrebbe dato loro più nulla da mangiare e, avendo visto l’appetito di Rufy e della maggior parte della sua ciurma, aveva minacciato che non avrebbe permesso loro di fare provviste facendo presente che l’isola successiva era a più di sette giorni di viaggio.

Per questo motivo i ragazzi si erano rassegnati al riposo rinunciando all’esplorazione dell’isola.

Nel caso in cui si fosse comportato come al solito, cioè se se ne fosse andato tranquillamente in giro come se nulla fosse solo per fare infuriare la loro navigatrice, Zoro era stato minacciato di morte da un capitano già affamatissimo. Rassegnato a sopportare quella situazione, anche lo spadaccino aveva cercato una posizione comoda sul materasso e se ne era rimasto sdraiato placidamente sul letto.

Nami se l’era cavata meglio degli altri. A parte qualche lieve taglio, qualche livido e tanti graffi era perfettamente in forma. Non essendo un’abile combattente aveva avuto l’intelligenza di non intralciare i combattimenti dei suoi compagni mettendosi in pericolo o distraendoli. Era rimasta in disparte limitandosi a difendersi. Si faceva avanti solo se vedeva che uno degli altri era in seria difficoltà, per aiutarlo con il suo Clima Sansetsukon per poi ritornare ai margini della battaglia. La preoccupazione per l’esito dello scontro e per la sorte dei suoi amici era stata tanta, ma ora che tutto era finito poteva tirare un sospiro di sollievo guardando i suoi coraggiosi compagni tranquillamente distesi a letto.

Per praticità il dottore li aveva sistemati tutti nella stessa camera.

Quegli incoscienti, dopo essere stati tutti medicati e dopo avere riempito i loro stomaci protestanti, stavano ridendo e scherzando sull’avventura appena conclusa, ricordando anche fatti e scontri avvenuti in precedenza.

Usop – Grazie al prode e coraggioso Capitan Usop il viaggio è stato ricco di avventure mozzafiato tutte finite a lieto fine. Con sprezzo del pericolo e salda determinazione vi ho condotti da un’avventura all’altra senza risparmiarmi in battaglia…

Zoro – Sei rimbambito del tutto? Cosa stai farneticando?

Visto che gli amici lo stavano guardando come un pazzo invasato Usop sbottò – Ragazzi, ma non lo sapete che giorno è oggi? – E vedendo le loro facce allibite – Oggi è esattamente un anno che abbiamo oltrepassato le Reverse Mountain e abbiamo cominciato a navigare per la Rotta Maggiore!

Sanji con un sorriso felice – E’ vero, come vola il tempo. Bisogna festeggiare!

Le parole gli morirono sulle labbra alla vista dello sguardo assassino che gli rivolse il medico del villaggio che aveva sentito tutto e che non approvava la sua idea.

Usop – Chissà come stanno Kaya ed i ragazzi..

Nami in tono riflessivo – Mi piacerebbe rivedere Nojiko e la gente di Coconate Village…

Sanji, anche lui pensieroso – Come staranno andando gli affari al Baratie? Che il vecchio Zef sia ancora vivo?

I ragazzi cominciavano a sentire la mancanza della loro casa e dei loro cari. Anche Rufy aveva amici che gli mancavano e, anche se non avevano parlato, era convinto che anche Robin, Zoro e Chopper sentissero la mancanza di qualcuno.

Ok, la decisione era presa. Sarebbero tornati a casa per un po’ e poi avrebbero ripreso il mare. In fondo l’One Piece era rimasto inviolato per tanti anni, avrebbe potuto aspettare ancora un po’.

Rufy, in tono che non ammetteva repliche – La decisione è presa: appena il dottore ci lascerà alzare torneremo dai nostri amici, a casa. Dopo esserci riposati e goduti questa meritata vacanza ricominceremo a cercare l’One Piece.

Urlo generale – Cosa?!

A quell’inaspettato annuncio tutti rimasero sbalorditi. Ma era serio?

Questa non era una decisione da prendere così affrettatamente. Forse Rufy non capiva le difficoltà della sua idea, ma quando mai capiva appieno i problemi che potevano sorgere? Lui era fatto così: si gettava con tutto se stesso nelle imprese che affrontava. Che a motivarlo fosse la voglia di avventura, l’entusiasmo, la rabbia o la voglia di combattere, non si risparmiava e non si fermava a riflettere. Per questo particolare aspetto delle cose si affidava ciecamente ai suoi amici. Proprio per questo, dopo essersi fissati un attimo negli occhi, questi ultimi decisero che era meglio fargli capire l’impossibilità di prendersi questa particolare vacanza. Anche se avevano nostalgia di casa, a spingerli fino a quel punto era stato il desiderio di realizzare i loro sogni, quindi per loro era altrettanto importante continuare il viaggio.

