Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: sunburst    29/06/2014    1 recensioni
- quello che lei chiama inferno, lui lo chiama casa…-
Gwen, una ragazza gotica con grossi problemi di affitto, viene salvata da un maniaco grazie a un punk con la cresta d’argento, Duncan.
Un mondo costellato di piccole meraviglie e squisitezze offerte dal suo salvatore si apre di fronte a lei, meravigliandola e stupendola come mai prima.
Eppure c’è qualcosa di strano, una verità circonda l’aura di Duncan, una verità non piacevole.
Come se non bastasse, una presenza che non dovrebbe essere lì scende sulla terra, per Gwen.
Da suo primo incontro con Duncan, il destino di Gwen, di molti viventi e “non” viventi cambierà radicalmente.
--------------------------------
Pairing: DXG e TXG con accenni ad altre coppie.
storia originale di mrerzebra su Youtube dalla sua fanfiction visual novel “gwen life of hell return”
l’autore nonché mio stimato collega mi ha permesso di curare questa versione “book” qui su EFP.
Vì auguro buona lettura e buona…tensione.
Genere: Angst, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Trent, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Riassunto puntata precedente ********************************************
Gwen e Duncan ufficializzano il loro fidanzamento e fanno sesso.
Proprio il punk decide di far vivere nella sua villa di lusso Gwen, fuori città.
Quando Gwen arriva nello studio privato di duncan, scopre una foto dove ritraeva Duncan con una ragazza, Courtney.
Lui le dice che quella era la sua ex, suicidata due anni prima.
********************************************************************

 
 
 
 
 
 
 
L’avevano fatto ancora.
Ed era stato ancora più fantastico dell’ultima volta.
Le coccole di Duncan la facevano sentire meravigliata e felice…e anche parecchio eccitata; prima di incontrare il punk aveva solo una vaga idea di come fosse il vero piacere sessuale.
E la cosa le piaceva da matti.
 
 
 
L’ora aveva raggiunto la sera ma il sole era ancora alto nel cielo; era arrivata l’estate e faceva parecchio caldo.
Dopo aver passato diverse ore a fare l’amore, Gwen e Duncan si erano messi i costumi da bagno e dopo aver fatto il bagno in piscina  si abbronzarono al sole.
Erano seduti con le sdraio accanto all’altro e si godevano il bel tempo e il leggero frescolino nell’ aria.
Gwen penso che quel momento fosse perfetto; lei, Duncan, una villa meravigliosa…le sembrava di essere dentro a un romanzo rosa…
Sì, Gwen si sentiva in paradiso ed era soddisfatta oltre ogni limite.
Dopo essersi messa per l’ennesima volta la crema solare Gwen si guardò intorno……………..però qualcosa era cambiato in quel paradiso.
…aveva la sensazione…che qualcuno la stesse osservando.
Gwen ruotò la testa e …tra i cespugli c’era qualcuno che la guardava.
Una ragazza.
A guardarla era una ragazza…coi fianchi generosi e un portamento da signorina educata, ma sicura di sé.
Però Gwen si sentì allarmata…quella tipa era completamente di colore grigio e…pareva leggerissima, quasi incorporea.
Era tutto molto strano, la strana ragazza che osservava Gwen non smetteva di lanciarle quel sorrisetto irritante e deciso.
E come se non bastasse, di secondo in secondo lei stava diventando più scura…come se diventasse più materiale.
Gwen la riconobbe.
Però non poteva crederci.
Quella ragazza doveva essere morta.
- Ti sei appena scavata la fossa…mia cara…Gwen. –
Gwen scattò in piedi come un fulmine, stupita oltre ogni limite.
- CHE COSA?!-
E…le aveva anche rivolto la parola…Gwen si chiedeva come facesse un “ombra” a parlare…ma quella era veramente un ombra?
- Che succede, amore?-
Duncan era confuso e preoccupato dallo scatto che Gwen aveva fatto un attimo fa.
Gwen girava la testa, prima al punk, e poi a quella tipa vicino ai cespugli…scomparsa nel nulla.
Non c’era più, com’era possibile?
Gwen era preoccupata. Molto.
- So che ti sembrerà assurdo, ma…mi sembra di aver visto la tua ex! Courtney!-
Duncan cambiò espressione…anche lui sembrava preoccupato.
-… Impossibile! È morta! Te l’ho già detto!-
- E’ là tra i cespugli!-
- Ma io non vedo nessuno!-
Duncan…non la vedeva? Gwen non riusciva a spiegarselo…in effetti sembrava che non c’era proprio nessuno tra i cespugli.
- Sei sicura di stare bene, amore?-
Gwen si chiedeva se avesse solo sognato.
Dopotutto lui non ha visto quel “ombra”, ed era rimasta sconvolta dal racconto di Duncan su Courtney, la sua ex.
Gwen si mise una mano sulla fronte…confusa e irritata dalla sua stessa mente; proprio adesso la sua immaginazione le faceva vedere persone morte?
- Scusami. Forse è la stanchezza. E forse ho scopato troppo.-
A Duncan gli ritornò il sorriso…gli piaceva moltissimo la darkettona…
- Scusa Duncan, amore…che ore sono?-
Il punk guardò l’orologio sul polsino.
- Sono le sei del pomeriggio.-
Così tardi…? O cavolo…
- Le sei?! O dio! Ho perso il pomeriggio! Senza offesa,-
- Tsk! Che vuoi che sia…?-
Duncan non perse tempo e avvicinò le sue labbra a quelle di Gwen; lei lo ricambiò appassionatamente.
Gwen aveva ormai dimenticato il “fatto” di poco fa, era ovvio.
I baci di Duncan erano qualcosa di afrodisiaco e allettante. Le faceva dimenticare di essere sulla terra e…




