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Autore: Perla Bane    29/06/2014    8 recensioni
Sequel di Next
L'esercito del Signore Oscuro si è ricompattato.. Come evolveranno le cose?
Clary inizia ad avere dei dubbi nei confronti di Jace, Jonathan tornerà ad essere Sebastian e con lui anche la fissazione nei confronti della sorella.. Perla incinta ne rimarrà distrutta.. Izzy vampira è una forza della natura, non si sente più legata da nessuna regola e vivrà facendo quello che vuole...
Simon stringerà un patto con il sangue davanti alla Regina della corte Seelie...
vediamo come si sistemeranno le cose..
Clace e Perthan saranno i principali protagonisti :)
Genere: Drammatico, Erotico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La vita dei cacciatori angelici'
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⊹⊱⋛⋋ EPILOGO ⋌⋚⊰⊹

 

 

28 ottobre di quindici anni dopo: CLAUDIA CLARY BANE MORGENSTERN

 

La casa è stranamente tranquilla, forse perché sta tornando papà.

Rik è seduto sulla sedia con le braccia incrociate, è così orgoglioso, non sembriamo affatto fratelli. Ha i capelli di nostro padre e gli occhi talmente scuri da non distinguersi neanche la pupilla.

Afferro il libro Bianco e mi metto a sfogliarlo, era della mamma. La magia è così facile da maneggiare e mio padre è orgoglioso di me. Diventerò una cacciatrice potente e temuta.

Sento la porta d'entrata sbattere e mio fratello scatta sull'attenti allacciando le mani dietro alla schiena. Indossa sempre una divisa da cacciatore nera. Spesso prende senza permesso le armi del papà dell'armeria e si allena senza sosta finchè non cade atterra senza forze.

Cerca di compiacerlo in tutti i modi.

Ecco nostro padre, distolgo subito lo sguardo e affondo in naso nel libro, non si sa mai che non abbia qualcosa in serbo anche per me.

Per l'Angelo, sembra arrabbiato, si mette davanti a mio fratello e lo osserva dall'alto al basso. Chissà cosa gli farà..

“E' vero che hai ignorato le consegne oggi?” gli chiede con tono autoritario.

“Si padre” risponde Rik senza la minima paura. È sempre così fiero. Per l'Angelo, non si mette bene.

“non va assolutamente bene Herik, devi essere punito per questo”. Mio padre si porta una mano sul mento e si gratta la leggera barba con le unghie “vediamo un po', sette anni, penso che basti una punizione lieve” dice severo.

Per l'Angelo.

“No! Non merito d'essere punito!” Rik punta i piedi e stringe i pugni sui fianchi, non lascia gli occhi di nostro padre.

“sono io che decido qui!” papà si muove veloce e lo alza dal pavimento afferrandolo per la vita. Oddio, com'è veloce!

“no! Papà smettila! Basta solletico! No, sono grande ormai!” Rik ride come un matto abbracciato al papà, lo tiene a testa in giù e il mio fratellino si dimena inutilmente scosso dalle risate.

Appoggio il libro sul tavolo e mi alzo in piedi, rido anch'io appoggiandomi alla sedia. Papà è fantastico, ricopre una carica importante ad Alicante, è l'inquisitore. Svolge al meglio i suoi compiti ed è sempre ben visto da tutti. Adoro mio padre, è la persona migliore del mondo!

Sento la mamma che ride e mi volto verso di lei, è seduta accanto a zia Clary intenta a dare da mangiare alla nuova arrivata nella famiglia Herondale, la piccola Jessy, è tutta un boccolo rosso, è così dolce e tranquilla, non assomiglia assolutamente a mio fratello.

La mamma apparecchia la tavola con un gesto della mano, siamo tantissimi qui, per l'Angelo, formiamo un esercito solo noi. Mamma è appena tornata da una missione con zio Jace, è stata lontana da casa per due interi giorni. Sono stati a Shangai perchè dei demoni avevano attaccato un gruppo di cacciatori imprigionandoli. Lei e lo zio formano una squadra speciale di cacciatori Angelici, viaggiano in tutto il mondo per salvare le situazioni al limite. Sono fighi assieme, incredibilmente potenti. Wow, spero di diventare anch'io così un giorno.

