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Autore: Julia_Phantomhive    29/06/2014    2 recensioni
[Trad.: Tempio dei Mari]
Ciao a tutti! Sono tornata con una nuova avventura che ha come protagonisti i due impareggiabili b-shot Riki e Samuru, insieme alla fan di quest'ultimo Jules.
La WBMA ha una nuova missione per i due giovani ragazzi, che ha come obiettivo il recupero del B-daman marino leggendario. Hanno pochi indizi e per svelare il mistero devono immergersi nel fondo degli abissi! Ma Samuru all'inizio non accetta, perché? Riki prova a convincerlo, ma lui non cambia idea.
Non vuole più mentire, non vuole trovare scuse. Vuole solo che la ragazza non lo creda un bugiardo.
A Riki, allora, viene in mente una soluzione e dopo qualche discussione, i tre si immergeranno negli abissi dell'oceano!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riki Ryugasaki, Samuru Shigami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Temple of Seas
Capitolo 5
Successo!

 

Riki e Samuru all'uscita dell'ultimo sbocco si ritrovarono spaesati, non credevano ai loro occhi.
Davanti a loro, c'era un muro d'acqua, era sostenuto come se ci fosse una spessa parete di vetro, ma quando Jules aveva superato i ragazzi e toccava con una mano la superficie, si formarono dei cerchi d'acqua, che si espandevano sempre più, ma lei non si era bagnata per niente.
Samuru le tirò un braccio per allontanarla. - Non ti avvicinare all'acqua. - ripeteva con tono accusatorio alla ragazza in modo fermo e autoritario - Jules, sei ancora te stessa? -
Si voltò e lo guardò dritto negli occhi convinta, annuì e gli puntò il dito. - Se non fossi io, non ti direi che ti amo con tutto il cuore, giusto? - L'espressione cambiò, trasformandosi in una faccia più rilassata con un sorriso - Samuru, ti amo. Quando non sarò io, vedrai che lo capirai proprio perché sei tu -.
Il blu notte diede le spalle a Jules provando a immergere la mano all'interno, ma non superò nemmeno un millimetro di barriera; allora, Riki fece per provare anche lui, ma si fermava prima perché Jules gli prese il polso. La guardò interrogativo e lei scosse la testa.
Hai capito che l'unica che può superarla sei te, brava cara amica mia.
Non le rispose, ma propose ai due di avanzare tenendosi tutti e tre la mano. Jules non era stupida, ce l'avrebbero fatta, ma sperava vivamete che lo spessore di quel muro fosse tale da poter trattenere il respiro.
Incoraggiava sia i B-shot sia i B-daman, inspirò e si scontrò contro la parete d'acqua. Si aspettava di finirci contro, ma lo aveva superato, attraversato, e quando riapriva gli occhi, capiva che non era più nella realtà. No, era tornata nei meandri degli abissi, dove la luce non arrivava, dove nessun animale nuotava, dove solo lei e il B-Animal parlavano.
Ma guarda, ora hai capito dove ti trovi. Non aprivi mai gli occhi. Cosa c'è?
"Vedo che mi hai isolato di nuovo. I miei amici, dove stanno?"
Prima voltati a guardarmi, così forse capirai chi sono. Voglio sapere il tuo nome, cara amica mia.
Prima di voltarsi, faceva una smorfia, voleva i suoi amici, non capire che mostro leggendario era. Incrociava le sue braccia, mentalmente faceva una giravolta, poiché non sentiva il corpo rispondere, e quando rialzò le pesanti palpepre aveva spalancato gli occhi, le pupille dilatate erano ammaliate dalla figura.
Era vero, conosceva quel mostro epico. Si era sempre interessata all'acqua in generale, infatti aveva pregato i genitori di prendere lezioni di nuoto e di sub, inoltre si era studiata tutte le specie marine, insieme ai mostri fantastici. Amava anche la mitologia che includeva dei che avessero il controllo dei mari e delle acque, per non parlare dei film. Ricordava di aver visto da poco un film con la presenza di una figura simile al B-Animal. Era affascinata, era proprio uguale al film, nonché come se lo era sempre immaginato. Non le veniva il nome, ma presto le labbra si muovevano da sole e la voce le usciva spontaneamente. "Sei una.. un.. un ippocampo."