Zoro ritrovò l’uso della parola per primo e quasi urlò – Ma sei scemo? Pensi prima di parlare o il buon Dio si è dimenticato del tutto di collegarti il cervello quando sei nato? Forse funziona a corrente alternata! Se non l’hai capito per arrivare fino a quest’isoletta ci abbiamo messo un anno. Ci vorrà un’eternità per andare a casa e poi per ritornare qui!

Rufy si limitò a dire – Ormai ho deciso, quindi è inutile insistere – Girato il viso verso la sua navigatrice le disse tranquillamente – Nami, pensaci tu!

Nami lo fissò stralunata per un attimo, poi con denti da squalo ed espressione feroce – Cosa? E per chi mi hai preso, per Mandrake? – In tono rassegnato aggiunse – Uffa! Sarà in ogni caso lunga, ma c’è un modo per fare prima. Se ci procuriamo un Eternal Pose per le Reverse Mountain e uno per questa isola ci potremo fermare solo quando serve. Però ci impiegheremo comunque tre, forse quattro mesi.

Rufy con un sorriso dei suoi – Ok, allora è deciso. Non ci ho capito niente ma di decidere la rotta occupatene tu. Fra tre giorni si salpa! – E poi tranquillamente – Ho fame, quando si mangia?

Dottore – Ma se hai appena finito! Sei un pozzo senza fondo, una fogna! Mi hai quasi svuotato la dispensa. Se penso che dovete restarvene a letto per altri tre giorni… – Sbuffando e maledicendo certe persone con una fame spropositata il medico lasciò la stanza.

Nami stava ancora sorridendo per le parole del dottore. In fondo loro erano abituati alla fame di Rufy e alla lotta quotidiana per preservare nel proprio piatto il proprio pasto, ma per chi non lo conosceva poteva risultare un piccolo shock vedere quanto poteva mangiare. Un esempio lampante dell’effetto che poteva avere erano proprio le sue finanze che ricevevano un secco colpo ogni volta che dovevano fare rifornimenti, e tutto perché toccava sempre a lei pagare. Ma perché non si era trovata dei compagni ricchi ed affascinanti? Possibile che i tipi strani se li beccava tutti lei?

Nami – Bene, visto che sono l’unica non confinata a letto mi procurerò gli Eternal Pose e provvederò a far riparare la Going Marry. Cercherò anche un nuovo bastone visto che quello vecchio è stato quasi completamente distrutto.

Usop – Non preoccuparti, durante il viaggio di ritorno il più grande scienziato esistente al mondo provvederà a modificare quel misero bastone per renderlo una delle armi più potenti che si siano mai viste negli ultimi cento anni. Credete a me, entrerà nella leggenda!

Chopper entusiasta – Grande! Posso vedere questo grande genio all’opera? Voglio assistere alla nascita di una leggenda.

Rufy ingenuo – Come? Il tuo capitano non ti basta? Io sarò il Re dei Pirati, una leggenda vivente!

Nami non diede retta a Rufy, rivolta a Chopper – Te la sei bevuta? Contando che con la sua prima modifica quasi mi faceva ammazzare, non so se fidarmi delle sue nuove mosse. – E prendendo in mano i resti del suo bastone li fissò sconsolata – Guarda come lo hanno ridotto Mogus ed i suoi tirapiedi. Se non fosse stato per l’aiuto di Robin... Brr mi vengono i brividi al solo pensarci. – Si girò verso Usop con una strana luce negli occhi e un piccolo ghigno sulle belle labbra – Visto che il primo bastone è andato distrutto a causa della tua incompetenza, mi farai il lavoro gratis, vero?

Il povero Usop, sotto lo sguardo assassino della ragazza, non poté che acconsentire tremando a quella richiesta.

Nami alzandosi con un movimento fluido dalla sedia – E’ meglio che mi muova se vogliamo partire fra tre giorni. Ci vediamo dopo. – E salutando gli amici si allontanò tranquilla dall’ambulatorio medico.

 

Il giorno dopo, ore 11,00 circa.