Zia Clary è una insegnante divina, ormai i cacciatori di tutto il mondo chiedono d'entrare a far parte della nuova accademia di Alicante, solo i cacciatori più dotati vengono ammessi. Ha anche rapporti costanti con il Conclave, le sue rune sono utilissime, i gemelli hanno il suo stesso dono, hanno tre bambini anche loro.

“Grande? Grande per il solletico ma non troppo per obbedire alla mamma?” papà continua a solleticare mio fratello.

Rido e incrocio le braccia, fa sempre così.

Papà appoggia Herik sul pavimento e gli scompiglia i capelli, poi mi guarda e sorride “guarda carina che non sei abbastanza grande neanche tu per il solletico!”

Scuoto la testa e sorrido “solo se riesci a prendermi!” dico con un ghigno.

Fa un salto verso di me ma chiudo gli occhi e appaio accanto alla mamma, amo mia madre. L'abbraccio e mi bacia la testa. Adoro la magia, rende tutto così facile. Herik non è magico ma in compenso ha preso la forza, la velocità e la destrezza con le armi di papà. Si assomigliano così tanto, io invece sono uguale alla mamma, tranne che per gli occhi, li ho verdi come quelli di papà.

Adoro mio padre, mi ha cresciuta con amore e dolcezza, non esiste al mondo persona più buona di lui. In un vecchio libro dello zio c'era scritto che Jonathan Christopher Morgenstern era un uomo terribile chiamato Signore Oscuro. È stato l'unico in grado d'imprigionare e togliere le ali ad un Angelo vero, ma io non credo sia mio padre, magari è un nostro antenato. Lui non ha mai urlato a nessuno di noi, guarda la mamma con una amore sconfinato, spero di trovare anch'io un uomo che mi ami così.

Arriva zio Jace, bacia la zia stringendola con amore e si avvicina alla mamma. Si sorridono sempre, passano spesso del tempo assieme, sono davvero amici, penso che un giorno si amassero. Passeggiano per i prati mano nella mano, sono gli unici ad avere due rune dell'unione.. magari erano sposati. Il papà e la zia non sono gelosi, viviamo in questa grande casa tutti assieme, siamo una famiglia fantastica.

Ecco che arrivano i nonni assieme ai loro figli, i gemelli Margaret e Maxwell. Hanno dieci anni e sono dei fantastici cacciatori. Sorrido, nonno Alec ha avuto un gran da fare a tenere a bada nonno Magnus, li vestiva ogni giorno come due bambolotti, finalmente si è arreso e indossano abiti normali, voglio bene a tutti.

Ecco mio zio Christian, wow, ha due anni in più di me ed è bellissimo. Voglio trovarmi un ragazzo così anch'io, è forte con uno sguardo fiero e tutte in istituto gli corrono dietro. Per l'Angelo.

Che stupido, inizia a lottare con papà e zio Jace in mezzo alla sala da pranzo, ma non hanno nient'altro da fare? Incredibile.

Nonna Jocelyn e nonno Luke vivono a NY mentre Christian vive qui con noi, andiamo a trovarli spesso e poi lì abita anche zia Izzy, lei è la più bella del mondo, è una fantastica vampira, ama i vestiti. È la mia migliore amica.

Vive in un lussuosissimo hotel con dei vampiri, zio Simon la ama così tanto. Vado a trovarla un paio di volte a settimana, è semplice, basta chiudere gli occhi e arrivo in camera sua.

Le voglio bene.

Ecco gli altri miei cugini figli di zia Clary e zio Jace, siamo tantissimi. Arrivano correndo con le spade di legno in mano, hanno due anni in meno di me, sono gemelli diversissimi, Jem ha i capelli rossi e gli occhi ambrati, Patrik è biondo con gli occhi verdi come i miei.

Urka è quasi ora di cena, arriva anche mia sorella Giada, ha l'età dei miei cugini, continuano a farsi i dispetti, lei è bionda come il papà con gli occhi nocciola, il nonno dice che sono uguali alla mamma della mamma. La mia nonna morta di parto. Per l'Angelo. Anche Giada è magica, è una sorella fantastica, andiamo d'accordo, si avvicina alla mamma e le dà un bacio.