Esatto, finalmente ci conosciamo. Come se sorridesse l'ippocampo sprigionava una luce intensa, continuavano a delinearsi sempre più i contorni del B-daman. Ora che mi hai chiamato, posso manifestarmi nella mia splendida forma, non trovi? Ora mi fai il piacere di dirmi il tuo nome?
Ancora incantata, non rispondeva alla domanda formulata, ma allungava una mano verso la luce, ma poi la distingueva per una bolla d'acqua, ma non cambiava nulla, la prendeva a mano aperta, stava cercando di raggiungerla, voleva assolutamente sfiorarla anche solo con un dito. "Ci sono quasi, eccomi!"
Il tuo nome!
"Un ultimo sforzo!" mancava davvero poco, quando lo sfiorava e l'afferrava con un salto "Presa!"
Devo enunciare il tuo nome affinché tu possa usarmi!
"Eh.. ah. Mi chiamo..." fu interrotta, quando i due ragazzi la risvegliarono. "Sta accadendo troppe volte questa scena" pensava con disappunto verso se stessa Jules, stava creando più problemi di quanti se ne aspettava. Forse era meglio non aver accettato la missione, imprecava e malediva se stessa.
Sia Riki e Samuru, che avevano assistito alla scena, non credevano a quello che era successo, mentre erano in mezzo all'acqua senza bagnarsi, pensando che fosse quindi un'illusione, la luce rosa violacea aveva avvolto interamente la ragazza. La chiamarono più volte, ma per quanto sembrasse sveglia, non li sentiva, era incoscente di quello che le accadeva attorno, Samuru le stringeva la mano, ma a un certo punto erano usciti dal muro d'acqua e la mora svenne come di suo solito dopo un prolungato contatto con l'acqua.
Samuru continuava a chiamarla, Riki di incoraggiarla e i due b-daman di svegliarsi, quando le parole dentro al cuore di Jules furono pronunciate e lei si destava dall'eterno sonno. Le spiegarono quello che era accaduto, quando Ippocampo la sgridava: - E sia. I tuoi amici mi hanno stancato. Tu cara amica mia sei la mia partner, quindi non dovresti avere altri legami che me, non dovresti farti influenzare da altri che me, e dovresti ascoltare me e non quelle sciocche parole che sembrano distrarti sempre! - urlava il B-daman in mano alla ragazza.
La mora si era infuriata irrimediabilmente, quell'atteggiamento e quelle parole erano identiche a quelle del padre di Samuru e lei, ora capiva, che non sarebbe mai andata d'accordo con il B-animal.
- Ora mi dici il tuo nome? -
- Sono Mirai Jules. E tu non mi vai a genio, sappilo! Parli come Gennosuke e per quanto mi sforzi di esserle simpatica, cosa che sto facendo con te, non riuscirà mai ad accettarmi perché pensa che distragga Samuru, pensa che lo stia influenzando con la mia mania di sorridere e addirittura cambiando con le mie parole dolci! Ma non è affatto così, perché sono la prima a voler che non cambi! Samuru è Samuru e nessuno deve dire minimamente che sia cambiato per me! E' per questo che lo amo, lui è una costante. E tu di certo, Ippocampo, non potrai mai esserla per me. -
Samuru era rosso dall'imbarazzo, anche se sapeva che stesse parlando con il b-daman, si sorprendeva che la ragazza fosse così estroversa. Già, la Jules che conosceva era estroversa. Tutti i suoi pensieri gli venivano comunicati, anche senza chiederli, lui li desiderava e lei glieli diceva.