- Senti Gwen, ti va di vivere qui?-
 
 
 


- A chi non piacerebbe?-
Rispose Gwen con un ghigno…però un attimo dopo capì la quello che aveva detto il punk.
Ok, in realtà non aveva capito granchè ma…aveva un sospetto.
- Vale a dire?-
Duncan la rispose con uno sguardo che valeva mille risposte.
- Quello che ho detto.-
Era proprio così…da una parte Gwen era felicissima e avrebbe accettato con gioia la sua proposta…non era una proposta di matrimonio ovviamente! Ma abitare… insieme? Quel pensiero la riportò sulla terraferma della razionalità.
- Non lo so. È un po’ troppo presto…e di certo avrai portato qui anche la tua ex, giusto?-
- Sì, ma nell’ altra stanza.-
…che fare?
Si chiedeva Gwen dentro la sua testa.
Stare vicino al suo punk con la cresta argentata la faceva sentire al settimo cielo…ma dall’ altra lei era la coinquilina di Zoey, la sua amica…
Gwen ci stava pensando su, non smettendo di fissare il volto di Duncan…oddio quanto era bello. Ma Gwen voleva sapere un'altra cosa.
- Come vivevate tu e la tua ex qui?-
E poi di nuovo Duncan la baciò…stringendo in un abbraccio la dark.
- Esattamente così, come noi due.-
- Spiritoso…-
E poi si baciarono ancora e ancora…loro due non erano mai sazi e si beavano di quelle sensazioni di piacere; Gwen in un modo…e Duncan in un altro.
Dopo aver finito di giocare con le lingue Duncan guardò di nuovo negli occhi Gwen.
- Vuoi sapere qualcos’altro?-
- No, no…va bene così.-
Dopo una lunga pausa…dove Duncan non aveva smesso nemmeno per un attimo di fissare con il sorriso sulle labbra Gwen, le domandò ;
- Quindi? Accetti?-
Gwen era sbalordita dalla velocità degli eventi…però…la tentazione era troppo forte.
-…Eeh quindi…ci dovrò pensare…però…puoi provare a convincermi…-
E così ripresero a baciarsi e a toccarsi a vicenda.
Tanto valeva giocare ancora un po’…anche se di sicuro quella sera lei avrebbe fatto il bis d’amore del suo punk.
Il motivo? Non solo perché si erano messi insieme.
Ma anche perché lei si è data un mentalmente “ Accetto ”.
 