“Claudia, mi fai apparire una spada per piacere? Voglio giocare con Jem e Patrik!” sorrido a mio fratello Rik e gli accarezzo i capelli biondi come quelli di papà. È così testardo, deve fare sempre tutto quello che vuole e spesso si fa male, oggi è caduto dal cavallo di papà e si è rotto una spalla, appena la mamma l'ha guarito voleva tornare a cavalcarlo.

Chissà da chi ha preso, papà lo guarda sempre con un sorriso, penso che riveda sé stesso quand'era bambino.

Mamma fa apparire una torta e mi guarda con un sorriso “quindici anni streghetta mia, sono fiera di te” mi dà un bacio sulla testa e mi stringe forte “ti voglio bene” dice dolcemente.

Papà arriva e mi abbraccia “quindici anni fa mi hai fatto perdere vent'anni di vita, se morirò giovane sarà solo colpa tua” dice con un sorriso accarezzandomi il viso. Faccio una smorfia, la mamma è quasi morta dandomi alla luce, è stata salvata per un soffio da un dottore mondano. Il cuore le si è fermato e ha faticato a riavviarsi. Poi papà le ha tolto il bracciale e tutto è passato, ogni anno mi ripete la stessa frase.

Il suono della porta mi riporta qui assieme alla mia fantastica famiglia “vado io” dico sorridendo a mio padre e chiudo gli occhi.

In un attimo sono davanti al portone d'entrata, afferro la maniglia e lo spalanco.

Un ragazzo con i capelli biondissimi e gli occhi blu elettrico erge fiero davanti a me.

Ha le orecchie a punta, dev'essere un ragazzo fata, ma ha delle rune incise sulla pelle, per l'Angelo, chi è?

“desidero parlare con mio padre” dice secco senza la minima emozione.

Incrocia le braccia e mi guarda negli occhi. Ha uno sguardo cattivo, apro le mani pronta a proteggerci, emana una terribile energia negativa.

“chi è tesoro?” papà arriva mettendomi un braccio attorno alle spalle

lo ignoro, questo ragazzo ha un viso familiare “chi è tuo padre?” dico con voce tremolante.

“Jonathan Christopher Morgenstern!” asserisce il ragazzo difronte a me con un ghigno.

Per l'Angelo!

 

PERLA

Il ragazzino seduto davanti a me è la copia esatta di mio marito.

Alto quanto me, muscoloso, biondo platino e mascella spigolosa, gli occhi sono azzurro elettrico, ma lo sguardo è cattivo esattamente come quello del Signore Oscuro, un brivido mi scende dalla schiena facendomi sussultare sul divano del salotto. Mio marito mi guarda in pena, in questo momento non ho neanche voglia di guardarlo negli occhi.

“volete uccidermi?” chiede il ragazzo con tono piatto.

Jonathan sussulta “no, assolutamente, perchè dovremmo ucciderti?”

Sbuffo ad alta voce, lo farei a pezzetti talmente piccoli da crearne un poi-pourri.

Il ragazzo mezzo fata e mezzo demone mi guarda intensamente incrociando le braccia al petto “Mia madre l'ha sempre detto, sei tanto potente quanto stupida” dice malignamente.

Mi passo la mano sul occhi e guardo Jace “è indubbiamente figlio di Sebastian” gli sussurro con un sospiro.

Il ragazzo fatato incrocia le braccia e ghigna “dove sono i miei fratelli? La ragazza carina che mi ha aperto è mia sorella, vero? Dovrebbe avere sei mesi in più di me, mi farà piacere conoscerla meglio..”.

Oddio! Rido nervosamente “non sono tuoi fratelli Christopher, nelle loro vene non scorre lo stesso tuo sangue!” dico disgustata.

Mi fulmina con lo sguardo, gli occhi sono di un blu elettrico classico delle fate. Chissà quanto mi odia questo ragazzo “sei una stronza” dice inclinando la testa.

Oddio, al diavolo gli adolescenti problematici figli del demonio!

Jonathan scatta in piedi stringendo i pugni “devi portare rispetto a tutti qui dentro, soprattutto a mia moglie!” alza la voce rabbioso, era da tanto che non lo sentivo così autoritario.

Il ragazzo annuisce nervosamente “sì padre, chiedo scusa” dice abbassando lo sguardo.