Riki era intervenuto: - Tu sei il B-daman marino! Sei Ippocampo? E' questo il tuo nome? -
- Non mi vedi? Assomiglio a un ippocampo se non erro. Ho come nucleo un cuore di precisione, le mie pinne come stabilizzatori e un impugnatura morbida al tatto. Questo mi rende StrikeNess, Ness è il mio nome. Viene dal nome dell'ippocampo più famoso, Lochness. Sapevo che sarebbe stata Jules a risvegliarmi, lei conosceva tutte le mie caratteristiche. E' nata per essere una biologa marina. Quindi, se vuoi realizzare il tuo sogno, smettila di pensare a quel ragazzo sbruffone e freddo. Incomincia ad aprire gli occhi! -
"No! No! No! Basta! Sono stufa!" Per quanto volesse buttarla via, aveva troppo rispetto per i B-daman, Ness non capiva niente, era sempre stato Samuru a risvegliarla, lei che non faceva altro che svenire e lui che le infondeva amore. Come poteva non ricambiare? L'ha sempre amato.
Anche Dravise intervenne: - Samuru non è affatto sbruffone, anzi è un ragazzo modesto che conosce i suoi limiti e che cerca di migliorarsi per il bene altrui che del proprio. E' sempre freddo e concentrato, ma questo fa parte del suo carattere. -
- Dravise, taci. Hai già parlato troppo. - rimproverava Samuru - Jules come ti senti? -
Lei d'altronde sapeva che avrebbe fatto tutto per lui. - Sto bene, grazie. - Rivolgendosi poi a Ness - Ora supererò questa sfida con te, ti verremo a prendere e ti analizzeranno e noi non ci incontreremo più. Questo è il mio volere. Capito? - Il B-daman tacque - Bene. -
Si alzarono tutti e tre in piedi, si incamminarono verso la luce e di fronte a loro si ritrovarono la stessa parete d'acqua, era identica alla precedente, ma era strana, come se fosse più densa. Tutti e tre si rivolsero a Ness, la quale spiegava l'obiettivo della sfida: - E' stata una fortuna che voi due l'abbiate attraversata con Jules, sareste affogati perché non avreste trovato l'uscita. Comunque sia, qui è il Controllo che conta. Serve un attacco multiplo, bisogna avere un controllo perfetto e un'innata predilezione per l'acqua. Senza quest'ultima le persone o le biglie non passano. - ci fu una pausa e guardò Samuru - Il tuo ragazzo è riuscito a toccarla e fino a un certo punto grazie alla tua biglia, quella appesa al suo collo, mentre nel blu percepisco ostilità, preferisce posti asciutti e sporchi di terra, che schifo. -
Riki si scusava perché preferiva molto di più posti come piramidi o grotte, mentre Samuru era un passo avanti:
- Un attacco multiplo, eh? Quindi se ho capito bene, Jules dovrebbe colpire questa parete dove e come? Servono molti più dettagli. -
- Sei un dispotico, non ti accontenti mai, Shigami Samuru. - il ragazzo le lanciò un'occhiataccia, tuttavia Jules scosse la testa per dirgli di non farla infuriare - Servono tre biglie. Tu ne hai Jules? -
- Sì, certo. - dalle spalle tolse lo zaino di cui era stata equipaggiata e tirò fuori i ricaricatori - Sicura che ne basteranno tre? Sono miope e la mia precisione è pari a zero. - commentava seria.
- Menti, sei una maniaca dell'ordine. Questa sarà robetta per noi. - liquidava il discorso così, Riki e Dracyan non sapevano che aspettarsi, la ragazza non aveva quasi mai giocato, ma Ness riponeva tanta fiducia che non avevano il coraggio di controbattere. La parete continuava a essere una distesa piatta d'acqua, non era in movimento e questo rassicurava la mora che la biglia non avrebbe deviato la traiettoria per via delle continue correnti.
Samuru era accanto a lei, dietro per la precisione, posava le sue mani sulle sue più piccole, era sempre stata quella la posizione per insegnarle qualche mossa; continuava a inspirare dall'incavo del collo di Jules quel suo profumo di brezza marina, ma l'ignorava, non doveva farsi distrarre. Alzava le mani all'altezza del petto, e iniziava a far il conto alla rovescia: - Tre. - continuava lentamente con Riki in coro - Due. - Jules inspirava affondo, non sapeva come gestirla una situazione simile, eppure la presenza di Samuru l'aveva calmata - Uno. -
I suoi occhi castani erano determinati a puntare i tre bersagli designati e ora visibili a tutti, erano tre vertici di un triangolo. - Calma e concentrazione, Jules. - incoraggiava Samuru - B-FIGHT! -
Il pollice della mora spingeva con tutta la potenza possibile, lei non distaccava lo sguardo, doveva essere oltre che precisa anche rapida, e subito mirava gli altri due vertici.
