Lui era già lì, seduto su quella anonima panchina. Adorava passeggiare da solo. Lei scappava dalla sua tumultuosa vita. In realtà non è importante perché ci fossero, sta di fatto che c’erano, entrambi. Anche lei si sedette su quella panchina. Non notò nemmeno chi le fosse seduta accanto, troppa persa nei suoi pensieri. Lui non diede conto. Da quel giorno però fu stipulato,a loro insaputa, un tacito accordo. Ogni giorno alla stessa ora si sedevano su quella panchina aspettando di colmare un vuoto interiore che li tormentava. non si accorsero mai che quel vuoto era colmato dall’arrivo dell’altro. Non si rivolsero mai la parola.Un giorno lei smise di arrivare. Lui continuo a sedersi su quella panchina cercando di spiegarsi la fine di quel mondo surreale che prima esisteva. Andò lì fino al giorno prima della sua morte, dove ormai vecchio e stanco, finalmente capì. IL vuoto che si era portato per una vita intera era stato causato dall assenza di quella donna. Mai conosciuta e mai realmente guardata.