Sanji preoccupato – Il mio dolce tesorino dove può essere andato? Stamattina non è ancora passata a trovarci. Come può avermi abbandonato qui tutto solo?

Robin sarcastica – Perché, noi chi siamo?

Sanji con i cuoricini agli occhi e un tono adorante – Mia cara, non volevo offenderti. Tu sei l’unico spiraglio di luce in questa mia attuale tetra sistemazione. Certo se insieme non ci fossero anche questi buzzurri ci potremmo divertire di più, ma per stavolta bisogna accontentarsi. Però se penso a quel tenero fiorellino, fuori in quel mondo crudele tutta sola, senza un’adeguata protezione, non posso che preoccuparmi.

Usop – Non preoccuparti per quella strozzina, ma per tutti gli sventurati che si trovano là fuori e che incroceranno la sua strada. Probabilmente starà derubando qualcuno o, se siamo particolarmente fortunati, starà tracciando la rotta per tornare a casa. Comunque lo sai che sa badare a se stessa.

Rufy con l’acquolina in bocca – Probabilmente starà facendo provviste o, meglio ancora, ci starà portando qualcosa di buono da mangiare. Ho già l’acquolina in bocca…

Sanji – Taci, cessetto! Fare provviste è un lavoro troppo pesante per il mio piccolo tesoro.

Zoro pensieroso – Però questo suo ritardo è strano. Stanotte ho fatto uno strano sogno…

Sanji – Cos’hai da borbottare cavolfiore?

Zoro – No, niente niente – Però non sembrava convinto.

Erano ormai passate altre tre ore quando cominciarono a preoccuparsi per davvero per l’ininterrotta assenza della navigatrice che non aveva nemmeno dato sue notizie.

Mentre il medico gli stava cambiando le fasciature Zoro gli chiese – Dottore, non è che per caso oggi hai visto la nostra amica Nami? Sai, la testa rossa.

Il dottore li guardò con imbarazzo, poi cominciò a frugarsi nelle tasche del camice e ne tirò fuori una busta sigillata porgendogliela.

Dottore, alquanto imbarazzato – Ecco. Me ne stavo proprio dimenticando. Stamattina presto la vostra amica è venuta qua e mi ha chiesto di consegnarvi questa nel pomeriggio. Mi ha anche già pagato tutte le vostre cure.

Ragazzi in coro – Cosa!? Ci chiederà degli interessi stratosferici! Dottore, noi stiamo bene. Torniamo sulla Going Marry.

Così dicendo fecero il gesto di alzarsi, al che il medico li fissò con il suo peggior sguardo assassino facendoli risdraiare tranquilli e tremanti a letto.

Robin fissava la busta un po’ preoccupata, la prese dalle mani del medico e lentamente l’aprì traendone fuori un paio di fogli scritti fitti fitti dalla loro navigatrice. Dette una scorsa veloce alle prime righe poi fissò i suoi compagni.

Robin seria – Ragazzi, credo che abbiamo un problema, o forse no…

Zoro sbuffò – Non puoi essere più chiara? Il problema c’è o non c’è. Non esiste un forse.

Chopper conciliante, prima che fra la donna e uno Zoro irritabile per l’obbligo di stare a letto iniziasse una lite – Che cosa ha scritto Nami?

Sanji felice – Ma una dichiarazione d’amore per me, che altro? Quel dolce fiorellino è talmente timido che, non sapendo come svelarmi i suoi teneri sentimenti ha escogitato questo metodo…

Il suo discorso fu interrotto dalla spada inguainata di Zoro che gli era calata violentemente in testa zittendolo.

Zoro in tono esasperato rivolgendosi a Robin – Forse è meglio se leggi la lettera.

La cow – girl cominciò la lettura – “Cari amici, non so bene da dove cominciare però quando voi leggerete questa lettera io sarò già lontana…

Sanji urlò stupito – Cosa!? Il mio tesorucc…

Con un’altra batosta Zoro lo zittì di nuovo.

Zoro – Continua a leggere.

Robin – Dove ero? A si. “sarò già lontana. Mi sono imbarcata questa mattina presto su di un mercantile, però non posso dirvi né il perché né la mia destinazione. Vi chiedo di avere fiducia in me, proprio come io ho fiducia in ciascuno di voi. Volevo comunque cercare di spiegarvi il perché di questa mia decisione, della mia improvvisa quanto inaspettata partenza… anche se sarà molto difficile spiegarlo a degli zucconi come voi. Come posso riuscire a spiegarvi qualcosa di cui, allo stesso tempo, non posso ancora parlarvi? Cercherò di essere il più chiara possibile.