Quando la biglia fu sparata, il B-Animal, che scaturì una potenza ineguagliabile, era un bellissimo ippocampo. Una figura fantastica, questa era per metà cavallo e metà sirena. Il muso e il ventre erano ricoperte da scaglie blu mare lucide, risplendeva come l'acqua al sole, mentre la coda di sirena erano ricoperte sempre da scaglie ma dai colori dell'arcobaleno, luccicavano come le stelle nelle notti limpide. Era uno spettacolo bellissimo, si muoveva con eleganza attorno alla biglia, ma in modo del tutto diverso da Jaku, la parte superiore galoppava e allo stesso tempo nuotava con la coda. Si era accorta poi che possedeva delle grandi pozze nere come occhi e una criniera verdacqua, che pareva essere morbida al tatto e viscida come alghe. L'acqua faceva risaltare tutto, come specchi riflettenti.
Le pareva una lotta contro il tempo, ma erano passati solo qualche secondo. - Ce l'hai fatta Jules! - esclamava Riki entusiasta - Che mistero, non sapevo che fossi così brava! -
"No, infatti. E' merito di Ness." la guardava tra le sue mani, un po' grata per averli aiutati.
- Non mi devi ringraziare - non c'era ironia nel suo tono, infatti le aveva solo letto il cuore. - Sei troppo innamorata per i miei gusti. Cara amica mia, credo di aver preso una decisione. -
"... cosa?" Stava per chiederlo, ma Samuru l'abbracciava da dietro e le faceva i complimenti come un sussurro: - Sei stata bravissima, Jules. Sei sempre stata una b-shot. - Non rispose perché il momento dopo, le mani di Jules vennero avvolte dalla luce rosa violacea e Ness scomparve.
Venite a prendermi.

Il Tempio dei Mari era in continuo movimento, Jules perdeva spesso l'equilibrio per poi cadere, ma fortunatamente c'era Samuru a salvarla, così per affrettarsi le afferrava la mano e Riki fece lo stesso con l'amico. Come al loro primo incontro, correvano verso la destinazione, muri formati da pietre d'argilla filtravano l'acqua, che si stava velocemente accumolando sotto i loro piedi e rischiavano di restare sommersi, perciò correvano come non mai. Che il Tempio si stesse ribellando? Jules non se lo spiegava. - Ragazzi, cosa sta succedendo? Non ho superato la prova? -
Avevano tutti e due il fiato corto, Riki che era a capo non rispondeva, troppo preso a decidere di prendere la strada giusta, mentre Samuru con il codino che svolazzava, si girava con la testa e i loro occhi s'incrociarono.
- Hai fatto un ottimo lavoro. - Un'altra scossa percuoteva il pavimento, rischiando di far inciampare Jules, ma la mano salda del ragazzo non lo permise - E' il Tempio che non accetta la nostra vittoria. Sbrighiamoci ad arrivare da Ness, preleviamola e andiamocene. E' evidente che non possiamo restare a lungo qui. -
Riki s'intrometteva: - A me dispiace che non abbiamo trovato nemmeno l'altro B-cristal. Strano che non l'abbiamo incontrato ancora! - ma i due Draghi avevano percepito l'attimo dopo una forza attrattiva.
- Riki, è vicino! - riferiva Dracyan.
- Davvero? Mistero!! -
- Frena l'entusiasmo, Riki. - subito ribatteva Dravise - Rifletti, non possiamo sbagliare strada. Dracyan, anche tu senti che la forza sia a destra giusto? - il Drago blu affermava - Ma Jules, tu cosa senti? Ness ti sta parlando? -
La mora scosse la testa. - No! Però il mio istinto dice che è a sinistra! Che cosa vogliamo fare? Non ci possiamo dividere. Sarebbe una mossa troppo azzardata. - diceva impaurita.