 
 
 
 


Appena arrivata nell’ suo appartamento Gwen vide Zoey, intenta a preparare la cena. Inutile dire che Gwen gli raccontò tutto fin dai minimi dettagli della villa di Duncan, delle sue coccole…e della sua scelta.
- Riflettici Gwen! Ma chi ti corre dietro?-
Zoey parlava con Gwen senza distogliere gli occhi dal l’insalata che stava preparando. Era contenta per la sua amica, ma c’era qualcosa che non le quadrava.
A differenza della sua amica, Gwen era perennemente con la testa fra le nuvole, stava preparando i bagagli con buona lena.
- Stai scherzando? la casa è bellissima! Anche se ci resto per poco…quando mi ricapiterà una cosa del genere? E poi…-
Gwen roteò gli occhi e una leggera sfumatura di rosa invase le sue guancie.
- …Ho scopato da dio.-
Nel vedere la sua amica innamorata, Zoey provò una sorta di “invidia”, un po’ come “ ah chissà com’è avere un amore come quello”.
Però lei rimaneva coi piedi per terra, anche Zoey ha un lato romantico ma sapeva riconoscere quado si  esagerava…
- Ma non mi sembra un motivo valido per una convivenza…e poi lo conosci così poco, e come reagirebbe Trent?-
Gwen fece spallucce, ormai era inutile. Sorrise a Zoey pensando alle meraviglie che aveva vissuto con quel punk.
- Poco può essere tanto. E’ gentile con me. Vuole che mi laurei insieme a lui…stare sempre vicino a lui e…-
- Sìsi sposarti con lui, anche. Comincio a credere che Duncan ti abbia fatto il lavaggio del cervello…o perché visto che non sei più vergine…sai quello che fai e ti senti responsabile?-
A Gwen quel discorso non piacque tanto, perché Zoey si era innervosita?…non poteva avere una vita sua?
Forse diceva quelle cose perchè Zoey era preoccupata per lei…era ovvio, era una sua cara amica…
- E poi come farò con l’affitto?-
E anche per quel motivo.
Ecco.
Uff.
Gwen per sdrammatizzare la situazione, le disse complice:
- Dai…il prossimo mese…-
Nel sentire la solita frase di Gwen, Zoey stette in silenzio per un attimo…e scoppiò a ridere.
- Lo so, me lo paghi tu. Conosco questa frase a memoria.-
È bello fare la pace. E loro due lo sapevano bene.
 
 
 


Ormai Gwen aveva finito.
I bagagli erano pronti e a suo dire parecchio pesanti, ma erano pronti.
 Il momento di andare era giunto e la notte aveva invaso il mondo.
Gwen stava per prendere le chiavi della macchina, fino a quando non incrociò lo sguardo di Zoey. Lei era accanto al l’entrata; con un ciglio inarcato sul viso.
- Ma perché tutti questi vestiti e pigiama?-
…era come se Zoey facesse da “ostacolo” tra lei e l’uscita…ma si capiva chiaramente quali parole nascondevano in quelle frasi…comunque lei era sincera e andò dritta al punto; così non avrebbe più disturbato Gwen…
- Magari il mese prossimo sarai già tornata…-
Ecco appunto…Zoey non era mai stata brava nei saluti.
 Gwen le sarebbe mancata la presenza di lei ma…disse francamente:
- Non credo proprio Zoey.-
Questo non era un addio, per niente.
Ma le sarebbe mancata.
Alla risposta della amica Zoey rispose con uno sbuffo…e rise un po’imbarazzata all’ indirizzo dell’ amica.
- Sai? Forse sono un po’ invidiosa. Insomma hai fatto un grosso passo in avanti…-
In effetti era proprio così; qualcuno le avrebbe detto che aveva fatto il passo più lungo della gamba ma…voleva tentare.
Le piaceva troppo quel punk con la cresta d’argento e…era certa che avrebbe scoperto grazie a lui un sacco di cose belle e interessanti.
Però era vero che Zoey era giusto un filino “invidiosa”…nonostante Zoey era molto bella non è stata molto corteggiata dai ragazzi come la dark…gli uomini d’oggi sono proprio…bah!
- Senti Zoey, la casa è grandissima. Puoi venire in uno dei week-end.-
- Davvero? Ti ringrazio.-
Alla fine, seppur con commozione; le due si abbracciarono e si salutarono stringendosi molto…si sarebbero riviste?
Gwen aveva pensato a un “ Sì”.
 