Avendo deciso di prenderci una vacanza ho fatto il conto che ci avremmo impiegato circa un anno, un anno e mezzo per andare e tornare. Così, essendo sorta un’emergenza ho deciso di cogliere l’occasione al volo per risolvere questo piccolo problema. Non dovete preoccuparvi per me, posso cavarmela tranquillamente da sola. Voglio comunque assicurarvi che non vi ho abbandonati, quando riprenderete il mare io lo verrò a sapere e vi raggiungerò.

Vi ho lasciato sulla Going Marry gli Eternal Pose e la rotta migliore da seguire per il viaggio. Per questa parte, cara Robin, li affido a te. Senza il tuo aiuto chissà dove andrebbero a finire!

Ho già provveduto a pagare il dottore e le riparazioni per la Going Marry. Vi troverete già caricate a bordo le provviste e tutto il necessario per gli imprevisti del viaggio.

Mi spiace lasciarvi soli, ragazzi, ma sono certa che riuscirete ad arrivare a casa sani e salvi. Ho piena fiducia in voi.

Non smetterò di cercare notizie su Raftel Island e sull’One Piece, manterrò la mia promessa con tutto il mio impegno.

Quando riprenderemo il mare tutti insieme cercherò di non essere più un peso per voi come lo sono stata fino ad ora. Farò del mio meglio per imparare a difendermi meglio affinché, durante le battaglie, non dobbiate preoccuparvi per me.

Ora devo lasciarvi, la nave partirà fra poco ed io ho ancora molte cose da fare.

Vi affido le mie cartine ed i miei mandarini, abbiatene cura.

Vi porterò sempre nel mio cuore,

                                         vostra Nami

Sanji – Ma è diventata matta? Lei non è mai stata un peso per noi. L’abbiamo sempre protetta volentieri.

Usop preoccupato – Come faremo a tornare nel Mare Orientale senza di lei? Moriremo durante la prima tempesta. Coleremo a picco, ci mangerà un mostro marino…

Chopper cercò di calmarlo – Ci ha affidati a Robin, in fondo è lei, dopo Nami, a conoscere al meglio le rotte e la navigazione. Ma così sarà costretta a venire con noi fino al Mare Orientale.

Usop fissò l’alce stupito – Con noi? Vuoi dire che anche tu verrai con noi?

Chopper un po’ intimidito – Certo, Usop. Io verrò con te, sempre che non ti dia fastidio. Voglio vedere la tua enorme villa, la città che è sorta in tuo onore. Tutto quello di cui mi hai parlato.

L’intera ciurma fissava Usop con un enorme gocciolone in testa. Ma possibile che Chopper si bevesse sempre tutte le panzane che quel nasone gli raccontava?

Usop rise in tono nervoso – Ha ha ha! Ma certo mio piccolo amico, vieni pure con me. – Poi rivolto all’archeologa – Tu cosa farai? Senza il tuo aiuto non arriveremmo nemmeno alla prossima isola.

Robin gli sorrise – Quella piccola intrigante e il suo intuito! Ha capito che non avevo un posto o qualcuno da cui andare e per questo ha pensato bene di appiopparmi la responsabilità del vostro ritorno. Verrò volentieri con voi.

Zoro – E Nami? Dobbiamo cercarla per vedere in che guaio si è cacciata questa volta?

Rufy in tono deciso – No, ci ha chiesto di avere fiducia in lei ed è proprio quello che faremo. Ci prenderemo una bella vacanza e quando riprenderemo il mare lei ci raggiungerà.

Sanji preoccupato – Ma perché? Potrebbe essere andata ovunque, avere bisogno del nostro aiuto…

Rufy – Proprio perché potrebbe essere ovunque è inutile andare a cercarla. Sarà lei a trovare noi quando sarà ora. – E vedendo che il cuoco stava per protestare – È inutile insistere Sanji. Dove dovremmo andare? Potremmo non incontrarci mai! È lei che conosce meglio di tutti noi il mare. Fidati di lei come ci ha chiesto di fare. Dopodomani partiremo. Mare Orientale stiamo arrivando!

Così, dopo essere stati dimessi, la Going Marry partì per riportare i ragazzi a casa.

 

   
 
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