Finalmente si erano fermati e tutti riprendevano fiato, c'erano due scelte: destra o sinistra. B-Cristal o Ness.
Scegliete il B-Cristal, stupida.
- NO! Non ti puoi sacrificare, Ness! - urlava in risposta Jules, era talmente in panico che non rifletteva più. All'inizio i due ragazzi la guardavano perplessi, ma la capirono all'istante.
Il Tempio dei Mari non può sopravvivere senza di me, il B-Cristal lo uso solo per riposarmi due o tre volte. Sareste degli stolti venire a prendermi. Io e il Tempio dei Mari siamo legati. Dove va l'uno va l'altra. Se io me ne vado senza che lui lo accetti, il Tempio si autodistruggerebbe, non userebbe l'energia del B-Cristal e anch'esso verrebbe perso. Perso il Tempio, cesserò di vivere anch'io dopo qualche giorno perché non avrei intorno a me l'energia mistica che mi concede il Tempio che è immerso nell'acqua. Come spiegarti che io e il Tempio siamo un'unica identità?
- Non fare la stupida tu, Ness! - sbatteva il piede, ormai aveva incominciato a piangere e niente poteva fermare le lacrime - Non ti voglio abbandonare, mi hai aspettato da tanto tempo! Scusami se mi sono comportata da maleducata, ma tu provocavi, ma noi due ora siamo amiche, quindi non posso lasciarti vagare di nuovo da sola! -
Non sarò sola, c'è l'acqua, il Tempio e gli animali marini. Non sono sola, sapendo che ora ho anche te come amica, Jules cara. Abbi fiducia, se realizzerai il tuo sogno di diventare una biologa marina, ci rincontreremo ancora. Ritroverai la via, perché ora siamo legate da un sentimento d'amicizia. Vai dal B-Cristal. Vi aiuterà molto per le vostre ricerche.
Le lacrime soffocate impedivano la vista a Jules, ma con un certo sforzo, singhiozzando, prendeva una decisione risoluta: - Andiamo dal B-Cristal, Samuru! Riki! -
- Ok! - rispondevano in coro e scelsero la strada a destra.

Erano riusciti in tempo di uscire da Tempio e di ritornare con le mute da sub al sottomarino. Jules era un po' triste, e si rinchiuse nella stanzetta del rifornimento. Samuru e Riki l'avevano lasciata da sola, ognuno aveva bisogno dei propri spazi, e anche il moro sapeva di non poter fare niente.
Avevano passati tre giorni là dentro e ora al quarto stavano tornando con tutta calma.
La ragazza continuava a rigirarsi il B-Cristal grande quanto una palla da bowling, ma molto più leggera. La luce che la circondava era di un blu-celeste leggero, ma quando una lacrima le cadde, questa risplendeva di un rosa-violaceo.
La mia decisione era quella di lasciarti andare, cara amica mia. Quando vuoi bene a una persona, la si lascia andare.
Era la voce di Ness e Jules, asciugandosi le guancie dalle lacrime residue, tirò su col naso e sorrise.
- Sarai sempre la mia prima B-Daman. - ma si correggeva - Diciamo, che mi sia appartenuta veramente. -
Significa che non mi dimenticherai, bene. A presto, Jules.
- Ciao Ness. A presto. -
Nella stanza entrò Samuru che si accucciava con lei nell'angoletto, la mora appoggiava il capo sulla sua spalla e questi le diede un bacio sulla fronte. Allungava una mano per posargliela sulla spalla, con fare rassicurante.
Rimasero in silenzio per un po', di sottofondo c'erano solo il suono degli ingranaggi e le risate provenienti da Riki, Dracyan e forse Dravise. Jules continuava a girarsi tra le mani il B-Cristal.
- Ciao - iniziava lei con un po' di incertezza nella voce.