 
 


Il giorno seguente, il sole faceva risplendere la villa di Duncan; compresi i suoi “ospiti”.
La sera prima Gwen non aveva fatto in tempo a mettere i suoi vestiti a posto che subito Duncan iniziò a coccolarla, facendola perdere nei meandri del piacere.
- Può passarmi il resto signorina? –
Ad aiutare Gwen a sistemare la roba c’era una domestica, una vecchietta dolce e gentile di nome Nilla.
A vederla la si poteva paragonare alla stessa Nilla della “carica dei 101”.
- Come scusi?-
- L’armadio è ancora mezzo vuoto.-
È vero che lo faceva per lavoro…ma a Gwen quella vecchietta gli dava la stessa impressione di una nonna che sapeva tutto e di tutti.
E poi a Gwen non piaceva caricare di lavoro i vecchi. Lei era molto rispettosa nei loro confronti.
Comunque Nilla riusciva benissimo a trasportare quel mezzo quintale di vestiti tra le braccia, come se avesse vent’anni.
- Mi spiace, ma la mia roba è già finita. La ringrazio lo stesso.-
Nilla le rispose con un affettuoso inchino.
- Prego tesoro.-
Visto Gwen si annoiava e che Duncan non era in casa, per passare il tempo volle sdebitarsi con Nilla aiutandola a rifare i letti.
Insieme le due donne si sparavano battute come se si conoscessero da anni.
- Grazie dell’ aiuto signorina.-
- Si figuri, per me è un piacere.-
 
 


Dopo aver fatto la metà delle faccende di casa; Gwen e la domestica Nilla decisero di prendere un tè.
- Ecco qui. Un bel tè è quello che ci vuole.-
Disse la domestica, portando un grosso vassoio pieno di biscotti e una teiera.
Gwen si era già accoccolata sul divanetto.
- Senta, posso farle una domanda?-
- Qualsiasi cosa, mi dica.-
Gwen era molto curiosa del passato di Duncan, ma lui non ne aveva parlato granché; anzi a dire la verità l’unica cosa che le aveva detto riguardava il suicidio della sua ex ragazza…ma questo era meglio chiederlo più tardi.
- Da quand’è che Duncan vive qui?-
- Da prima che si fidanzasse con la sua Ex, credo che viva qui da quattro anni.-
...come se era destinato, la discussione era tornata al punto centrale della curiosità di Gwen.
Cambiò idea e decise di chiederlo alla domestica, forse perché credeva che con lei sarebbe stato più facile parlarne…
- …Sì, Duncan me ne aveva parlato…ma per quale motivo si è tolta la vita? Non l’ho chiesto a Duncan per non farglielo ricordare, me lo dica lei.-
- …Eeh signorina…quella ragazza aveva avuto una vita difficile, mi creda.-
Nilla aveva abbassato lo sguardo, era molto intristita. Prese un attimo fiato per dire le seguenti frasi.
- …Quella povera ragazza stava male, ogni giorno…le sue malattie aumentavano…e siccome non riusciva mai a guarire…allora si tolse la vita. Questo è tutto quello che so, signorina.-
 Gwen le venne il magone, Nilla doveva conoscerla molto bene la ex di Duncan, Courtney…
Sentire quella storia le faceva capire quanta pena provava per quella defunta e per Duncan che ha dovuto subire la morte della ragazza.
Di sicuro lui aveva sofferto tantissimo.
- Com’era l’ultima volta che l’avete vista?-
…lo sguardo di Nilla sembrò tornare indietro nel tempo…
- Sembrava…un angelo.-
…forse era stata un po’ troppo vaga…
- Come si è uccisa?-
- L’ultima volta la vidi uscire, la vidi scendere dalle scale e stava per uscire…-
Gwen si immaginò la scena, di sicuro Nilla stava facendo qualche faccenda di casa e ha notato con la coda dell’ occhio Courtney, sofferente.
- Io le avevo detto “ Signorina! Dovete stare a letto, non avete una bella cera.” Ma poi lei si voltò verso di me…e mi sorrise, usci tranquilla e andò a prendere la macchina di Duncan.-
Aveva sorriso…? Di solito i suicidi prima di togliersi la vita sorridono…? Ok, forse per tutti non vale la stessa regola.
- E poi è successo quello che è successo, senza pensarci due volte…si è chiusa in macchina ed è andata a sprofondare con essa in un porto.-
Si è…affondata?! No, non era il termine giusto…forse era meglio dire “affogata”, ma anche in quel l’altro senso andava bene…comunque rimaneva una cosa strana ma terribile.
Gwen si senti una ficcanaso irresponsabile, non voleva far sentire male quella vecchietta.
- Mi…dispiace tanto! È  tutta colpa mia! Non dovevo chiederglielo…perdonatemi.-
- Non vi preoccupate, è tutto a posto. Adesso devo sbrigare altre faccende, lei si riposi; ha fatto abbastanza…a proposito, c’è qualcosa le piace? Sono una brava cuoca.-
Nilla aveva  scacciato la tristezza nel suo sguardo ed è tornata con la mente nelle sue faccende, meglio così.
- Davvero? No. Io mangio tutto, la ringrazio.-
Ma nella mente di Gwen pensava c’era un pensiero opprimente.
Chissà quanto ha sofferto Duncan…?
 
