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Autore: Moonie Tompson    28/06/2014    1 recensioni
[Natsu/Lucy, accenni ad altre coppie]
Un mondo alternativo a quello di Fairy Tail, senza alcuna forma di magia ma altrettanto pieno di problemi.
Natsu e Lucy, completamente diversi da come li conosciamo, si incontreranno casualmente in un vicolo della città in cui vivono: il primo fuggendo da alcuni studenti della sua scuola che lo tormentano, la seconda mentre ritorna nel suo appartamento dopo una giornata stancante.
E' l'inizio di una storia complicata piena di altrettanto complicati personaggi!
Dal prologo:
"[...]Natsu capì subito che si trattava di una studentessa della sua scuola, nonostante non indossasse l'uniforme. Era la ragazza che tutti temevano, di cui se ne dicevano di tutte e di più e nonostante si presentasse veramente poche volte a scuola, il ragazzo aveva memorizzato perfettamente il suo aspetto e ricordava persino il nome sussurrato dagli studenti terrorizzati che le stavano alla larga.
Lucy Heartphilia, pecora nera della ricca famiglia Heartphilia che appena aveva potuto si era sbarazzata di lei spedendola a vivere in un piccolo appartamento a Tokyo.
"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Opposites
Capitolo otto


Lucy si chiese per la millesima volta che cosa ci facesse lì. Perché aveva seguito Natsu e Levy senza pensare alle conseguenze? Aveva sprecato inutilmente degli yen per un treno che non doveva prendere e per quel motivo si ritrovava a dover chiedere al ragazzo più strano che avesse conosciuto di passare la notte a casa sua.
Beh, detto così la sua richiesta era parecchio fraintendibile, ma.. va bene, la sua proposta era fraintendibile in tutti i modi in cui poteva venire chiesta. Per questo non si stupì quando vide Natsu diventare completamente rosso e balbettare cose senza senso.
«M-ma.. p-perché?» riuscì a farfugliare dopo una serie di tentativi andati male.
«Perché prendere un altro treno mi costerebbe troppo e non cenerei, quindi o dormo sotto un ponte oppure mi ospiti a casa tua.» rispose con un tono asciutto, soprattutto perché anche lei era sconvolta dagli ultimi avvenimenti.
Dopo averla guardata per parecchi minuti, le guance completamente a fuoco e diverse domande che gli frullavano in testa, Natsu sospirò.
«D'accordo, Lucy-san, seguimi.» per tutto il tragitto non parlarono e quando arrivarono Lucy si guardò intorno con curiosità. Il ragazzo viveva in un condominio e dagli urli che venivano dall'ultimo piano si intuiva che fosse molto rumoroso.
Natsu si fermò davanti a una porta e cercò frettolosamente le chiavi di casa e Lucy pensò che per lui quella situazione fosse molto imbarazzante.
Quando entrò, la ragazza fa investita da un'ondata di colori. Le pareti, che inizialmente dovevano essere spoglie e bianche, erano tempestate da disegni e colori di tutti i tipi: nel muro all'entrata, una bellissima sirena faceva mostra di sé in uno sfondo blu, più avanti un campo di fiori splendeva in tutto quell'azzurro.
Lucy restò impalata all'ingresso nell'atto di togliersi le scarpe, gli occhi sgranati e la bocca spalancata in un'espressione di stupore. Natsu la guardò confuso, poi seguì lo sguardo della ragazza e sorrise.
«Ah, quei disegni li fece molto tempo fa mio padre, quando arrivai qui già erano dipinti. Quando li vidi feci una faccia uguale alla tua, Lucy-san!» l'altra osservò il suo sorriso nostalgico e capì che suo padre doveva essere stato davvero molto importante per lui. Per un attimo desiderò che Natsu ritenesse così importante anche lei, ma inorridita cancellò subito quel pensiero.
Proprio mentre si diceva che stava impazzendo e che la colpa era tutta di quell'idiota accanto a lei, il brontolio di uno stomaco la fece girare verso la causa di tutti i mali, che diventò talmente rosso da far credere a Lucy di star andando in auto-combustione.
«Ehm.. che ne dici di cenare?» le chiese titubante e la ragazza annuì subito, mentre un sorriso appena accennato le si disegnava in volto.
Poco dopo erano in cucina, Natsu ai fornelli che aveva insistito per non avere aiuto e Lucy che sedeva davanti al tavolo posizionato al centro della stanza.
«Ehi, Natsu.. ma io dove dormo?» il tempo sembrò congelarsi per un attimo. Il ragazzo poi, con una lentezza esasperante, si girò verso di lei. All'inizio bianco come un cencio, segno che non sapeva se farla dormire sul pavimento o chissà dove, subito dopo si illuminò in viso.
«Beh, una volta c'era la stanza di mio padre.. ma ora è spoglia. Ti darò la mia camera, io dormirò sul divano..» a quel punto, prima che Lucy potesse opporsi e sbuffare criticando il suo comportamento da cavaliere da quattro soldi, suonò il campanello.
Natsu bofonchiò qualcosa come:"ma chi diavolo è a quest'ora?" e posò sul tavolo la patata che stava pelando, dirigendosi all'ingresso mentre la ragazza, curiosa, si sporgeva dalla porta della cucina per vedere chi fosse.
Quest'ultima, quando intravide l'ospite, quasi non cadde a terra dallo stupore. Mirajane Strauss, sua vecchia conoscente, si stagliava sulla porta di casa con in mano quella che aveva tutta l'aria di essere una torta.
«Scusami, so che è un orario un po' improbabile per le visite, ma sono la nuova vicina di casa e volevo presentarmi, e poi..» la donna girò lo sguardo a Lucy, praticamente accasciata sullo stipite della porta. «ti ho visto rientrare a casa con una mia vecchia amica.»