- Ciao - salutava Samuru con il suo solito atteggiamento freddo e distaccato, ma presto si lasciò andare per il fatto che non riusciva a sopportare quella faccia da cucciolo abbandonato che le si leggeva in faccia - Come stai? -
- Bene. -
- Mi dispiace che non siamo riusciti a prenderla, davvero. Mi dispiace. -
- Non è colpa tua. - consolava sia lui sia se stessa - Aveva preso la sua decisione, e la rispetto. E poi dice che ci rincontreremo, senza di lei il Tempio era perduto, invece adesso continuerà a incontrare altri mari e altre acque. - l'espressione però non mentiva, era tristissima - Altri b-shot. - concludeva portandosi le mani in viso per non frignare.
Samuru le cingeva stavolta entrambe le spalle e le sussurrava: - La WMBA ha detto che questa informazione resterà nascosta ai media finché non avremo ritrovato l'Ippocampo. Perciò, non credo che altri B-shot avventurieri, se non con la cocciutaggine e stupidità di Riki, possano scontrarsi all'improvviso con il Tempio dei Mari. - Era riuscito farla sorridere - Quando tutti i misteri saranno finiti, torneremo a prenderla. Promesso. -
Jules si strinse nell'abbraccio. - Grazie, Samuru. E anche a Riki, glielo dirò quando farà la pausa. -
Il B-shot l'aiutò ad alzarsi e con la spinta necessaria, lei riuscì a strappargli un bacio sulle labbra.
- S-si torna a casa. - farfugliava come se volesse dirlo in modo trionfante, ma con scarsa probabilità di successo - Torneremo a uscire insieme normalmente. -
Lei rise. - Niente più bugie o scuse per nascondermi una missione? Me lo prometti? -
Lui annuiva e le stringeva con gesto affettuoso la sua piccola mano. - Certo. Il mio incantesimo ha funzionato. - diceva con sguardo tagliente - Non avrei permesso niente e nessuno di farti del male, ricordatelo. - Si stringevano in un abbraccio, lei appoggiava il suo orecchio sul suo petto.
- Ti amo, Samuru. Sempre, fino alla fine dei nostri giorni. -
- Anch'io. - Il ragazzo veniva chiamato da Riki per dargli il cambio - Ora vado, tu riposati pure qui. A dopo. -
Lei annuiva con un piccolo sorriso. - A dopo -.
Tornati in superficie, l'elicottero era lì, alla base ad aspettarli.
A bordo c'era l'aviatore e Rori che li accoglieva con un sorriso. - Complimenti per il successo della missione, signor Ryugasaki, signor Shigami e signorina Mirai. Al vostro ritorno vi attende una festa e un banchetto in vostro onore, ovviamente dopo che vi sarete riposati come si deve. - comunicava con tono calmo e pacato.
Aiutavi i tre giovani ragazzi a salire a bordo. All'interno, Rori era accanto a Riki, mentre la coppia era davanti a loro, Samuru con il suo sguardo tagliente e duro, guardava corruciato la ragazza corricata sulla sua spalla, che invece fissava fuori del finestrino. "Sarà ancora triste per Ness?" si chiedevano Riki e Samuru.
Dravise, notando l'atmosfera pesante, la consolava: - Jules, anche se non potrai giocare con Ness, potrai sempre giocare con me, e con Hedgehog, sono sicuro che tuo fratello te lo permetterà. Ricordati, che non sarai mai sola. -
- Ha ragione Dravise - aggiungeva Dracyan - Potrai anche giocare con me, vero Riki? -
Con un sorriso un po' tirato perché voleva aiutarla, ma non sapeva come fare, rispondeva immediatamente: - C-certo! Non c'è nemmeno da chiedere! Come ha detto Dravise non sei sola! -
La ragazza si voltava a guardarli, si mise dritta e sorrideva teneramente. Samuru la fissava attentamente, come se la stesse studiando, infatti non sapeva dire se quel sorriso fosse vero, a lui non ne aveva mai rivolto uno falso, perciò non sapeva riconoscerlo. "Non credo che sia falso, solo un po' maliconico. Jules..."