 

Quella sera, Gwen aiutò Nilla a preparare la tavola.
E quando arrivò Duncan, sommerse di complimenti Gwen, per il fatto di aver apparecchiato bene la tavola.
Passarono giorni felice e loro due stavano molto tempo insieme, niente problemi ma solo coccole e cibi squisiti nei ristoranti di lusso.
Erano passate tre settimane da quando Gwen si era trasferita alla villa di Duncan, fino a che quando Gwen era camera a rivestirsi arrivò Duncan, anche quella sera sarebbero andati al ristorante.
Ma Gwen doveva recuperare gli studi e voleva passare la serata a studiare.
A Duncan la cosa le storceva un po’ il naso.
- Perché non ti metti qualcosa di più elegante?-
- Mi spiace tesoro, ma devo recuperare gli studi …e per di più ho da lavorare, credo che in questi giorni dovrò andare in città per recuperare i turni di lavoro…uffa mi sono riposata troppo…-
Gwen sbuffò…ma Duncan cominciò a fare la voce grossa.
- Gwen! Tu hai un progetto da fare.-
…cosa intendeva? Raramente lui alza la voce e in quelle rare volta appariva piuttosto confuse le sue parole…
- Sì lo so.-
A lei le toccava rispondere un a casaccio ciò che voleva dire.
- No Gwen, devi prenderlo sul serio!-
Lui adesso si era avvicinato e aveva assunto una faccia molto seria…
- Duncan, ci sono un sacco di ragazzi che studiano e lavorano come me.-
- E infatti sono gli altri che vanno avanti. Una laurea con la media del 23 non serve a niente-
Gwen però lo doveva ammettere…c’era qualcosa si strano. Anche se non sapeva cosa.
E poi anche lei poteva andare avanti.
Anche senza che qualcuno le facesse da balia. Anzi era una cosa che lei voleva, l’autonomia.
Comunque lei non capiva dove voleva andare a parare il punk.
- E che cosa ci posso fare?-
disse Gwen in modo sarcastico.
Duncan inarcò un sopracciglio, troppo serio.
- Lascia quel lavoro.-
….lasciare il lavoro…? Eh no.
Non esiste, e perché mai?
- No Duncan! non mi va di fare la mantenuta, già te l’ho detto.-
E lui…la guardò come se fosse una scema.
E senza dire una parola lui uscì dalla camera di Gwen.
Perché ha fatto così? si chiedeva Gwen innervosita. Che motivo c’era?
 