Questa poi! L'ha chiamato padre, Jonathan sussulta a quelle parole. Oddio. Stringo le mani una nell'altra, Jace mi si avvicina e si siede accanto a me “tranquilla maghetta, andrà tutto bene” mi accarezza il braccio e sorride “questo è il momento buono per l'atteso te l'avevo detto promesso quindici anni fadice sorridendo.

Lo colpisco con un pungo sulla spalla “idiota” gli faccio un sorriso tirato, sembra un incubo. Ha aspettato quindici anni per dirmelo, questi anni sono stati fantastici, ma ora sono così nervosa. Mi prende una mano e mi riempe di luce, mi sento subito meglio.

“forse ho capito perché mi hai detto che non sono miei fratelli” Christoper si stiracchia sulla poltrona e incrocia le caviglie “probabilmente perchè sono figli suoi” indica l'uomo angelico alla mia destra e sogghigna.

Jace non è uno che si fa provocare, eppure gli risponde “attento ragazzino, sei come cappuccetto rosso in un covo di lupi, dai solo l'impressione d'essere sicuro di te, ma non lo sei affatto. Tua madre non prova sentimenti, ma tu sì e ora la puzza della tua paura si sente fino a qui!” lo fulmina con gli occhi ambrati e il ragazzo distoglie lo sguardo nervoso guardandosi attorno, fa fischio di approvazione “è una casa davvero molto bella, spaziosa e rifinita nei dettagli, dove dormirò io?”

“hahahha” rido, questa situazione è davvero ASSURDA!

“Non c'è spazio per te qui ragazzino, questa non è casa tua e noi non siamo la tua famiglia!” Clary interviene con tono tagliente, è appena arrivata, ha accompagnato tutti i giovani da sua madre e Luke. Jace si alza in piedi e l'abbraccia per poi sedersi su un divano poco distante da me.

Clary ricambia il mio sorriso, dopo tutti questi anni passati assieme siamo diventate come due sorelle.

 

JONATHAN

Oddio, un figlio, non è possibile. Magnus ha constatato che effettivamente si tratta di mio figlio, ha il mio sangue, è un Morgenstern. Mi passo una mano sugli occhi, non ricordo nulla.

Abbiamo mandato tutti i bambini a NY, non potevamo tenerli qui. Claudia era contenta di passare del tempo con i nonni ma soprattutto con Izzy.

Sospiro guardando il ragazzo seduto davanti a me, dev'essere successo quando sono andato alla corte delle fate a cercare un rifugio nei panni di Sebastian. Devono avermi ingannato con un filtro.

Lo osserviamo mentre lo tartassiamo di domande, perchè è qui? Perchè proprio ora? Cos'ho fatto, ho un altro figlio ma non di Perla ed ha il sangue più oscuro che esita, quello di Sebastian, è terribile.

Espiro profondamente, per ora abbiamo capito che è mio figlio e sua madre è la regina della corte Seelie. Mi salgono dei brividi per la schiena, oddio. Comunque abbiamo valutato che ha sangue di cacciatore che gli scorre nelle vene, vuole dimostrare di non avere sentimenti ma non è così, prova odio, rancore e molta rabbia, in più è un grande maleducato che disprezza mia moglie. Ma forse è solo una facciata, magari è perchè è stato cresciuto così e ha solo bisogno d'affetto. E ora è qui perchè è stato bandito dalla Corte Seelie, voleva essere un cacciatore e la regina non ammetteva questo affronto.

Volgo gli occhi verso mia moglie, non mi ha guardato neanche una volta da quando abbiamo capito chi fosse il ragazzo alla porta. È seduta sulla poltrona in raso rosso, è ancora bella come il primo giorno che l'ho incontrata. Indossa un abitino in seta verde, l'ha comprato con Claudia apposta per oggi, ha lo stesso colore dei miei occhi.

Sospira ed accavalla le gambe. Sta osservando gli anelli che le ho regalato. Mi avvicino lentamente e mi accuccio davanti a lei, le sfioro le mani ma subito le ritrae appoggiandosi con la schiena al sedile della poltrona “non lo voglio qui” mormora guardandosi attorno.

