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Autore: Evola Who    29/06/2014    1 recensioni
Una nuova FF romantica su Paul e Sem. (Se non sapete chi è andate al primo capitolo della mia storia “Una fiaba di Natale). Spero che vi piaccia e buona lettura.
Paul, era tutto concentrato cercando di finire il ritornello di un abbozzo di canzone, che si era magicamente composta nella sua mente; quando sentì bussare alla porta...
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Brian Epstein, John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Circa mezz’ora dopo, Sem era a casa di Brian, essendosi diretta da lui ogni volta che era arrabbiata, aveva trovato in Brian la persona adatta per sfogarsi e lasciarsi alle spalle quella che era stata una delle più brutte e terrificanti giornate della sua vita.

“Versamene un altro” disse la ragazza, alzando il bicchiere per fare segno all’uomo.

“Sem, basta, ne hai già bevuti quattro!”

“Ti ho detto di versarmene un altro!”

L’uomo di fronte a lei, non le oppose di nuovo resistenza e rassegnandosi le versò altro sorso di Coca-Cola  nel bicchiere e dopo averglielo passato, le disse:

“Okay, Sem ne ho abbastanza, dimmi chi ti ha fatto arrabbiare.” 

“Paul.” rispose timidamente la ragazza, ruotando il bicchiere, di nuovo vuoto, tra le mani.

“Ah capisco, vedendo la tua espressione e il modo in cui ti stai tracannando un bicchiere di Coca- Cola dopo l’altro, non deve essere nulla di buono.”

“Infatti non lo è! Quel miserabile mi ha tenuto nascosto che la sua ex fidanzata è andata a trovarla a casa nostra un mese fa e che probabilmente se l’è anche portata a letto, nonostante lui si ostini a dire il contrario!” rispose Sem, asciugandosi di tanto in tanto le lacrime che prepotenti si facevano strada sulle sue gote.

“Capisco, Sem. So come ti senti ora e che di certo quello che sto per dirti non ti aiuterà; ma vedi, conosco Paul e sono certo che non ti avrebbe mai tradito. Si, ti ha tenuto nascosta una cosa così importante e non è giusto, ma sono certo che l’ha fatto solamente per non farti preoccupare e che tu ora sia accecata dalla gelosia.” le disse Brian, porgendole un delicato fazzoletto di stoffa e accarezzandole dolcemente la schiena.

“Cosa? Io sarei gelosa?”

“Si, Sem. Tu sei gelosa ed è giusto che sia così! E come quando Paul scrisse Michelle, ricordi? E tu pensavi che era dedicata ad una sua ex, mentre in realtà l’aveva scritta per te, usando il tuo secondo nome.” gli rispose Brian fisandola.

“E tu, questo come lo sai?” rispose lei sorpresa e lo guardò.

“Eh mia cara, io so tante cose. Come so che tu, in questo momento hai paura.”

“Paura di cosa?” chiese la ragazza.

“Che Paul possa lasciarti per Jane o per qualcuna altra, che il vostro rapporto sia finito per questo piccolo incidente di percorso; che tu possa non avere più fiducia in lui e sentiti sola.” 

Sem lo fissò a lungo.

Come faceva Brian a sapere tutte quelle cose, come poteva solo immaginare che i sentimenti da lui appena descritti e ipotizzati erano davvero quelli provati da lei.

Sem non riusciva a rispondersi, con Brian non c’era mai stato bisogno di grandi spiegazioni, capiva sempre tutto al volo e fu un sollievo per lei vedere come ogni volta non sbagliasse mai.

 Brian era l’amico e il confidente perfetto, Sem non avrebbe potuto desiderare di meglio. Per lei era un po’ come un secondo padre.

“Come fai, Brian?” 

“In che senso?”

“Voglio dire, come fai a sapere sempre ciò che provo senza nemmeno farmi aprire bocca?” gli chiese la ragazza sinceramente.

“Perché ti conosco mia cara Sem, e conosco anche Paul. Perciò credimi quando ti dico che le tue paure sono infondate: lui ti ama, ti ha sempre amato e sempre lo farà. E anche lui ha paura di perderti, di farti soffrire ed è per questo che evidentemente ti ha tenuto nascosto tutto. Parla sempre di te con me e i ragazzi, ha fatto tanto per conquistarti in questi anni e credimi: né Jane Asher e né nessuna delle sue ex o ragazza, potrà mai portartelo via.” le rispose Brian, prima di attirarla in un caloroso e affettuoso abbraccio.

“Brian.”

“Si?”

“Io lo amo.”

“Oh Sem, lo so. Vedrai che si aggiusterà tutto.” rispose l’uomo.