Continuava ad accarezzarle il braccio, per dare conforto, poi un bacio tra i capelli. Lei si sorprese, come sempre, per i gesti inaspettati e dolci che il ragazzo poteva mostrarle. Lui non trapelava sentimenti, tale padre tale figlio, ma dimostrava il suo affetto maggior parte delle volte con i gesti, con i fatti. Lei ne era consapevole e stavolta sorrise con il cuore. - Devi smetterla di pensarci. Devi smetterla di prenderti cura di tutto e di tutti, pensa un po' a te stessa. Questo è un tuo difetto, che amo, ma che dovresti controllare. Condividi un po' delle tue preoccupazione con me, con Dravise, con Riki, con chiunque. Quante volte dobbiamo ripeterlo? Jules, sei una fan incoscente! -
Jules si mise a ridere, non pensava di ricevere tante ramanzine in meno di dieci minuti.
- Ho capito, ho capito! Ora voglio solo tornare a casa, sono stanca tutto qua. -
I tre la guardavano, la prima a parlare era Rori comprensiva: - Ha ragione la signorina Mirai, sarete stanchi tutti e tre, soprattutto per lei che è la prima volta, siate ragionevoli! - Le appoggiava una mano sulla gamba - Ti capisco, l'ansia e la stanchezza... saranno state dure da mantenere, quindi si riposi quanto può. Se ha fame non ha da chiedere, abbiamo qualche panino con noi. -
- Solo acqua, grazie. - diceva con la gola secca - Acqua dolce e liscia, mi sono stancata di quella salata. - scherzava, ma era davvero assetata. Rori tirò fuori una bottiglietta e gliela porse, poi offrì anche a Riki e Samuru che rifiutarono.
"Allora era veramente solo stanca." pensava Samuru sollevato, sospirando "Meno male. Non voglio più vedere Jules in quello stato. Lo impedirò da questo momento in poi." Decideva sicuro.

- BENTORNATI! -
Tutti gli amici, tutta l'associazione li accolse in coro nella grande sala da ricevimenti della WBMA, erano stati allestiti un sacco di tavoli, sculture di ghiaccio con una riproduzione del Tempio dei Mari, ma erano stati invitati solo le persone che ne erano a conoscenza. Tutti del quartiere Est assalirono Riki, mentre quelli del quartiere Ovest Samuru, insieme anche quelli di Crest Land. Jules era felice, era venuto anche Takeru vestito elegantemente.
- Sei bellissima, sorellona! - conveniva anche Hedehog - Mi sei mancata tantissimo. - la stringeva in un abbraccio che dal tocco leggero ma rassicurante, la mora capiva quanto avesse temuto per lei.
Jules aveva addosso un vestito di seta color blu notte, lungo e tempestato di cristalli ai bordi, con una spaccatura che faceva intravedere la coscia. Per la sua bassa statura forse non era un vestito adatto a lei, ma la WBMA aveva insistito e Rori era venuta addirittura a casa sua per acconciarle i capelli.
Quando era tornata a casa, la madre e il padre non sospettavano nulla, ma lei andò ad abbracciarli, mentre Takeru non l'aveva nemmeno salutata. Lei non se lo aspettava, ma ce l'aveva ancora con lei per non essersi presa nessuna protezione. TK odiava le persone incoscenti, ma proprio perché conosceva alla perfezione sua sorella.
Ma alla festa, l'aveva già perdonata, capiva con sollievo Jules.
- Samuru ti ha protetto tutto il tempo? Anche il campione Riki, vero? Non ti sei fatta male? -
Lei scuoteva il capo con un sorriso.
Si preoccupava sempre tanto, quando non doveva. - No, non mi sono fatta niente. E certo che Samuru e Riki mi hanno protetta, però sempre perché quella che combinava guai sono sempre stata io. -
- Hai chiesto scusa? -
- Sì. -
- Allora va bene così. - rispondeva con un ghigno - Vuoi ballare con il tuo fratellino? -
Faceva una smorfia. - Questo vestito farà una brutta fine se ballo. Chiedi a Sumi, penso che stia cercando di chiederlo a Riki, ma non ci riesce perché è troppo preso dai suoi amici. - ridacchiava, con TK tornava sempre allegra.
Lui accettava e andava a cercare l'amica, quando una voce la fece trasalire.