Mi mordo un labbro, non lo accetterà mai. Ovvio, è il figlio nato da un rapporto consumato senza libero arbitrio mentre ero un uomo che nessuno amava. Ma rimane sempre parte di me, non posso farlo crescere senza un padre, non posso abbandonarlo. Nessuno se lo merita.

“non può neanche frequentare i nostri figli, è lo specchio di Sebastian arricchito da sangue di fata, ha preso il peggio di entrambe le razze” tagliente come un rasoio si alza in piedi aggiustandosi la gonna “devi liberartene immediatamente prima che lo faccia io” dice seria.

Mi metto dritto, cos'ha detto?! Devo liberarmene?! Come un abito che ormai sta troppo stretto?! Assurdo!

La afferro per un braccio e la trascino fuori dal salotto sotto gli occhi sconcertati di tutti, Jace mi lancia uno sguardo di fuoco e fa per alzarsi ma Clary gli prende la mano e lo trattiene.

“Jonathan, lasciami all'istante!” Perla alza la voce, è proprio incazzata, anche se penso sia peggio di così, temo sia delusa da me.

Mollo la presa, ormai siamo arrivati nel mio studio, la faccio entrare e chiudo la porta alle nostre spalle.

Che casino, mi sento spezzare dentro. Mi avvicino per abbracciarla ma fa un passo indietro incrociando le braccia e accarezzandosi le spalle “hai un figlio che non è mio” sussurra senza guardarmi.

Andava tutto bene, non può incrinarsi così la nostra vita “Puoi guardarmi in faccia per cortesia? Rimango sempre tuo marito” dico astioso, sono sempre l'uomo di cui è innamorata e con cui ha creato una magnifica famiglia.

Alza gli occhi, sono di un arancione così chiaro, erano anni che non li vedevo così “dimmi caro marito, come pensi di risolvere questa situazione? Non mi fido del ragazzo e tanto meno di sua madre! Non mi fidavo neanche di Sebastian e lui ne è la copia esatta! Non è tuo figlio Jonathan! È sicuramente nato grazie ad un inganno!” alza la voce e gli occhi le si velano di lacrime.

L'ho tradita e non me ne ricordo neanche.

Dopo così tanti anni Sebastian è tornato a rovinarci la vita. Mi avvicino per abbracciarla, ho bisogno di un contatto, ho bisogno di sentirmi rassicurato e amato, ma alza le mani per fermare il mio avanzamento “no Jonathan, non ora” stringe i denti e scuote la testa.

No! Questa cosa non può rovinarci, non mi interessa, con un balzo la prendo tra le braccia e la stringo forte riempiendomi di lei, del suo profumo e dell'amore che provo.

Si irrigidisce e la sento tremare leggermente “stupido” sussurra con un filo di voce “hai rovinato tutto”.

Scuoto la testa, non c'è nulla di rovinato, noi siamo sempre innamorati e felici, ci amiamo come il primo giorno “non sono stato io” le dico con un soffio, non ero io.

Sospira e scioglie l'abbraccio “ritiriamo fuori la caotica frase del secolo?! Non ero in me quando ti ho picchiata?! Non ero io quando ho cercato di stuprare mia sorella?!” ah però, che frecciatina tagliente, è delusa, avevo ragione.

Si morde un labbro “non eri tu ma eri in te, quello è figlio tuo, è la tua copia esatta, assomiglia così tanto a Rik che mi fa male il cuore ogni volta che lo guardo! Anche se non capisco come tu possa considerarlo figlio tuo, capisco te, la tua natura buona. Ma io non sono buona Jonathan, se fosse per me lo rimanderei a sua madre fatto a pezzi in un vaso di fiori!” alza la voce e apre le braccia “Io non lo voglio un ragazzo demone che va in giro per casa nostra. Penso che dovresti andartene se hai intenzione di crescerlo come figlio tuo!” dice senza guardarmi negli occhi, sento le gambe tremare, non può parlare seriamente, l'ho delusa, è solo la rabbia che parla “non ho intenzione di lasciare te, Claudia, Giada e Rik. Siete la mia famiglia, questa è casa mia quanto tua Perla. Ti amo e tu ami me, non ho intenzione d'andarmene. Io voglio stare con te” dico con il cuore in mano, lei è la mia famiglia. Io la amo, non possiamo lasciarci per questo.