Natsu guardò incuriosito le due donne che sedevano una di fronte all'altra nel suo soggiorno. Da una parte Lucy Heartphilia, la ragazza più temuta di tutta la scuola e da poco sua amica(o quasi), dall'altra quella che si era presentata come Mirajane Strauss, una donna misteriosa ma in qualche modo intrigante.
«Sono appena tornata dal mio viaggio in Inghilterra, e guarda cosa mi ritrovo! Quell'antipatica di Lucy Heartphilia che convive con un ragazzo così carino e tranquillo come Natsu-kun! Non ci avrei mai creduto se non lo avessi visto..» rise la più grande, osservando Natsu che arrossiva tremendamente e Lucy che sembrava sul punto di picchiarla.
«Ehi! Punto primo, io non convivo con Natsu e se mi trovo qui è per una serie di sfortunati eventi! Punto secondo, io non sono antipatica! Punto terzo.. CHE COSA CI FAI QUI E COME HAI FATTO A CAMBIARE COSI' TANTO?!» sbottò l'altra alzandosi in piedi e fulminandola con lo sguardo.
«Beh, sai Lucy.. ho capito che anche se scappo da tutto quello che mi è successo o meglio, dalla morte dei miei genitori, un giorno dovrò affrontarla lo stesso, perché la mia strada conduce sempre in questa maledetta città.» le sorrise malinconica la Strauss «Per quanto riguarda l'altra tua domanda.. è stata l'America a cambiarmi, lei e tutte le meravigliose persone che ho incontrato.»
Lucy sospirò per risedersi sulla poltrona, mentre Natsu si sentiva sempre più fuori posto. «Ehm.. Mirajane-san, posso chiamarti per nome vero?» quando la donna annuì continuò «Scusami ma devo cucinare la cena, quindi vi lascio da sole..»
Dopo un veloce saluto le due continuarono a squadrarsi in silenzio, finché non lo ruppe la più giovane.
«E con Lisanna ed Elfman cosa farai?» le chiese con uno sguardo serio. Laxus era l'unico a sapere i dettagli del viaggio di Mirajane, ma anche lei conosceva i suoi motivi e l'abbandono dei suoi due fratellini, anche se ignorava la destinazione del suo volo.
«...non lo so. Ma dovrò farmi perdonare entro un mese.» rispose Mirajane, mentre un sorrisetto le spuntava in faccia.
«E perché un mese? Parti di nuovo?» domandò confusa l'altra.
«Perché fra un mese vorrei che partecipassero ad uno degli eventi più felici della mia vita.. il mio matrimonio!» rise felice la donna mostrando ad un'attonita Lucy l'anello di fidanzamento. «A proposito.. sei invitata! E anche Natsu, mi sembra un così bravo ragazzo e poi formate una bella coppia insieme!»
Ci fu un momento di silenzio, tanto che anche Natsu si affacciò dalla cucina per capirne il motivo dopo tutto quel trambusto.
Poi Lucy non ce la fece più a trattenersi e sbottò.
«..CHE COSA?!?!»

