“Buongiorno
mio Leone!”
“Ehi
Asia, come mai sei qui? Non dovevi andare
all’università questa mattina?” chiedo
alla mia sorellona, appena entrato nella stanza e stanco mi siedo sul
letto.
“No
oggi no. Pensavo che venirti a trovare ti avrebbe fatto piacere! Sei
sempre
tutto solo! E poi ho una super notizia da darti: una
sorpresa!”
Ogni
giorno ha sempre una super notizia da svelarmi e penso sempre che sia
quella,
ma purtroppo non lo è. Quella super notizia non
arriverà mai. Il mio sguardo si
fa triste. Asia si avvicina a me poggiando la sua mano sulla mia spalla
in
segno di conforto perché oramai la mia espressione in viso
la conosce fin
troppo bene.
“Avanti
Leo, sii forte! Pensa al tuo nome: Leone, persona forte e coraggiosa,
proprio
come lo sei tu!”
Le
accenno un sorriso. Tutto quello che dice mia sorella è
vero. Ha sempre ragione
su tutto. D’altronde è la mia sorellona.
“Ma
quella notizia che mi dovevi dare? O meglio quella sorpresa?”
cambio totalmente
argomento.
“Ah
già, Me ne ero dimenticata! Indovina? Avrai un nuovo
compagno di stanza! Sei
felice? Conoscerai un nuovo ragazzo che magari
diventerà…”
“No,
non lo diventerà. Lui se ne andrà via prima di
me. Sono io che resto e che da
qui non me ne andrò fin quando questo cavolo di tumore
sarà guarito!”
“Leo
ti prego, calmati. Non dire così. In questo modo peggiori le
cose e…”
“Asia?!”
la interrompo facendo un piccolo cenno con la testa verso
l’uscita della stanza.
Si gira e ambedue fissiamo il nuovo ragazzo. E’
anch’esso pelato e tiene una
stampella. Dovrebbe avere la mia stessa età.
“Ciao!”
saluta con voce tremante.
“Ciao!
Tu saresti il nuovo compagno di stanza di mio fratello,
giusto?” gli chiede mia
sorella sempre gentile e sorridente.
“Si!”
risponde il pelato.
“Vieni,
avvicinati, come ti chiami?” gli chiedo e il ragazzo sempre
molto timido
risponde: “Valentino, per gli amici Vale!”
“Ah
piacere! Io sono Leone, per gli amici Leo!”
Ridiamo
entrambi. Pare che abbia già preso confidenza.
“Allora
vi lascio. Ciao Valentino! Ops, già
dimenticavo…Vale!”
“Mia
sorella è sempre così. Si dimentica di
tutto!”
“Piantala
Leo!” Mi richiama ridendo e anche il nuovo arrivato ci segue
divertito.
“Ci
vediamo cara ragazza! Ah, lei è Asia, mia sorella, come hai
ben capito!!”
“Piacere
Asia!” Vale le porge la mano e sorridono.
“Allora
vado, ciao ragazzi!”
“Ciao!”
la salutiamo entrambi in coro.
Per
qualche secondo ci guardiamo a vicenda: io fisso lui e
lui fissa me. Non so il perché, ma è come se la
mia testa mi dicesse di… ma
certo! Sarà la persona giusta! Ma prima gli chiedo:
“Senti Vale, posso sapere
il motivo per il quale sei qui?”
Il
ragazzo si siede sul letto accanto al mio, rimasto vuoto
per un mese intero, dopo che il mio compagno di stanza mi ha lasciato
solo.
“Tumore,
e tu?”
“Idem!”
per un istante nella stanza fiocca un silenzio
tombale, come se quella parola avesse fatto crollare
l’ospedale intero.
“Ma
non ci pensiamo Vale. Pensiamo al presente.”
“Evvero,
hai ragione amico!”
Ci
guardiamo con il sorriso sulle labbra e dopo un po’ gli
chiedo: “Vuoi far parte di un gruppo?”
“Un
gruppo?” mi chiede.
“Si,
un gruppo e magari…ma si, il vice-leader. Saresti
perfetto!”
“Ah,
e tu chi saresti?”
“Il leader!” gli rispondo felice della proposta
datagli.
“Tieni!”
sfilo dal polso un braccialetto rosso e
porgendoglielo al suo braccio con voce fievole gli sussurro:
“Watanka!”
“Cheeee!!!?”
“Niente,
cose mie!”
Vale
fissa con sguardo incerto quello strano braccialetto
di plastica appena indossato: “Ma perché indossi
tutti quei braccialetti?
Uno…due…tre…”
“Sei…!
Te ne regalano uno per ogni operazione che fai. Io
ne ho subite sei e per ogni intervento ho questo!” indico il
braccialetto.
“Bè,
sei sono tante e che dovremo fare all’interno del
gruppo?”
“Intanto
dobbiamo trovare La ragazza, Il bello, Il furbo e
l’imprescindibile!”
“Ma
allora vuoi formare un gruppo per davvero?”
“Ma
certo, ti pare che scherzi! Dai, infila il pigiama,
sali sulla sedia a rotelle e andiamo a cercare i nostri quattro tipi
rimasti!
Si parte Vale!!”
“Ma
Leo…” mi ferma.
“Devo
aspettare che mi chiamino per l’operazione!!!”
“L’operazione?
Guarda che mica vieni operato il giorno del
tuo arrivo, e poi dove devi subire l’intervento?”
“Mi
devono amputare la gamba!” cade il silenzio. Sfilo le
lenzuola: “Tranquillo, non sei solo! Dai, andiamo!!”
Nicola
aveva proprio ragione. Sarà
bellissimo far parte di un gruppo. Ma questo è solo
l’inizio di una grande
avventura!
NOTA
AUTRICE:
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Pensate che sia un
po’ troppo
simile alla fiction, ma non sarà proprio così,
perché qualcosa cambierò.
Da
come avuto potuto capire, ad ogni
capitolo faremo la conoscenza dei sei ragazzini, i nostri fantastici
Braccialetti!!
A
presto
Braccialetti_Love