Alzo il volume. Cerco
di isolarmi. Da
tutto. Da
tutti. Anche
solo per un po’.
Io
voglio solo allontanarmi, rimanere da sola con me stessa. Per
pensare, per riflettere, senza preoccuparmi di dover interrompermi ogni
secondo per sostenere un discorso non desiderato.
Non
ci riesco. Ma
non c’è verso.
Voi
continuate a parlare. Le
immagini che queste note danzanti mi trasmettono sfumato, scivolano
via, distratte dal vostro brusio che impedisce ai miei sensi di
spiccare il volo.
State
zitti.
Tacete,
smettetela di conversare su futili problemi a cui tanto non potrete
sottrarvi. Lasciatemi
il silenzio che occorre per riempire l’aria di note.
Inutile
cambiare stanza, inutile cercare di alzare la rotella di un volume al
massimo. Inutile
premersi le cuffie sulle orecchie. Inutile
chiudere gli occhi.
Il
vostro rumore soverchia il mio, non mi da sbocchi, non mi fa sentire.
NO,
non voglio parlare, non ho voglia di partecipare ai vostri discorsi,
non voglio premere il tasto stop e ricadere di nuovo nel mondo delle
parole, non ancora.