Levy entrò lentamente nel locale, guardandosi attorno cercando di riconoscere chi cercava tra la massa di persone. Il "Fairy Tail" era frequentato perlopiù da studenti decisi a rilassarsi dopo le estenuanti lezioni ed era situato proprio qualche metro dopo la scuola, in una posizione strategica. Locale rustico, era apprezzato davvero tanto da quelli lì, visto che ogni volta che volevano parlarle - ovvero farle chissà quale ramanzina - le davano appuntamento sempre in quel posto.
Li riconobbe solo qualche momento dopo, seduti in un tavolo appartato rispetto agli altri, e sospirò preparandosi all'imminente sgridata.
Si sedette con un tonfo sull'unica sedia libera, e li squadrò mentre sobbalzavano evidentemente sorpresi. La presidentessa del club Pro NaLu, Erza Scarlett, con l'immancabile braccio destro/schiavetto personale Gerard Fernandes e l'altra povera ingenua Lluvia Loxar.
«Oh, Erza, il preside ha deciso di sciogliere il tuo club?» domandò la McGarden, annoiata.
«Certo che no, Levy, oppure l'avrebbe già fatto tempo fa.» rispose la ragazza concentrata però sull'amata torta fragole e panna appena ordinata.
«Insomma Levy, non cercare di cambiare discorso!» esclamò deciso il ragazzo e continuando il discorso prima che lei potesse intervenire con il suo "non abbiamo iniziato nessun discorso, in realtà" «Cosa stai cercando di fare a Natsu Dragneel?!»
«Io proprio nulla, sto solo cercando di farci amicizia, non mi sembra qualcosa di male..» alzò un sopracciglio la ragazza, ordinando un frappé alla fragola ad un cameriere.
«Lluvia pensa che tu stia ingannando Natsu-san facendogli credere di essere tutt'altra persona da quella che sei veramente..» parlò per la prima volta Lluvia, guardandola intimorita.
«..Lluvia, proprio tu mi stai parlando di cose come "ingannare le altre persone" e "fingere di essere tutt'altra persona da quella che si è veramente"?» ridacchiò Levy, mentre l'altra, presa alla sprovvista, arrossì talmente tanto da eguagliare i capelli di Erza, che intanto, dopo aver divorato la torta, stava guardando la ragazza dai capelli celesti con uno sguardo indecifrabile.
«Levy, non fare del male a Natsu solo per Lucy.»
«"SOLO per Lucy?!"» si alzò in piedi l'altra, digrignando i denti «Io per Lu-chan farei di tutto! TUTTO!» e uscì dal Fairy Tail sibilando qualcosa contro i tre e sbattendo i piedi per terra con forza.
«Se continui così, Levy, non andrai da nessuna parte..» sospirò Gerard, guardando Erza che senza fare una piega aveva agguantato un cameriere per la camicia e gli aveva chiesto, ovvero ordinato, di portare una delle sue adorate torte.

Le vacanze mi fanno proprio venire voglia di.. fare nulla, a questo si deve l'ennesimo ritardo. Però alla fine ce l'ho fatta, eheheh ^^'
Va be', insomma.. questo capitolo è stato un po' un parto, ma penso che il risultato sia abbastanza soddisfacente, anche se sto allungando un po' troppo il soggiorno di Lucy da Natsu. In realtà volevo rendere questo capitolo più lungo, ma poi mi sono resa conto che preferivo preservare il momento NaLu al prossimo capitolo. Allora, a questo punto della storia i fatti più "emozionanti" sono l'imminente matrimonio di Mira e poi.. il Fairy Tail. Non sapevo proprio se aggiungere qualcosa o meno della gilda, ma alla fine ho optato per trasformarlo in un locale e un ritrovo per i personaggi. Infatti si vedranno spesso discutere lì, qualcuno ci.. non faccio spoiler che è meglio ahahah
Non so più cosa dire, quindi mi dileguo!
Al prossimo capitolo, gentee~

Moonie Tompson
   
 
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