 
 



Quella sera stessa scese la notte, non c’erano stelle o luna che potessero illuminare la terra.
Ormai la mezzanotte era giunta; e Gwen a forza di leggere quei quintali di libri si stava quasi per assopire…fino a che trasalì all’ improvviso.
Non doveva nemmeno pensarci di dormire sui libri! Così pareva troppo letterale.
E poi chissà il perchè ma faceva freddo…le finestre erano chiuse nonostante era estate.
Basta così, ormai il sonno la stava prendendo il sopravvento…tanto valeva andare a dormire e ricominciare domati-
- Già hai avuto un litigio con il tuo principe d’argento…………. Gwen?-
 
 
 



…da dove proveniva quella voce femminile?!
Non poteva essere  Nilla visto che a quest’ora era a casa e poi…la voce erano molto giovane.
Gwen si girò intorno confusissima.
Non c’era niente…a parte uno strato…di nebbia?!
…Non va, assolutamente qualcosa non andava!
Ormai quello strato di nebbia l’aveva circondata.
A Gwen vennero i brividi, faceva freddo, troppo!
- Co…COSA?!-
Gwen si coprì gli occhi, delle raffiche di un vento silenzioso attraversarono la sua pelle; si coprì gli occhi.
Tutto divenne un turbinio feroce finchè…SWIM!
…il vento cessò di colpo…lasciando Gwen ai limiti dell’ incredulità umana.
Ecco, la nebbia aveva preso la forma di una persona.
La sua pelle era completamente grigia e la guardava in modo sornione.
Gwen la riconobbe…il suo cuore perse un battito.
Uno stato di shock la prese.
Non era possibile, era inconcepibile.
Quello doveva essere un sogno-
Soprattutto perché…lei stava…anzi era in compagnia…
 
 
 
                                                                                                     Di…
 
 
 
 
 
                                                                    Una….
 
 
 
 
 
                                                                     Persona…
 
 
 
 
 
                                                                      Morta?!
 
 
 
- COURTNEY ?!?!-
- Salute.-
La ragazza Grigia la salutò facendole in modo furbetto l’occhiolino.
Adesso era ufficiale. Niente sarebbe stato più come prima.
Mai più.
 
 
 
 
 
 
 
 


Fine quinta puntata
 
 
 
 
Prenew prossima puntata
{ mi conosci?
Più di quanto immagini
Cosa vuoi?
Farti cambiare idea.}
 
 
 
 
 
 
-------------------------------------------------------------------------------------------------
AVVISO IMPORTANTE!
 CHI VUOLE VEDERE  LA VERSIONE “TV VISUAL NOVEL” DI GWEN LIFE OF HELL SU YOUTUBE  NON VI RESTA CHE CLICCARE SUI LINK QUI SOTTO E AUGURARE GLORIA A MRREZEBRA!
VE LO CONSIGLIO :D
OVVIAMENTE PER RINGRAZIARLO ISCRIVETEVI AL SUO CANALE, SE LO MERITA!
 
Ep 6 -  http://www.youtube.com/watch?v=ooQWc7uV7UI
 
------------------------------------------------------------------------------------------------

 
 
 
 
 
Angolo autrice
Salve a tutti ragazzi!! Tempo brutto anche da voi?
Questo è un Periodo pieno questo eh gente!
Ho da fare un sacco di disegni e da scrivere taaaaaanta roba, soprattutto Greenshadow ( a proposito vi piace la versione youtube? A me sì! ) eeeeee…una fic che forse qualcuno di voi si ricorda…parlo delle “Zanne roventi del preside”! {qui sotto c’è il link]
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2652321&i=1
 preparatevi a una doppia sorpresa gente! :D
Cos’è che ho amato di questo periodo?
PAHKITEW!! Adesso è ufficiale! Li adoro tutti!! (tranne sugar, quella stregaccia piena di prosopopea non merita la mia stima!)
E sapere che il saggio Trent sta scrivendo una loro fic mi entusiasma un casino!!
Ora finisco di rompervi le scatole e vi saluto! Mi raccomando recensite :DDDD
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: sunburst