“Grazie, Brian. Grazie di tutto.” terminò Sem, baciandogli la fronte e stringendosi a lui in un secondo abbraccio.

Sem si sciolse dall’abbraccio di Brian con tanta naturalezza, che l’uomo non esitò a stringere fortemente le sue mani, per darle la forza e il sostegno di cui aveva bisogno; prima di dire:

“Sem. So che in questo momento non vuoi certamente che io ti dica cosa fare, insomma sei un’adulta responsabile e dovresti capire da sola, ma vista la circostanza voglio che tu sappia la verità su ciò che penso.”

“Brian, tu devi dirmi la verità e anche se fa male l’accetto, perché ho bisogno di una persona che sia sincera con me fino in fondo. Quindi, non esitare e dimmi tutto quello che pensi riguardo a questa situazione.” gli disse Sem interrompendolo, e guardandolo dritto negli occhi.

“Secondo me la verità è che avete sbagliato tutti e due. Vedi, Sem, Paul ha sicuramente sbagliato a non dirti tutto prima, facendoti arrabbiare; ma tu anche hai sbagliato nel non cercare un dialogo con lui. Ti sei subito impuntata sulle tue convinzioni, e quelle, non portano mai da nessuna parte. Sei andata via furiosa e non gli hai dato nemmeno il tempo di poterti spiegare, ora invece di stare qui a piangere su te stessa e a bere bevande che ti fanno gonfiare lo stomaco, dovresti stare con lui e chiarire.” 

A quelle parole, la ragazza capì che Brian aveva ragione.

Paul le aveva tenuto nascosto il fatto di Jane, è vero.

Ma Sem non aveva mai fatto in modo che si verificasse tra di loro una situazione propizia per cui Paul ne potesse parlare apertamente con lei.

Inoltre, quando l’aveva fatto, lo aveva aggredito e tra le lacrime era scappata via.

Brian aveva fatto centro con le sue parole e ora a Sem non rimaneva che dargli ragione, chinare la testa e continuare a piangere tutti i suoi sbagli per l’ennesima volta.

“Oh Sem, non fare così. Io non volevo dirti quelle cose, ma è quello che penso e ritengo che è meglio che tu lo sappia.” le sussurrò Brian, accarezzandole amorevolmente i capelli.

“No, Brian. Tu hai ragione, hai fatto bene a dirmelo. Ho sbagliato anche io ed era giusto che me ne rendessi conto. A volte la verità non è così facile da accettare, ma so benissimo che Paul non è stato l’unico a sbagliare, in fondo come è che si dice: gli errori si commettono sempre in due.” rispose la ragazza, sollevando il viso e appoggiandosi allo schienale del divano.

Mentre la sua mente era ancora assorta in quei pensieri, Sem notò l’anello sulla sua mano destra e immediatamente il suo pensiero si allacciò con quello di Paul.

Quel piccolo anello d’argento con un diamante al centro infatti glielo aveva regalato proprio Paul pochi mesi prima, nel giorno del loro primo anniversario di fidanzamento.

E non appena Sem ritornò con la mente a quella magnifica giornata, comprese che le parole di Brian oltre ad essere sincere, esprimevano anche le sue emozioni in quel momento.

“Ci siamo comportati come due ragazzini.” disse Sem, rivolgendo un ultimo sguardo al suo anello e imprecando più volte mentalmente contro la stessa sorte.

“Direi che vi siete comportati più come due persone immature.” la corresse Brian, nel vano tentativo di risollevarle il morale.

“Brian, sono ancora in tempo secondo te?” 

“A fare cosa?”

“A ritornare a casa da Paul, a parlare con lui, a chiarire con lui” rispose la ragazza con un certo entusiasmo nel pronunciare le ultime parole.

“Certo, Sem. Si è sempre in tempo per cercare di rimediare ai propri errori.” la incoraggiò l’uomo con un dolce sorriso sulle labbra.

Sem si alzò dal divano, riprese in mano il suo soprabito e si asciugò gli occhi dalle molteplici lacrime che avevano deturpato il suo dolce viso.

“Grazie Brian, grazie di tutto.” fece la ragazza per andarsene dopo averlo baciato sulla fronte.

“Di niente, quando vuoi.” concluse l’uomo, salutandola.



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Note della autrice:
Ecco il nuovo capitolo!
Spero che vi sia piacuto!
E... non so a voi ma io
quando penso mi 
imagnino sempre un uomo

saggio che riesce a capire ogni cosa.
Allora... spero che vi sia paicuto
Buona domecia
e...
Alla prosima!
Ciao!
Evola


 
   
 
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