Alza gli occhi nei miei “E' vero, ti amo Jonathan, ma non penso di poter vivere con qualcuno che mi ricorda Sebastian in ogni momento, parla anche come lui! Non mi fido, è qui per un motivo preciso..” sospira e si passa le mani sugli occhi “Comunque come preferisci, hai ragione, la casa è tua quanto mia, quanto di Clary, Jace, Magnus e Alec. Se loro saranno d'accordo nell'accogliere il figlio del demonio in persona, me ne andrò io con i nostri figli.”

Cosa?! “Non puoi, hanno il diritto di vivere con il loro padre e so che mi ami, non possiamo separarci. È tutto così assurdo Perla!” mi passo le mani nei capelli “stiamo davvero parlando di lasciarci? Per un figlio che non sapevo d'avere fino a due ore fa? Per un rapporto che ho consumato pur non ricordandomi? Moretta, guardiamo le cose in maniera razionale, ci amiamo, supereremo anche questa, ma assieme” mi porto le mani sul cuore, vorrei strapparmelo dal petto e donarglielo come pegno d'amore.

Inclina la testa “non lo voglio qui, tu sei il padre di Claudia, Giada e Herik, non del mezzo demone che sta occupando il nostro salotto. Se decidi di crescerlo dovrai vivere con lui lontano da qui e io non ho la minima intenzione di aspettare che tu abbia del tempo da dedicarci”.

Per l'Angelo, mi sta dicendo di scegliere tra loro e il ragazzo fatato. E' un incubo questo, si comporta come se io non volessi altro che un altro figlio che non sia fatto con lei, mi avvicino con un sorriso, stavolta non si ritrae, le prendo il viso tra le mani e mi chino per baciarla dolcemente “non puoi lasciarmi, ci apparteniamo amore mio, ci completiamo” la bacio e annuisce “ti amo tanto e tu ami me” le sfioro ancora le labbra con le mie, supereremo assieme questa cosa.

Sorride tristemente e mi guarda negli occhi “oh Jonathan, lo sai, ti amo più della mia vita, ma ormai è passato il tempo in cui pensavo solo a me stessa, sono una madre e ho il dovere di proteggere i nostri figli e ora la minaccia ha un nome, Cristopher Valentine Morgenstern” dice con voce tremolante.

Il cuore mi salta un battito e tutto il mondo mi crolla addosso.

 

CLAUDIA

Mi hanno fatta tornare a casa per parlarmi, i miei fratelli i cugini sono rimasti a NY, alcuni a casa di nonna e altri a casa dei nonni. Sospiro guardandomi le mani, sono stata con la zia Izzy a fare la manicure, mi hanno disegnato dei piccoli cupcake su tutte le unghie. Siamo in silenzio, la mamma è seduta alla mia destra e papà alla mia sinistra. Zio Jace e zia Clary sono qui con noi. Mi vengono le lacrime agli occhi, il ragazzo alla porta è il figlio di papà ma non della mamma, quello fa di lui il mio fratellastro.

“hai tradito la mamma” la voce mi esce come un guaito strozzato e le lacrime mi rigano le guance.

Papà si avvicina ma ritraggo le mani guardando la mamma, lei mi sorride e unisce le mani alle mie. Allunga una mano e mi accarezza il viso “tesoro mio, sono successe tante cose quando eri ancora dentro di me e molte altre prima” dice con un sussurro.

Volge uno sguardo serio verso papà e poi torna sul mio viso, penso che abbia gli occhi più belli del mondo la mia mamma, così rassicuranti e dolci “c'è stato un periodo in cui il papà non era in sé e ha fatto delle cose sbagliate..”

“pensi di lasciarlo?” la interrompo con l'unica domanda che mi angoscia da ore. Ho il cuore in gola. Le labbra mi si incurvano in una smorfia di dolore, ti prego mamma, dimmi di no.. non potrei sopportarlo.

Lei socchiude leggermente le palpebre e gli occhi le si velano di lacrime “il ragazzo non ha altro posto dove andare, il papà gli ha già trovato una sistemazione all'istituto di Alicante. Resterà lì finchè non capiremo cosa sia meglio fare” la gola le si chiude e zio Jace si avvicina accarezzandole le spalle, lei sorride leggermente e mi stringe le mani “dovrà aiutarlo, rimane sempre suo figlio” dice con il cuore lacerato.