- Sono ben lontano da Takeru, a quanto vedo. - commentava Samuru dal tono monotono - Con lui sorridi sempre, ti lasci andare e non pensi a niente. Sei come Riki quando sei con lui. Vorrei che facessi lo stesso con me. -
Era dietro di lei con le braccia incrociate, indossava uno smoking bianco, con la camicia dentro nera e una cravatta d'argento, i capelli ribelli legati sempre in un codino e gli occhi blu scuro che incrociarono i suoi castani.
Si sentiva un po' in colpa. - Lui è mio fratello. Non sarai di nuovo geloso di TK? - ridacchiava, ma lui non cambiava espressione - Dài, Samuru, ti prego. E' stata la missione in sé che mi ha sfiancata. Fai passare un po' di tempo, tornerò come sempre. Sono la solita Jules, non mi vedrai più in quello stato, quindi sorridi. Se sorridi, sorriderò anch'io. -
- Va bene - le porgeva una mano - Mi concedi un ballo? Stai benissimo con quel vestito. - era leggermente rosso.
A lui non riusciva dire di no. Afferrava la mano esitante, ma appena l'appoggiava sulla sua, venne rinchiusa e lui con fare rassicurante la portava al centro della sala e le cinse i fianchi.
Rori annunciava: - Bene, signori e signore, scegliete un partner e iniziamo le danze! -
- Prima che te ne penti.. - incominciava Jules - Faccio schifo a ballare. -
Accennava a un sorriso. - Ti guiderò io -.
La musica incominciava, Takeru era stato invitato da un'altra ragazza prima che potesse chiederlo a Sumi, la quale era riuscita a invitare Riki che accettò; Samuru conduceva con abiltà e agilità, Jules ne fu sorpresa.
- Pensavo che in tutta la tua vita, avessi sempre e solo viaggiato e giocato a B-daman. Quando hai avuto tempo di imparare? - chiedeva con tono divertito. Grazie a lui, non sbagliava nemmeno un passo.
Affondava il viso sul suo posto preferito e all'orecchio le confessava: - Quando è venuta mia madre, l'ho vista ballare con mio padre e mi ha proposto di prendere qualche lezione. - non le rivelava che la madre gliel'avesse suggerito perché un giorno gli sarebbe servito per far colpo su Jules, cosa che aveva funzionato perché la mora mostrava un'espressione di pura gioia, il suo sorriso era luminoso e lo rendeva in pace con se stesso.
Siete davvero una coppia molto legata, eh?
"Ness!"
Non venirmi a cercare senza di lui. Fineresti solo per suicidarti.
"Sì!" era commossa, appoggiava la testa sul petto di Samuru e gli diceva: - Ness sta bene, Samuru. -
- Sono contento. -
- Ci aspetta, Samuru! Tutti e due! -.
Le si avvicinò con il viso, fronte a fronte, e la guardò dritto negli occhi, un lieve sorriso era disegnato ed era tutto rivolto alla sua fan, solo per lei, nessun altro poteva vederlo grazie anche ai capelli di lei che copriva tutti e due i visi, lui prese coraggio e lei si spinse in avanti, così che il contatto delle loro labbra fu lungo e appassionato.
- Se tutte le missioni si concludessero così, penso che viaggerei molto spesso. Ma non ti voglio mettere in pericolo, perciò non accettare più nessuna missione che ti offrono, capito? - le imponeva autoritario e severo.
- Come vuoi Samuru, ma tu non mi nascondere più niente! -.
"Ci rivedremo presto amica mia. Samuru e io verremo a prenderti!"

Nota d'Autrice
Hello Minna! Ormai la mia puntualità è intaccata di 24 ore ^^" Sorry, ma ieri sono stata fuori quindi... ecco qui, solo per voi, il nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto, ma c'è un altro piccolo mistero, anche se ora vi è stato rivelato il nome del B-Animal! Ed è... ci sarà un prossimo capitolo? Sì? No? Io penso proprio di sì! Oggi sono su di giri, quindi spero che non mi prendiate per pazza ;) Ringrazio tutti come sempre per aver letto e recensito!
Prossimo capitolo: EPILOGO - Annegali tutti, LightningNess!
Alla prossima!
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
  
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