“non mi hai risposto” mormoro con la testa china sul tavolo.

Il papà si alza e mi accarezza la testa accucciandosi accanto a me, è talmente amareggiato “ci amiamo Claudia, la mamma mi ama e io amo la mamma più della mia stessa vita. Non devi mai dubitarne” sorride tristemente “non temere, in qualche modo mi farò perdonare anche questa” dice sorridendo.

Lo guardo seria, sento le mani tremare leggermente, in questi momenti faccio fatica a trattenere la magia “non è mio fratello, non lo considererò mai come tale. Ha lo sguardo cattivo. Emana una terribile energia negativa. Non mi fido” trattengo un singhiozzo e mi volto verso la mamma, lo zio è ancora alle sue spalle e l'accarezza teneramente le spalle.

“perchè tu e lo zio avete due rune dell'unione?” la guardo in pena, troppe cose mi sono state tenute nascoste, ora voglio solo la verità.

La mamma si volta verso la zia seduta accanto a lei come a chiederle un tacito consenso e poi si rivolge a me inclinando la testa “io e lo zio ci siamo amati Claudia, prima di conoscere tuo padre stavamo assieme e ci amavamo talmente tanto d'aver deciso di scambiarci una runa che ci unisse per la vita. Poi però ho conosciuto tuo padre e ci siamo lasciati, lo zio si è innamorato della zia e io del tuo papà” mi sistema i capelli dietro all'orecchio e mi accarezza il viso, adoro la sua voce “un giorno stavo per morire e lo zio mi ha salvata. Quel giorno la nostra anima si è legata e quando stiamo assieme ci sentiamo completi. Ma l'affetto che sentiamo non è minimamente paragonabile all'amore che proviamo per i nostri compagni. Grazie alla runa e a tutto il resto riusciamo ad essere invincibili ai demoni. Ecco perchè facciamo coppia nelle missioni” mi accarezza il viso e sorride.

Spalanco gli occhi e sorrido nervosa “si spiegano molte cose” borbotto “e il papà era il Signore Oscuro?”.

Sento il papà trasalire sulla sedia, la zia Clary si irrigidisce guardando suo fratello. Mi volto verso mio padre e lo osservo, ha gli occhi spalancati ed è diventato improvvisamente pallido.

Inutile aspettare una risposta.

È lui il mostro descritto nel libro dello zio.

 

REGINA CORTE SEELIE

La mia ancella preferita si inchina ai miei piedi “Maestà, come fate ad essere sicura che non lo uccideranno?!” è preoccupata, è una mezza mondana e i sentimenti echeggiano ancora nel suo cuore.

Sogghigno, lo so per certo “Il Signore Oscuro l'avrebbe ucciso, ma non Jonathan, ed è lì che deve stare ora, erediterà il dominio delle fate e salirà al potere nel mondo dei cacciatori. E finalmente potremmo annientarli tutti, cadranno uno dopo l'altro, cominciando dalla strega e dalla sua stirpe”.

 

 

❀ ✿ ❁ ✾ ✽ ❃ ❋ Spazio Autrice ❀ ✿ ❁ ✾ ✽ ❃ ❋

 

Carissime, grazie per aver seguito questa avventura <3 GRAZIE di cuore a tutte le splendide lettrici.
Un ringraziamento speciale a :Giadina, Jess, San_90, gaia lightwood, veronica 05, TormentinaJ, Hope, bry987, ambra irene. Queste sono le fantastiche e zuccherose ragazze che hanno commentato il capitolo precedente.

Con più di mille letture questa storia è stata davvero bella da scrivere.

Penso d'aver appena inventato il cattivo della prossima generazione.

Vi è piaciuto l'Epilogo??

Grazie di cuore a tutte le lettrici, grazie grazie grazie dell'appoggio <3

 

Qui poso la parola FINE della storia di Perla Bane Aldercross conosciuta anche come la sfascia Clace :P

 

Vi aspetto nella nuova ff

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Un bacione, grazie ancora, kissss

Perla

 

   
 
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